giovedì 21 gennaio 2010

IL SOLITO RITUALE


Da qualche anno a questa parte si assiste a una strana usanza invernale che pare fatta apposta per riempire le pagine dei giornali alla sezione "Cazzate Varie ed Eventuali".
Si tratta dei test di piloti di una specialita' in una disciplina diversa dalla solita.
Senza entrare nello specifico - lo faremo fra qualche riga - bisogna constatare qualche analogia che da un decennio si ripete con curiosa puntualita':

- A. le condizioni dei test non sono paragonabili per via di una serie di variabili
- B. il personaggio e' sempre bravissimo
- C. le speculazioni sul suo futuro cambio di sport vanno avanti all'infinito


IO ROSSO TU ROSSI EGLI...

Quella di Valentino Rossi e la Ferrari oramai e' diventata una "soap opera" di quelle anche noiose. Tutto comincio' nel 2004 con un test a Fiorano in cui batte'... Biaggi.
Da li' in avanti al solito rituale del test di fine anno si sono aggiunti pure i test estivi durante la pausa della MotoGp e infinite speculazioni su quando ci sara' una terza, quarta o quinta Ferrari in F1. A questi test vanno aggiunti i rally come quello "proibitivo" di Monza e persino le gare GT: tutto per poter dire che Rossi correra' con la Ferrari e vari BLA BLA BLA sull'ENORME impatto mediatico.
Ma stiamo parlando di F1 o del Grande Fratello??

Se parliamo di F1 conta una sola cosa: il cronometro.
Questo dio pagano e' spietato. E' lui che decide chi vale e chi non... Vale. Purtroppo per Rossi, pur essendo il NON-pilota di F1 piu' veloce del mondo e' e rimane abbastanza lontano dai protagonisti di questo sport.
Disse bene Briatore, (che almeno di piloti ci ha sempre capito piu' di tutti) "Girare a 1.5-2 secondi dagli altri piloti non e' abbastanza, ci sono ragazzini che arrivano da F3 e Gp2 che stanno a mezzo secondo dai piloti titolari".
Ma come sappiamo bene i media NON si occupano di sport perche' noioso. Molto meglio le fantasie non confutabili.

LE CARTE IN TAVOLA
Per il test di Barcellona di mercoledi' 20 e giovedi' 21 gennaio la Ferrari ha messo a disposizione una vettura 2008, di quelle cioe' con appendici aerodinamiche ovunque e senza le limitazioni introdotte nel 2009.
Ma nel 2008 si correva con gomme "scanalate", prive cioe' di battistrada a pieno contatto col terreno.
L'anno seguente la FIA decise di dare un taglio netto ad ali e alette varie ma compensando con gomme slick. Rossi aveva sia le "alette" che le slick, quindi formalmente i suoi tempi non sono paragonabili, ne' ci e' dato sapere quanta benzina avesse a bordo.
Tuttavia, viste le frequenti soste e il ritmo discontinuo delle prestazioni,ci vien da pensare che non fosse molto carico e che quello del miglior tempo non fosse proprio il suo "passo".

VALE vs KIMI

Nonostante cio' i giornali hanno strombazzato un ufficiale 1.25.2 di mercoledi' come fosse un mezzo miracolo, il che non ha molto senso visto che si tratta di un tempo enormemente superiore - quasi 5 secondi !!!- a quello dei piloti titolari. Sarebbe rimasto ultimissimo in griglia staccato di parecchio dal piu' vicino avversario... senza Ferrari.
Giovedi' invece ha segnato un ottimo 1.21.8 un po' troppo simile al tempo della pole di Raikkonen nel 2008, ma con gomme scanalate che un paio di secondi o forse piu' li lasciano per strada e con a bordo la benzina per fare la prima parte di Gp.
In "Q2" dove si fa il giro netto, Kimi giro' nel 2008 in 1.20.7. Il che mette in risalto come dal "giro secco" al carico di carburante per la gara, passo' OLTRE UN SECONDO.
Quindi gira che ti rigira abbiamo un pilota che con gomme piu' performanti di alcuni secondi ne prende comunque piu' di uno da un tempo di due anni fa. Si torna insomma a quei 2 e piu' secondi di cui parlava Briatore e che paiono un ostacolo insormontabile per il nostro. Oppure se preferite un pilota come Kimi fa la differenza nella misura di gomme scanalate o slick... e benzina a bordo.
Detto cosi',per me, fa anche piu' impressione!


L'ALTRO SPORT
Che dire? Miracolo dei media o debutto prossimo di Rossi in F1?
Sinceramente dopo una stagione in cui Badoer e Fisichella ben piu' esperti han fatto la figura dei peracottari io ci andrei piano a celebrare Valentino. Perche' quando si gira da soli e in condizioni diverse dai Gp son bravi tutti a dire che c'e' un enorme potenziale e sicuramente Rossi e' sopra la media e di parecchio rispetto ai comuni mortali. Non lo e' pero' di fronte ai campioni di QUESTO sport.
Il che tradotto significa che se la Ferrari spende 25 milioni per ingaggiare un campione come Alonso, se manda via Raikkonen per fargli posto e non si fida piu' ciecamente di Schumacher per un suo ritorno, beh allora non capiamo che senso abbia un Valentino in F1. Solo a far presenza?

Perche' e' fastidioso dirlo, ma pure Vale si e' reso conto che la scommessa e' piu' difficile del previsto. Nel 2006 giro' a lungo dopo i test del 2004 e 2005. Provo' anche in mezzo agli altri in quel di Valencia e ando' maluccio. Abbastanza da fargli rimettere il sogno nel cassetto.
In seguito ha fatto i test come premio per il titolo e per divertimento come nel 2008 e quest'anno ma, con molta meno prospettiva di un futuro cambio di carriera. Ora volete scommettere con me che con questo 1.21 e quasi 9 ricomincia il tormentone?
Ci manca solo che Massa, con vettura simile, faccia peggio cosi' il quadro e' completo. Ma a quel punto che diranno? Che e' lento Massa come un pilota extra-F1 o che Rossi va come un vice-campione del mondo?
Ve lo lascio immaginare.

La risposta ufficiale ai nostri dubbi la da' ovviamente il solito Disgraziano Rossi che sentenzia "Vale non cambiera' moto ma cambiera' sport"
Se sara' la F1 o l'ippica lo sapremo in futuro. Speriamo presto perche' son 6 anni che con questa storia ci rompono i coglioni.

P.S. Giunge notizia che Moncicci' Massa abbia girato con la macchina di Rossi appena 3 SECONDI piu' veloce del centauro.
Impaginazione Gazzetta: 3/4 di pagina su Rossi in Ferrari, un trafiletto al brasiliano.
Sticazzi.

martedì 19 gennaio 2010

EYE IN THE SKY


Fra un processo e l'altro, la stagione 2010 di F1 comincia male per noi spettatori.
E' di questi giorni infatti la "NON-Notizia" che Sky non trasmettera' piu' la F1 nell'anno di forse maggior interesse da 10 a questa parte.
Ufficialmente Sky non ha confermato la notizia perche' ha paura di un crollo di abbonamenti, ampiamente minacciato da migliaia di utenti che chiedono spiegazioni. Sara' la volta buona che dan retta? Mah?!

LE OLIMPIADI INFERNALI

Pare che alla rete di Smerdoch abbiano fatto due conti sugli ascolti e i soldi spesi per la copertura del PIU' IMPORTANTE CAMPIONATO MOTORISTICO DELLA GALASSIA e il risultato e' che non c'e' stato il boom di abbonamenti.
Cosi' avrebbero dirottato le risorse sulle Olimpiadi Invernali (capirai) e a questo punto sorge spontanea la domanda, anzi le domande: con lo sci credono di fare piu' abbonati della F1? E Piola ci disegnera' i bob?

Ora, se questa e' la scusa ufficiale, e' meglio ne inventino un'altra e meno ridicola. Non si puo' mettere sullo stesso piano investimenti e ritorni di una manifestazione che dura due settimane con un campionato che dura otto mesi.
Idem con patate per quanto riguarda i mondiali di calcio che volenti o nolenti tutti guardano e quindi mangio una merda se ci rimettono dei soldi.
La verita' e' un'altra ed e' sempre la solita: la F1 in TV costa troppo e la guardano un sacco di "disinteressati", giusto per risparmiare qualche parolaccia.

IL CIRCOLO VIZIOSO
Per fare un Gp gli organizzatori devono pagare e/o avere un bel po' di pubblico pagante, ma i prezzi (per starci dentro) sono diventati assurdi.
Meta' dei soldi versati dai Gp finiscono nelle tasche senza fondo del Nano Malefico Ecclestone che poi vende a cifre altrettanto assurde i diritti alle TV delle varie nazioni. E si intasca ancora buona parte dei soldi.
Ne consegue che per fare e trasmettere i Gp in TV tutti quelli che ci lavorano spendono un casino e a guadagnarci e' l'unico che non fa un cazzo. Non a caso da quando seguo la F1, Teams, Costruttori, Federazione, Ecclestone e Tv non fanno che litigare sempre su questo argomento. Un motivo ci sara' no?
Ovviamente le Tv campano di inserzioni pubblicitarie che dipendono in gran parte dal bacino d'utenza, ovvero quanta gente li guarda.

Ma Sky pur con mezzi faraonici alla fine deve fare i conti con TOT abbonati che questo bacino lo restringono e di parecchio visto che gia' e' meno della meta' di quanti spettatori puo' fare la trasmissione "in chiaro". In Italia sono una manciata di milioni, cui bisogna togliere chi non segue lo sport, ai quali vanno sottratti quelli che seguono solo il calcio e infine vanno scremati quelli che respirano idrocarburi e quelli che "guardo la partenza poi faccio un pisolino".

E' evidente che in una situazione del genere non puoi pensare che se alla Rai fanno 10 milioni di tele...dormienti ce ne siano altrettanti che sottoscrivono un abbonamento e si fan piazzare la parabola. Vallo a spiegare ai vecchi alla "Casa del Popolo" come abbonarsi. Sai che cazzo gliene frega? Quelli andavano al bar tirando a sera con una cedrata per vedersi a sbafo la partita, figurarsi se si abbonano per vedere "meglio" la F1.
Perche' la gabola e' tutta li': se un evento lo si puo' vedere male (tagliuzzato da spot, con commento di merda e bassa definizione e infine interrotto dal TG) oppure senza questi problemi MA a pagamento... la stragrande maggioranza scegliera' il GRATIS o quasi.

TELE-BARBONI
In un Paese che tollera a malapena il canone Rai e' dura far spendere 5-6 volte tanto per una pay-tv, soprattutto se cio' che offre non e' esclusivo.Per fare ascolti con le corse bisogna trasmetterle gratis, in chiaro e in esclusiva, senno' gli ascolti rimangono bassi e parecchio.
Gli appassionati veri alla fin fine non arriveranno nemmeno a un milione. E su quelli Sky non potra' mai contare per far soldi, quindi o ne fai una questione di prestigio o lasci proprio perdere perche' al pallottolliere gli uomini di Smerdoch mai ci guadagneranno.
Siccome han guardato al tornaconto ecco il risultato: via la F1 assieme a Porsche Supercup e Gp2, via il Fia-GT dallo scorso anno finito in Rai a orari che stan sul cazzo pure ai vampiri, per non parlare della MotoGp lasciata in esclusiva a Mediaset che, fatte le proporzioni tra mezzi, e' un po' come se un nano picchiasse Chuck Norris a furia di calci rotanti.

E proprio da Mediaset ci viene la prova del 9.
Siam tutti bravi a criticare il loro operato, noi per primi che non sopportiamo certi commenti, certe ospitate e la partigianeria in generale. Pero' almeno abbiamo una ottima copertura dell'evento, cosa che in Rai per le moto non c'e' mai stata.
Ma mettiamo che finisca sul satellite la MotoGp, fossanche con Di Pillo telecronista, il commento tecnico di Preziosi e Kevin Schwantz inviato ai box. Aggiungiamo le dirette delle libere, 12.000 interviste e speciali, il contatto radio fra cabina di commento e piloti in diretta per commentare se sentono la pressione e il tutto in SuperStraGigaAlta Definizione (detta anche Definizione Smodata "SMD") e audio IperSurround con divano vibrante.
Bene, mettiamoci un abbonamentino di 8 euro il mese adesso e sapete chi la guarda? Quattro coglioni, perche' tanti siamo.
Insomma, fare picchi d'ascolto record con le corse sulla pay-tv e' come fare un festival della canzone napoletana a Bolzano e pretendere di riempire uno stadio.

LA RIVINCITA DEI NERDS
Insomma pur non condividendola, la scelta di Sky la posso capire. C'e' poco da fare. Pero' i suoi abbonati saranno costretti a subire nuovamente il carrozzone Rai.
Avanti allora col logorroico e sempre inesatto Mazzoni che ancora non ha capito la differenza fra "giro piu' veloce" e "record" della pista. E meno male che tolgono i rifornimenti cosi' almeno non ci spacchera' il cazzo con i tempi di percorrenza della pit-lane.
Avanti con l'ingegner Bruno che parla con l'imbarazzo di uno rimasto nudo in mezzo alla pista.
Avanti con Ivan Capelli il cui unico scopo e' dirci se il motore si e' rotto nella bancata destra o sinistra, cosa di cui non frega un cazzo nemmeno ai motoristi che tanto lo buttano.
Ma soprattutto sotto con quel figone di Stella Bruno che chiede la linea per dire che faranno un pit stop... mentre la macchina se ne sta gia' andando.

Meda & C non se ne abbiano a male se le nostre attenzioni le rivolgeremo anche a questi qua che pero' non hanno il fuoriclasse per eccellenza nel dopogara: PoleNico Cereghini.
E sticazzi.

giovedì 14 gennaio 2010

QUESTIONE DI FEDE


Se il tifo e' una fede, io sono agnostico.
Nel tifo non credo e in generale non credo nelle "idee collettive" che finiscono col farti pensare come vogliono gli altri. Gia' siamo spesso obbligati a "fare" cio' che vogliono altri, figurarsi se mi faccio condizionare pure i pensieri.
Ovviamente pure io ho le mie simpatie, ma siccome in Italia va di moda tifare contro sono quasi contento di non far parte delle tre maggiori tribu' italiche ora in balia di eventi a dir poco imbarazzanti.

LA NAZIONALE ROSSA
Quella per la Ferrari e' una fede per i piu' immune a qualsiasi cambio di casacca dei piloti. I piu' attempati si son trovati a festeggiare 2 titoli di Lauda e poi a tirargli sassi. Altri hanno prima tirato sassi a Prost e poi se lo son trovati in squadra. Altri ancora (o forse gli stessi) preferivano "un giorno da Alesi che 100 da Schumacher" per poi festeggiare le vittorie del tedesco...
Ma ora la faccenda si fa complicata.
Generalmente il popolo del Cavallino ci mette poco a dimenticare chi erano i nemici, in compenso la giurano a chi se ne va e ora in un colpo solo si ritrovano il loro eroe Schumi alla odiata Mercedes e l'ex-odiato Alonso in Ferrari.
Pare che l'unico modo per non provare imbarazzo sia a questo punto l'elettroshock.

Un paio di anni fa erano ancora inveleniti con lo spagnolo pupillo di Briatore ma, da forum e bar, emerse un odio maggiore nei confronti di Hamilton al punto che in molti dissero soddisfatti che "Alonso era antipatico per colpa di Briatore". Eh si', infatti dopo la McLaren indovinate con chi e' tornato a far coppia?
Schumi invece aveva resistito a qualunque cosa per la causa ferrarista. Gli perdonarono lo speronamento a Villeneuve del 1997 ("ci stava"), lo spegnimento del motore a Suzuka nel 1998 ("cose che capitano") e anche quella famosa vittoria per ordine di Todt a scapito di Barrichello ("giusto in ottica mondiale") e infine quella Ferrari parcheggiata alla cazzo a Montecarlo ("figurarsi se l'ha fatto apposta"). Pensiamo un secondo a cosa si sarebbe sentito se queste cose fossero capitate a un pilota McLaren o Williams: apriti cielo.

Oggi per molti le cose si sono ribaltate di prospettiva nel giro di poche settimane.
Alonso e' l'arma totale contro il "traditore" Schumi, reo di aver preferito correre invece di stare a rigirarsi i pollici. E Kimi? Chissenefrega.
Il fiume di parole che Alonso dedico' al tedesco sulle sue presunte scorrettezze oggi invece di essere replicate con odio viscerale vengono accolte come Vangelo.
E cosi' in quel di Madonna di Campiglio sentiamo gli orgogliosi uomini in rosso snobbare colui che ha fatto vincere tutto, ma proprio tutto alla Scuderia ed elogiare quello che prima veniva definito un campione minore.
Sia chiaro, per me Alonso un pezzo da 90 lo era pure prima ma francamente non e' che mi faccia molto piacere questo voltafaccia. Perche' il valore del pilota non si discute e non si discuteva. La bravura non e' questione di bandiera.

DESMOPEOPLE
Puo' darsi che tra un po' possano provare le medesime sensazioni schizofreniche pure i tifosi ducati. Contrariamente a quanto accade alla Ferrari, amata praticamente da tutti quelli che non la potranno mai avere, i supporters della Ducati hanno una forte identificazione col mezzo.
I piu' anziani sarebbero capaci di convincere chiunque che il raffreddamento ad aria e' migliore e che piu' di 2 cilindri e 4 valvole in tutto sono inutili. E che un motore per essere tale deve fare della gran cagnara. Per anni gli amatori di questo Marchio si sono consolati con prodotti di dubbia fattura credendo che le loro moto avessero un anima semplicemente perche' morivano. Poi arrivarono Castiglioni e Tamburini a rispolverarne l'antica gloria e vennero fuori delle moto eccezionali. Competitive per davvero e non solo per i romantici. tradizione sportiva poi proseguita pure dopo la cessione del Marchio a un gruppo texano che si e' fatto i cazzi suoi.

Per fortuna l'enorme energia del tifo rosso a due ruote e' confluita in un ambiente sportivamente esaltante come la SBK dove la passione per la moto unisce tutti in un godurioso brodo motociclaro. Poi e' arrivata la MotoGp che da bravi italiani avveleniamo con polemicucce da cortile.
Se ne esce cosi' che gli anti-rossi si son buttati sul Marchio bolognese unendosi a chi la moto italiana la ama veramente. Nulla di male per carita', se non fosse che proprio Rossi potrebbe in futuro di rosso vestirsi.
Apriti cielo (reprise).

E cosi' mentre Montezemolo e Domenicali spendono belle parole per Alonso e parlano il meno possibile di Schumi (e Brawn non dimentichiamolo) come fosse un avversario qualunque, l'ad Ducati fa... esattamente il contrario.
Presentando un team composto da un australiano e un americano che fa? Dice di voler vincere con un italiano. Che dite glielo diamo il "coglione d'oro" per la gaffe dell'anno? Dubito infatti potesse fare peggio.
Che Vale vada o meno a Borgo Panigale nel 2011 ha poca importanza, pero' almeno alla presentazione del team poteva glissare. E la sensazione e' che appunto ne vogliano fare piu' una questione commerciale che di bandiera. E questo i tifosi duri e puri la perdoneranno?
Perche' Del Torchio non e' Minoli ma fa anche di tutto per farlo rimpiangere.
Basta guardare come sta seduto su una moto per capire che per lui potrebbe anche essere un trattore.

TRIBU' DEI CHIHUAHUA
Questi problemi non li ha chi tifa Rossi.
Poco importa che corra con Aprilia, Ducati, Honda, Yamaha o un rasaerba John Deere. Vale e' sempre Vale. Oddio, qualche problemino c'e', a cominciare dalla disciplina dei tifosi stessi che non sempre e' esemplare. Presi uno a uno ok, non c'e' nulla da dire a parte le discussioni da bar. Il problema c'e' semmai quando cala la maschera dell'anonimato come accade sul web o nel marasma generale di una tribuna.
Li' il tifo diventa cieco, sordo e pure peggio. Un tifo da stadio insomma che poco o nulla a che fare col consueto clima delle piste.

Anche la resistenza stessa dei fan del tavulliano e' stata messa alla prova. Perche' quando si tifa una persona ci si ritrova anche a giudicarne aspetti extra agonistici. Ecco allora che dal "voglio la moto gialla e senza tabaccai" si e' arrivati alla moto blu tappezzata di scritte... di una marca di sigarette.
Si va da "il pilota conta il 70%" a "il pilota conta sempre meno". E stendiamo un velo pietoso sulla maxi evasione fiscale.

Pero' se ci si limita a cio' che Rossi fa in pista e si finge che sia muto o non si fa caso alle polemiche, la situazione e' senz'altro meno imbarazzante di quella dei tifosi delle squadre.
Un mio amico per esempio, convinto sostenitore Honda, si e' trovato nel giro di pochi anni a tifare per Biaggi, poi per Rossi e poi ancora per Max!!! Un incubo.
Pero' se Vale passa alla Ducati sara' divertente vedere Ducatisti e Rossisti fondersi in una unica comunita'. Giuro che vado a filmare dal vivo le tribune.

E VOI CHE TIFOSI SIETE?
Insomma forse il quadro l'ho dipinto un po' troppo fosco ma il fatto e' che se si tifa una azienda bisogna fare il callo che come tale, a noi popolo bue, non ci caga di striscio. Basta prenderne atto.
Il tifo per il pilota ha invece la data di scadenza. Rossi prima o poi si ritirera' e allora vedremo che fine faranno tutte quelle persone che oggi seguono Vale si' ma se ne fregano del motociclismo.

Beh se non altro ci sara' piu' spazio sul prato.

giovedì 7 gennaio 2010

AVANZI




Avrei voluto scrivere un post di GIGLEMA perche' un po' indietro nella rassegna cine-motoristica, ma poi un amico mi ha segnalato una cosa molto piu' divertente.
Perche' almeno un film e' intrattenimento e giustamente qualche cazzata la spara. Come la perla vista ieri (un film tedesco) dove salta un tubo dal radiatore dell'olio e il protagonista dice "il meccanico si e' dimenticato di girare l'albero a gomiti"... Si', di girarlo e infilartelo nel culo.
Ma nella realta' ci sono baggianate ancor peggiori come quella che vi annuncio e che promette bene. Anche perche' e' rigorosamente "made in Italy". La terra dei cachi.

DEBUTTO IN GRANDE STILE

Forse e sottolineo FORSE la prossima stagione vedra' protagonista della MotoGp una nuova formazione italiana. Voi vi chiederete: Aprilia? No, magari. Gilera? No perche' comunque sempre Aprilia e'. MV Agusta? Seeee, magari al cubo, quella la tiferei persino io. Non ci arrivate? Ma la FB ovviamente!! E chi cazzo sono?
Dietro le due lettere si celano le firme di Ferrari e Bertocchi rispettivamente Andrea Ferrari, l'ad della ri-ri-rinata Bimota e Sergio Bertocchi, quello che pistolava le Kawasaki SBK.
Da settimane i portali anticipano notizie su questa gloriosa macchina da guerra, parlano di debutto in "grande stile" ma piu' arrivano gli aggiornamenti e piu' mi pare un'operazione traballante.
Vediamo in cosa consiste.

MOTO 2!!
La Bimota partecipera' alla Moto2, il neonato campionato monomotore e fottimarca visto che ha fatto scappare tutti i costruttori di corsa.
Alla Bimota invece questo campionato pare fatto su misura visto che da sempre l'atelier riminese costruisce telai che sono lo stato dell'arte abbinati a motori forniti da altri.
Ricordo il mio edicolante di fiducia che affermava con sicurezza
"A me piace la Bimota perche' e' tutta italiana!"
"Guarda che - gli rispondevamo i miei amici ed io - usano anche motori giapponesi. Non lo sapevi?"
"Ah allora non mi piace piu'".
Quasi quasi mi dispiace aver distrutto le sue certezze consolidate dopo tanti anni. Vabbe'.
Comunque le premesse per fare bene in Moto2 ci sono tutte. E io mi fermerei li'.
Perche' cio' che non capisco e' l'"altro" che bolle in pentola.

MOTOGP??
In un campionato che va incontro a una rivoluzione regolamentare non fra 10 anni ma fra 12 mesi questi che fanno? Una MotoGp 800cc.
Fosse una cosa a buon mercato potrei pure capirlo ma la MotoGp oramai e' seconda solo alla F1 come costi di progettazione e gestione. Perche' questa follia quando la Bimota avrebbe bisogno di certezze, ovvero soldi contanti?
Il perche' e' presto detto: e' una mera operazione di riciclo rifiuti solidi.

La moto infatti non e' una novita', si tratta del progetto poi abortito della BMW motogp. Al che uno giustamente si chiede: se non l'ha fatta un colosso come la Marca bavarese a suo tempo, che senso ha riproporre una cosa cosi' vecchia e gestita da privati?? La risposta non la so.
Dietro c'e' lo zampino della Oral Engineering azienda specializzata in tecnologia applicata alle corse ma che poi, forse con un po' di presunzione finisce sempre col cercare strade difficili se non impossibili. E la loro MotoGp non fa eccezione visto che si son tagliati subito le palle scegliendo un 3 cilindri. Scelta tecnica che rende piu' difficile TUTTO a cominciare dal regime massimo di rotazione e senza vantaggi tecnici degni di nota visto che il regolamento consente un bonus di peso irrisorio.

LA CILIEGINA

Insomma ricapitolando: una scuderia privata nata da una Casa in perenne affanno, un progetto antico come il brodo utilizzabile perdipiu' solo nel 2010 e un'azienda HiTech dedicata alla complicazione del pane. Manca qualcosa? Eh si'.
Alla FB mancava un pilota per portare a buon fine il tutto. E loro ne hanno ingaggiati due: uno per le corse e uno per i test.
Il primo e' il piu' demotivato pilota vivente e cioe' John Hopkins il quale di tutto ha bisogno (dalla figa al nandrolone) tranne che di una moto fatta in casa.
Il secondo e' il Principe dei Collaudatori. L'uomo che deve chiedere... sempre. Colui che se trova un bacherozzo in traiettoria puo' perdere anche due secondi al giro. Il pilota che puo' farti smontare una forcella fino a consumare le piastre di sterzo senza che la cosa porti il minimo migliramento. Non ci arrivate? Passiamo ad aiutini piu' mirati.

L'uomo che anni fa disse a quelli della Ducati che la moto non andava anche se si trattava della migliore SBK in assoluto che domino' prima con Fogarty e subito dopo con Bayliss che lo sostitui'.
Il pilota cosi' sensibile che obbligo' Roberts a sdoppiare la fornitura di pneumatici perche' voleva una Marca davanti e una diversa dietro e continuo' a non andare.
Il sovramanico che, accusando di favoritismi il compagno americano, volle scambiare le moto col risultato che l'"altro" che era un certo Rainey fece la pole e lui il nostro eroe... no. Perche'? Perche' Rainey usava un assetto "sbagliato".

L'avrete capito. L'uomo cui Ferrari e Bertocchi si affidano per sviluppare una moto scartata ani fa e' lo stesso che la collaudo' all'epoca: Luca "voglio la Honda HRC" Cadalora.





Suppongo che la scelta sia caduta sul modenese per due motivi:
1. e' l'unico che abbia mai guidato quel cancello a suo tempo
2. Agostini e Surtees hanno gentilmente rifiutato


Pur con tutto il rispetto per il pilota che fu, un po' meno per le lagne continue, Cadalora oggi ha 47 anni e da 10 e' assente dal motomondiale.
Le ultime scorribande in SBK non sono certo tra i migliori ricordi che ci ha lasciato. Perche' alla FB son rimasti agli anni '90?
Augurando alla nuova squadra di salvare almeno le mutande e gli attrezzi diamo un caloroso in bocca al lupo a questi temerari.

A noi di Gigler se non altro hanno dato qualcos'altro di cui ridere.

martedì 5 gennaio 2010

LA GIUSTIZIA E' CIECA


Non era la fortuna a essere cieca? Beh, visto che le sentenze si annullano piu' facilmente di uno scontrino fiscale verrebbe da dire che metri cubi di codici alla fine non servono a niente. La Giustizia e' governata dal puro CASO.

E si da il CASO che in questi giorni sia stato riabilitato FLAVIO BRIATORE ex-radiato dalla FIA grazie a una sentenza di un Tribunale Civile. E che c'entra la giustizia ordinaria? Un cazzo ovviamente.
E' la solita storia: un'associazione con determinate regole (FIA, UEFA, FIFA, FIGC) puo' essere in qualunque momento soverchiata da un qualunque altro magistrato e allora tanto vale fare appelli finche' non se ne trova uno accondiscendente.
Il tutto, sia ben chiaro, senza entrare minimamente nel merito della faccenda. Ed e' su questo che ci chiediamo che senso abbia avere delle regole interpretabili all'infinito.
Perche' anche nel caso di Briatore la sua riabilitazione non passa attraverso l'assoluzione per non aver commesso il fatto ma, udite udite, perche' la Fia non poteva radiarlo non essendo un tesserato. Vi pare incredibile? A me par di sognare...

SENTENZA SCRITTA... CON INCHIOSTRO SIMPATICO

Un po' come uno studentello che non passa la maturita' e fa ricorso al TAR, Flavione nostro e' ricorso al Tribunale di Parigi contro la sentenza della Fia perche' ritenuta ingiusta.
Ora, a parte il fatto che io uno come Briatore lo radierei "a prescindere" come diceva Toto', rifletto su un'altra cosa. E cioe' che non si e' deciso sul merito della questione (che ricordo essere l'ordine di schiantarsi dato a un pilota o veniva licenziato) ma si e' andati sul "cavilloso".
A Parigi non hanno sentenziato che Briatore quell'ordine non l'aveva dato o che non c'erano prove per dimostrarlo, e nemmeno l'imputato ha cercato di dimostrarlo.
No.
L'impuntamento e' contro il fatto che la sentenza era "gia' scritta" e voluta dal solo Mosley "per vendetta". Vi pare una difesa? Poi che fosse gia' scritta e' ovvio se non ti difendi.

A suo tempo il geometra di Cuneo non provo' nemmeno per un attimo a difendersi da quelle accuse. Ricordando i fatti, il team manager della Renault si dimise dalla carica e non partecipo' al processo. Quindi una volta messa la maschera della povera vittima ha fatto ricorso. Alla Fia? No. A un altro tribunale dopo che Mosley se ne era tornato a donnine. E fa ricorso dicendo che non hanno rispettato i suoi diritti. Un po' come quei latitanti che lamentano l'impossibilita' di difendersi nei processi. E intanto scappano.

Ma poi perche' farla tanto lunga sull'odio di Mosley se la decisione e' stata a MAGGIORANZA del Consiglio Mondiale?
A questo punto il Consiglio stesso della Fia non serve, cosi'come non servono i commissari di gara o qualunque provvedimento venga preso sulle gare dagli enti preposti.

L'IMPORTANTE E' ESAGERARE
Il coro dei leccaculo e' gia' cominciato. C'e' chi sostiene di aver sempre pensato all'innocenza del panzone ma ovviamente senza averlo esternato quando era ora. E c'e' chi, forse vergognandosi di difendere l'indifendibile, sostiene che la sentenza era ESAGERATA.
Fermiamoci un attimo. Ora delle due l'una: o la sentenza e' sbagliata o e' giusta, ma mai e poi mai esagerata. Ammesso e non concesso che fosse colpevole, Briatore lo sarebbe di una cosa inaudita. Forse la gente come Emanuele Pirro si e' gia' scordata che l'accusa era quella di aver ORDINATO a un pilota di PROVOCARE UN INCIDENTE per far intervenire la Safety Car dopo che l'altro pilota (guardacaso Alonso) aveva gia' fatto la propria sosta relegando cosi' tutti gli altri dietro.
E' una cosa gravissima e senza precedenti.
Ripeto ammesso e non concesso. Perche' il punto e' tutto li'. Se Briatore davvero ha fatto una cosa del genere altro che radiazione, meritava la galera.

E invece la recente riabilitazione... non riabilita.
Non e' stato stabilito che Briatore e' innocente. Se cosi' fosse OK, ha tutto il diritto di rientrare nel giro. Ma non si puo' riabilitarlo perche' stava sul cazzo a Mosley. Non e' stato SadoMax a radiarlo ma il Consiglio Mondiale della Fia e non l'hanno deciso per simpatia a Mosley, ma per un fatto gravissimo con tanto di testimoni.
A farla sembrare una questione personale e' stato Briatore e si e' visto il perche'.

LA LEZIONE NON E' SERVITA
Ma in fondo alla Fia ben gli sta. Quel branco di parrucconi scaldasedie non e' in grado di decidere nemmeno a che ora andare a mangiare. Perche' questi problemi, di sentenze che non stanno in piedi, sono dovuti soprattutto al modo in cui ci si arriva.
Un paio di anni fa combinarono una cagata simile con la "Spy Story" che coinvolse Ferrari e McLaren. Decisero di togliere punti agli inglesi, ma lasciandoli a piloti. Condannarono il team a pagare 100 milioni di dollari e il suo capo (Dennis) a lasciare la F1.
Ai piloti invece venne offerto un comodo paraculo in caso di confessione e fu cosi' che saltarono fuori le mail tra il colladatore De La Rosa e Alonso (sempre lui).
Risultato? Ron Dennis e' sempre ai box, Hamilton ha vinto il mondiale l'anno dopo e Alonso e' alla Ferrari. Che sarebbe come avere Moggi all'Inter per dire.

Nel caso "CRASHGATE" e' stata fatta la stessa identica cosa.
L'illecito l'ha comunque commesso il pilota che poteva rifiutarsi. Quei volponi della Fia invece hanno offerto al brasiliano appiedato l'impunita' in cambio delle accuse. La Renault ha silurato Briatore e Symmonds e cosi' questi due son rimasti con la merda in mano.
Risultato scontato pure qui: la Renault non ha avuto alcuna sanzione, il pilota idem e Briatore ha potuto recitare la parte del caprio espiatorio.
Maggior credibilita' avrebbe avuto la sentenza se Piquet Jr avesse tenuto botta pur andando incontro lui stesso a una condanna. Perlomeno si capiva il suo pentimento e la sua (nuova) onesta'.
Troppo comodo sparare sul boss che ti ha licenziato senza aver guai. Cosi' son capaci tutti.


Sara' meglio che in futuro la Fia riveda la sua politica coi "collaboratori di giustizia".
Non vorrei un giorno, fra tanti tanti anni, ritrovarmi a passeggiare in "Viale Briatore" e sulla targa, sotto il nome, la scritta "uomo di sport".