mercoledì 31 marzo 2010

IL PERBENISMO E' LENTO

Avete presente quel vecchio film con Stallone -Demolition Man- in cui lo scongelato eroe si ritrovava in un futuro dove si multava pesante qualsiasi parolaccia?
Ecco quel futuro e' adesso.

Ha destato grande scandalo e reazioni da checche inferocite qualche sgommata di Lewis Hamilton su una Mercedes nel week-end del Gp d'Australia con tanto di insulti ministeriali.
Vien da chiedersi quando qualcuno prendera' sul serio la proposta di un nostro (per fortuna) ex-ministro che voleva mettere dei limiti di velocita' nei Gp per non turbare gli alberi del Parco di Monza. Come se agli alberi gliene fregasse qualcosa.
Eppure ero gia' al mondo quando le cose erano molto, ma molto diverse.

PILOTI SEMPRE
Nei primi anni '80 la Stradale di mezzo nord dava la caccia a 2 pazzi furiosi che si erano ingarellati in autostrada. Le due Ferrari vennero bloccate nei pressi di uno svincolo emiliano: erano Villeneuve e Pironi alle prese con la loro "solita" sfida di chi arrivava per primo a Maranello... da Montecarlo.
Non piu' normale di loro era un siculo-francese che, non avendo un partner per strada con cui misurarsi, si prendeva giu' i tempi da Avignone o Montecarlo fino a Maranello. Con una Alfa 164 pero'!

Il suo compagnone di allora lo ritrovava poi a Maranello. Uno spilungone austriaco piu' bravo a fare scherzi che a vincere le gare. Uno che riempi' la stanza di Senna con decine di rane sapendo che al brasiliano facevano impressione.
Quando nel fanculizzarlo Ayrton gli disse quante ore ci aveva messo a raccattarle tutte, Berger gli rispose: "E il serpente non l'hai trovato?"
Ecco Gehrhard e Alesi una volta per ingannare il tempo si misero a fare i dementi con una Y10 nella pista di Fiorano. Il gioco fini' quando la macchinetta prese il volo rotolando fino a polverizzarsi.
Uscendo dall'auto, ridendo come matti, Jean chiese
-"Ma perche' mi hai tirato il freno a mano??"
-"Volevo vedere cosa succedeva!"

Invece qualche anno fa si dovette inginocchiare sui ceci il nostro prode Sfisichella, inculato mentre procedeva a velocita' elevata per i viali romani con una M3.
Ma dico io, per una volta che andava fortino e non ha fatto incidenti me lo castigate?
Per me quell'episodio gli ha stroncato la carriera...
Niente a che vedere coi due piloti che sempre su M3, ma a fine anni '80 interruppero la loro corsa a causa di un incidente e bloccati mentre proseguivano, stile "Safety Car" sulla corsia di emergenza.
Ai poliziotti belgi non sfuggi' che le macchine erano pure ammaccate, nella foga si erano pure presi a sportellate. Ma c'e' da capirli: dopo il Gp di F1 si teneva la stessa domenica la 24h di Spa, un modo come un altro di arrivare in tempo allenandosi.

NON CI SONO PIU' GLI AUSTRALIANI DI UNA VOLTA
E cosi' si arriva ai fantastici anni '10, l'era del neo-proibizionismo e del "politically correct" due parole infami per istituzionalizzare l'ipocrisia.
Ora basta qualche sgommata, che pure io col 127 facevo, perche' un pilota di F1 venga chiamato (testualmente) "Testa di cazzo" dal Ministro Tim Pallas.
La prima cosa che mi e' venuta in mente risale a una quindicina di anni fa, quando Joey Dunlop alla TV irlandese racconto' una sessione di test effettuata (per il bel clima) proprio nell'entroterra australiano.
Siccome il suddetto Joey correva su strada dove volete che si allenasse? Cosi' bel bello si apparto' col suo furgoncino, scarico' la moto da gara e si mise a provare se la rapportatura era giusta per la velocita' massima da fare al TT.
Fermato da una pattuglia, venne apostrofato cosi'
-"Ma chi si crede di essere con quel casco?! Joey Dunlop?"
-"In effetti sarei proprio io..."

Se la cavo' (disse lui) firmando autografi alla centrale di polizia.

Ma cosa volete pretendere oggi da un ministro che si chiama come una vecchia Citroen?

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