lunedì 30 marzo 2015

I ROSSI CHE AVANZANO

Rossi festeggia in modo composto e signorile la vittoria in Qatar.

- Allora Vale tutto a posto?
- Ho appena fatto la cacca.
- Mmmm... e dimmi com'era?
- Un po' sciolta.
- A schizzi?
- No, piuttosto compatta, densa ma liquida.
- Ok, ho capito.
(Galbusera si gira verso i meccanici e urla)
- Beppe! Togli 2 giri di precarico. Eeee senti... scorregge?
- Eh abbastanza, ogni 2 minuti circa.
- Beppe! 2 click in estensione alta velocità e 4 lenta. Rutti?
- No. BURP.
- Beppe lascia stare i freni va bene così.

Prima o poi ci arriveremo, è solo questione di tempo. Il motociclismo raccontato in tv è sempre più favoleggiato, analizzato solo dal punto di vista umano e mai tecnico. Quando senti che Rossi vince "perchè certe mattine si alza con una carica agonistica che ha solo lui" è lecito pensare che nei box siano tutti figuranti e quello che gli regge il paradenti pieno di saliva sia l'unico a fare qualcosa di utile.
Ma si sa: quando vince Rossi, ai giornalisti va la testa in culo. A tutti. Contemporaneamente.

E pensare che Rossi lo ha spiegato in diretta, lo han confermato i suoi tecnici e persino io che non sono nessuno, l'avevo notato. Valentino è stato l'unico a provare con insistenza la gomma anteriore dura ben conscio che sulla velocità pura la Yamaha era dietro sia a Honda che Ducati e per la gara serviva qualcosa di più, anzi di diverso.
Questione di gomme appunto come conferma anche Marquez quando dice che "non puoi tirare tutta la gara o si surriscaldano e devi farle riposare un paio di giri" o lo stesso Rossi quando dichiara che "le gare oggi sono più tattiche con queste gomme".

E quindi se proprio vogliamo fare un complimento a Rossi e alla sua squadra, facciamolo giusto: sono stati bravissimi a capire cosa serviva per la gara, a seguire una strada diversa dagli altri (in primis Lorenzo) e a trovare le giuste regolazioni per farla funzionare. Dire che tutto dipende da come si sveglia il pilota a me pare più un insulto che un complimento.
Lorenzo al contrario con le gomme introdotte nel 2014 con meno grip alle estremità e una durata che non copre tutta la gara ancora non si è abituato.
Jorge preferisce una moto neutra nella fase di percorrenza, predilige il grip assoluto ed è quello il feeling che vuole avere.
Rossi invece porta la frenata molto avanti, molto carico sull'anteriore che deve reggere sia la frenata che l'inserimento in curva. Quel che va bene a uno non va bene all'altro e un motivo ci sarà se Rossi ha fatto gare in crescendo e Lorenzo in calando anche in Argentina, Misano, Malesia, Australia, Valencia ovvero tutte le volte che l'italiano ha scelto di utilizzare la gomma più dura davanti.
Del resto Lorenzo quando è riuscito a portare fino alla fine con profitto le sue scelte lo ha fatto a ragion veduta (Mugello, Silverstone, Motegi) quindi tutti i torti a prescindere non li ha.

Tuttavia è molto più facile dire che uno ha vinto perchè è sempre allegro e che l'altro ha subito un pugno nello stomaco a livello psicologico. Ho guardato tutta la Gazzetta e non ho trovato traccia della gomma, in compenso viene detto che Lorenzo adesso "perde i duelli" nonostante abbia ripassato più volte Dovizioso fino a che ha retto con tempi sotto il 56. Poi è chiaro che se giri in 56.7 gli altri ti passano, stan correndo mica facendo a schiaffi!
Ora a parte il problema all'imbottitura del casco



Se uno guarda i tempi vede che Lorenzo per 8 giri andava come un treno per poi calare e infine mollare del tutto negli ultimi 4 giri. Siccome in tv nessuno capisce in cosa consista la scelta sbagliata della gomma (una colpa non un alibi, sia chiaro) preferiscono dire che il maiorchino si è improvvisamente depresso. E addirittura Iannone è "andato a prenderlo". Non è vero: sia Iannone che Lorenzo si son fatti scappare Rossi e Dovizioso. Tant'è che il pilota di Vasto alla fine prende da Rossi un distacco doppio rispetto a quello che aveva quando in testa c'era Lorenzo.

E veniamo così alla Ducati, oggetto di critiche per il regolamento che la avvantaggerebbe. Ora a parte che il regolamento è lo stesso dello scorso anno e quindi è la Ducati a essere migliorata, non i vantaggi, bisogna anche dire che avere 12 motori punzonabili durante la stagione è un vantaggio per lo sviluppo, non per il tempo sul giro. Così come i litri visto che nel giro secco tutti imbarcano poca benzina e non si pongono problemi di consumo.
Quindi se a parità di gomma la Ducati va come Honda e Yamaha il regolamento non c'entra. Semmai ci sono riusciti in un anno invece di 3 grazie a queste concessioni, come ha spiegato Dall'Igna. Ma vedrete che alla prima vittoria si tornerà a parlare di vantaggi. Un film già visto.

Rischia invece un inaspettato finale il film su Pedrosa che finalmente ha spiegato i suoi problemi fisici. Eppure non era un mistero che si fosse operato lo scorso anno. Nel giugno del 2014 si fece questi bei tatuaggi:




Però anche qui fa comodo dire che sente la pressione di Marquez, che è un perdente e bla bla bla.
Ma quando lo capiranno che il motociclismo non è una favola fatta di magie, miracoli e lotta del Bene contro il Male?
Lorenzo prende una botta psicologica, Rossi si alza bene, Marquez vince perchè sorride, Pedrosa sta male perchè è triste.
Sarà come dicono loro, ma io continuo a pensare che le condizioni fisiche e tecniche siano sempre leggermente più importanti delle stronzate.

P.S. Suppo dice che Pedrosa potrebbe esserci ad Austin, mal che vada un po' più a sud c'è un altro pilota impegnato nell'estinzione di varie specie animali. A giudicare dalla foto dovrebbe aver quasi finito: