mercoledì 31 agosto 2011

IL MERLO FA 13 (ma non vince niente...)




Si conclude anche il 2011 per Fabrizio Merlin che deve a tutti i costi ottenere un buon risultato giocandosi l'ultima "wild card" della Premier Cup classe 1000 Open. Stavolta non manca niente: c'e' la nuova sfolgorante livrea (anche se la moto è un po' "ciccia" a me pare un vecchio GSXR), carene di ricambio, cerchi, cambio elettronico sostituito e non in prestito, nuovi rapporti (si spera giusti), un set di freni e una forcella di scorta.
Il Merlo mi raggiunge al telefono per annunciare il suo arrivo:
- Ho il furgone stipato. Praticamente ho ricambi per fare un'altra moto ahahahah.
Segue qualche secondo di silenzio.
- Che c'è?
- No niente, stavo guardando qui una ragazza della Union Bike...
- Capisco...
- Sta pulendo il tavolo... e mi son ricordato che l'ho lasciato a casa. Ho solo le sedie! Dove mangio? Sul frigo?


Si sa l'organizzazione non è il suo forte. Pure l'INhospitality è più inospitale che mai. Ci sono ben 4 concorrenti che circondano il Merlo e lo rendono invisibile all'intero paddock. Inoltre, per non far prendere vento al gazebo l'ha tenuto ad "altezza hobbit" col risultato che Martino ed io (non proprio due nani) battiamo capocciate a ripetizione contro i sostegni. E' impossibile evitarlo. Teniamo addirittura il punteggio. Vinco io per 6-5 grazie ad una incornata con tanto di ferita lacero-contusa. Con la fronte sanguinante esco dal gazebo in trionfo.

Il Merlo è agitato. Nonostante sia tutto miracolosamente a posto lo vediamo passeggiare nervosamente intorno alla moto alla ricerca di attrezzi che lui stesso ha riposto. A noi non lascia fare niente, neanche pulire le carene, deve fare tutto lui e dobbiamo stare zitti sennò si distrae. Così Martino sfodera un budello di salame "gentile" e ci ingozziamo alla faccia sua e della sua moto. Scoprirò poi il motivo di tanta agitazione: ha scommesso con la bellissima Arianna Tromboni, Miss Ferrara e in lizza per la selezione a Miss Italia, che se si qualifica nei primi 10 lei verrà a fare da ombrellina. Per scaramanzia il Merlo l'ombrello non l'ha neppure portato. C'è poi una seconda parte della scommessa che vi rivelo alla fine.



Decide poi che siccome non c'è niente di nuovo da provare, tanto vale provare al posto delle solite Dunlop, le Pirelli. Ora per chi non lo sapesse non esistono due gomme più diverse sul mercato: una è rigida l'altra ha la carcassa morbida, una è cicciona l'altra è persino più piccola una ha più grip davanti l'altra dietro. Non bastasse ciò esigono pure assetti diversi e cambiano leggermente la rapportatura finale. Un bel casino! Ma c'è pure da dire che recentemente è saltata la fornitura di Dunlop usate e le Pirelli costano meno.
Il Merlo assaggia le Diablo con un ritmo costante sul 2.03, non male alla prima uscita con queste gomme sul CBR. Purtoppo con le moto quando sei vicino nei tempi al tuo miglior giro già alla prima uscita senza tirare, non è detto le cose vadano meglio con poco sforzo, anzi. E poi non è detto che i passi nel set up siano, seppure brevi, nella direzione giusta.
Basta infatti tirare un po' di più che la moto si destabilizza, il posteriore pompa, l'anteriore allarga. Insomma i soliti problemi e colpa delle Dunlop evidentemente non era.

Tra un turno e l'altro il cazzegio è ai massimi livelli. Arriva una ragazza dell'agenzia che propone il servizio fotografico ai concorrenti
- Scusa tu sei?
- Ma come? Non mi riconosci? Ho fatto anche la 8 Ore di Suzuka!

E noi: - E' il Merlo! Lo conoscono tutti eh!
- Ah scusa non ti avevo riconosciuto! Rifaccio da capo.
Esce, rientra sotto il gazebo recitando:
- Ciao MAURIZIO! Come va?
- Mo qual Maurizio. FA-brizio. Dai rifalla ancora...

Porella.

Nella giornata di sabato le qualifiche non sono granchè: solo 2.02.7 con il carter motore che tocca l'asfalto. Il rischio caduta è vicino. Il pilota al limite del proprio materiale vede gli altri fare le curve mentre lui va largo con la moto sdraiata. Decide così di avvalersi del know-how della ditta produttrice del mono.
- Prova con la molla più morbida vedrai che vai bene
- L'ho già provata va peggio e poi questa me l'avevate fatta montare voi.
- Hai provato ad alzarla?
- Sì e non migliora.
- Allora abbassala
- Ma state tirando a indovinare?
- Ma tu cosa hai davanti?
- La forcella originale.
- Ah ecco perchè...
- Si vabbè ho capito...

Il mono viene restituito con setting completamente stravolto e nuovo olio e... va malissimo.

In realtà non hanno tutti i torti. Riflettendo col Merlo ci domandiamo se non sia arrivato il limite per queste sospensioni.
- In effetti fino a 2.05 va tutto bene e quando la moto è perfetta è perchè non stai andando al massimo. Ma a girare dal 2.03 in giù si muove tutto. Vedo gli altri far le curve senza problemi mentre io che vorrei farle veloci come loro mi trovo il posteriore che pompa e il davanti che allarga mentre sto toccando coi carter per terra!! Credevo fossero le gomme ma a 'sto punto mi sa che le gomme non c'entrano. Sul mono ho provato tutte le regolazioni, tutte le molle: più dure, più morbide, ma fa sempre uguale.

Meglio comunque montare le Dunlop delle quali almeno conosce meglio le reazioni e sa fino a che punto può spingersi.
Urge un intervento divino che si materializza nella presenza dopo il warm-up del mitico Nino venuto appositamente a risolvere tutto. Ramponi ha praticamente costruito questa moto ed è l'artefice del motore da oltre 290 km/h con pistoni e camme originali partendo da un propulsore con oltre 16.000 km!
In 5 minuti riporta il mono ai valori iniziali e sistema la forcella, con le altezze giuste per i Dunlop. L'intervento di Ramponi e le gomme conosciute riportano un po' di fiducia per la gara che si prospetta in salita: si parte dalla 20° piazzola.
E come potete ben capire... ci siamo giocati la Miss.




Abbiamo comunque il tempo di rilassarci e vedere un paio di gare dalla Casanova-Savelli. A un certo punto sale in tribuna un tipo con addosso la tuta di pelle... con 40 gradi! Siccome noi abbiamo la calamita per i tipi strambi, non faciamo in tempo a chiederci se il tipo è normale che questi si avvicina.
Si rivela essere quello che nella gara precedente ha scordolato all'uscita della Casanova-Savelli proprio davanti ai nostri occhi e infatti ci chiede:
- Ragazzi ho rischiato molto secondo voi?
Dieci secondi di espressioni stupite e poi attacca il Merlo:
- Ma... se non lo sai tu che eri sulla moto, dobbiamo saperlo noi??
Io invece preferisco prenderlo in giro direttamente:
- Eh dai avevi ancora tutto il tappettino sintetico, ce n'era ancora!
Martino invece serissimo chiede:
- Com'è il grip sul sintetico? Tiene? Puoi spalancarci il gas?
Il tizio inizialmente prova a rispondere ma poi riprende posto altrove.

Arriva il momento di entrare in griglia con gli attrezzi infilati nei jeans, i cavalletti in spalla e nemmeno un ombrello da pioggia. Ma Fabrizio NON è uno di quelli che cerca la concentrazione fissando l'orizzonte. Appena giunto sulla propria piazzola scende e... controlla la pressione delle gomme con ancora il casco chiuso!
Ovviamente per il solito motivo che deve fare sempre tutto lui.
In griglia ci sono un paio di posti vuoti nelle due file davanti. E' lì che vuole passare il Merlo con una superpartenza.
- Quella volta a Rijeka partivo 8° e ho fatto il primo giro in testa eh. Son bravo nelle partenze!
- Raccontala tutta...
- Si vabbè poi dopo mi han penalizzato per partenza anticipata.


La partenza è inverosimilmente eccezionale e Bicio guadagna diverse posizioni. Ma poi quelli che van più forte inesorabilmente ripassano davanti.
Rimane la sfida con un vicino di paddock anch'egli su CBR ma con motore completo HRC che costa solo lui più della moto e dei ricambi del Merlo. Ma l'"aranciona" tiene botta e nel misto Fabrizio potrebbe andare più forte ma in salita non ce n'è.
Comincia l'ultimo giro col CBR di Walter ancora davanti, dai Merlo dai! Purtroppo dal muretto non si vede un cazzo, la nuova stupenda tribuna (5 euro...) blocca la visuale e così ci tocca aspettare quel paio di minuti lunghissimi per rivedere le moto uscire dalla Bucine.
Vedo in lontananza una sagoma più grossa del normale... tipo un GSXR dell'88... quindi non può che essere lui, è davanti! Volata aggiudicata e un 13° posto che è sicuramente meglio di quello che ci aspettavamo e un best lap di 2.01.8. Insomma abbiam capito che per fare 58 bisogna cambiare qualcosa, a costo di portare la moto in Svezia.

Fabrizio Merlin desidera ringraziare tutti quelli che han partecipato a questa stagione 2011, in particolare Nino e Stefano Ramponi. Ma anche tutti quelli che han dato una mano, come i ragazzi del DNA, o quelli che han supportato in qualsiasi modo il pilota solitario come Martino e la Patti, Cave, i ragazzi del MotoClub Bielle Roventi e quelli del Pustazz.
Da parte mia ringrazio Bicio per il divertimento e Alessandro per i filmati che ho utilizzato. Scusate se non faccio un elenco nome per nome ma non vorrei far torto alcuno. Comunque bastano 20 euro per farsi inserire come protagonista...

Arrivederci al 2012!


P.S. ah dimenticavo la seconda parte della scommessa con la Miss.
Beh se non passava le selezioni di Miss Italia, autorizzava Fabrizio a farle il contorno occhi come un panda. Purtroppo non ce l'ha fatta e adesso il Merlo la rovina.
Poteva andar peggio di così?

P.P.S. rimanga tra noi, ma per me è partito prima.

martedì 30 agosto 2011

RISVEGLI



Ci son voluti più di 3 anni e le vittorie a raffica del 2011 per far capire anche ai paracarri che Stoner non cadeva per via di turbe mentali indotte da un altro pilota.
Ci son volute cadute e tempi imbarazzanti per far capire pure ai catadiottri dei paracarri di cui sopra che Valentino Rossi non è il figlio di Dio. Ma siamo sicuri che alla prima caduta di Stoner in gara e al primo piazzamento di Rossi degno della sua fama tutto tornerà come prima. Nel frattempo gustiamoci la lunga marcia a ginocchioni sui ceci della banda mediaset che dalla gara di Indianapolis comincia timidamente ad abbozzare quel che tutto il resto del mondo ha capito da un pezzo.

Apre le danze Carletto Pernat durante le qualifiche quando viene chiamato a sostituire Loris Reggiani ammettendo che "forse" Stoner con la Ducati cadeva per oggettive difficoltà nel guidare la moto italiana tutta d'un pezzo. E' una marcia indietro a metà perchè poi sottolinea come Rossi e Lorenzo siano molto più forti di testa. Beh non è che Lorenzo stia facendo gran sfoggio di questa solidità: errore nella simulazione di partenza a Laguna Seca, gomma sbagliata a Brno, confusione totale negli assetti a Indianapolis cui si aggiunge la caduta sul bagnato a Silverstone.
La verità è che tutti patiscono la pressione quando devono fare più del 100%. Casey l'ha fatto per anni, altri cominciano ora.
Purtroppo questa riflessione del manager ligure arriva quando al momento di difficoltà di Jorge si aggiunge la caduta di Rossi mentre si trova a 1" e 7 decimi dalla pole provvisoria. Lasciatemi aggiungere sale sulle ferite: un conto è cadere mentre lotti per pole o podio, un conto è cadere quando sei merdesimo. Le cadute di Rossi non sono come quelle di Stoner. L'italiano è in un pantano ben più vasto e non è nemmeno detto che sia al limite.

Ma la gara offre altri spunti interessanti, come ad esempio il fatto che negli Stati Uniti hanno 8.000 piste e poi si corre nell'unica fatta con il culo. La nuova asfaltatura in vetro di Murano pare poco idonea alle gomme di marmo della Bridgestone che per la seconda volta porta l'anteriore in spugna per chi ha problemi a mandare in temperature le altre mescole ricavate dal pieno. Le alternative sono quindi quella di scivolare dal primo all'ultimo giro o andare benissimo i primi 5 giri per poi fare un pit stop. A parte una Suzuki ci son in tutto 3 moto (Honda, Yamaha, Ducati) e han tutti sospensioni Ohlins. Possibile che il monogomma sia sempre così penalizzante per tutti?
I piloti per risolvere il problema adottano le soluzioni più disparate: Stoner sceglie il monoruota usando l'anteriore solo per frenare mentre Rossi prova a cercare scorciatoie venendo però bloccato da una pattuglia di vigili urbani dell'Indiana mentre prova a utilizzare l'ovale per ridurre il distacco. Lorenzo rivela di aver provato tutti gli assetti possibili, compreso quello di Edwards. E ma così Jorge te le vai proprio a cercare eh! Poi sceglie quello di Spies, ma si dimentica di tenere i gomiti ad angolo retto cui l'assetto è cotruito attorno.

Ma torniamo ai "risvegli" dei commentatori che per una volta (sarà sicuramente l'ultima) evitano le stronzate. Il contributo maggiore lo da sorprendentemente Lucchinelli che, impegnato com'è a fare corsi di guida in pista, è oramai abituato a non dire stronzate alla gente. Così lascia a casa il copione e dice ciò che da tempo aspettiamo di sentire:
- Stoner va forte. Sennò la Honda non sarebbe in testa al Mondiale
- Rossi non va. E prima o poi i cicli finiscono
- A Misano sarà la solita storia
- Non ha senso vedere piloti contenti di arrivare dietro
- Il pilota conta un bel po'
Unici appunti da parte mia: Ben Spies non era affatto contento perchè era l'unico che poteva lottare con Stoner e che gli giravano era evidente. Alla faccia di chi giudica sottotono la sua stagione: è un gran pilota e nelle piste che conosce bene fa vedere quanto vale (Brno, Assen, Indy). Secondo, io una menzione per Hayden la farei. Era la sua prima gara con la Gp11.1 ed è stato davanti a Rossi nei tempi di tutte le sessioni tranne le FP3. In gara finchè ha tenuto la gomma era in lotta col famoso "2° Gruppo" che rimane l'obbiettivo più umano per Rossi.
Insomma io qualche dubbio sull'impegno di Rossi vista la situazione lo farei.

Preso in contropiede da tante lucidità Cereghini sbarella brutalmente arrivando a confondersi persino sulla propria età: "Marco aveva 17 anni quando io ne avevo 41..." Ma quanti cazzo di anni ha Cereghini? Più di 80? Lucky è del '54, aveva 17 anni giusto 40 anni fa... quando Nico (che è del '48) ne aveva già 41?? Vabbè portarli male però...
Visto il clima da "evitiamo le stronzate" anche Bobbiese (che per l'occasione sfoggia una pettinatura in stile "elmetto nazista" di colore vagamente fosforescente) comincia a dire cose di un certo senso. Nell'infinita "querelle" su chi meriti di più (o di meno) una Honda ufficiale, rileva che "Dovizioso è SEMPRE arrivato davanti a Simoncelli". Cereghini rimanda tutto a puttane nuovamente dicendo che:
1. Simoncelli ha più talento.
2. La Ducati potrebbe fare un pensierino al Sic.
Mentre lo dice mi immagino il box Ducati 2012 simile a una di quelle feste sulla spiaggia che durano un intero week end tra cappellini bizzarri, zoccole in bikini, e qualche scemo che si butta vestito in piscina con la musica che fa "unz-unz" fino a ipnotizzare tutti.

Sulla misurazione del talento mi limito a ricordare che 2 gare fa Cereghini disse che "Simoncelli ha SICURAMENTE più talento di Lorenzo per essere al primo anno". A parte il fatto che il Sic è al 2° anno, Jorge debuttò con 3 pole consecutive, e fece: 2°-3°-VITTORIA le sue prime 3 gare in MotoGp. Concluse 4° in classifica con 1 vittoria e 4 altri piazzamenti a podio nonostante infortuni piuttosto seri. Al 2° anno contese il titolo a Rossi con 4 vittorie al una sfilza di piazzamenti importanti.
Simoncelli è fermo a un podio nella sua SECONDA stagione e per il resto non è mai andato oltre il 5° posto. In compenso cade pure. Dovizioso al contrario ha bevuto dal bottiglione 5 volte e non è mai arrivato peggio che 5° tranne quando si fermò a Jerez per problemi di gomme. Insomma dove arriva Simoncelli comincia Dovizioso.

Per fortuna Lucky non demorde. Che senso ha per Simoncelli mollare la miglior moto? Per la Ducati poi? Il fatto è che da 2 anni Cereghini è convinto che quella del Sic sia una moto clienti meno performante delle altre Honda e che la Casa giapponese lo stia trascurando. Per fortuna in Honda c'e' chi la pensa come lui: via Dovizioso e guai se si porta via la squadra che invece Simoncelli sarà obbligato ad adottare se vuole una moto ufficiale. Insomma 'sti poveri cristi della squadra di Dovizioso dove andranno a finire? Se a loro sta bene essere compensati con pane salame e cocomero al Team Merlin c'è posto!

Ma insomma cosa è successo a Lucchinelli? E' perchè gli sta sul cazzo Cereghini che si è messo a dire cose sensate? Sta già pensando al dopo Rossi quando non avrà più senso buttare tutto in caciara? Beh io vi posso rivelare che se non si parla di motomondiale, ma di moto è difficile non essere d'accordo con Marco. Usa termini coloriti e cerca sempre la battuta, ma stronzate, dal vivo, non gliene ho sentite dire.

Poi magari chissà che non si sia risvegliato al contatto con questi soggetti qui sotto. Noi non gli abbiamo detto nulla, è bastato toccarlo.