mercoledì 30 giugno 2010

UNA REGOLINA PICCINA PICCIO'

Devo ammetterlo: quando mi chiedono un parere sulla F1 mi viene spontaneo rispondere che non me ne frega niente. E' sempre piu' difficile seguire le logiche di uno sport paradossale fatto di investimenti faraonici e gestione amatoriale, dove quello che fa piu' soldi di tutti e' uno strozzino e che poi per limitare i costi viene congelato, bloccato, bandito qualsiasi cosa faccia parte del genio umano applicato alle corse. E poi magari invece di risparmiare, qualcuno prolunga il contratto a Massa. Assurdo.
Rimane il tifo.
Quello che porta a lanciare strali contro presunti complotti, ad accuse di favorire questo o quest'altro. Ma noi di Gigler, da quando ci han tolto l'unico vero talento cristallino puramente "Made in Italy", nel tifo non rientriamo piu'.
L'unico grido che si leva dalle nostre parti e' sempre e solo:
"ARIDATECE FISICHELLA".

LA SAFETY CAR DELLA DISCORDIA
Accade cosi' che da giorni la gente di scorni a proposito di Hamilton che passa la "Safety Car" mentre le Ferrari si accodano e poi il pilota McLaren venga penalizzato quando oramai e' troppo tardi e il "drive through" non gli impedisce di mantenere la seconda posizione.
Urla strepiti, bava alla bocca per i ferraristi che si sentono sbeffeggiati dall'ennesima furbata. Boh io qualche dubbio ce l'ho.
Innanzitutto io una Safety Car che entra a luci accese davanti al 2° la dovevo ancora vedere.
Cosi' l'inglese se la ritrova nella corsia si accelerazione e come si fa in autostrada accelera per non trovarsela tra i piedi, Alonso e Massa no: ce l'hanno davanti come un Tir sulla statale.
Il dubbio che deve aver albergato nella testa di Lewis immagino sia stato: "e Vettel dove cazzo e'?!"
Era gia' passato probabilmente mentre l'equipaggio della SC stava intortando due belle spagnole in pit lane. Li capisco.
Pero' per rendere vana la fuga in avanti irregolare di Hamilton e regolare di Brufolo Vettel bastava una piccola regola.

Ma dietro accadeva dell'altro: i piloti nelle posizioni di rincalzo, in piena gara vengono avvisati dell'ingresso della Mercedes SLS e si precipitano ai box che ancora devono raggiungere. Questo permette loro di evitare un noioso giro incolonnati come sulla A14 d'estate e ripresentarsi al pronti via gia' "pittati" e senza aver perso tempo.
Eppure per evitare anche questo bastava un piccola regola che guardacaso e' la stessa di prima!

Rimangono cosi' fregate le Ferrari e pochi altri: avevano gia' passato i box ma non la SC. Non han potuto precorrere l'incolonnamento e nemmeno evitarlo scavalcando la vettura piu' lenta del circus.
Ma anche qui, pensate un po' non avrebbero perso nulla le Rosse se ci fosse stata una semplice e piccola regola. E indovinate, e' sempre quella di cui sopra.

I RITARDATARI
I solerti giudici di gara probabilmente si accorgono di essere stati i primi a far casino e cosi' elaborano una strategia diabolica: "Ritardiamo il piu' possibile la decisione cosi' che magari qualcuno se ne dimentica".
Non se ne scordano ovviamente quelli della Ferrari con Alonso che invece di aggredire Kobayashi chiede continuamente una punizione per Hamilton.
La direzione gara riunita in una osteria alla periferia di Valencia, fra un rosso e una cazzata vaglia le diverse possibilita' appurato che qualcuno si e' ricordato di Hamilton:

- 100 frustate
- un autovelox salatissimo
- chiuderlo in un sacco e prenderlo a calci
- una bacio in bocca di Colaianni (inaddetto stampa Ferrari)

A questo punto Colaianni va su tutte le furie e comincia a trattare se con la lingua o meno. Si decide per un drive through e ... oooooops e' gia' passata mezz'ora e Hamilton ha un vantaggio abissale; porca trota rimane davanti ancora e Alonso si incazza... pero' davanti c'ha ancora Kobayashi...

MONTEZUMA SCENDE IN PIAZZA COI COBAS
La risposta della Ferrari passa cosi' dalla bocca schiumante di Colaianni (portato via d'urgenza per un'ulcera perforante) al Presidentissimo che parla di regole chiare ma ahime' non parla di quella piccola regola che a quanto pare ricordo solo io. Eh si' perche' prima c'era.
A sentire LCDM la gara e' scippata, falsata, beh fino a un certo punto. A parte Hamilton E QUESTO CAZZO BISOGNA DIRLO non e' che Alonso e soprattutto Massa fossero li' a giocarsi la vittoria.
Perche' quelli che si son fermati subito in realta' non hanno infranto alcunche, quella piccola regola non c'e' piu', l'hanno tolta perche' creava problemi coi rifornimenti e adesso che non si rifornisce piu' andava ripristinata e se ne sono scordati tutti.

Domenicali invece riesce nel difficile compito di andare dalla parte del torto anche quando ha ragione. Dichiara infatti che quel ritardo nell'applicare la sanzione rende inutile la punizione (e qui ha ragione) perche' "chi commette l'infrazione ha il tempo di elaborare una strategia apposita" e qui la fa fuori dal vasino perche' nella fattispecie la "strategia" e' andare forte come Hamilton ha fatto e avrebbe dovuto fare anche qualcun'altro.
"Cosi' si puniscono solo gli onesti" tuona il DS pero' mi permetto di dire che se Massa e' 14° non e' colpa di Hamilton. O no?

LA RIVELAZIONE
In un mondo che non riconosce la grandezza del nostro "Fisico" non ci meravigliamo che nessuno si sia accorto che quella piccola regola avrebbe evitato tanti guai, tante stupidaggini, tante incazzature (a parte quelle di Colaianni che e' sempre incazzato...).
Una regola cosi' stupidamente semplice che i Geni stessi che l'avevano concepita, abbagliati dalla sua perfezione han deciso di toglierla: "No. E' troppo giusta, non pare neanche che sia stata scritta da noi."

Non molto tempo fa infatti all'ingresso della Safety Car, la corsia dei box veniva CHIUSA e chi era fuori rimaneva a girare finche' il gruppo non fosse compattato apposta per evitare discrepanza tra chi aveva tagliato il traguardo e chi no, tra chi la Safety Car se la trovava davanti e chi anche malaugaratamente se la trovava dietro.
Questa regola venne abolita perche' impediva di rifornire a chi ne avesse veramente bisogno. L'abrogazione permise cosi' di poter rientrare in qualunque momento. Ingenuamente mi chiedo perche' non sia stata ripristinata ora che i rifornimenti non ci sono piu'. Lascio a chi e' piu' competente di me la difficile formulazione di una risposta plausibile.

Pero' attenta Ferrari: questa gara disgraziata e caotica non faccia da scudo a una situazione tecnica che non e' delle migliori. Ok il casino ma Vettel e Hamilton erano imprendibili e ci son stati gran premi dove non solo Red Bull e McLaren andavano piu' forte, ma anche Renault e Mercedes.
E qui le regole c'entrano poco.


P.S. Un saluto a tutti. Vado in vacanza, arrivederci a presto per commentare quel che succedera'.
Andra' Rossi alla Ducati?
E Stoner alla Honda?
E Burgess in pensione?
Ma soprattutto tornera' in strada il CB 900 "bol d'or" che io e il meccanico abbiamo trovato dietro un bordello cinese?

Questa ed altre storie dalla meta' di luglio.

BUONE NON VACANZE AHAHAHAHAHAHAH

domenica 27 giugno 2010

IL PRINCIPE DEI MOSTRI



Poco da dire sul Dutch TT in scena ad Assen che non sia ovvio e ripetitivo, cosa che si ripercuote sullo splendido dopogara di Fuorigiri.
Siccome ai nostri amici essere ovvi e ripetitivi non dispiace affatto ecco la fantastica intervista a Ben Spies di Bobby-Gol che per l'occasione sfoggia una acconciatura mansardata di cui si intravedono i sostegni (stuzzicadenti piantati nella fronte) il resto si deve alla sua nuova lacca alla resina di pino.

"cosa provi a essere li' davanti a lottare ad armi pari?"
Mica tanto pari e poi davanti c'e' rimasto poco, poi si e' vista la differenza.
"cosa ti manca rispetto agli altri?"
Che dici Frengo? Forse una moto ufficiale?
"cos'ha la moto di Lorenzo piu' della tua?"
Mah difficile a dirsi, magari gli adesivi della Fiat o i disegnini di Drudi...
Il tutto condito da un inglese che se lo pronunciavo cosi' alle medie mi davano 4.
Spettacoloso il finale:
"perche' non ridi mai?"
Mica facile ridere a Fuorigiri. Si e' sempre in bilico fra la pena e il pianto... di rabbia.

CARLETTO CONTRO TUTTI

Ma il protagonista del sabato olandese e' il manager di Capirossi: Carcarlo Pernacchia che per l'occasione si presenta addirittura senza i soliti occhiali da sole: e vedendolo senza capiamo perche' li porta... E' cosi' sconvolto Carletto che persino un divertito Cereghini lo apostrofa cosi' "Sembra che sulla Suzuki ci abbia corso tu al posto di Loris"
Carletto, sbeffeggiato pure da una imitazione di Meda in diretta, prova ancora una volta a rifilarci quella sola del suo assistito spacciandolo per un campione come se gli ultimi 5 anni non fossero trascorsi.
Pur di difendere il pilota imolese si lancia come un kamikaze contro la Suzuki. La sfiga e' che i kamikaze di solito muoiono mentre Carletto puo' allegramente occupare tutti i salotti mediatici (in diretta e su internet) che vuole senza che nessuno osi contraddirlo e riportarlo sul pianeta terra; sara' per rispetto dell'anzianita' o per pena?



A proposito di pena ne vale ricordare alcune bordate epiche di sabato:
"Loris con una moto buona sarebbe ancora da primi 6". Oddio io mi ricordo che l'ultima volta che stava nei primi 6 il suo compagno vinse una DECINA di gare e il mondiale. Il declino di Capirossi, doloroso o meno che sia (a me non me ne frega un cazzo sinceramente) parte da lontano, non si puo' circoscriverlo a una situazione tecnica peraltro da lui stesso formata.
Capirossi diede segni di cedimento gia' nel 2006 dove forse la moto era gia' da titolo ma che non si concretizzo' e dove uno pure piu' vecchio ma piu' motivato come Bayliss gli diede paga a Valencia.
Si prosegui' poi con un 2007 dove lui, il Desmoloris pareva non corresse nemmeno con una Ducati marchiata Bridgestone visto che accusava il compagno di aver la moto migliore e le gomme migliori: "Purtroppo questo e' il campionato delle gomme e dell'elettronica. Il pilota ci puo' mettere poco di suo anche se io ce la metto sempre tutta"
Considerando che le gare le vinceva Stoner con la stessa moto, ci chiediamo cosa ci avesse messo di suo Loris...

DUCATI RACCATTA
Ma una bella Desmosedici non si nega a nessuno e sono oramai mesi che Pernat dice di essere vicinissimo a Pramac e Ducati, ma quel guastafeste di Bobbiese gli ricorda che Pramac e' in contatto pure con Honda...
Non c'e' problema: Capirossi e' in contatto pure per una Honda privata: TIE'.
Ma solo a me suona un po' ridicolo che l'ambizione del manager ligure sia piazzare Loris su una delle poche moto che arriva dietro le Suzuki? No, perche' alla fin fine la moto giapponese piu' sfigata della motogp al massimo puo' arrivare davanti alla Honda Interwetten e alle Ducati private appunto. Dalla padella alla brace insomma.

Ma quello per la Ducati e' amore vero (purtroppo per i ducatisti pure corrisposto) e partono le leccate di culo ai quattro palmenti: "Con gli scoppi ravvicinati Loris si troverebbe bene visto che quella moto L'HA COSTRUITA LUI"



Ma possibile che nessuno gli dica niente?!?!
Dai Vitto dagli una pedata ce l'hai giusto li', dai di collo pieno!
Ma come si fa a spacciare il motore "twin pulse" del 2003, scartato proprio da Capirossi oltretutto, con l'attuale?
Ma perDio, da quando sono i piloti che fanno la moto? Che poi se vogliamo essere maligni l'ultima volta che Capirossi ha provato a dare indicazioni ai progettisti l'han pure mandato a cagare.
Del resto basta vedere la curva di sviluppo che ha avuto la Suzuki. Non mi stanchero' mai di ricordare l'esordio di Loris sulla motoretta azzurra: eguaglio' i suoi tempi sulla Ducati. Non so perche' la cosa venne sottolineata come positiva in quanto:

1. non e' che con la Ducati fosse andato poi cosi' forte
2. cio' dimostrava ancora una volta che il limite era lui.

Un po' come quando vi danno una moto molto meglio preparata del solito e fate gli stessi tempi che con una moto di serie: non siete manici con la moto standard, siete delle pippe da competizione.
Non passa inverno senza che Pernat e Capirossi sottolineino l'enorme contributo allo sviluppo del pilota: "la Suzuki ha seguito le indicazioni di Loris" e' un ritornello che abbiamo sentito per 3 anni e la moto e' cosi' cresciuta che va piu' forte la GSX-R di Haslam.
Qui le cose son due: o come "sviluppatore" Loris fa pena, o piu' semplicemente questi fan sparate per guadagnare visibilita'. Anche perche' ci riesce difficile capire come facciano a dire di aver fatto enormi progressi e poi dire che la moto e' tutta sbagliata al primo Gp.
Peccato che il cronometro non legga i giornali.

L'exit strategy si Pernat e' tirare in ballo Stoner "ma perche' non vince piu' come nel 2007?". A parte che di gare ne ha vinte pure nel 2008 e 2009, la risposta di Guareschi e' pronta: "perche' il livello si e' alzato"
E se si e' alzato per Stoner, figuriamoci per l'amato Capicuore.
A questo punto interviene un fantastico Bobbi-Gol con la solita puttanata:
"Eh in un contesto come questo magari e' meglio UN SECONDO POSTO che un titolo magari un po' cosi'..."
"Eh insomma, VINCERE UN TITOLO... lasciamo perdere va!"
Vitto Santo Subito.

L'ANTITUTTO
Che Dovizioso non fosse l'antiLorenzo, ma al piu' una antitetanica l'avevamo anticipato. Stavolta che manca solo Rossi dei fantastici 4, il podio lo vede col binocolo.
In definitiva piglia il solito distacco, ma con 4 davanti. Come si giustifica? Con la scelta della gomma che pero' e' la stessa di Lorenzo che ha vinto "Ma Lorenzo non conta" (!!) e la stessa di De Puniet che a suo dire l'ha danneggiato anche se Cecchinello per fortuna gli ricorda che a Spies il Dovi era davanti. Poi si e' fatto raggiungere, ha perso 2 posizioni e seguendo proprio De Puniet ha dimezzato il distacco. Controllate, i tempi sono sul sito ufficiale.

Dovizioso risponde facendo faccette antipaticamente dubbiose e la voce tradisce un clamoroso rosicamento.
Allora noi andiamo oltre e sentenziamo che: DOVIZIOSO HA VINTO perche':
- Lorenzo non si conta
- Pedrosa e Stoner avevano la gomma morbida
- Spies non ride mai

Siccome "e' bello vederti sorridere" (cit. Bobbiese), il n°4 risulta il primo dei piloti sorridenti in sella a una Honda con gomma dura. Vi sembra poco? Ed e' anche primo degli italiani che non sono in convalescenza.

CASA ITALIA
Finale orgiastico come nella migliore tradizione dei film porno.
Bobbiese spara tutte le cartucce che puo' suscitando le risate degli interessati Guareschi e Suppo: Stoner alla Honda con Burgess!
"ah questa non l'avevo ancora sentita"
"l'ha detta Florenzano!" si giustifica. Vigliacco!
Poi entra Agostini (del quale pubblichiamo una foto)



Che racconta i suoi giri di pista con la moto del '75 e la M1:
"Quella del '75 la conosco un po' meglio, la M1 ho fatto un giro e cercavo..."
"Il limite? Il limite?"
lo incalza Bobbiese;
"no il contagiri...poi a un certo punto invece di scalare ho dato una gran frenata, scendendo da una moto col cambio a destra..."
"Eeeeeh questo capita anche a noi uomini della strada".
Voleva forse dire uomini da marciapiede?

Poi gli attaccano il solito bottone su Vale in Ducati
"ah si'?? Ma tu ne sai qualcosa?" rivolto a Guareschi.
"ah! Io le imparo tutte qua!!"
Poi pero' parla come se sapesse gia' tutto. Ma chi state prendendo per il culo? Fate finta di non sapere o fate gli esperti sparando a casaccio??
Non puo' mancare alla fine l'Inno di Mameli per un PILOTAITALIANOSUMOTOITALIANA.
"Sarebbe una cosa bellissima!"

Li' in un angolo Pernat rosica di brutto: lui un pilota italiano alla Ducati l'ha piazzato per 5 stagioni, ma nessuno gli ha mai detto che era una cosa bellissima.
Per piacere sostituiamo la parola "pilota" con campione del mondo.
Magari ha senso.




P.S. nella foto che io stesso ho scattato:
in primo piano Carletto Pernat poi in senso antiorario Meda, Bobbiese, Beltramo, Porta e l'uomo lupo Guareschi

lunedì 21 giugno 2010

IL CAMPIONE DEL FUTURO

E dopo la pressione arriva la flessione.
E' la nuova parola d'ordine di "Fuorigiri" la sempre piu' demenziale trasmissione di commento alla MotoGp che per sopravvivere all'assenza di Rossi deve trovare una nuova proprieta' fisica da attribuire ai piloti vittime della critica e dello sberleffo dei depositari della Verita'.
Sembra passato un secolo da quando Jorge Lorenzo veniva additato come pilota che piu' pativa l'assenza di Rossi: contratto, sotto pressione, ridimensionato secondo lo stesso Cereghini che adesso lo vede come dominatore assoluto. La differenza? Che al Mugello era arrivato secondo. SECONDO capite, non merdesimo, non in terra ma SOLO secondo.

Meglio ma molto meglio la telecronaca: sara' che manca Rossi, sara' che non si parla di psicologia, sara' perche' c'e' un gruppetto che da battaglia, ma il Gp d'Inghilterra e' stato forse il piu' gradevole da diversi anni a questa parte.
Vai cosi' Guido, anche quando rientra Rossi fai finta che sia un pilota come gli altri (anche se ha vinto di piu' ed e' italiano) e fai la cronaca della gara per chi anche adesso le guarda e non per chi guarda solo Vale.

LA RECESSIONE
Senza Rossi, in tv non ci va piu' nessuno. Platinette Bobbiese se ne sta appollaiato su uno sgabello con una tribuncina di ospiti del calibro di Claudio Corti e ... lo stesso Reggiani. Avanti cosi' e verranno spacciati per ospiti pure Porta e Beltramo. Gia' me l'immagino Guiduccio nostro che gli fa:
-"Dai Loris vai te a Fuorigiri che non c'e' nessuno."
-"Eh ma che palle sempre io a far da tappabuchi!"
-"Eh ma chi ci mandiamo? Il traduttore simultaneo? Pernat e' fuggito dalla vergogna assieme a Melandri, Simoncelli ha provato a prenderlo di peso Beltramo ma gli e' scappato, lo sai che Paolone non e' velocissimo a piedi e tutti gli altri ci han gia' mandato a cagare!!"
-"E vabbe', ma cos'e' che devo dire? Pressione e poi?"
-"Flessione, con due S."
-"Flescione?"
-"No Loris, flessssssione"
-"Fleshone"
-"Si vabbe' dillo come cazzo ti pare tanto non ci guardera' nessuno. Per il resto dai sempre ragione a Nico come si fa coi matti"
"Flesc... flesshh..."

IL NUOVO EROE
Parte quindi in sordina la celebrazione dell'erede designato a raccogliere tutti i "complimentissimi" come li chiama Bobbi il Biondo, vale a dire Andrea Dovizioso. Secondo in gara e in classifica, pare sia il nuovo sfidante di Lorenzo e invece ha preso una pagata assurda, di quelle dove del primo non devi nemmeno pronunciare il nome.
Noi non gli vogliamo male pero' se consideriamo che oltre a Rossi sono praticamente mancati Pedrosa e Stoner per altri motivi di cui parliamo piu' avanti, dire "Dobbiamo essere un po' piu' veloci" e' come dire che Meda deve essere un pelino piu' alto per fare il modello. OTTO SECONDI presi in dieci giri e poi Jorge e' andato a spasso. Non solo: dopo la pessima partenza Stoner ha girato per ultimo alla prima curva, dopo 5 giri era a 7" da Dovi ed ha concluso a 7 ... DECIMI. Considerando che Vale e' arrivato dietro al Dovi soltanto quando si e' dovuto fermare a tirar su la moto, questo sarebbe stato il solito 4°-5° posto, spacciarlo per un miglioramento sul quale la HRC deve riflettere e' piuttosto azzardato.
Andrea e' bravo ma ce n'e' ancora prima del "next level".

I SOTTOPRODOTTI DELLA FLESSIONE
Ci hanno indottrinato per anni che tutti i problemi di Stoner e Pedrosa erano dovuti alla presenza di Rossi e della sua pressione psicologica indotta. Ora invece si parla di "flessione" che e' la stessa cosa ma e' piu' naturale, non viene da Rossi e si trova pure in erboristeria.
Sarebbe in flessione Pedrosa quello che ha dominato il week-end di Silverstone, al punto che si preannunciava un nuovo Mugello, con Lorenzo che faticava a tener dietro il connazionale della Honda.
Poi due cadute, pure bruttine, di quelle che ti tolgono fiducia: una in piega e l'altra in frenata.
Allora la flessione quale sarebbe? Quella della gamba destra che si piega a banana colpita dalla ruota posteriore? O quella del mono mentre passa sulla gamba sinistra? E' la prima, quella della gamba. Quella del mono era compressione.
L'altro in flessione sarebbe Stoner che secondo Nico "non fa il suo dovere come Dovizioso". L'avesse fatta Rossi una rimonta dall'ultima posizione fino a giocarsi il podio, avrebbero tirato giu' il Duomo di Milano con le ruspe ed eretto una statua di Rossi d'oro massiccio a mo' di simbolo fallico.

Cosi' le 3 scimmiette non vedono (Cereghini) che in realta' Stoner e' andato molto piu' forte di Hayden, del campione del futuro Spies, del fratello d'Italia Dovizioso, del caparbio De Puniet, dell'ottimo Simoncelli, insomma tutti quelli che sono stati piu' bravi pur andando piu' piano. Poi non sentono (Bobbiese) o fan finta di non capire come e' andata la gara e continuano imperterrite a parlare di crisi dell'australiano imbeccati anche da un Corti che rivela il perche' della sua presenza, e' li' per dire che Stoner quando si e' tolto i guanti gli tremavano le mani. Poi lo intervistano ed e' tranquillo e sorridente.
E infine il 3° macaco non parla (Reggiani) perche' quando prova a dire che Stoner non e' andato piano ma ha sbagliato la partenza, viene stoppato immediatamente dal conduttore che non sente.
Avesse parlato subito Loris avrebbero dovuto tagliare un terzo di trasmissione con annessa fuffa.

LORIS GRAZIE LO STESSO
Ma noi comunque ringraziamo il romagnolo che porto' in alto l'Aprilia quando veniva verniciata in modo disgustoso. Perche' il sabato ha avuto il coraggio di dire quello che molti pensano ma non dicono mai. Sara' perche' non si rende conto del suo ruolo, sara' perche' non ha capito la domanda, ma Reggio alla domanda di Meda sull'importanza a livello psicologico dell'assenza di Rossi, ha risposto come avrei fatto io e milioni di motociclisti: "Forse e' piu' importante per noi che per i piloti"
Mi permetto poi di sintetizzare il suo pensiero sul mondiale: "non si capisce perche' adesso il mondiale sia riaperto e si parla di Pedrosa, di Stoner come se avessero maggiori possibilita': Lorenzo era davanti prima della caduta di Rossi, semmai adesso ha un rivale in meno. Non si capisce perche' debba essere meno forte."
Idolo.

Ci prova anche a Fuorigiri a far capire che l'aspetto psicologico e' diverso da quello che si legge sui giornali. Non e' la pressione messa su da un pilota rispetto agli altri attraverso i media. Quella e' tutta una montatura dei media stessi che da una cazzata ricavano ragionamenti assurdi. Basti dire che adesso questo podio di Spies per disgrazie altrui diventa il motivo per cui Rossi va alla Ducati. Come se un pilota in griglia leggesse la Gazzetta e poi ripiegato il giornale scendesse dalla moto perche' turbato.
No, l'aspetto psicologico lo spiega bene Reggiani: vai forte, cadi senza sapere il perche' e allora cominci ad andare piu' piano non fidandoti piu' (del mezzo o di te stesso) come prima o comunque (aggiungo io) non piu' fino a quel limite in cui andavi come un treno, rischiavi tantissimo ma non cadendo credevi ce ne fosse ancora.

Ci vuole molto a capirlo?

domenica 13 giugno 2010

QUANDO DU IS MEI CHE UAN

Per questo post prendiamo in prestito lo slogan di un famoso spot che lancio' la carriera di Stefano Accorsi anche se io gli ho sempre preferito il gelato. Peccato si squagliasse davanti ai riflettori, avrebbe meritato almeno un David di Donatello.

L'attuale stagione di F1 e' costellata di piccole sfide fra piloti della stessa scuderia e non c'e' Gran Premio in cui i giornalisti non mettano il dito nella piaga dei rapporti fra Webber e Vettel che quasi si ammazzano, fra Hamilton e Button (che l'illeggibile Turrini vuol sempre distinguere per il colore della pelle come se non ce ne fossimo ancora accorti...), fra Alonso e bioMassa (che in realta' sono concorrenti solo nelle fantasie del brasiliano), fra Schumacher e Rosberg che potrebbero essere padre e figlio.
Il dualismo stimola quasi sempre visioni pessimistiche di convivenza, assenza di leadership, dolori intenstinali, gastrite, gelosie, tradimenti, pugni cazzotti, carabinieri e polizia.
Ma e' sempre cosi' deleterio avere due punte? A sentire gli espertoni si', a mio parere va un po' a culo e avere due piloti forti spesso ha portato vantaggi enormi oltre a qualche cazzata. Vediamoli.

I SOLITI ESEMPI
I dualismi negativi piu' citati sono abbastanza noti. Senza andare troppo indietro cominciamo col mondiale dominato e perso dalla Williams nel 1986. In realta' Nigel Mansell quel titolo lo stava vincendo nonostante la concorrenza di Piquet. Gli esplose pero' una gomma, danno pero' non indotto dal compagno ma per problemi di pneumatici avuti anche da altri in quel Gp d'Australia ad Adelaide.
A conferma che la convivenza non fu la causa principale di quella sconfitta (la causa e' da ricercarsi piu' che altro nell'immenso culo di Prost...) arrivo' il titolo del 1987 vinto da Piquet su un Mansell infortunatosi nel finale. Occhio a questo particolare, ci torneremo.

In seguito la scuderia da battere divento' la McLaren-Honda pilotata da Prost e Senna. Ottima auto per carita' ma anche i due migliori piloti in circolazione. Non credo che con Schlesser e Roberto Moreno avrebbero vinto 15 Gp su 16.
La convivenza fu sempre motivo d'attrito, volarono parole grosse e pesanti silenzi, pero' arrivarono due mondiali, uno per pilota e dominio nei Costruttori. Alla luce dei risultati era meglio averne due cosi' che uno solo.
Tant'e' che quando nel 1990 Prost ando' alla Ferrari indovinate chi si gioco' il titolo? Senna e Prost, pero' stavolta per diverse scuderie, mentre il tranquillo Berger mai entro' nel mezzo della discussione.

In tempi recentissimi fra i litiganti Alonso ed Hamilton vinse... Raikkonen nel 2007. Anche se il duo McLaren si rubo' alcuni punti e si fece dispettucci tutto l'anno, va detto che a 2 gare dalla fine Lewis aveva 17 punti di vantaggio. Gli bastavano due quinti posti, nulla di che e fece un paio di errori clamorosi.
Ma anche qui non fu Alonso a buttarlo fuori o roba del genere, anzi il confronto fu leale.
Era, come nel caso di Mansell, un campionato che si poteva vincere a prescindere dalla concorrenza interna e poi perso non direttamente a causa della concorrenza stessa. Anche qui come circa 20 anni prima, basta guardare al campionato successivo che Hamilton rischio' di perdere alla stessa maniera pur con il mansueto Kovalainen.
Qualcuno dira' che pero' Kimi deve quel titolo alla rinuncia di una vittoria da parte di Massa. E' vero, ma si tratterebbe di un atto dovuto visto che in lizza c'era solo il finlandese.

NE RIMARRA' SOLTANTO UNO
Come si puo' vedere, avere due piloti buoni a volte e' forse piu' utile che averne uno. Soprattutto se e' uno rotto.
Luca Budel in un articolo per la sua rete prevede (o si augura) che la mancanza di Rossi porti un po' di anarchia e indecisione fra i piloti superstiti. Puo' essere, anche se al Mugello non e' che se si sia visto un grosso cambiamento fra i protagonisti. Ma poi argomenta citando il Mondiale F1 del 1999. Ecco quindi il perche' di questo post a ranghi misti.

L'esempio e' calzante per alcuni aspetti visto che Schumacher si ruppe le stesse ossa e rinuncio' al titolo per infortunio, la differenza e' che Jorge Lorenzo non mi pare somigli molto a Eddie Irvine.
L'irlandese era un secondo designato e Jean Todt non e' che abbia mai nascosto di preferire una supposta delle dimensioni di un paracarro piuttosto che veder vincere l'irlandese. Tant'e' che quando la matematica dava come unica chance a Schumi quella di vincere tutte le gare con gli altri (Irvine, Coulthard, Hakkinen e persino Frentzen) fermi, il team manager francese ancora diceva che la Ferrari poteva vincere col tedesco.

Come abbiamo visto in precedenza, anche i piu' feroci dualismi si son risolti in sconfitta di uno solo. E' che i giornali non ci raccontano mai che dei 7 titoli mondiali di Schumacher forse solo 2 li avrebbe potuti matematicamente vincere il compagno. E la stagione 1999 dimostra, come del resto quella del 1987, che con una prima guida assoluta in caso di infortunio si dice addio al titolo ('99) ma con due stelle almeno il titolo si porta a casa ('87).
In definitiva non e' dimostrabile che si perda sempre a causa di due galli nel pollaio, anzi si puo' addirittura dominare come la Yamaha lo scorso anno, la McLaren '88-'89 ma sicuramente si perde se si punta tutto su uno solo che... si rompe.

Anche nel motomondiale non e' una novita'.
Nel 1990 Eddie Lawson veniva da un "back to back" eccezionale. Campione del mondo con Yamaha, rese vincente la selvaggia Honda NSR per tornare poi ancora con Yamaha. Ma al Team Roberts trovo' il tenacissimo Rainey.
Il duello purtroppo si risolse in modo cruento quella volta per l'Eddie a 2 ruote: un meccanico dimentico' i fermi delle pastiglie dei freni e Lawson si schianto' a Laguna Seca. Titolo addio. Ma non per Kenny Roberts che lo vinse con l'astro nascente Wayne Rainey.

Ora, per quanto possa dispiacere la forzata assenza di Rossi alla Yamaha hanno un ottimo motivo per consolarsi: Lorenzo. Brutto da dire ma se il compagno di Vale fosse ancora Edwards col cazzo che la Yamaha si gioca il titolo, meglio aspettare il 2011.


Aveva proprio ragione Accorsi: "du is mei che uan".

giovedì 10 giugno 2010

BIOMASSA

BioMassa: ovvero Massa a vita.
Come? Non si dice cosi'?? Eppure giuro che era quella la mia intenzione!
La notizia e' che Filippo Massa, brasiliano pilota della Ferrari che un buon 80% dei ferraristi vorrebbe altrove, rimarra' alla Ferrari fino al 3012.
E' un bene o un male? C'era di meglio in commercio (eeeeeeehhh se c'era...)? Merito di Todt o colpa di Domenicali? Colpaccio o mezza sega?
Discutiamone, intanto vi dico la mia.

NON CI SONO PIU' LE MEZZE GUIDE DI UNA VOLTA
Io sono dell'idea, magari sbagliata, che un pilota che non serve per la vittoria finale, sia un pilota inutile.
Puoi puntare sul veterano opportunista, sulla giovane promessa, sul supercampione ma ci dovrebbe essere in entrambi i piloti un barlume di ragione per cui lo ingaggi. Enzo Ferrari ad esempio amava le sfide, le provocazioni e se aveva in officina un pilota affidabile, poi ne voleva uno aggressivo, selvaggio, che in qualche modo soddisfasse la sua voglia di scommettere e di emozionarsi.
Cosi' c'era il calcolatore Lauda e l'aggressivo Regazzoni, o il concreto Scheckter e l'inimitabile Villeneuve. Non a caso quando sostitui' Alboreto si tenne Berger, ma volle Mansell, la sua ultima scelta a quanto pare.

Alla Ferrari anni e anni fa e molto dopo la scomparsa del fondatore, misero un'ipoteca sullo stabilimento per mantenere Schumacher e i suoi eredi per 30 generazioni (da li' la moltiplicazione dei figli con relativo mantenimento) allo scopo di riprendere un titolo mondiale che mancava dalle guerre puniche.
E cosa prendiamo per secondo? Magari un arrostino? O un bollito? Presero Eddie Irvine che pero' dopo alcuni anni di civile convivenza si chiese perche' la macchina non la poteva mai provare, perche' la sua manco la aggiustavano quando si rompeva e perche' l'unica volta che poteva vincere qualcosa di importante ai box scomparivano le gomme.
Cosa che deve aver fatto un gran piacere ai ferraristi tutti (a me NO) visto che venne riproposto l'episodio a mo di gag esilarante al Ferrari Day dello stesso anno.
Che e' un po' come celebrare la fine della II Guerra Mondiale facendo esplodere una bomba atomica su un isolotto giapponese.

SECONDO NATURA
Fu cosi' che a Maranello decisero che mai piu' un secondo pilota avrebbe avuto la possibilita' di battere il campione designato, nemmeno per sbaglio. E ingaggiarono Barrichello.
Rubinho si rivelo' veloce quanto basta solo in prova e in massimo due gare l'anno, in tutte le altre o si ritirava (strano sempre la sua di Ferrari si rompeva...) o prendeva pagate assurde. Ovviamente quando c'era una strategia buona... non era mai la sua: si vince con un rifornimento? E lui ne faceva 3. Si vince con 3 soste? Gli agganciavano una cisterna con cui fare 2-3 gare senza fermarsi.
Poi d'un tratto questo ruolo di pilota a perdere, che non era nemmeno necessario comincio' a stargli un po' stretto. Comincio' a sospettare di essere leggermente trascurato quando lo lasciarono sui cavalletti in griglia. Poi gli chiesero di perdere una gara gia' vinta in un mondiale senza avversari. Qualche anno dopo, alla soglia dei 60 anni se ne ando'.

La cosa deve aver fatto un bel clamore perche' solo dopo la sua dipartita, i giornalisti italiani si accorsero che era una pippa, prima no, prima era "un'ottima seconda guida". Cosa ci sia di ottimo in una seconda guida lo devo ancora capire. Per me e' solo uno che con la stessa macchina va piu' piano di uno bravo.
Tant'e' che a stretto giro di culo si ritrovo' per l'ennesima volta sulla macchina vincente: la Brawn Gp.
E ovviamente riusci' a perdere di nuovo il titolo. Attualmente Rubens Barrichello detiene il record di "compagno perdente di campione del mondo" con ben 6 titoli vinti dai suoi compagni di team. Per capirne la grandezza vi diciamo che il nostro amatissimo Fisichella e' fermo a 2 come Coulthard.
Forse e' questo che significa essere un ottimo secondo.

IL CLONE
Grazie alle pressioni di un clan di marsigliesi dediti all'associazione a delinquere, venne scelto il degno erede di Barrichello: Felipe Massa che a parte la faccetta paffuta, e' solare come un giorno di novembre... alle 4 di notte.
Note sono oramai le sue occhiatacce agli intervistatori Rai per cacciarli prima della partenza, nonche' le continue incazzature quando le cose vanno storte.
Si e' tuttavia migliorato frequentando un corso specifico in una scuola di Borgo Rivola: "Di sempre che ce la metterai tutta. E basta."

Felipe vive nell'eterna illusione di non essere secondo a nessuno. Narra la leggenda che una volta persino lo specchio gli abbia risposto: "no, il secondo sei tu".
Non si accorse di essere non proprio graditissimo quando dopo due anni da collaudatore fini' alla Sauber come buono sconto per la fornitura di motori. Purtroppo il buon Peter quel che risparmio' lo spese poi in auto sfasciate, al punto che poi vendette baracca e burattini alla BMW.
La Ferrari lo tiro' fuori da freezer dove stava comodamente fra una cernia e l'altra, per dargli la 2° Ferrari, quella che non poteva guidare simultaneamente Schumi. Che dite era n°1 lui o lo era quello che aveva vinto 5 mondiali di fila per il cavallino??

AVANTI UN ALTRO
Dopo il ritiro per raggiunti limiti di eta' del 102enne Schumacher, la Ferrari punto' forse su Massa? Secondo lui si', secondo il resto del mondo no.
Venne ingaggiato Raikkonen che guadagnava appena appena svariati miliardi di piu'. Il perche' Massa non se lo e' mai chiesto? E difatti Kimi vinse il mondiale.
L'anno dopo il Moncicci' dichiarava orgoglioso "Il numero 2 sulla macchina non conta. Conta la posizione alla fine del campionato". Bravo. E adesso qualcuno gli spieghi che il n°1 ce l'ha il suo compagno proprio perche' il campionato l'ha vinto. Nonostante gli sforzi sia della Ferrari che di Raikkonen nel fare una stagione di merda, che di Hamilton che tampona al semaforo il finnico, Massa il campionato lo perde per il secondo anno consecutivo. Tuttavia porta a casa il record di 5 testacosa in un Gp, quasi tutti nello stesso punto per giunta.

Il 2009 sembrava il suo ultimo anno e invece un brutto incidente commuove Maranello.
Non si puo' abbandonare una bestiolina cosi'. Gia' bisogna pagare team di seconda fascia per pigliarselo sano, figurarsi se ci sono dubbi sul suo recupero.
Ma Felipe non si sente secondo a nessuno. E' TERZO infatti perche' persino Raikkonen per togliere il disturbo e' piu' pagato di lui che nel frattempo si ritrova pure l'ingaggio ridotto.
La stagione corrente l'ha visto piu' volte frenare Alonso che nonostante qualche sfiga che lo rallenta gli arriva comunque a ridosso. Come in Australia dove lo spagnolo e' penalizzato da un contatto in partenza (e riparte penultimo) o Montecarlo dove parte ultimo e arriva alle spalle del brasiliano... partito 4°.
Fernando si deve persino inventare un sorpasso ai box per toglierselo dai coglioni.

SOTTOSVILUPPO
Chi invece ci tiene ad averlo in mezzo ai coglioni e' Domenicali, inimitabile stratega della Ferrari che gli prolunga il contratto perche', parole sue, "Felipe e' bravo a sviluppare la macchina". Ci scusi signor Direttore, non ce ne eravamo accorti, sa com'e' la Ferrari era al top e adesso arriva dietro alla Red Bull... alla McLaren... alla Mercedes... alla Renault che non e' neanche piu' tutta della Règie.
Eppero' "e' in ottimi rapporti col compagno di squadra". Anche Kubica lo sarebbe e poi che significa? Che se divento amico di Alonso posso aspirare a un posto in Ferrari anch'io??
E poi "da continuita'". Come un gruppo elettrogeno? O significa che si continua a perdere??

Ora, considerando che l'arma totale per il Presidentissimo Montezemolo sarebbe Valentino Rossi su una terza vettura, che da Massa prese 3" sulla stessa auto a 24h di distanza, beh capiamo perche' Alonso ha voluto cosi' tanti soldi per andare in Ferrari...


P.S. (d'obbligo) ARIDATECE FISICO CHE ALMENO SE RIDE!!!

domenica 6 giugno 2010

IL FANTASMA DELL'OPERETTA


Premessa: non siamo per natura portati a godere delle disgrazie altrui.
Non e' che siamo contenti dell'infortunio di Rossi, ma nemmeno ci disperiamo. Seguiamo il Motomondiale da prima del 1996 e abbiamo visto di peggio. Abbiamo visto l'incidente di Franco Uncini, la spina spezzata di Rainey, le gambe distrutte di Lawson, di Doohan, i polsi infranti di Schwantz come di Spencer, la mano cibernetica di Criville, la tibia rotta, pure quella, di Gardner che pero' non se ne era accorto, rialzo' la moto e ricadde scomponendo la frattura.
E l'elenco sarebbe ancora piu' lungo se nominassimo anche tutti quegli infortuni dai quali i piloti si sono ripresi a tempo record senza darci il tempo di ricordarci che si erano fatti.
Alla luce di tutto cio' capiamo l'importanza di Rossi, ma ... francamente ... AVETE ROTTO IL CAZZO.

RITORNO AL FUTURO
Se un giorno Rossi smettera' di correre ci auguriamo diventi telecronista al posto di Meda e Reggiani, unica soluzione forse per non sentirci ripetere ogni 20 fottuti secondi "quanto ci manca Vale".
La telecronaca non ha sofferto dell'assenza di Rossi, ma della sua eccessiva presenza, tant'e' che non veniva nominato pilota (Pedrosa, Lorenzo, Stoner, persino Merlandri) senza tirare fuori quanto poteva sentire la pressione. Dani va forte perche' non c'e' Rossi, mentre Lorenzo va piano perche' non c'e' Rossi, Stoner sente o non sente la pressione? Dipende, perche' ci han sempre detto che Rossi lo manda in crisi e invece va piano proprio quando non c'e'. Non sara' che invece non gliene frega un cazzo?!
Ma il polpettone era cominciato con la 125, continuato con la Moto2, con interventi sempre al limite della commozione (cerebrale) di Beltramo che chiamava i piloti italiani solo per fargli salutare Rossi. A quel punto mi sono addormentato e ho sognato che giravo al Mugello. Mi son divertito di piu'.

LA STORIA SECONDO REGGIO
Che Reggiani non sia particolarmente colto lo sapevamo, ma citare episodi delle corse alla cazzo di cane e' stato un vero spasso. Si comincia con "A Imola non si e' piu' corso dopo la morte di Senna, il giorno prima e' morto Ratzenberger e se moriva solo lui magari si correva lo stesso."Chi glielo dice che il circuito venne modificato gia' per l'anno successivo con una variante al Tamburello e che vi si corse fino al 2006 smettendo per giunta per altri motivi e non certo per una morte di 12 (DODICI) anni prima?
Non manca la frecciatina a Melandri, entrato di diritto nella lista nera perche' ha OSATO dire una cosa su Rossi. Anche Macio, per la prima volta, viene tirato in ballo come succube della pressione di Rossi "Come quella volta che Marco era 4°, vide Vale in terra e ando' a vincere". Ma che cazzo spari? Eccerto perche' uno decide di vincere cosi' da un momento all'altro e non osa farlo prima per paura di Rossi.
In realta' in quella gara Melandri scelse gomme piu' dure, tutti si ritrovarono sulle tele prima di lui e li passo' in scioltezza senza variare il suo di passo. Esattamente come Capirossi al Sachsenring nel 2007. Rossi ruppe il motore quando aveva 10" di vantaggio e Macio che doveva fare? fermarsi e non vincere per rispetto?
Ma andate a cagare!

I TOPI BALLANO E GLI ASINI RAGLIANO
Ovviamente Fuorigiri era tutto su Rossi moribondo dopo l'ottimo lancio della telecronaca. Del resto se la prima domanda di Sudore Beltramo fatta a Pedrosa e' stata "Dani, ma andavi cosi' forte perche' non c'era Vale?". Peccato per la risposta banale, io avrei risposto "Si'. Faccio il pilota ma ho paura ad andare forte e le gare non le voglio vincere. Scusatemi, sento la pressione"
Io invece ho l'impressione che a ballare siano le idee di certi "espertoni" che seguono il motomondiale da 30 anni e ancora non hanno capito un cazzo. Altrimenti non si spiega come mai Lorenzo venga definito "ridimensionato" perche' in 4 gare e' arrivato due volte primo e per la seconda volta 2°. Ma dico questo e' il ridimensionamento??? E quando Rossi e' arrivato dietro? Ah e' vero era colpa della spalla...

La curiosita' pero' di vedere se ci arrivano a dirne una azzeccata e' troppa e continuo ad aspettare in vano. Dunque vince Pedrosa e Vale e' infortunato. Chi ci arriva? Dai che e' facile. Su, ci arriva anche un cretino. No? Siamo messi peggio dei cretini? Allora tocca dirlo a me? E vabbe' ma voi vi pagano...
Dani Pedrosa son almeno due anni che tribola con infortuni anche gravi. Proprio qui al Mugello lo scorso anno gli si riapri' una frattura. L'anno prima, al Sachsenring, mentre era in testa alla corsa e al mondiale, cadde rovinandosi mano e una manciata di altre ossa. Al punto che al Gp successivo non avrebbe nemmeno dovuto correre.

Eppure i nostri beoti non se ne rendono conto che quest'anno Pedrosa e' sempre andato forte e non ha problemi fisici. Cosi' come lo deve dire Lorenzo ai giornalisti che si ruppe 2 caviglie. Per non dire che chiedere a un campionario di chirurgia come Melandri cosa pensa dell'infortunio di Vale e' come chiedere a un cieco come si sta a portare gli occhiali.
Piuttosto nessuno chiede come mai nei tracciati dove si fa fatica a scaldare le gomme (in Qatar come al Mugello erano in tanti con la gomma bianca) le Honda vanno bene, mentre nelle piste piu' aggressive come Jerez e Le Mans le HRC fan fatica a finire la corsa davanti pur essendo competitive. Che dite? Chiedo troppo? Devo andare io a far domande meno idiote di "cosa auguri a Vale?"

MARCO VS MARCO
Dopo aver detto che Melandri deve pensare a star zitto e dar del gas, Narcos Lucchinelli si ritrova proprio di fianco all'"infame". E Macio con molta calma spiega che se Rossi ha problemi di messa a punto con le stesse gomme degli altri e' perche' la Michelin con gomme appositamente fabbricate questi problemi li risolveva (del resto non era Rossi a lamentarsi gia' nel 2007 del contingentamento che impediva questa pratica? ndr) Solo chi e' in malafede poteva farne polemica dice Melandri. Le faccette da culo che Cereghini fa ci indicano chiaramente a chi e' rivolto il messaggio.
Ma le gomme tengono banco perche' e' per tutti colpa della gomme se Vale e' volato alle Biondetti. Calma e gesso: perche' quando gli altri cadono per le gomme fredde sono coglioni e quando lo stesso errore lo fa Dio van cambiate le gomme? Misteri della Fede.

Peccato che tra il Marco vecchio e il Marco nuovo non abbia messo bocca il solito Franco "Platinette" Bobbiese. Mi sarebbe piaciuto vederlo riproporre (perche' lui e' uno che si ripropone) un ritorno all'assenza dell'elettronica su queste moto il giorno dopo il volo del suo idolo. Peccato non ci fosse Guareschi sarebbe stato un bel siparietto.

LA MEMORIA STORICA CORTA
Ma non bastavano gli strafalcioni di Reggiani in telecronaca, serviva il dotto e saggio Cereghini a illuminarci d'immenso con una serie di CAZZATE fotoniche. Essendo il piu' vecchio nonche' rincoglionito della troupe deve essere convinto che va piu' indietro degli anni '90 si possa dire qualsiasi cosa.
Lo spunto e' il tormentone di Rossi alla Ducati. Cheppalle.
Qui Rinco da il meglio (peggio?) di se partendo da lontano. Magari ci andasse pure lontano.

"La Ducati dovrebbe fare come il Conte Agusta che prese Agostini per fare la moto 3 cilindri e smetterla con la "molle" 4 cilindri. Cosi' da avviare un ciclo non di vittorie ma di mondiali" BOOOM.
Ma quante cazzate ha detto in poche frasi?

Agostini venne ingaggiato nel 1965, sapete cos'era la Mv Agusta nel 1965? Era la moto che aveva DOMINATO OTTO STAGIONI DI FILA. E meno male che era molle la "quattro".
E chi era Agostini? Era un pilota di 23 ANNI, non 32 come sara' Vale il prossimo anno e divenne il numero uno della Marca rossoargentata non per scelta divina ma era la seconda guida di Hailwood che ando' alla Honda seguendola nel successivo ritiro.
Quindi il Conte, pace all'anima sua, tutto questo non lo aveva affatto programmato.
La "3 CILINDRI" venne si' sviluppata da Agostini, ma il suo ingaggio fu caldamente consigliato da Ubbiali, non al Conte ma al responsabile tecnico Magni.
Ma soprattutto la 3 cilindri nacque 350cc. Agostini la utilizzo' per stravincere si', ma quando la MV rimase l'unica Casa impegnata nel mondiale.

Quindi per seguire la teoria farneticante di Cereghini, la Ducati dovrebbe prendere un pilota emergente (Rossi per eta' ingaggio e importanza non puo' essere definito tale) ma solo dopo aver dominato tutto e tutti o sperare nei ritiri di Honda e Yamaha. Perche' MV era gia' vincente tecnicamente prima di Agostini e in breve tempo rimase pure senza avversari.
Il tutto perche' a Cereghini sta sulle palle Stoner, definito incapace di sfruttare l'enorme potenziale della Ducati, "a parte nel 2007 ma per altri motivi". Quali altri motivi? Il serbatoio segreto cui solo tu credevi? O perche' non era 800cc? O perche' aveva le Bridgestone? Del resto da uno che definisce Lorenzo "ridimensionato" che ci si puo' aspettare??

Fortunatamente chi le moto le fa non e' come chi le commenta sparando cazzate.
Preziosi e' chiaro e conciso a proposito di Rossi alla Ducati. Certo gli farebbe piacere (guai se dicesse il contrario) pero' conferma che Vale vuol stare in Yamaha e che "abbiamo gia' abbastanza problemi tecnici per perdere tempo a far la guerra ai giornalisti e alle voci che escono". Capito barbone?
Alla faccia dell'enorme potenziale, e' un'ora che il responsabile tecnico ti dice che piu' di cosi' non va.

VALE TORNA PRESTO
All'appello commosso ci uniamo anche noi. Torna presto Vale, che almeno quando ci sei puoi smentire in diretta le cazzate di questo gruppetto di coglioni che cosi' a briglia sciolta son pure peggio.

venerdì 4 giugno 2010

DI CHI E' LA SPALLA??

Una spalla su cui non piangere sembra essere quella di Rossi, ma se non piange lui ci pensa il carrozzone mediatico a spillargli le doverose lacrime.
Accade cosi' che un infortunio, diciamolo, del menga, venga ingigantito oltremisura al solo scopo di giustificare anni e ani di venerazione fino al punto di perdere qualsiasi contatto con la realta'.

DOLORE MINIMO
Tutto comincio' con una sublussazione e una botta di culo manifestatasi dall'eruzione di un vulcano che fece rimandare il Gp del Giappone. A Jerez primo Gp della Spalla (la maiuscola e' d'obbligo visto che e' la vera protagonista) Rossi disse: "La spalla sta bene e devo ringraziare la Clinica Mobile e tutti coloro che mi hanno aiutato. Perdo ancora qualcosa in rettilineo, ma il dolore è minimo".
In gara fini' dietro a Lorenzo e Pedrosa e pur senza dare la colpa alla Spalla, qualcosina se lo lascio' sfuggire:"Abbiamo faticato moltissimo con la spalla durante il fine settimana, ma soprattutto non siamo stati in grado di trovare il giusto setting, ne un buon grip sul posteriore. Ad ogni modo abbiamo fatto un gran lavoro".
Ok. E' normale che la spalla facccia piu' male dopo 30 giri che prima di partire, pero' Rossi fu chiaro: qualcosa nel set up non era perfetto. Lo disse pure in Qatar dove la Spalla stava benone.

GEREMIA SOTTO ACCUSA
A Le Mans la Spalla da' fastidio solo in staccata ma ancora una volta e' il setting della moto a dar fastidio a Rossi che dichiara:"Sfortunatamente ho ancora dolore alla spalla in due o tre frenate brusche, ma mi auguro che l'adrenalina domani e domenica mi aiuterà."
A fine gara, ricorderete tutti, non usa l'alibi della Spalla che e' comunque sua e quindi se non gli fa male lo sapra' meglio di chiunque. Pure Brivio dice che Lorenzo era piu' a posto con la moto. A questo punto viene naturale guardare verso Burgess.
L'89enne tecnico pero' non ci sta ed e' allora lui a sentire la Spalla dolorante... di Rossi. L'australiano spiega (a motosprint) che dalla telemetria si evince che Vale guida con un braccio solo.
Ma il carico da 11 lo mette ovviamente il dottor Costa secondo il quale "la situazione della Spalla e' piu' grave di quel che tutti pensano". Ehm tutti chi? No, perche' se il medico curante lo manda a fare i Gp senza antidolorifici e senza fasciatura e poi dice una cosa del genere le cose son due: o ha sbagliato diagnosi LUI o sta raccontando una palla.

PENSIONE DI INVALIDITA'
Costa parla di invalidita' temporanea "importante" ed ecco che come per magia, a Rossi adesso la spalla fa male davvero.
In un mese e mezzo si e' passati dal dolore minimo a un "65% della condizione". Il numero non e' casuale ma mutuato da Capirossi che di ruzzoloni se ne intende. E' come dire "son messo come Loris".
Il trend insomma viene ispirato non dal proprietario della Spalla, ma dal contorno. Credo sia il primo caso in cui un pilota dice di non aver dolore a una propria parte del corpo e gli altri lo convincono che invece soffre. Un po' come se gli altri vi dovessero dire quando cagare.

Poteva merdaset esimersi dal cavalcare l'onda della tragedia? Ovviamente no, visto che questa lussazione nemmeno completa (il dotto Costa dice "la spalla ha provato a uscire" eh grazie al cazzo, cos'e' una lussazione??) viene definita "il piu' grave infortunio nella carriera di Rossi". Alla faccia del cazzo e il polso rotto ad Assen non era peggio?
Vien da domandarsi dov'erano questi drammaturghi quando Lorenzo si rompeva 2 caviglie (due solo perche' ha due piedi, senno' eran di piu'), Pedrosa perdeva qualche dito e si sbriciolava una gamba, Stoner che fece un terzo di stagione e vinse due Gp col polso rotto???

IL CONSULENTE ESCLUSIVO
Ecco quelle eran tutte cazzate. Allora abbiamo chiesto al dottor Randello, nostro collaboratore e specializzato in traumi inflitti (da lui stesso). L'abbiamo interpellato al citofono del suo studio (un fienile nelle campagna fra Lugo e Lavezzola) dove sottopone cavie umane volontarie (?!) a ogni tipo di contusioni per studIarne gli effetti. Il luminare ci spiega "Dalla Spalla parte tutto, e' in molti casi la parte del corpo piu' intelligente. Non sottovalutate i pugni sulla Spalla dati per scherzo, e' come darli sul cranio. A un mio compagno di classe ne diedero cosi' tanti che non riusci' piu' a scrivere nulla di sensato. Era Terruzzi." Lasciamo cosi' il nostro dottore al suo lavoro (si sentono grida e martellate oltre il portone) e torniamo al moribondo Rossi domandandoci perche' lui che minimizzava si sia fatto coinvolgere dalla campagna tirata su da altri.
Forse, azzardiamo noi, alla squadra non stava bene far la figura dei peracottari che con lo stesso materiale di Lorenzo non lo fanno funzionare a dovere.

LA VERA VITTIMA
Di tutto cio' a soffrirne non e' tanto Rossi (che sta mentendo), o Brivio (che dice palle) o Burgess (che si para il culo). Chi soffre davvero e' colui che ha gia' sudato 100 magliette a correre avanti e indietro per la pit lane per chiedere della Spalla: Sudore Beltramo.
Ora che c'e' il Mugello pure in pendenza mi tirate fuori tutto 'sto casino? Ma lo volete far morire di crepacuore? Povera bestia.

Ma siccome tutto e' bene cio' che finisce bene, Rossi o meglio la Spalla di Rossi, va sotto l'1.50 (l'unico) dopo ben 23 giri nella prima sessione di libere.
Se era al 100% che faceva? 1.40?
Mai vista una smentita piu' efficace.

martedì 1 giugno 2010

CASCATA O CASSATA?


Che la distribuzione possa far rumore si sapeva, ma mai ai livelli di quella dell'Aprilia RSV4 con la quale il 52enne Massimino Biaggi si e' portato in testa al mondiale Superbike.
E' cosi' partita la campagna "Dagli al Prototipo" che nello specifico e' una campagna di odio profondissimo verso la moto veneta e al suo 64enne cavaliere.

AL PROTOTIPO! AL PROTOTIPO!
Gia' lo scorso anno l'arrivo della V4 di Noale fece storcere il naso ai piu' anche perche' la moto era in pista e non nei saloni ed era quindi un po' difficile far credere che fosse derivata da qualcosa di... inesistente.
Ma come e' possibile che a meta' stagione venga cambiato radicalmente il sistema di distribuzione? Semplice con un kit apposito messo a disposizione dei clienti. Mangio una merda se ne vendono anche solo uno su una moto stradale.

E' un sistema quello del kit a corredo gia' ampiamente utilizzato da altre Case, forse in maniera ancor piu' radicale e a costi sempre proibitivi. Vale la pena ricordare i kit di potenziamento dell'invendutissima Yamaha R7 disponibile con 3 differenti potenze o il kit totale per la Honda VTR che nel complesso costava piu' della moto stessa, tant'e' che consisteva in TUTTO tranne il telaio, perche' gia' quello era fatto ad hoc.
Il regolamento infatti permetteva una costruzione ex-novo di un telaio rispettando (almeno) il disegno originale. Voi capite che a quel punto di derivato rimaneva ben poco.

Ma chi e' senza peccato scagli la prima pietra come diceva quel famoso cantante (mi pare...). La storia delle competizioni derivate dalla serie e' piena di omologazioni a dir poco cervellotiche se non truffaldine. Pure nelle 4 ruote si registrano precedenti clamorosi. Tanto per dirne uno, l'Alfa Romeo a inizio '90 omologo' la 155 "Silverstone" che serviva per correre nel turismo britannico (BTCC) dove si presento' con un inedito spoiler gigante.
Lo spoiler sulla versione di serie c'era, ma le staffe per alzarlo erano nel baule. Gli inglesi alla fine ammisero l'auto ma senza le famose staffe anche se ormai il campionato l'aveva vinto.

LE MOTO IMPOSSIBILI

Ma nella SBK questo crea un precedente un po' piu' grave degli altri che potrebbe portare a snaturare del tutto queste competizioni.
Gia', perche' gia' oggi di derivato c'e' ben poco, nonostante i regolamenti lo impongano.
Da settimane si parla ad esempio di team interessati a correre con la BMW, ma se fosse vero lo spirito della regola, non ci sarebbe bisogno di chiedere a Monaco la disponibilita' di moto ma basterebbe comprare una S1000RR, prepararla e via.
Invece no. La moto DA CORSA e' praticamente un prototipo e non una S1000 preparata, tant'e' che persino al TT e' in arrivo l'invasione "tetesca" a cavallo di moto ufficiali. Se pensate che Guy Martin e' il 2° giro piu' veloce di sempre ottenuto con la SUA moto voi capite bene dove si andra' a parare.

Non parliamo poi della Yamaha R1 che forse sarebbe meglio chiamare M1, nessuno si chiede come mai una delle piu' diffuse supersportive sia presente solo in forma ufficiale con 2 esemplari?? E poi perche' ha i buchi al posto dei fanali e non la carena chiusa?
Idem per la vendutissima CBR1000 che viene costruita da Ten Kate e HRC, al salone ne trovate solo la copia conforme. E che dire della Suzuki se persino patron Batta si lamenta del poco supporto da parte del Costruttore??
In Casa Ducati invece non inganni la presenza di diverse moto private: alcune di esse sono moto "factory" delle annate precedente cedute a strutture esterne, altre sono le versioni clienti "RS" che in un Ducati Store non troverete mai ma vengono fatte su ordinazione per i team.

IL NEMICO ALLE PORTE
Insomma, in vista dell'esordio della Moto1 con regole simil-SBK forse sara' il caso di rivedere i criteri di omologazione, restringendo il numero di modifiche possibili con o senza kit e magari (ma e' un sogno) autorizzare solo l'uso di moto VERE prese dalla catena di montaggio con telai e motori veramente di serie.
Anche perche' 20 anni fa i privati le moto le compravano e di categorie tipo SBK o nazionali vedevano al via effettivamente moto di serie preparate e non moto da corsa camuffate.
Solo che mentre prima c'erano la Honda RC30 al posto della VFR e la Yamaha OW01 al posto della FZR, adesso nel salone trovi CBR e R1 ma la controparte corsaiola e' ancora piu' distante e i costi salgono.

Finora si e' ragionato di Moto1 VS Superbike in termini di passaggio di team e Costruttori verso i prototipi sfruttando la possibilita' di utilizzare motori di serie, ma in realta' le Case impegnate ufficialmente (come confermano Preziosi e Dall'Igna) continuerebbero con motori proto e verosimilmente cosi' faranno pure i team satellite con le loro versioni "clienti".
Semmai si rischia l'inverso e cioe' che prototipi imparentati vagamente con le SBK diventino effettivamente protagonisti della Superbike.

Allora sara' forse il caso di virare decisamente verso cio' che di vero c'e' nel mercato. Che poi son moto da 180cv originali, arrivare a oltre 200 ci vuol poco e rimarrebbero delle signore moto.
Adesso siamo a quota 230cv con tendenza a salire. Lasciamo pure che Max vinca il suo titolo con l'Aprilia, a 76 anni suonati se lo merita anche, ma poi diamoci una regolata.

Per il bene di tutti, anche dei piu' anziani.