Sembrava una cosa già chiusa, seppellita, archiviata tra le cattiverie gratuite che si dicono fra due soggetti che si lasciano.
Ma Loris Reggiani, a un mese di distanza dal suo addio a mediaset ha pensato bene di tornare sull'argomento. Vuoi vedere che l'assegno gli manca da morire?
Con un messaggio per i suoi fans su facebook il Reggio, con l'eleganza e la misura che lo contraddistinguono ha elogiato l'operato di altissimo livello della giornalista che lo intervistò.
In corsivo alcuni passi della lettera aperta di Reggiani ai suoi fans. O a quelli di Meda?
- E' una mentecatta, una persona così superba, vanitosa, "autoincensante" che non ci si crede.
- Piano coi complimenti che la fai arrossire.
- Ha fatto il suo lavoro, da brava anti-Rossiana (la sfido a dire che non è vero) ha cavalcato la sua battaglia e ha stravolto il senso della intervista.
- A parte che si dice anti-rossista, ma la registrazione audio è pari pari... ehm...
- Per carità, non dico di non aver detto quelle cose ma, anche se le ho precisato più volte che erano stupidaggini a confronto delle cose belle e degli amici che avevo trovato lì, a cominciare dalla splendida amicizia con Guido che per fortuna ci lega ancora (nonostante il misero tentativo della mentecatta)
- Ohi, sei tu ad aver detto di aver avuto scontri con Meda, mica se l'è inventato lei. Quindi se qualcuno ha tentato di farvi litigare, beh sei solo e soltanto TU.
- Poi la mentecatta su questo portale si permette anche di sdottorare sul come ci si dovrebbe comportare in questi casi, si chiede addirittura come mai mi sono accorto di queste cose dopo soli 10 anni, quasi a redarguirmi sul come sia stato tardivo e nello stesso tempo complice
- Se lo sono chiesti tutti come hai fatto ad accorgertene dopo 10 anni. Tutti, ma proprio tutti. Ogni volta che ho detto la frase "Reggiani ha detto che a mediaset son faziosi, la risposta è sempre stata "Adesso se ne accorge?". Non è una invenzione della giornalista e comunque, oltre a mentecatta, conosci altre parole? No perchè sarebbe la terza volta che la usi in 14 righe.
- E si vanta di quanti contatti ha fatto la sua intervista... poverina, ma dovrebbe anche chiedersi il perché non facciano gli stessi contatti anche gli altri suoi lavori, nooo? Forse ad un certo punto ha anche sperato di vincere il Pulitzer ma, leggendola, l'unica cosa che poteva vincere era un corso accelerato di italiano. Nemmeno quello sà.Ma basta parlare della poveretta, stendiamo un velo pietoso.
- Son d'accordo, stendiamo un velo pietoso... ma sul tuo italiano...
- Invece voglio entrare nel merito:- A chi mi dice che non è giusto fare il tifo per un italiano contro uno straniero, chiedo se ha mai seguito una partita di campionato mondiale di calcio e se ha mai sentito un telecronista italiano esultare nello stesso modo per un gol "nostro" o quello degli "altri". E gli chiedo anche se gli piacerebbe così tanto, una telecronaca così. Oppure per Zurbriggen invece che Tomba, o per Indurain anziché Pantani. Dài, non prendiamoci per i fondelli, se siete anti-rossiani ammettetelo, significa che siete faziosi anche voi.
- E' uno dei motivi per cui mi fan schifo le telecronache calcistiche e il calcio in generale. Ma un conto è esultare più per un italiano che per uno straniero, ma voi siete sempre andati oltre, tirando fuori difetti inesistenti degli avversari. E infatti la cosa ti ha dato fastidio quando TI hanno toccato Dovizioso.
Bello poi che la faziosità sia di chi non condivide la vostra di faziosità. Qui non andiamo un po' troppo sul "medapensiero"??
- A chi mi dice che me ne sono accorto un po' tardino, dopo soli 10 anni, dico che non ho condiviso l'eccesso "rossiano" solo l'ultimo anno, cioè quando non ha più vinto, quando c'erano altri piolti italiani che andavano meglio di lui. Fino a quel momento ho condiviso al 100% quello che si diceva e faceva, perché Rossi è stato per noi motociclisti italiani quello che è stato, come ho detto prima, Tomba per lo sci e Pantani per le bici.
- Quindi finchè vinceva tutto era lecito, poi non più? Lo sai vero Loris che ti stai incartando più che nell'intervista? Hai fatto degli esempi perfetti: Pantani quando ha smesso di vincere è diventato un reietto per il ciclismo stesso diventando poi martire quando è morto nell'abbandono più totale. Tomba da mito è diventato una parodia di se stesso e non se lo caga più nessuno.
E' questo che fate coi vostri eroi? Li succhiate fino al midollo finchè rendono? Finchè fanno ascolti? E poi via verso il nuovo eroe e merda a palate all'ex-campione un po' suonato? Ovvio alla TV interessa che di qualcosa si parli, in positivo o in negativo non importa. Si guarda a quel che rende meglio. Magari un domani sarete tutti lì a dire che Rossi fa cagare perchè tira un casino.
- Io ho una profonda stima di Rossi sia come pilota che come uomo. Ha dimostrato di essere molto probabilmente il più grande di tutti, anche se forse ha avuto anni facili (Biaggi e Gibernau non erano certo come Stoner o Lorenzo), anche se ha guidato delle moto fantastiche (perché ricordate che ogni stagione delle moto come la sua ce' nera almeno un'altra). E per pietà, non tirate ancora fuori quella penosa scusa della gomma su misura, fate ridere.
- Dipende da chi c'è sull'altra moto uguale. Se Barros, Edwards o Lorenzo. Ma il problema Reggio è che per voi la Ducati è diventata italiana e da tifare in maniera assoluta solo nel 2011 e non quando vinceva o la pilotava Capirossi.
Non tirava abbastanza in termini di ascolto?
- La realtà è che il motivo di gran lunga maggiore per cui ho lasciato il motomondiale, è che non avevo più voglia di andare in giro per il mondo (dopo 32 anni...:-)), di fare e disfare la valigia, sommata al fatto che mi avevano proposto una grossa riduzione di stipendio causa il budget ridotto dalla crisi (alla faccia di chi dice che la crisi non c'è:-)) e al fatto che quel lavoro, dopo 10 anni, non mi sembrava granché appagante (in fondo non dovevo far altro che dire se quello era caduto perché aveva perso l'anteriore o altro, una cosa che avrebbe potuto fare il mio salumiere).
- Ciccio, se dicevi solo banalità non era colpa del tuo ruolo, ma tua.
Potevi fare di più? Te lo impedivano o non eri in grado? Anche Ivan Capelli sa solo dire se il motore si è rotto nella bancata di destra o di sinistra, ma vatti ad ascoltare John Watson o Martin Brundle e dimmi se la F1 la commentano un tanto al chilo come gli "opinionisti" italiani. Avanti i salumieri allora.
- La realtà è che proprio grazie a grandi persone come Guido Meda, Giorgio Terruzzi e tutti gli altri che hanno lavorato con me, questi 10 anni sono volati come una delle mie più belle esperienze di vita. Le altre sono solo piccole cazzate che i giornalisti sono riusciti a far venire a galla sopra ogni altra cosa.
- Ma quante realtà ci sono?
Sei sempre stato tu a dire che con Terruzzi e Meda avevi avuto degli scontri e che l'atmosfera da quelle parti non era granchè. Ora sono i tuoi migliori amici? E lo sai che quando parli in generale di "giornalisti" parli della loro stessa categoria? Guarda facevi più bella figura a startene zitto... come sempre.
E ora la parte comica.
Perchè Reggiani non ha semplicemente messo in atto la classica manovra alla mediaset di dare ad altri la colpa delle proprie parole, ma probabilmente l'ha fatto fare a qualche altro soggetto.
Non ci credete?
Beh alle 1.09 del 23 marzo il suo amicone tuonava così da twitter: "Uh come è carico il Reggio sulla pagina facebook Guido Meda & Loris Reggiani!"Così carico che sarà andato oltre le barriere del tempo, visto che l'articolo, sul profilo facebook condiviso da Cip e Ciop apparirà SOLO ALLE 17.48!!!
Così per i meno maliziosi, Gugu e Reggio son sempre amiconi, si vogliono tutti bene, è stato tutto un equivoco provocato da una giornalista anti-rossista.
Per gli altri invece gli elementi di un bel manovrone non del tutto limpido ci son proprio tutti. Me li immagino lì in chat col Reggio che smoccola e un Meda schifato costretto a mettere in ordine sparso errori di grammatica e fastidiose ripetizioni per far sembrare lo scritto uscito dal testone dell'amico.
L'importante è scrivere alla fine: e vissero tutti felici e contenti.
Per chi crede alle fiabe...