mercoledì 31 marzo 2010

IL PERBENISMO E' LENTO

Avete presente quel vecchio film con Stallone -Demolition Man- in cui lo scongelato eroe si ritrovava in un futuro dove si multava pesante qualsiasi parolaccia?
Ecco quel futuro e' adesso.

Ha destato grande scandalo e reazioni da checche inferocite qualche sgommata di Lewis Hamilton su una Mercedes nel week-end del Gp d'Australia con tanto di insulti ministeriali.
Vien da chiedersi quando qualcuno prendera' sul serio la proposta di un nostro (per fortuna) ex-ministro che voleva mettere dei limiti di velocita' nei Gp per non turbare gli alberi del Parco di Monza. Come se agli alberi gliene fregasse qualcosa.
Eppure ero gia' al mondo quando le cose erano molto, ma molto diverse.

PILOTI SEMPRE
Nei primi anni '80 la Stradale di mezzo nord dava la caccia a 2 pazzi furiosi che si erano ingarellati in autostrada. Le due Ferrari vennero bloccate nei pressi di uno svincolo emiliano: erano Villeneuve e Pironi alle prese con la loro "solita" sfida di chi arrivava per primo a Maranello... da Montecarlo.
Non piu' normale di loro era un siculo-francese che, non avendo un partner per strada con cui misurarsi, si prendeva giu' i tempi da Avignone o Montecarlo fino a Maranello. Con una Alfa 164 pero'!

Il suo compagnone di allora lo ritrovava poi a Maranello. Uno spilungone austriaco piu' bravo a fare scherzi che a vincere le gare. Uno che riempi' la stanza di Senna con decine di rane sapendo che al brasiliano facevano impressione.
Quando nel fanculizzarlo Ayrton gli disse quante ore ci aveva messo a raccattarle tutte, Berger gli rispose: "E il serpente non l'hai trovato?"
Ecco Gehrhard e Alesi una volta per ingannare il tempo si misero a fare i dementi con una Y10 nella pista di Fiorano. Il gioco fini' quando la macchinetta prese il volo rotolando fino a polverizzarsi.
Uscendo dall'auto, ridendo come matti, Jean chiese
-"Ma perche' mi hai tirato il freno a mano??"
-"Volevo vedere cosa succedeva!"

Invece qualche anno fa si dovette inginocchiare sui ceci il nostro prode Sfisichella, inculato mentre procedeva a velocita' elevata per i viali romani con una M3.
Ma dico io, per una volta che andava fortino e non ha fatto incidenti me lo castigate?
Per me quell'episodio gli ha stroncato la carriera...
Niente a che vedere coi due piloti che sempre su M3, ma a fine anni '80 interruppero la loro corsa a causa di un incidente e bloccati mentre proseguivano, stile "Safety Car" sulla corsia di emergenza.
Ai poliziotti belgi non sfuggi' che le macchine erano pure ammaccate, nella foga si erano pure presi a sportellate. Ma c'e' da capirli: dopo il Gp di F1 si teneva la stessa domenica la 24h di Spa, un modo come un altro di arrivare in tempo allenandosi.

NON CI SONO PIU' GLI AUSTRALIANI DI UNA VOLTA
E cosi' si arriva ai fantastici anni '10, l'era del neo-proibizionismo e del "politically correct" due parole infami per istituzionalizzare l'ipocrisia.
Ora basta qualche sgommata, che pure io col 127 facevo, perche' un pilota di F1 venga chiamato (testualmente) "Testa di cazzo" dal Ministro Tim Pallas.
La prima cosa che mi e' venuta in mente risale a una quindicina di anni fa, quando Joey Dunlop alla TV irlandese racconto' una sessione di test effettuata (per il bel clima) proprio nell'entroterra australiano.
Siccome il suddetto Joey correva su strada dove volete che si allenasse? Cosi' bel bello si apparto' col suo furgoncino, scarico' la moto da gara e si mise a provare se la rapportatura era giusta per la velocita' massima da fare al TT.
Fermato da una pattuglia, venne apostrofato cosi'
-"Ma chi si crede di essere con quel casco?! Joey Dunlop?"
-"In effetti sarei proprio io..."

Se la cavo' (disse lui) firmando autografi alla centrale di polizia.

Ma cosa volete pretendere oggi da un ministro che si chiama come una vecchia Citroen?

domenica 28 marzo 2010

LA POTENZA E' NULLA... CON TROPPO CONTROLLO

In attesa che pure la MotoGp si degni di cominciare (dopo essersi fatta attendere manco fosse una bella donna) ci siamo cuccati un altro week-end da malati di motori, in ordine sparso: Superbike, Formula 1, e per chi se ne interessa pure V8 Superstars e Ferrari Challenge. Insomma gare da farsi venire il vomito e dire basta.
L'insieme piu' che eterogeneo delle gare ci ha fatto riflettere su un paio di cose. Perche' ognuna a modo suo e' esempio di cosa funziona e cosa non funziona nelle competizioni odierne.

MENO GRIP E CAVALLI QUANTO VI PARE
Mi e' capitato tempo fa di vedere un filmato in cui un pilota del campionato britannico turismo "riabbracciava" la sua ex Sierra Cosworth e sosteneva: "piu' potenza che aderenza; cosi' deve essere un'auto da corsa".
Invece i regolamenti (praticamente tutti) limitano in maniera blanda l'aderenza e castrano sempre di piu' le potenze. Con motori bloccati in cilindrata, frazionamento, potenza e sviluppo, e' poi logico che si investa sul tenere in strada le auto il piu' possibile. Si e' arrivati cosi' a macchine che vanno in maniera simile e fanno la differenza in curva dove pero' non si passa.
In F1 si corre con dei V8 da 2400cc, saran 40 anni che non si correva con motori cosi' piccoli e non sovralimentati, mentre 25 anni fa c'erano motori turbo da 1200cv in qualifica con una aerodinamica che oggi sarebbe ridicola.
Ma almeno in F1 hanno tagliato qualcosa di elettronica cosa che in MotoGp non e' nemmeno stata toccata. Poi ci si lamenta se bastano 2 decimi al giro di differenza a rendere irrangiungibile uno o due piloti rispetto agli altri.

Il limite non deve essere una linea sottilissima, raggiungibile da pochi e oltre il quale si cade o si sbatte inesorabilmente. Il limite deve essere apparentemente accessibile dai piu' abili, largo da permettere diverse interpretazioni del tema e superabile senza grosse conseguenze.
In poche parole: la prima curva di Portimao. Si puo' osare, a volte puo' andare bene a volte no, ma male che vada si rientra e ci si riprova.
Poi ci sono gli altri ingredienti oltre a piste come Portimao con curve affrontabili in 100 modi diversi: equilibrio tecnico e un po' di sano scivolamento che purtroppo in F1 si ha solo quando la pista e' sporca e bagnata.
E infine, perche' no: un po' di sportellamento (ovviamente per le sole 4 ruote). Perche' se sfiorare un avversario ti fa perdere una bavetta di carbonio indispensabile per la tenuta (sul secco), cio' inibisce i sorpassi.
Se invece una bella smusata ti permette di continuare col paraurti a penzoloni, ogni staccata e' buona per fare del danno.

PROPOSTA DEFICIENTE
Ogni tanto qualcuno la tira fuori per scherzo, ma comincia a essere una cosa cui pensare: allagare la pista o perlomeno inumidirla prima di ogni Gp di F1.
Su un circuito che ci ha quasi sempre dato gare noiose, l'acquetta pre-gara e' stata fondamentale. Non tanto a livello di cervellotiche tattiche (per fortuna non ci sono piu' i rifornimenti) ma per la variegata alternanza di errori anche minimi, come puo' essere uscire leggermente dalla traiettoria ideale e asciutta, e di sfrontati attacchi kamikaze.
Insomma la stessa F1 che aveva sbriciolato i maroni in Bahrein per l'assenza di sorpassi, ha divertito per eccesso degli stessi.

Onore a Button che evidentemente cosi' paracarro non e', e onore ad Alonso e Hamilton che hanno rimontato l'impossibile. Un po' meno onore nonostante il buon risultato a Massa che ha passeggiato per tutto il Gp (Alonso da ultimo alla prima curva lo aveva gia' ripreso a meta' gara... ehm ehm) facendosi sodomizzare da una mezza dozzina di piloti che lo hanno passato, ripassato e raggiunto nel finale.
Complice del ritmo blando anche la scelta di rimanere in pista (e per giunta incolonnate) le due Ferrari con gomme ormai esauste.
Ma proprio quando persino i fedelissimi Mazzoni e Capelli cominciavano a chiedersi se fosse la decisione corretta coi piloti che si dicevano veloci e rifiutavano il rientro mentre dietro andavano 1"6 piu' forte, ecco il colpo di scena.

IL PIANO B
Hamilton attacca, Alonso si difende rimanendo interno ma frena sullo sporco e va largo. il pilota McLaren incrocia la triettoria, lo spagnolo sembra spacciato: accelerare fuori dalla striscia asciutta e' oltremodo penalizzante.
Ma Domenicali, oramai beatificato, proprio quando si concretizza la possibilita' che l'ennesima tattica semi-bagnata sia stata una stronzata, spinge un enorme pulsantone per le emergenze, che in Australia era collegato al cervello di Webber, spegnendolo.
Risultato: Webber centra Hamilton e Alonso puo' tranquillamente proseguire mentre dietro si ammassano i rottami. Forse una compensazione della toccata ricevuta da Button che sembrava aver compromesso tutto.

Chi invece non trova alcuna compensazione e' Vettel. Stavolta son scoppiati i freni pare.
I detrattori del tedesco diranno che se capita sempre a lui un motivo ci sara'. Ci sara' pure, ma e' anche vero che la Red Bull e' piu' fragile delle sue stesse lattine, a cominciare da quelle ali che saltavano via e dalle sospensioni che si sbriciolavano sui cordoli. Ricordate?
Onore invece al Kubo polacco che porta una Renault in pre-pensionamento sul podio.

LA TERRA NON E' PIATTA
In Superbike invece si son viste due ottime gare a prescindere dal commento piu' o meno infuocato, aperte dall'inizio alla fine. Qui non c'e' stato bisogno di bagnarla la pista perche' Portimao e' bellissima cosi' com'e' e si son visti i piloti andare larghi e riprendere, uscire di pista e riattaccare.
In un'epoca in cui si spianano le montagne per fare piste sicure quanto noiose, ecco finalmente un tracciato stupendo, che fa su e giu' come quelli di una volta (Imola, Zelweg, Spa, Brands Hatch tanto per dirne alcuni).
A cio' aggiungiamo il solito merito di una competizione serrata: in gara 1 a un certo punto c'erano i primi 7 su 6 moto diverse, in gara 2 lotta a quattro con... quattro moto diverse. E peccato per Rea che poteva essere il quinto sulla quinta moto diversa.

Ha vinto entrambe le gare un 56enne che i soliti intenditori davano per finito.
Che ci sta a fare Biaggi in SBK? A vincere ogni tanto.
Semmai chiediamoci che ci e' stato a fare Melandri in MotoGp.

APPENDIC(IT)E
La gara delle V8 Superstar si segnala invece soprattutto per l'esordio, tutt'altro che necessario, di Prisca Taruffi come commentatrice per La7.
Ma dico io, ma almeno per pieta' lasciateci stare. Fate sentire il rumore di fondo di un vecchio 33 giri piuttosto, o una rana che scorreggia.
Gia' per dire mezza frase ci mette un quarto d'ora, del quale 14 minuti utilizzati per dire "eeeeeee..... mmmmmmmm..... aaaaaa.... mmmmfffggghh" poi spara una banalita' che pure mio nonno sapeva. E gli va bene che non ce l'ha di fronte, il mio nonno, che la manderebbe pure a cagare.
Tra le varie cazzate che questa signora ha ruttato segnalo giusto due perle per farne capire l'essenza:

A proposito di un pilota non a posto col set up
"Eeeeeeehhh..... maaaaaaa...... non e' molto a punto...... eeeeeeeee..... con la messa"
Si', ci manca solo il prete guarda.

Poi una Mercedes passa in accelerazione e con grande differenza di velocita' una Cadillac, uno normale penserebbe a una marcia saltata o un problema tecnico della vettura americana, ma l'analisi dell'espertona (seee...) e' illuminante:
"Eeeehhhhmmmmm... ma d'altronde sta girando in 1'59"e ventinoveeeee contro 1'59"trentatreeeee si vedeva che era molto piu' veloce..... eeeeeeeeeee ... e' stato bravo.... oooooooo mghfgmhmghfmmhfmhfm percheeeeeeeeeeeeee' ha aspettatooooo... oooo il momento giustoooooo per superare in sicurezza"
MA SON 4 CENTESIMI COGLIONA CHE CAZZO HAI VISTO???!!!

martedì 23 marzo 2010

PRENDI 2, PAGHI 4

Non molto conveniente come offerta vero? Ma forse per molti protagonisti della MotoGp va strabene cosi'. A cosa ci riferiamo di preciso? Beh e' una intuizione, una boutade se vogliamo, insomma una cazzata a ruota libera per dirla come si deve.
E' che ci sembra che dai test pre-campionato piu' che allargarsi la lista dei papabili, come di solito avviene, si sia ristretta ai due piu' in palla.
In ordine di sesso: Rossi e Stoner.

Non e' che i test in Malesia prima e in Qatar poi abbiano dato risposte definitive, ma certo non si puo' non notare che l'italiano e il canguro siano sempre stati la' davanti, spesso irrangiugibili, straordinariamente a posto su tutto: fisico, moto, guida, tempi.
Se cio' si confermasse anche nei Gp addio Fantastici 4 e bentornato Dinamico Duo (alla BatMan e Robin) col campione pluridecorato contro il giovane di rosso vestito.
A essere pignoli pero' non si sa ancora come sia messo Rossi in ordine di gara, mentre Stoner fa tempi spaventosi con gomme consumate ma non riesce a migliorarsi con la gomma morbida.
Di certo c'e' che la Yamaha va benissimo (v. altri) e la Ducati e' migliorata in guidabilita'. Cosa che a dire il vero per Stoner non e' mai stato un grosso problema, ma per gli altri ducatisti che chiudevano la griglia e spegnevano le luci a fine Gp era un bel problema eccome.

CO-PROTAGONISTI E CO...MPARSE

Per vari motivi alcuni super eroi della passata stagione non hanno svelato i loro superpoteri.
La Donna Invisibile e' franata nella lista dei tempi alle prese con l'ennesima rivoluzione Honda che piu' cambia la moto e piu' manda in confusione i propri piloti.
La focosa Torcia Umana invece si e' rotta in allenamento e ha un po' pagato gli acciacchi.
Il presunto 4+1, ovvero il Silver Surfer Ben Spies e' andato forte, ma quei due la' davanti non sembrano proprio a portata di mano.
C'e' da scommettere che sia Lorenzo che Pedrosa tireranno fuori qualcosa di buono in tempo per il campionato ma devono fare in fretta senno' va a finire che si ripete il 2008 con gare ridotte a un lungo duello; speriamo senza polemiche stavolta.

Piu' complicata la cosa in Casa Honda dove non si capisce che diavolo stia succedendo.
I piloti (e che piloti lo vedremo poi) delle moto "clienti" si lamentano su tutta la linea, mentre gli ufficiali non sempre hanno le idee chiarissime. Dovizioso e' andato meglio di Pedrosa in una pista piatta come quella del Qatar (come gli anni scorsi del resto), ma dice che le Bridgestone non lavorano bene con le sospensioni Ohlins. Peccato che le Ohlins dovessero essere proprio la soluzione ai problemi con le Showa.

IL CASO UMANO
Dicevamo delle Honda private che quest'anno schierano una delle formazioni meno competitive che si siano mai viste. Solo 4 moto, ripartite su 3 team di cui due piccolissimi e con due piloti debuttanti, un discreto manico e una pippa imperiale.
Aoyama non e' certo considerato un fenomeno e corre con l'unica moto del team Interwetten, Simoncelli e' al debutto e deve prendere le misure alla nuova categoria.
Se pero' guardiamo a quando affronto' la medesima situazione Dovizioso due anni fa, non si puo' non notare che i risultati sono comunque deludenti.
Se pero' altri 250isti su Ducati e Suzuki vanno un pochettino meglio viene da chiedersi quanto valga questa Honda.
Poi c'e' il pippone.

Marcio Melandri e' partito col solito ritornello che le provano tutte ma la moto non obbedisce. In questi casi (o quando c'e' di mezzo Biaggi) vien naturale sparare sul fantino.
E' che Melandri queste cose le dice SEMPRE, con qualsiasi moto. Tanto per gradire ha detto che la Honda Rc212V 2010 gli ricorda la Ducati. Pero' nessuno gli ha ricordato che con quella Ducati Stoner dava filo da torcere a sua Maesta' Rossi mentre il Melandrino andava a spasso in ultima posizione.

Disse cose del genere pure alla Yamaha Tech3 (e quella ufficiale vinceva il Mondiale), e pure nello stesso team Gresini sia nel 2006 (voleva la moto 2005) che nel 2007 (solo a lui e Capirossi non andavano bene le Bridgestone...).
In pratica tutti gli anni Melandri vuole la moto dell'anno prima: A.A.A. vendesi Hayate motogp, pochi km, mai tirata per il collo.
Forse con la ex-verdona si trovava bene perche' era una moto gia' vecchia oppure perche' non aveva un compagno di squadra che gli desse la paga.
Perche' OK che Simoncelli e' al debutto e sta deludendo, ma il suo compagno non e' che vada molto piu' forte ed e' alla sua 8° stagione.
E allora ci chiediamo: come fara' a imparare i segreti della MotoGp il povero Sic se l'"espertone" e' un lagnoso cui non va mai bene niente?

Infine c'e' il discreto manico: quel De Puniet che tutti snobbano ma che di gas ne da. O dobbiamo pensare che solo la Honda di Cecchinello sia nata bene?
A quando una moto decente per lo scavezzacollo degno erede del Joe Bar Team?

lunedì 15 marzo 2010

TUTTO IL RESTO E' NOIA

Ci risiamo. E ci sono ricascato. Passi mesi ad attendere la prima gara, spulci i tempi dei test, leggi trattati di aerodinamica (dei quali chiaramente non capisci un cazzo) e ti prepari un pronostico per ogni pilota, ogni scuderia e poi... poi caschi nel divano in coma profondo.
Puo' darsi cambino tante cose nelle prossime gare ma una cosa si e' capita: ci si rompera' ancora i coglioni con questa F1.

Che i rifornimenti in gara fossero una zozzeria lo si diceva da tempo. 15 anni passati ad aspettare sorpassi che avvenivano in corsia box a 80 km/h, sai che figata. E poi non ci si capiva mai un cazzo: e' davanti Tizio che pero' si deve fermare, Caio e' a un culo di secondi ma fa una sosta in meno e rimane davanti se perde 3 decimi invece di 4 e via cosi', manco fosse una olimpiade di matematica. Pero'...
Pero' io qualcuno l'avevo avvertito: guardate che ci si addormentava anche negli anni '80, chiedere a mio padre che si e' fatto piu' ore di sonno davanti alla tv che a letto. L'unica cosa positiva e' che almeno lo svolgimento della gara e' chiaro: chi e' davanti e' in testa e gli altri dietro, ma come ci insegna la MotoGp, le gare possono essere una palla anche senza soste. Ci vuole della lotta.

EFFETTO CULONSO

Ci sarebbe potuta essere questa benedetta emozione quando c'erano 3 macchine nella stessa inquadratura a una ventina di giri dalla fine (piu' o meno). Brufolo Bill, Nando delle Asturie e il Moncicci'.
Ma come al solito un immenso nuvolone a forma di culo ha oscurato la pista. La Red Bull rallenta per il piu' antico dei problemi: una candela, credo di essere rimasto a piedi con il Ciao l'ultima volta che ho avuto questo guasto...

Il pensiero e' andato a quella manica di fenomeni che davano alla fortuna tutte le glorie di Alonso e deprecavano ogni suo risultato positivo e che oggi per ferrarismo acuto, con la stessa determinazione negano la buona sorte.
Non fraintendetemi, io sono estimatore dello spagnolo da tempi non sospetti. DVA ed io l'abbiamo difeso spesso passando per nemici della causa ferrarista solo perche' non lo insultavamo come gli altri.
Fa pero'un po' senso leggere e sentire la gioia di chi lo detestava. Il mio pensiero e' andato subito a Baldisserri per dirne uno a caso. Perche' anche stavolta li' ad approfittarne c'era lui e non Coulthard, o Alesi, o Barrichello, o ... "l'uomo scampato alla morte" che non finisce mai di ricordarci il suo incidente.
Ma voi l'avete mai sentito Kubica dire cose del genere? Ecco, cercatevi su youtube l'incidente del polacco.

NEGATA L'EVIDENZA
Ma ancora piu' buffa appare quella manica di stronzi che, non sapendo che scrivere, si butta a corpo morto sulla glorificazione dello spagnolo... contraddicendolo.
Alonso avra' pure culo ma di certo e' onesto nell'ammetterlo.
Mentre il neo ferrarista dice "Ho avuto fortuna. Senza il guasto di Vettel sarei 2°", la manica di cui sopra glissa amichevolmente e si inventa una curiosa tattica attendista dello spagnolo.
Come se Alonso avesse indotto lo spegnimento della candela del motore Renault. Questo ci ricorda qualcosa... mmmm... che sia un'edizione a 4 ruote della pressione psicologica inventata da mediaset per la motogp??

Qualche demente con seri problemi di comprendonio e un concetto assai personale della matematica, sparge pagelle alla cazzo di cane donando 1.5 punti in meno a Vettel rispetto ad Alonso. E perche' mai?
Il tedesco non ha vinto, ma ha fatto la pole e ha dominato la gara fino a che un guasto gli ha negato la vittoria. Che colpe ha se il motore perde un cilindro? Mica e' uscito di pista! In passato han fatto credere fosse sfortuna qualsiasi incidente di Alesi o i testacoda multipli di Massa mentre adesso una candela diventa un errore del pilota?
E pure qui tocca citare Alonso "Avrei voluto attaccare nel finale, ma passare era impossibile". E sapete chi va a smentirlo?

NON E' SEMPRE DOMENICA(LI)

Ma proprio lui, il mitico Domenicali che ora qualche giornalista dal forte accento emiliano ma dal debole intelletto cerca di riabilitare dimenticando tonnellate di cazzate del DS Ferrari e infarcendolo di gloria per le imprese dei piloti e dei tecnici. Rese ancora piu' difficili dall'handicap di avere un manager che non ne azzecca una.
Per avere un'idea della sua visione di corsa basta citare le sue parole nel dopogara: "Avremmo vinto anche senza il guasto della Red Bull". Chissa' se ogni tanto ascolta i suoi piloti prima di sparare stronzate...

Con le nuove regole persino uno come Domenicali riesce a non fare disastri: si parte con le gomme morbide perche' con quelle si fa la qualifica, poi una volta finite si passa alle dure e infine si rimettono le morbide per l'ultimo spezzone di gara sprintato. Di benza non se ne parla: si carica quella che serve e via.
Ma cio' non riabilita un beneamato cazzo. Come si possono dimenticare le tattiche sbagliate in TUTTE le gare in cui ha cominciato a piovere? E la perla di far montare a Raikkonen le gomme da pioggia... senza pioggia? Per tacere poi della scelta di buttare nella mischia l'impiegato Badoer che la Ferrari la portava a spasso.
Dai, Domenicali non e' ne' Todt, ne' Brawn. La gestione dei box e' una barzelletta e prova ne e' anche l'intimazione a Massa di non sciupare il motore.
Gia', ma intanto in quel momento in testa c'era Vettel e poi perche' il Moncicci' non puo' tirare e Alonso si'?
Forse che a Massa bisogna ricordagli certe cose senno' combina disastri?

BIOMASSA
Sara' un caso ma non ci sono mai certi piloti quando viene distribuito il culo. Forse si nascondono, forse sono sfortunati, o forse riescono sempre a far andare qualcosa storto.
Felipe partiva dalla prima fila, ma sullo sporco. Ok, pero' questo giustifica il non aver passato Vettel, ma fare UNA curva di numero davanti ad Alonso non e' sfiga.
Sono 5 inverni che ci spiega che lui non e' secondo a nessuno e che non ci sono prime guide, pero' certo scorrendo l'elenco dei suoi compagni, qualche dubbio viene: Schumacher, Raikkonen, Alonso.

Fosse in un'altra scuderia direbbero tutti che e' una pippa che non ne azzecca una e invece viene anche lui travolto dalla gloria riflessa di Alonso. Col risultato che i giornalisti oggi godono nel criticare Schumi, fermo da 3 anni che arriva dietro Rosberg, mentre l'impresa la fa Massa, fermo da qualche mese, ma che si fa infilare dopo una curva.

Aridatece Fisichella!!

venerdì 5 marzo 2010

MAIALINO ALLA FRUSTA


Torniamo a parlare di F1 con la non-notizia che il team fantasma "USF1" con piloti Batman e Capitan America non partecipera' al Mondiale 2010.
A noi del suddetto team frega il giusto, ma siccome ci occupiamo di media, e' singolare il punto di vista di TUTTI i giornali sull'argomento: colpa di Mosley! Della serie "dagli al maiale".
La cosa e' talmente illogica che merita una spiegazione assai difficile perche' non si dovrebbe spiegare l'ovvio.

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Cercando di essere il piu' stringati possibile ecco i fatti salienti della questione.
Nel 2009 SadoMax Mosley, mite neo-nazista col solo vizio delle zoccole (e al giorno d'oggi chi non ce l'ha?) lancia l'idea di porre un limite ai budget di F1. Perche'?
Perche' i team chiedono sempre piu' soldi alla Fia e cosi' la Fia li obbliga a spenderne meno cosi' da fargli bastare cio' che passa il Convento delle Miliardarie Scalze di Ecclestone.
Ma il tetto e' troppo basso, sarebbe come chiedere a Montezemolo di campare con 1000 euro al mese: impossibile ma neanche una cattiva idea, no?

I team si ribellano e rivendicano il diritto di sputtanarsi tutto lo sputtanabile senno' fondano un loro campionato fatto da e per i Costruttori. Mosley, tra una frustata e una cicca spenta sul popo' risponde che ci sono gia' nuovi team all'orizzonte.
Ed ecco il punto nodale: i nuovi team sono allettati da un "budget cap" davvero basso e alla portata di molti.
Proprio per questo i grossi nomi della F1 ottengono prima l'abolizione dell'ingiusto doppio regolamento (chi rispettava il tetto avrebbe avuto piu' liberta' tecnica) e poi l'annullamento del limite di spesa.
Ovviamente a questo punto i nuovi team sono segnati: la cuccagna non c'e' piu' e l'ingresso in F1 e' come scalare l'Everest in costume da bagno.

QUEL CHE I GIORNALISTI NON DICONO

Ovviamente, in un mondo fatta di gente normale che scrive i fatti e ne da una spiegazione sensata, il ritiro della USF1 e i dubbi non ancora dissipati su Lotus e Campos sarebbero da attribuire al fallimento del progetto di Mosley ma NON per colpa di Mosley!!
A far cadere le condizioni per la partecipazione dei nuovi team non e' stato l'inglese col vizietto del frustino, ma i team capitanati da Montezemolo che han fatto naufragare il cambio di rotta.
Se oggi questi team rinunciano alla F1 e' perche' sono le varie Ferrari, Mercedes, McLaren che li han fatti scappare, che c'entra Mosley?! L'ex-presidente Fia ha aperto una porta e i team l'hanno richiusa, secondo voi chi e' che ha sbattuto fuori i nuovi? Chi li voleva far entrare o chi si negava al citofono?

La cosa assurda e' che il ragionamento, gia' bizzoso di suo, e' accompagnato da deliri tipo "ecco l'ennesima vittima di Mosley", "fallisce il piano di Max Mosley" etc etc.
Bene. Siccome la matematica non l'ho inventata io vi faccio uno schemino: la rivoluzione di Mosley non e' mai cominciata per volere dei team quindi la defezione della USF1 non gli e' attribuibile, pero' si tratta comunque di un solo team mai visto.

La Formula 1 a spesa libera negli ultimi DUE ANNI ha visto la fuga di:
- Honda
- Toyota
- BMW
- Renault si sta svincolando avendo ceduto buona parte del team a un privato

Mal che vada, la rivoluzione morta in fasce porterebbe via:
- USF1
- Campos
- Lotus (quella vera era gia' fallita' anni fa)
- Marcos/Virgin

Serve fare le proporzioni?

lunedì 1 marzo 2010

CHI TIRA E CHI SE LA TIRA



C'e' qualcuno in giro che storce il naso quando sente parlare di Superbike. Quando si sente dire che "i veri appassionati seguono la SBK e meno la MotoGp" viene spontaneo considerarlo un atteggiamento un po' snob.
Qualcuno poi pensa che essendoci Biaggi in SBK e Rossi in MotoGp, la venerazione per le derivate dalla serie sia un velato "biaggismo" contro il "rossismo" imperante.
CAZZATE.

La verita' e' che la Superbike offre ai suoi spettatori quello che e' il motociclismo. Punto.
A quelli come noi che "ci piace la superbike" non dispiacerebbe affatto se la MotoGp offrisse lo stesso spettacolo, ma purtroppo non e' cosi' e i capoccioni della Dorna e della Federazione non han trovato di meglio che varare un regolamento che scopiazza la Superbike nel tentativo di imitarne pure il successo.

LE REGOLE NON SCRITTE

Ma non basta un regolamento a dare uno "spirito" a una competizione. Ci vogliono i sentimenti, quelli veri, quelli disinteressati. E nella MotoGp ci sono in ballo troppi soldi, troppe polemiche, troppi tatticismi e innumerevoli esasperazioni (perlopiu' inutili) per trovare la necessaria serenita'.
Mi limito agli esempi piu' recenti.

Simoncelli corre a Imola con l'Aprilia e i giornalai si scaraventano su un tempo trascritto male per accendere una polemica fra il solito Biaggi e l'amicone di Valentino. Sara' poi lo stesso Simoncelli in tv a dire che Max l'ha accolto benissimo e dato una mano a conoscere la moto. Succederebbe in motogp? Mmmmm...
Durante "gara 2" viene chiesto ai box Suzuki se sono preoccupati per la lotta fra i loro 2 piloti Haslam e l'ex-motogp Guintoli; risposta "Meglio averne due davanti che uno solo"..
Pare una stronzata ma provate un attimo a ricordare come risponde Brivio che usa il pronome "NOI" riferito a Rossi e "LORO" a quelli di la' da un muro di cartapesta nello stesso box.



Anche i sorpassi, sempre cervellotici in motogp, vengono spontanei in superbike e non e' solo questione di alesaggio come vorrebbero farci credere.
In Gara 2 a Philip Island, non c'e' stato giro in cui le Suzuki e le Ducati del gruppetto di testa si siano tirate indietro.
Mentre in MotoGp pare un delitto fare un sorpasso a meta' gara, in SBK si passa sempre e comunque e chissenefrega se non e' decisivo per la vittoria finale. Infatti la seconda manche l'ha vinta Checa, a lungo quinto ad osservare le scornate di quelli davanti.

SOLUZIONI SEMPLICI E PROBLEMI IDIOTI

Paradossalmente la nascita della MotoGp avvenne in un momento di crisi della Superbike. Dopo uno splendido 2002, rimasero pochi team, ancor meno Case e l'unica a schierare un team interno era anche l'unica ad avere una fornitura ufficiale di gomme.
Intervenne l'ente organizzatore per risolvere il problema: monogomma fatto con criterio per eliminare le disparita' oltre a portare a 1000cc la cilindrata delle 4 cilindri che costituivano la maggior parte della produzione ma non avevano possibilita' di competere con le V2. Si e' cosi' passati dall'avere un monomarca Ducati con le ufficiali imprendibili, a un campionato che negli ultimi anni ha visto vincere o in lotta per la vittoria, non solo Ducati ma anche Honda, Suzuki, Yamaha, Aprilia.

In MotoGp invece la Bridgestone aveva riportato in auge Ducati, Suzuki e Kawasaki assieme alle solite Honda e Yamaha da sempre predilette dalla Michelin. Invece di sfruttare l'inaspettata competitivita' hanno ascoltato le lagnanze di un pilota solo, minacciando prima e confermando poi un inutile monogomma fatto oltretutto perdendo in qualita'. E cambiando regolamento in corsa piu' volte hanno ridotto al minimo le possibilita' di ammortizzare i costi.
Mi riferisco in particolare alle 800cc durate appena 4 stagioni, con un 2009 a motori contati da meta' stagione e limitati ulteriormente per il 2010, salvo poi cambiare tutto gia' per il 2011.
Si puo' biasimare a questo punto chi getta la spugna e guarda altrove?

Non va meglio nelle altre classi: la 250 e' stata sostituita da un monomotore quando invece era splendida cosi', e stessa fine fara' la 125 dove le gare sono sempre incredibilmente combattute.
Il tutto perche' i 2 tempi sono meno commerciali. Ma che senso ha un legame col prodotto di serie quando gareggiano dei prototipi??
Non finiro' mai di dire che la vecchia 500 andava lasciata cosi': preistorica.
Perche' era difficile, poco sofisticata, meno cara e al tempo stesso erano per forza prototipi.
Adesso invece si ha una base di Superbike senza una sola delle cose che nella Superbike funziona.

Dopo non si lamentino i fans della MotoGp se la Superbike e' piu' bella. E' gestita con maggiore intelligenza e vi corre gente che non se la tira.
Ma nessuno ha il coraggio di dirlo a quelli del Motomondiale.