martedì 22 maggio 2012

MANCA SOLO IL MONUMENTO

Come spesso accade, la pioggia rimescola un po' i valori in campo, fa emergere chi era indietro, fa naufragare chi stava davanti. Pedrosa parte dalla pole e chiude 4° solo grazie a 2 cadute (sennò era 6°) mentre Rossi risorge dalle proprie ceneri dopo l'ennesima qualifica mediocre, di appena 43 millesimi meglio di quella di Barbera.

Una gara bella e avvincente con protagonista Rossi che passa, viene ripassato e poi domina le 2 Yamaha Tech3 ed ha la meglio nel finale su uno Stoner in difficoltà. Un bel duello, diversi sorpassi. Rossi molla i freni per guadagnare metri sull'australiano, Casey sbatte la moto in verticale prima ancora di finire la curva come se stesse facendo cross. E' la prima volta che i due si battono senza polemizzare su rettifili troppo lunghi, tagli di curve e frignate. Bello così.
Spesso dipinti per anti-rossisti noi stavolta abbiamo l'occasione di riscattarci. Perchè se un pilota fa un garone, tanti sorpassi e ottiene l'insperato, gli van fatti solo complimenti. Certo che se prende paga dai compagni, arriva ultimo delle MotoGp, medita il ritiro per un sorpasso subito e invece di fare autocritica tira merda alla squadra... beh diventa un po' difficile dirgli bravo. Almeno per me che non prendo soldi da mediaset...
Ma a qualcuno dire bravo a Rossi non basta. Deve andare oltre, deve denigrare gli avversari del proprio idolo, deve prendersi rivincite infantili: dalla solita Laguna Seca all'umiliazione pubblica di Dovizioso. Sarà contento Reggiani... di essersi levato dai coglioni.
Ecco perchè noi siamo contenti di questo risultato di Le Mans: i complimenti al pilota Rossi li facciamo senza riserve ma, se mai fosse possibile, è doveroso criticare chi fa dell'informazione uno sfogo per tifosi. Insomma, per una volta che Rossi non fa cagare, Mediaset riesce a peggiorarsi: telecronaca rossicentrica al punto che i sorpassi e lo spettacolo pare li abbia fatti solo lui e non anche Crutchlow, Dovizioso e Stoner.
Nota per i più distratti: HA VINTO JORGE LORENZO, NON ROSSI.

Sempre spettacolare la battaglia titanica fra Beltramo e... la lingua inglese che ancora una volta viene piegata dallo sgrammaticato giornalista. Se Crutchlow faceva finta di non sentirlo e Hayden di solito non caga minimamente le domande, abbiamo la sensazione che Stoner abbia capito il quesito quando Beltramo l'ha ripetuto in italiano.
Uno Stoner comunque sereno dice che le battaglie gli piacciono se sono leali e ovviamente non poteva mancare il commento dei cronisti sulla "Laguna che lo ha segnato". A me pare abbia segnato di più loro e poi: non bastava il servizio di Terruzzi prima del Gp per dare dello psicopatico a Stoner?

Fuorigiri invece comincia con Dovizioso che dopo aver raccontato molto onestamente la sua gara e aver speso belle parole anche per Crutchlow viene inspiegabilmente scambiato per un tifoso di Rossi.
La sequenza di domande è tale che a un certo punto Dovizioso ha cercato uno specchio per vedere se con la luna piena si era trasformato in Guareschi.
1. Hai parlato dell'ingaggio di Valentino che non rispecchia i risultati e te lo sei trovato davanti (Bobbiese).
Dovi nella risposta rimarca che non gli interessa parlare di Valentino più di tanto. "Giusto" commenta Bobbiese, e infatti...
2. Se ti offrissero una Ducati, cosa diresti? (Pernat)
3. La Ducati che hai visto oggi com'era? (Bobbiese)
4. Oggi forse è stato più merito di Valentino. Concordi? (Temporali)
5. Torniamo un attimo su Valentino (perchè ce ne siamo andati??) Secondo te è ancora il miglior Valentino? (Cereghini)
E meno male che le domande le sceglie lui come dice un noto giornalista!
Se fate presente a quelli di mediaset che l'intervista a Dovizioso è stata vergognosa, vi risponderanno che no no no non è vero. Infatti non c'era Uccio con tanto di banana gonfiabile a fargli il gesto "Suca", nessuno ha portato il catetere di Cereghini per un gavettone al pilota romagnolo e Beltramo ha resistito alla tentazione di asciugarsi le ascelle con la bandana di Andrea.
Ci auguriamo che questi elementi possano essere presenti in futuro.
Meno male che poi c'è Porta con Valentino che realisticamente da ragione a Dovizioso sul fatto che la gara bagnata non fa testo più di tanto ma fa morale.

Florenzano torna ancora a Laguna e dice che Rossi ha vinto anche la rivincita. Mah, a me non risulta che i due si siano sfidati solo quella volta. Del Sachsenring di due anni fa ad esempio non si ricorda nessuno a quanto pare. Per Pernat invece le istituzioni devono mettere Rossi in condizione di essere sempre competitivo (ovvero lontano dalla Ducati) perchè solo lui da spettacolo. Ok, è stato spettacolare, ma io ho visto altre 3 moto scambiarsi spesso posizione, anche Dovi e Crutchlow si sono sorpassati, non è che erano delle sagome di cartone appoggiate in pista.
Ma il sempre lucidissimo Graziano Rossi ci spiega il perchè: "Ho contato 12-13-14 sorpassi che son dipesi in un qualche modo da lui". Ah ma allora Valentino guida anche le altre moto!
E via con Rossi Sr. a riprendere le sviolinate con cui avevano iniziato.

Ma io ho fiducia in Bobbiese quando annuncia a 6 minuti dalla fine di Fuorigiri, che hanno tante altre cose di cui parlare dopo 40 minuti su Rossi.
Dopo la pubblicità si parla del ritiro di Stoner con commento negativo di Pernat e positivo di Florenzano, ecco passati i 30" di divagazione c'è pronto Guareschi... per parlare di Rossi! Forse ho frainteso il senso della frase "Tante cose di cui parlare", dev'essere come quei ricettari "1000 modi di cucinare l'ossobuco".
Beltramo pone domande sul mercato piloti visto che il ritiro di Stoner sconvolge la situazione e Rossi ha dimostrato anche ai più scettici che è ancora un grandissimo, quindi adesso tutti lo vogliono. Guareschi finge che la Ducati abbia fatto i salti mortali, ma in realtà nelle prove, fino alla pioggia non è che fosse cambiato granchè. Fortunatamente, (lo dice Bobbiese) c'è Graziano che è il loro primo alleato. A far cosa non si sa, però è alleato... Mah!
Chiude Cereghini che fino a quel momento si era risparmiato le minchiate. Ma c'era un motivo, doveva dirne una LEGGENDARIA. Il ritiro di Stoner gli ricorda quello di Spencer quando nel 1986 si fermò che era al comando perche "Qualcosa si ruppe nella sua testa"
La domanda è: ma in quella di Nico cosa si è rotto?


APPENDICE
Per suggellare la rinascita del Monumento Nazionale va addirittura in onda una replica della gara in serata. Ricordiamo un solo precedente: Assen 2007 andava in onda senza telecronaca per sciopero dei giornalisti e ferrotranvieri ma poi i crumiri replicarono col commento in "finta diretta". Come mai? Vinse Rossi... sapete com'è...
E non manca il retorico editoriale di mediaset (QUI) dove si paragona Rossi a uno che segna un gol dribblando sei giocatori e Lorenzo che lo segna in solitario contropiede.
Due cose:
1. le gare le vince uno solo, e a Le Mans ha vinto Jorge
2. chi paragona le moto col calcio non ha capito proprio un cazzo...

C'è bisogno di dire chi lo firma?



domenica 20 maggio 2012

DANNI AMBIENTALI




Dato che, come sempre, scriverò del Gp di Francia in scandaloso ritardo, tanto vale parlare dell'argomento principale di questo week end prima della gara. Il ritiro di Stoner.
Ritiro che le Cassandre oggi reclamano di aver previsto per tempo. E grazie al cazzo dico io: son quasi 4 anni che lo dite, prima o poi doveva accadere.
Il fatto è che Stoner aveva smentito, ma loro erano andati avanti a dirlo come se nulla fosse. Son convinto che se anche avesse firmato un quadriennale con HRC avrebbero continuato a darlo pronto al ritiro... per altri 4 anni.

Premesso che le scelte di vita personale non si giudicano con leggerezza, devo dire che sono d'accordo con Casey e ammiro il suo anteporre valori come la famiglia e la libertà agli interessi del baraccone. Che non sono più i suoi da un pezzo.
Nel comunicare la sua decisione, il pilota australiano non ha risparmiato critiche al "sistema". Non c'è da sorprendersi perchè guardando al volo quel che gli è successo in carriera non si trova un solo momento in cui il suddetto sistema gli è stato d'aiuto.
Sempre in Team privati (tranne l'anno in KTM) nelle classi minori, raccattato da Ducati come tappabuchi, non ha fatto in tempo a vincere la sua prima gara in MotoGp che già certi soggetti si adoperarono a polemizzare sulla cilindrata della sua moto.
E poi infinite polemiche sull'elettronica che lo faceva vincere e andava abolita, salvo poi scoprire che era quello che la usava meno (e da allora non ne parlò più nessuno).

A titolo conquistato il gran capo della Dorna che comanda un po' troppo considerando che detiene i diritti della serie e non è la Federazione, arrivò al ricatto per dare le gomme Bridgestone anche al pupazzo protagonista del suo teatrino. E questo voler regolamentare "su Stoner" la MotoGp è andato avanti per le lunghe: dal monogomma si è arrivati fino ad oggi dove in poco tempo si è passati da 800cc a 1000, col peso minimo aumentato a poche settimane dal via del campionato per favorire chi aveva messo su qualche chilo di telaio e con la specifica di gomme introdotta a stagione in corso. Una gomma più morbida imposta a tutti ma dove l'unico che si trova bene con la gomma più dura e rigida è guardacaso Stoner.
Accanimento? Complotto? Mah, fate voi. Io so solo che Ezpeleta ogni volta che apre bocca parla male del suo campionato e dice chiaramente che vorrebbe vedere un altro "tornare" a vincere. Bell'ambientino eh?

E con le Case non va meglio. Alla Ducati cercarono di rimpiazzarlo offrendo il triplo del suo ingaggio a un rivale perchè Stoner si rifiutava di correre in cattivo stato di salute. Non c'è da sorprendersi che l'idea fosse dello sponsor: chi guadagna miliardi producendo tumori non ha nella salute una priorità. E del resto non gli credevano neppure quando correva con un polso rotto...
Fallito il tentativo di ingaggiare Lorenzo, nei due anni successivi l'amministratore delegato della Ducati si limitò a dichiarare ogni 15 giorni di volere Rossi sulla Desmosedici. Immagino quanto questo abbia spronato Stoner a rimanere a Borgo Panigale.
E dopo che Casey si è arrabbattato nella sua ultima stagione in rosso su una moto dove non veniva sviluppata nemmeno una vite, ha poi visto la sua ex squadra sfornare moto a ogni sessione per Rossi. Queste sì che son soddisfazioni!

Ma se a voi non fosse chiaro come mai un ragazzo selvatico nato in una terra desolata, mal sopporti di fare il buffone ricoperto di adesivi vi invito a leggere l'analisi di uno che di buffoni se ne intende: Carlo Pernat: http://www.gpone.com/carlopernat/2012/05/18/il-ritiro-di-stoner-mette-in-evidenza-scarsa-professionalita/
Coerentemente col suo personaggio coi capelli alla Vasco e la camicia aperta sul petto villoso, il Carletto nazionale espone il suo pensiero perfettamente in linea con come NON vuole essere Stoner. Pernat infatti dice che non bisognava permettergli l'annuncio, che Dorna e Honda dovevano imbavagliarlo, magari costringerlo (aggiungo) a dire che avrebbe continuato per altri 10 anni a dirsi fiducioso o confidente come dicono oggi.
"Come fa la casa motociclistica più grande del mondo a non pensare ad una conferenza stampa congiunta nel comunicare una bomba di questo genere ma, come fa soprattutto Carmelo Ezpeleta a dare questa sensazione di non controllo degli avvenimenti che riguardano il motomondiale, suo business personale?"
Vede signor Pernat, è proprio per questo che Stoner se ne va. Per fare quel cazzo che vuole lui e non quel cazzo che volete tu, Ezpeleta, la HRC, Nakamoto, la Bridgestone, la Repsol, i media, le TV.
E poi:
"Se oggi si fosse messo sul mercato avrebbe scatenato un’asta fra la Honda e la Ducati per un contratto annuale che gli avrebbe fatto guadagnare quanto in tutta la sua carriera."
Ecco, vedete? Cosa ha capito Pernat?

Se Stoner vuol ritirarsi a vita privata MA COSA CAZZO GLIENE PUO' FREGARE DI FAR PARTIRE UN'ASTA PER OTTENERE UN MEGA INGAGGIO???????? (i punti di domanda possono sembrare troppi ma omettono una bestemmia che ci stava perfettamente...).
Ma vi rendete conto? Uno si vuol dedicare a famiglia e fattoria perchè stufo di questo mondo e questo pensa all'ingaggio!
E poi dicono che noi stiamo troppo dalla parte di Stoner. Per forza! Io non ricordo un pilota più bistrattato da Case, sponsor e media. E d'altronde da che parte dovremmo stare? Da quella di gente come Pernat?
Stoner fa bene a riprendersi gli anni della gioventù persi dietro al carrozzone, a viversi una vita sana e senza stress. Dimostra di avere valori superiori alla stragrande maggioranza del paddock e soprattutto di vedere la vita come qualcosa che va oltre le reti di protezione. Non come tanti altri che pur di rimanere nell'ambiente si farebbero inculare in Mondovisione.
Stoner non sputa nel piatto in cui mangia come dice Pernat. Dice "No grazie, ne ho avuto abbastanza". Se uno vicino a Casey come Gabarrini dice che la MotoGp ha fatto di tutto per farlo andare via, un motivo ci sarà.

Solo su una cosa do ragione a Pernat: fosse stato lui il suo manager sarebbe andata diversamente.
Casey si sarebbe ritirato molto prima.
Dal disgusto.



P.S. certo che se Adriana portasse la piccola ai Gp magari questo ti correrebbe fino a 40 anni

mercoledì 9 maggio 2012

NON SOLO FEBBRE


Sono già passati 30 anni, eppure per chi ha anche solo sfiorato (come me che ero bambino) quell'epoca, sembrano passati 30 giorni.
Gilles Villeneuve, con la sua morte prematura è stato consegnato alla Storia delle Corse con un bagliore sicuramente superiore ai suoi risultati ma forse non superiore a quella che era la sua fama da vivo.
Ma è un bagliore intriso di retorica, luoghi comuni, frasi fatte e a me ogni anno si spezza letteralmente il cuore.

E' più forte di me, ma quei servizi che raccontano la sua carriera per episodi più o meno eclatanti secondo me non rendono giustizia al Pilota, all'uomo da corsa che era. Perchè Gil non era solo uno che faceva traversi, passava sull'erba e decollava al contatto con chi non gli dava strada: è stato infatti un pilota di una velocità e un talento spaventosi.
Se poi aggiungiamo che per ripicca nei confronti di Lauda, Enzo Ferrari decise di scommettere sul pilota meno conosciuto in circolazione, abbiamo di fronte una delle più grandi scoperte umano-motoristiche di tutti i tempi. Perchè quando Gilles Villenuve salì sulla Ferrari non era il Supercampione da 100 milioni di dollari e non strappò un contratto da nababbo, anzi. Era un uomo che quasi non si rendeva conto della sua popolarità. Perchè la ottenne rimanendo se stesso. Quello che gli altri chiamavano "spettacolo", lui lo chiamava correre, cercare il limite. Non importava che fosse per un podio o per un 12° posto. Non importava ci fosse in ballo il titolo di Campione del Mondo o si trattasse di una sessione di prove libere: lui dava il massimo SEMPRE.

Quando scomparve avevo più meno l'età di mio figlio oggi, ma osservandolo devo dire senza falsa modestia che in certe cose ero un piccolo prodigio. I miei genitori mi portarono la prima volta in autodromo a vedere la F1 nel 1977 (avevo 3 anni!) col risultato che all'inizio degli '80 io conoscevo una per una tutte le macchine, tutti i numeri e tutti i caschi dei piloti! No, non è una balla! Leggevo Autosprint anzichè Topolino, ricalcavo su carta carbone gli "spaccati" disegnati da Piola, chiedevo cosa fosse ogni organo meccanico, a cosa servisse e come funzionasse. Per mia fortuna mio padre era sempre in grado di rispondermi con estrema precisione e chiarezza. Magari non sapevo chi era in testa alla Serie A o di che colore avessero le maglie le varie squadre, ma sapevo che un turbo prendeva il moto dai gas di scarico e che le minigonne sigillavano il flusso dell'aria sotto le vetture creando un risucchio chiamato "effetto suolo".
A Imola, quando ci piazzavamo alla Rivazza, prendevo i tempi con un vecchio cronografo Lorenz che mi prestava mio padre e sapendo che all'uscita dalla seconda curva attorno alla collina i piloti si lanciavano, riuscivo ad anticipare i tempi prima che li comunicasse lo speaker del circuito, al punto che più sconosciuti mi chiedevano ad ogni giro come andavano le Ferrari. A quei tempi non c'erano smartphone e live timing online.



Non sorprenda quindi che io di Gilles mi ricordi più che bene. E mi ricordo bene pure le litigate furibonde al bar tra chi lo sosteneva e chi lo demonizzava come uno sfasciamacchine. E questo purtroppo è rimasto inalterato nel tempo perchè "La Febbre" ha divorato tutto il piccolo pilota canadese. Per esempio molti ricordano Zandvoort '79 per la Ferrari su 3 ruote dopo una foratura come esempio di coraggio. Ma cosa accadde di preciso non lo ricorda mai nessuno: Villeneuve era in testa e una foratura gli sgonfiò pian piano la posteriore sinistra fino a che andò in testacoda alla Tarzan, ovvero la prima curva!!! Dal fuoripista rientrò e fece un intero giro, cosa che oggi si può fare senza enormi danni ma che coi cerchi metallici era impossibile. Gil si giocava la vittoria, si giocava le ultime chances di poter contendere il titolo al di là degli ordini di scuderia. E invece oggi si ricorda solo la carnevalata e non la disperata ricerca della prestazione. Perchè Gilles per l'appunto era un pilota davvero di grande valore. In un periodo storico dove grandi cambiamenti sconvolgevano i valori tecnici da un anno all'altro, si trovò incastrato fra lo scarso sviluppo della "wing car" e la precoce rincorsa ai cavalli "regalati" dalla sovralimentazione. E non fu d'aiuto la "tecnocrazia" di Forghieri, del suo cambio trasversale abbinato a un motore "piatto" a 12 cilindri che lasciava poco spazio per i tunnel di Venturi o le continue sperimentazioni su cambi semi-automatici e compressori alternativi.
In questa baraonda di cambiamenti, Gilles era sempre lì a lottare al limite delle PROPRIE possibilità, quando altri magari avrebbero sbattuto la porta. A salvare il rapporto fra la Ferrari e il canadese fu sempre e solo il Drake. Per Enzo, Gilles si sarebbe gettato tra le fiamme, per tenerselo Ferrari avrebbe messo sottosopra la Scuderia. Non a caso, nel libro "Piloti che gente" serie di ritratti ironici e commoventi dei piloti, Ferrari, l'Ingegnere più scorbutico di tutti i tempi, conclude così la parte su Gilles: "Io gli volevo bene".



Oggi pure Enzo non c'è più. E non c'è più nemmeno Didier Pironi che, poco prima di incontrare lo stesso destino, disse in un'intervista che il suo più grande rimpianto fu quello di non riuscire a farsi perdonare da Villeneuve dopo Imola del 1982. A Gilles venne esposto il cartello "SLOW" mentre era al comando seguito dal compagno di squadra che però lo superò e vinse. Villeneuve vide quel sorpasso come una mancanza di gratitudine per i servigi offerti. Come quando nel 1979 gli venne ordinato di coprire le spalle a Jody Scheckter e lui accettò rinunciando alla possibilità di vincere il titolo nonostante la sua competitività. Hai voglia oggi a dire che non vinse mai il Mondiale.
Ecco io il giorno prima di quella domenica nera per Villeneuve ero a Imola.
Con l'amico di una vita Alessandro si correva su e giù per la Rivazza, ci si intrufolava tra le siepi per scorgere l'elicottero coloratissimo del nostro idolo, parcheggiato nel prato adibito a eliporto. E strisciavamo rannicchiati sotto le tribune delle "Acque Minerali" dove solo dei bambini potevano permettersi di passare davanti a tutti oppure schiacciavamo i nostri nasi minuscoli contro le reti per vedere quella Ferrari uscire di traverso dalla "Variante Alta". E non ne avevamo mai abbastanza. Ogni staccata, ogni fiammata dallo scarico, ogni fumata delle gomme noi eravamo lì a goderceli credendo che tutto sarebbe continuato all'infinito.
Oggi non manchiamo mai di rendere omaggio al monumento dedicato a Villeneuve nella sua curva omonima. E poco più in là si è purtroppo aggiunto "l'amico Ayrton". Ma chissà perchè ci ricordiamo di ogni momento di quella giornata. E delle giornate che sarebbero venute poi.

Ma mio padre sugli orari era intransigente: bisognava fuggire dall'Autodromo prima che lo facesse la folla e ci avviammo 5 minuti prima della fine delle prove ufficiali.
Mentre attraversiamo la passerella sulla sommità della Rivazza si alza un boato, è lui. Corro a sbirciare attraverso le reti, fra un pannello pubblicitario e l'altro. Lo saluto con la manina come solo un bambino che crede di essere visto può fare mentre la Ferrari numero 27 sfiamma buttando dentro una marcia dopo l'altra:
"Ciao Gil, ci vediamo l'anno prossimo"

E non lo rividi mai più.

lunedì 7 maggio 2012

METEO...RISMO



Stavolta cominciamo dalla Superbike, perchè quello andato in scena a Monza è stato uno spettacolo inedito. Si è visto un po' di tutto: gomme che perdono i pezzi, piloti ribelli, piloti che si ribellano ai ribelli, paraculi che guardano al loro tornaconto e soprattutto una folla accorsa numerosa a rompersi i coglioni. Ma andiamo con ordine.

Gara 1 viene annullata dopo che ne è stata rimandata la partenza sessanta volte. Saggiamente viene deciso che non si deve correre quando si verificano le uniche condizioni in cui le Pirelli da pioggia funzionano: la pista bagnata. Il problema era infatti con condizioni intermedie, con pista mezza asciutta e mezza bagnata in cui le slick scivolavano come sul ghiaccio e le rain perdevano i pezzi. Cosa manca? Mancano le gomme per le condizioni intermedie... che non a caso si chiamano "intermedie". Bizzarro destino quello di queste coperture che sono state bandite dai vari monogomma in quanto inutili. Tutti i campionati tranne... la Formula 1 dove guardacaso le usano in tutte le condizioni: umido, prime gocce, pista completamente bagnata, in via di asciugamento etc etc. Tant'è che le altre gomme da bagnato son chiamate "monsoon" e si utilizzano solo in caso di uragano. Si dirà: e vabbè là le ruote son 4. Però non sono meglio 4 gomme "giuste" che due "sbagliate"?
Comunque dopo un temporale intensissimo di 30" si poteva aspettare una ventina di minuti e fare una gara bagnata con le gomme giuste. Peccato che tutti quelli che dovevano decidere han lasciato la decisione ai piloti ai quali non pareva vero di annullare una gara di merda. Difficile vedere il dispiacere negli occhi di un Biaggi che "purtroppo" dava parere negativo a una gara cui non poteva prendere parte per aver cremato il motore. Dispiaciutissimo anche Checa di non poter dare battaglia nella gara più penalizzante per la sua moto.

E passiamo a Gara 2 dove c'è poco da discutere: non avevano voglia di correre. La pista è quasi completamente asciutta. Ci sono chiazze di umido, c'è una parabolica dove stare attenti e così la Direzione Gara inesistente attribuisce il potere decisionale ai piloti che dopo 50 giri di ricognizione sembrano aver deciso di partire. Poi in griglia si guardano e alzano il braccio, per la gioia dell'unico pilota dotato di coglioni che avrebbe voglia di picchiare qualcuno.
E chi alza il braccio? I piloti britannici! Quelli che vengono dal BSB dove a momenti si corre pure con la neve!! Ma dico io, dove sta scritto che la pista debba essere completamente asciutta e calda per correre? Ad Assen non si è corso in condizioni ben peggiori?
Non si sa poi perchè la gara riprende, col povero Checa che la gara la farebbe pure ma deve tenere conto anche di quelli che non vogliono correre. Miracolosamente si parte e cosa vedi? Biaggi che NON voleva correre fare un sorpasso all'esterno. Laverty che si rifiutava di partire fare uno staccatone su Melandri e Biaggi nel bel mezzo di una pozza. Melandri che alza il braccino e poi si lamenta di aver perso il podio per un giro. Un po' ipocrita non trovate?
Vince quindi dopo soli 8 giri Sykes che invece di festeggiare fa segno "Andiamo!!" condito da altre esortazioni colorite. Allora se solo lui andava forte, se solo lui voleva correre sempre, se solo lui si incazza, allora solo lui ha i coglioni nel posto giusto.
Il tutto ovviamente avviene con le altre categorie che invece corrono normalmente...

E proprio Melandri si distingue nel dopo... mezza gara per il battibecco con altri piloti. Nel difendere la sua posizione salutista si lascia scappare un "Facile giudicare dal divano" a chi lo dice? A me? Al pubblico? A un giornalista ipercritico? Macchè! Lo dice a FRANKIE CHILI!!! Uno che non solo non ha mai avuto paura della pioggia, ma che oltre 20 anni fa a Misano corse in un fiume d'acqua dove i piloti ufficiali si erano rifiutati di girare (e avevano pure ragione in QUELLE condizioni). E come risponde alla storia di Chili il Melandri? "Che quelle moto andavano 50 km/h più piano". A parte che i km/h di differenza saranno la metà come minimo, però fatti coi telai di 20 anni fa, le gomme di 20 anni fa, senza traction control, senza gestione elettronica della potenza, senza anti-impennamento. Vabbè la sicurezza, vabbè il voler evitare certi rischi, ma allora, come dice Badovini: stai a casa! Perchè il problema non è tanto che uno NON voglia correre, ma che obblighi a rinunciare anche chi VUOLE correre. E come risponde Melandri? Che Ayrton non ha picchiato la testa abbastanza. Ecco a noi sembra che Melandri l'abbia battuta una volta di troppo.



In MotoGp non accade nulla di nuovo: Stoner primo fra chattering, derapate e male al braccio sembra cadere da un momento all'altro fino a che ... cade Meda dalla poltrona. Lui del resto si trova più a suo agio in piedi sul divano. Secondo Lorenzo cui Meda si è così affezionato da cantare sgradevoli canzoncine quando recupera un decimo, 3° Pedrosa che paga caro una mega imbarcata nella prima curva. E poi dicono che la gara non si vince al primo giro: Stoner infatti guadagna il maggior distacco proprio al pronti via. Ovviamente ci sono festeggiamenti, sorrisi, complimenti vivissimi e grandi speranze per il futuro dopo il 7° posto a 26" di Rossi. Lo scorso anno fu 5° a 16" completando la gara in un tempo simile con la 800cc, il telaio in carbonio e il motore portante. Si badi bene che la cosa è sottolineata persino da Bobbiese. No dico: BOBBIESE. Vedete un po' voi se si può spacciare per progresso l'aver trovato l'assetto giusto copiandolo dall'hayden.
Fenomenale anche più di "Fenny il Fenomeno" il Rangheri secondo il quale un pilota è bollito se prende dei decimi, non se prende dei secondi. Ditelo a Capirossi così magari torna a correre.
Certo però che alla prima gara Rossi aveva detto che a Barbera interessava solo  arrivargli davanti e a Jerez si è vantato di essergli arrivato davanti lui. Sempre in Qatar aveva detto che all'hayden andava bene pure un 6° posto e che lui puntava a ben altri piazzamenti.
Infatti è contento lui di un 7°. Boh! Mi son perso qualcosa??
Nicky stavolta arriva molto indietro con un distacco esagerato. Per mediaset è giusto così, manco si chiedono cosa possa essere successo e infatti ha avuto grossi problemi con l'elettronica che "leggeva" male la posizione in pista.

Ma del resto il mestiere di giornalista non è mica quello di verificare le notizie! Basta darle a vanvera! Eccone una breve rassegna senza alcun riscontro:
- Stoner si ritira
- La Ducati vuole ingaggiare Stoner (ma non si ritirava??)
- Dovizioso ha un impianto frenante portato da casa
Cui si aggiungono le "chicche" della scorsa settimana come:
- Pedrosa non ha il chattering
- Stoner usa un telaio diverso

Da notare che TUTTE le notizie di cui sopra sono state DATE per certe e poi regolarmente SMENTITE dai protagonisti la PRIMA volta che gli è stata rivolta domanda specifica. Ma cos'è una smentita? A Mediaset non lo sanno.
Stoner in Ducati? Suppostoner (chiamato così perchè vivono in simbiosi come una supposta nel culo) dice "Noi in Honda non ne sappiamo nulla". Eeeeeeh mica ha smentito del tutto! E' una risposta un po' così. Così come? Negativa?
Stoner sul ritiro dichiara testuali parole: “Non so proprio come nascano certe idee – afferma un po’ scocciato – Si era parlato di un mio ritiro già nel 2010, quando ero in Ducati e avevo avuto dei problemi fisici, la gente si è inventata un sacco di cose. Adesso è successo lo stesso"
Read more: http://www.gpone.com/index.php/201205036781/Stoner-non-fatemi-scappare-dalla-MotoGP.html#ixzz1uBhRRWfJ

E cosa dice la nostra guida Guido? Che Casey non ha confermato nè smentito. Caro mio, quale parola di quelle scritte in neretto non hai capito?
A questo punto credo che chiunque possa andare in TV e sparare cazzate spacciando per voci qualsiasi cosa gli passi per la testa. E poi dicono che sono i bloggers a dare aria alla bocca... Mah!


P.S. siamo sempre più preoccupati per l'assenza di Lucchinelli. Pare sia scomparso dopo un paio di interviste dove ha detto che Rossi doveva darci dentro prima di criticare la moto. Temiamo per la sua salute. Chiunque l'avesse visto è pregato di segnalarcelo.

mercoledì 2 maggio 2012

IMPREVISTI DI MESTIERE

Premessa: la pubblicazione avviene in ritardo causa motivi di salute e soliti problemi di connessione che mi lascia a piedi solo quando mi serve.

Solitamente i motori ci sorprendono in un solo modo: coi fallimenti. Che siano cadute o motori esplosi, alla fine le sorprese vengono quasi sempre dalla débacle del favorito. Favorito non per investitura ma per dati oggettivi che l'hanno consacrato il più veloce del week end. E a Jerez erano due: il dormiente Pedrosa e il tenace Lorenzo. E invece ti salta fuori il pigro Stoner. Quello che se piove manco gira, che per warm up intende mandare a 60° l'acqua del radiatore e ,a dispetto degli sganassoni che gli rifilano i due scatenati spagnoli, non gliene può fregar di meno. Basti pensare che dopo la sua peggior qualifica da quando è in Honda, a 1" dal compagno se la rideva ai box invece di tirare giù tutte le hospitality a calci tipo Hulk come ai bei vecchi tempi. Merito di una guida spettacolare, con metà gara fatta di traverso, su una pista che non si asciugava mai del tutto ma, senza voler togliere nulla all'australiano, la colpa è anche degli altri. Non tanto di Lorenzo che per me ha dato il massimo ma forse ha troppo atteso un errore che c'è stato sì ma non fatale. Anche se non così impercettibile da sfuggire a chi deve fare la telecronaca.

Ma Pedrosa comincia a essere un caso da studiare a parte. Nulla di personale, Dani è bravino, piccolino, ben pettinato, non alza mai la voce, non fa sporco in casa e di solito tira lo sciacquone o si cambia la lettiera da solo. Ma non basta. E' veloce quanto Stoner, forse non sempre e non dappertutto ma il potenziale per fare bene ce l'ha ma riesce sempre a incastrarsi in qualche cagata come a Lorenzo e Stoner difficilmente accade. In Qatar era rimasto una vita dietro a Stoner che si trascinava un braccio cionco sull'asfalto, stavolta tira un SUPER STACCATONE AL FULMICOTONE e lo passano in 12. Ci mette 4 giri a liberarsi delle Yamaha Tech3 e i secondi di distacco sono già 3. A metà gara si stabilizza sui 5. Alla fine saranno solo 2. E cosa dice alla fine? Che non pensava che davanti scappassero! E ci hai messo 15 giri a capirlo?! Cos'è ti dovevano aspettare perchè eri tu a portare il salame per merenda?

Ma se alla scarsa visione di gara di Pedrosa bene o male ci siamo abituati, a quella del team di Fuorigiri non ci abitueremo mai. Questi davvero sono di un altro pianeta. Un universo parallelo dove la minima cagata diventà il centro di tutto e quello che avviene in pista il contorno di ciò che è veramente importante.
Intervistano Stoner e dal sorriso dell'australiano quando dice che non vede l'ora di andare a casa, Bobbiese ci monta sopra il tormentone dell'anno: Stoner si ritira. In verità sarebbe dal 2009 che lo ripetono e quindi prima o poi ci prenderanno. Ma perchè non chiedono a Dovizioso se non vede l'ora di stare a casa in famiglia invece che con la tuta addosso a parlare con Bobbiese e Cereghini? Avanti, chi preferirebbe DAVVERO dire stupidaggini a due che tanto capiscono sempre quel che vogliono e quindi tanto varrebbe fare delle "supercazzole"?
Ovviamente il ritiro di Stoner dato per certo a fine stagione libererebbe una Honda HRC. Tenetelo presente per dopo.

E' poi il turno di Pedrosa dove ancora una volta gli scoop ciarlatani si rivelano per quello che sono.
Cosa ci dicevano in tv? Che il chattering ce l'aveva solo Stoner perchè usava un telaio voluto solo da lui e diverso da quello di Pedrosa:
- Problemi di chattering che Casey ogni tanto ha, tu non ne hai.
- Sì TANTO chattering. In entrata in uscita, nelle curve lente, in quelle veloci...
- ... ma mbè ma bisogna ricordare che tu e Stoner avete telai differenti.
- No sono uguali.
Complimenti vivissimi! Grandi giornalisti!

Non va meglio col secondo classificato. Dopo le domande di rito a Jorge Lorenzo viene chiesto se avrebbe problemi a ritrovarsi ancora Rossi per compagno. Ovviamente nega. Anche perchè era un problema per Rossi essere il compagno di Lorenzo e non il contrario. Ma per Bobbiese non fa alcuna differenza: anche la Yamaha pronta a spalancare portone e portafogli per il dottore.
Inutile per Lorenzo precisare che non è lui a decidere. E che chi deve farlo ha in realtà già deciso. Non ha importanza: a sentire Bobbiese ci sono Honda e Yamaha che fan carte false per avere il Dottore. Nessun cenno al fatto che potrebbe anche essere a Ducati a volerlo scaricare. Come se a Bologna fossero contenti di strapagare uno che fa i piazzamenti di piloti che costano un centesimo (realmente) di Rossi. Il tutto invece viene confezionato come se la colpa fosse della sola moto.

E a questo proposito apriamo una spaventosa parentesi sulle prove. Le qualifiche MotoGp avevano visto Hayden conquistare la prima fila e il diritto a essere intervistato nel parco chiuso. E cosa gli chiede Porta? Perchè Rossi è andato piano? Nicky ignora la domanda
Cosa diceva Reggiani? Che si perdeva troppo tempo a difendere Rossi e lo si imponeva pure negli spazi in cui ci si doveva occupare di altri argomenti e altri piloti?
Bene, non so voi, ma io la telecronaca delle qualifiche della Moto2 non l'ho sentita. La TV era accesa, il canale quello giusto. C'era Meda che parlava e l'altro che faceva "AH-AH-AH" ogni due frasi, ma non ricordo che abbiano parlato di Moto2. Infatti han parlato per 40 minuti di strane forme di simbiosi fra uomo e macchina, di questioni filosofiche, di feeling, di gomiti che fan contatto col piede, di scope in culo, di assetti magici che però van bene solo agli altri a causa di un errato allineamento dei pianeti. Insomma di tutto tranne che di pilota che non va.
La prossima volta, per dire che Rossi è lento, risparmiateci il monologo qualunquista e riassumete con una frase: Rossi è lento. Dai che non è difficile.

Ma il Capitolo Valentino prende sempre e comunque più di mezza trasmissione. Esilarante Bobbiese secondo il quale "Vale ha comunque contribuito a migliorare questa Ducati per la quasi totalità degli altri piloti". Si, insomma si sta auto-inculando!
In realtà la Ducati va grossomodo come prima, è che lui è talmente crollato che ora gli stan davanti pure gli altri. Serve l'ennesima pausa pubblicitaria interminabile perchè la sagoma di Rossi sia visibile a Paolo Beltramo che lo attende davanti al motorhome da 1 ORA. E va in scena la stessa roba vista in Qatar: Sudore spara lì due dati falsamente consolanti dicendo che Rossi è andato molto più forte di quelli davanti.
Io non dico più nulla:
- NONO CLASSIFICATO a 34"
- OTTAVO TEMPO IN GARA A 1"
- 13° IN QUALIFICA A 2"4 DAL COMPAGNO.

Da segnalare però che il ritiro di Stoner, dato per certo dopo che Cecchinello ha raccontato per la centesima volta dal 2006 che una volta voleva rientrare in Australia, porta alla naturale conclusione che in HRC c'è posto per Rossi.
Eh figuratevi, Nakamoto non vede l'ora di averlo... tra le mani.