A volte serve un sacco di tempo.
A volte serve la faccia tosta.
A volte sembra più una questione di alcool preso in dose massiccia.
Come se avessero ricevuto un ordine dall'alto, i giornalisti italiani tutti, dalla tv alla carta stampata, fino ai siti più merdosi ora tutti i giornalisti e commentatori che gravitano attorno alla MotoGp si sono accorti di una cosa che a qualcuno potrà sembrare inedita: Casey Stoner va forte in moto.
No, non stiamo dicendo che sia il più forte di tutti i tempi o anche solo di questo tempo. Non stiamo dicendo che sia il più talentuoso (quello lo dice persino Lorenzo!!). No. I saccenti d'ogni ordine di grandezza oggi sentenziano che Stoner è persino spettacolare nella guida.
Domanda che non sia mai voglia essere in alcun modo ineducata: ma voi avevate la testa ficcata nel culo?
Pare quasi che Stoner sia un debuttante. Uno venuto dal nulla. Una wild card improvvisata, presentatosi con una moto fatta in casa e tenuta insieme col nastro isolante. Uno che fino a una settimana fa era solo un pescatore col sogno di emulare Sampei. Uno che manco sapeva se la frizione sta a destra o a sinistra del manubrio.
Poi scopriamo che a Philip Island ha vinto per la SESTA volta. Di fila.
Però oggi chissà perché son tutti lì a fargli i complimenti a dire quanto e bravo e persino che è un peccato si ritiri! Lo dice, purtroppo, la stessa gente che lo dava per finito dopo l'annuncio del ritiro e che gli dava dell'ingrato. La stessa gente che sosteneva non fosse più lo stesso.
Come sia possibile che oggi uno Stoner sulla moto migliore desti tanta meraviglia alla sesta vittoria a Philip Island rimane un mistero. Non era forse più eclatante quando ci riusciva con una moto che gli altri portavano sul podio al massimo un paio di volte l'anno? Gente che ha pure vinto dei Gp come Capirossi (eccezion fatta per la botta di culo in un flag to flag), Melandri, Hayden. Per non parlare di Rossi che ancora oggi viene giustificato dicendo che la Ducati non segue le sue indicazioni. E come mai prima di queste benedette indicazioni la stessa moto veniva definita "MISSILE"? Pare che del missile sia rimasta solo la "m".
Risultato: "Stoner è l'unico vero fenomeno degli ultimi DUE ANNI". E prima che faceva? La calzetta?
Sarà ma a me pare un modo un po' contorto di ridimensionare Lorenzo. Come faccia Cereghini a definire "un talento NORMALE" uno che quando fa una gara di merda arriva secondo, non si sa. Se quello del maiorchino non è granchè, che bisogna dire del talento degli altri? Sono forse dilettanti allo sbaraglio usciti da un talent show?
Io non mi sono certo entusiasmato per la serie di piazzamenti di Jorge andata avanti per quasi 4 mesi con una sola vittoria senza le HRC al traguardo. Ma non mi sembra nemmeno corretto pensare che quello sia il massimo che può esprimere. E' che non aveva bisogno di fare di più. Forse l'unico neo è stata quella manina alzata in Malesia. Il merito (o la colpa) è di un sistema di punteggio che premia un secondo posto quanto un primo e punisce un errore di troppo con un divario incolmabile.
Infine Pedrosa.
Perdente di lusso capace al massimo di vincere 2 Gp a stagione secondo i commentatori, è poi diventato quello che "si è sbloccato" con l'infortunio di Stoner. Come se avesse ricevuto particolari poteri. Invece no: semplicemente senza Stoner fra i piedi ha potuto vincere tutte quelle gare in cui era arrivato 2° l'anno prima come Indianapolis ed Aragon ad esempio. Più che sbloccarsi lui, si è sbloccata la Honda divenuta più competitiva, solo che fino all'infortunio del compagno il conto delle vittorie era 4-1 a suo sfavore e ora è 6-5 a favore. Provate a togliere Casey dall'ordine di arrivo di ogni Gp disputato nel 2012 e scoprirete che il suo ruolino non è dissimile da quello di Lorenzo: un solo 3° posto e tutta la stagione fra il primo e secondo. Vi pare poco?? E' questo il motivo che spinge spesso i team che puntano in alto ad avere un solo pilota in grado di vincere il Mondiale. Alla Honda ne avevano due.
Tutto questo mentre ancora un buon 50% delle prove libere e delle qualificazioni viene dedicato al cercare di capire i problemi della Ducati, come se prima non ne avesse, anzi, fosse addirittura a livello delle migliori quando UNO andava forte e gli altri andavano come ora.
E allora? Allora la storia delle ultime 6 stagioni, quelle in cui Stoner ha SEMPRE vinto in Australia viene riscritta in un giorno: oggi vince sulla moto migliore perchè è un fenomeno, ieri vinceva senza esserlo. E nessuno dice di essersi sbagliato. Nessuno dice di aver preso un abbaglio. Convinti oggi come allora di essere acuti osservatori e di non mancare un colpo.
Solo un telecronista tempo fa ammise di aver impiegato 2 anni a capire che Stoner era forte davvero e non per una serie di coincidenze. Peccato sia anche una persona che ha passato gli ultimi 10 anni della sua vita nel paddock e non perde occasione di far pesare la sua presenza a stretto contatto coi protagonisti.
Un po' come uno Chef che non distingue la merda dallo stufato di carne.
Voi ci andreste a mangiare da uno così?
Per fortuna che mia moglie ha un ristorante...