giovedì 27 agosto 2009

PAGAMENTO IN NATURA


Doveva cambiare tutto e finira' che non cambia nulla per la prossima stagione. Il primo tassello del motomercato e' infatti andato a posto... rimanendo dov'e'. JORGE LORENZO sara' anche nel 2010 nel team Yamaha bloccando quindi gli altri eventuali trasferimenti per prendere il suo posto.

E' andata come dicevamo da tempo, non perche' siamo maghi, ma perche' era la soluzione piu' logica. Chi glielo fa fare a Lorenzo di mollare la miglior moto e l'opportunita' di avere lo stesso materiale di Rossi? Nessuno. Cambiare ha senso se si cambia in meglio senno' meglio rimanere con la "vecchia" compagnia. Non sono circolate cifre dell'accordo ma Lorenzo parla di "sforzi per accontentarlo".
Anche qui eravamo dell'idea che sarebbe bastato un adeguamento dell'ingaggio per tenere Jorge. E' sul resto che la Yamaha ha lavorato.

Lin Jarvis avrebbe infatti garantito da Brno pari trattamento tecnico per i due piloti il che sottintende che prima non c'era del tutto, per la serie "vorrei vedere a parita' di moto" verrebbe da dire. Nei test successivi al Gp la Yamaha ha fatto provare una marea di novita' a Lorenzo rassicurandolo cosi' nel migliore dei modi quanto a garanzie tecniche. Test che sono sembrati cosi' piu' un modo per convincere lo spagnolo che non prove per sviluppare evoluzioni considerando anche il fatto che il pilota era in scadenza di contratto e tentato da altre Case.

La Yamaha rimane cosi' a due punte almeno per un anno. Si', perche' con Jorge l'anno prossimo ricomincia la telenovela. Ufficialmente l'accordo per un solo anno non ha niente a che fare con la scadenza del contratto di Rossi il che, in gergo da PR significa che e' esattamente quello il motivo.
Nel 2010 bisognera' vedere se Rossi rimarra' in motogp o anticipera' il ritiro per chiudere in bellezza o per sottrarsi a un lungo confronto come gia' fece Schumacher chiudendo decisamente anzitempo la sua avventura. Se invece prolunghera', che so, di altri 2 anni allora e' meglio che Lorenzo, se non ha provveduto a battere il compagno/rivale cambi strada.
Per Lorenzo infatti non ci sono alibi correndo con Rossi: se perde non ha scuse tecniche, se vince fa scopa o meglio "ruba mazzo" impossessandosi cosi' anche della gloria di un grande campione. Ma ci riuscira'? Io ho qualche dubbio.

Lorenzo e' veloce sicuramente, e' un gran combattente, ma non mi sembra impari granche' dai suoi errori. A parole dice sempre che deve imparare, ma poi non studia.
Gli errori anche in questa stagione sono tanti e pesanti, ma soprattutto sempre gli stessi. Certo, c'e' sempre la suggestiva teoria della "pressione psicologica" imposta da Rossi, ma il problema mi pare piu' in Lorenzo che fuori. Vediamoli in concreto.

Partenza - non e' uno dei piu' scattanti ma soprattutto i primi giri ha un ritmo notevolmente inferiore a quello mostrato delle prove. Sembra quasi che anche usando le gomme dure piu' delle morbide viaggi sempre con poca benzina. Condizioni quindi diverse da quelle che si presentano in gara dove alle gomme nuove corrisponde il serbatoio pieno che diventa scarico quando le gomme sono gia' usurate.
Era accaduto anche a Jerez: quasi fa la pole con le gomme da gara e poi al pronti via scompare e rimane indietro.

Sorpassi - anche qui abbiamo un "metodo" simile in diversi gp. Lorenzo non ha il minimo senso tattico. Se sa di poter andare di piu' di chi lo precede si scopre immediatamente che e' come mostrare un poker servito prima di fare il giro di puntate. Sembra sempre sottovalutare che chi sta davanti potrebbe comunque averne ancora e tenersi un piccolo margine per il contrattacco. E' successo sia a Barcellona che a Brno.
Abbiamo visto fretta nel sorpassare gia' a Motegi quando ando' lungo al primo tentativo e a Laguna Seca dove quasi cade compromettendo la gara. Per non parlare del Sachsenring con tentativi velleitari alla prima curva che danneggiavano tutto il resto del giro.
Sorpassare subito, di botto, va bene per riprendere le posizioni dopo una brutta partenza e non perdere tempo, ma quando si tratta della testa della corsa bisognerebbe comportarsi come se si avesse una unica possibilita' e giocarsela bene o comunque meglio di come se le e' giocate finora lo spagnolo.

A questo punto del campionato mi sarei aspettato -dopo l'ottimo avvio- un pilota piu' responsabile. Non dico calcolatore, ma perlomeno un po' piu' concreto e meno sciupone.
Invece Lorenzo continua a correre alla "o vinco o cado" che e' un pessimo modo per provare a vincere i mondiali. La classifica insegna: Hayden anche senza caduta finale di Rossi, sarebbe stato vice-campione nel 2006 grazie alla continuita' dei piazzamenti. Perche' i punti in palio son tanti. Non ci sono solo i 25 del vincitore, ma i 20 del secondo e pure un terzo o quarto posto fa brodo.
Quest'anno, grazie alle sue cadute, Lorenzo ha pochi punti in piu' di Stoner che ha fatto meta' delle gare in condizioni fisiche precarie e a Brno manco c'era, mentre Rossi ha gia' 50 punti di vantaggio che puo' perdere solo se e' il primo a sbagliare.

Finche' Lorenzo non si mette in testa che piuttosto che niente, e' meglio piuttosto, difficilmente raccogliera' i tanti punti necessari. Poi potra' pure rinegoziare quante volte vuole l'ingaggio. Ma se vuole un trattamento da N°1 prima deve esserlo per davvero, usando di piu' la testa e meno i "cojones".

Senno per "cojone" rischia di passare lui.


nella foto Jorge Lorenzo festeggia in modo pittoresco il rinnovo dell'accordo con Yamaha.