domenica 1 settembre 2013

DISTORSCION



Lo scontro titanico, leale, sportivo, acceso ma corretto ed emozionante fra Jorge Lorenzo e Marc Marquez basterebbe da solo a mettere fine ai chiacchiericci su presunte superiorità, distacchi incolmabili e moto vere e false. Siccome parliamo della tv italiana che ha fatto della distorsione degli eventi l'unico modo di fare informazione ci siamo ritrovati l'ennesimo commento che parla di tutto, di altro, basta che non siano i fatti.
Sia mai che qualcuno se ne accorga.

Si parte con l'eroismo di Marquez che corre con la spalla lussata e va come niente fosse, già però io ricordo che a Laguna Seca Pedrosa correva fratturato e Lorenzo aveva più viti nella spalla che nella carena ma dicevano che non avevano un cazzo visto che poi erano arrivati 5° e 6°. Allora una lussazione, per quanto possa essere dolorosa, vale quanto una clavicola tenuta insieme da una placca metallica? Anche quando ci si ricasca sopra danneggiando la placca stessa? Mah, non ho parole.
Ovviamente è una questione di testa, mica di dolori, mobilità, placche o guida. Anche l'unica critica a Marquez è sbagliata: lo spagnolo ha avuto la strada spianata dalla Honda. Perchè Pedrosa no? Perchè Lorenzo non era ufficiale alla prima stagione in MotoGp? E prima non aveva materiale ufficiale? Purtroppo Pernat prende l'esempio ancora più lampante: il solito Rossi che "non aveva l'Aprilia ufficiale" (ma quando??) e "l'Honda un po' così". Ecco, l'Honda un po' così era quella del team di tecnici capitanati da Burgess, ovvero la squadra ex-Doohan con materiale HRC e stiamo sempre parlando di un pilota che é ufficiale da quando aveva 14 anni. Anzi ha proprio vinto il suo primo campionato (125 Sport Production) grazie all'intervento al limite del lecito della Cagiva.
Pedrosa invece viene attaccato al muro perché non ha vinto nonostante una rimonta che l'ha riportato sui primi. Questi, che stiano in studio o nel paddock, non hanno ancora capito che le gomme non sono infinite e più le sfrutti e meno durano. Dani si è giocato il finale proprio a causa di quella rimonta a metà gara e non il contrario. Lo spiega anche il pilota ma è come parlare ai pesci rossi.

Nel precedente post avevo fatto una battuta sulla presunta diversità fra le 2 Yamaha ufficiali di Lorenzo e Rossi, ma a mediaset devono avermi preso sul serio e han cominciato un dibattito su quale sia la vera M1: quella dello spagnolo che lotta fra le 2 Honda o quella dell'italiano che si gioca la volata coi privati? Una cazzata enorme insomma sulla quale han cianciato, non un minuto, non un giorno, ma un intero fine settimana.
Ovviamente ha prevalso la linea che la vera moto è quella che arriva dietro con la certificazione del solito Pernat. Quindi ne deduco che la vera Yamaha qualche anno fa era quella di Edwards, che la vera Honda era quella di Ukawa e magari che la vera NSR era quella di Itoh e non quella di Doohan. Quindi se io salgo sulla M1 e prendo (voglio essere ottimista) 30" a giro da Lorenzo si può dire senza ombra di dubbio che la Yamaha motogp è un cesso indegno persino del Trofeo Amatori.
Io invece sapevo che i limiti tecnici di un mezzo non si possono superare e che il mestiere di pilota é avvicinarsi il più possibile a quel limite e non quello di andare oltre la fisica. Curioso poi che questo discorso non valga per la Ducati: lì la moto era e rimane di merda, solo Stoner ci sapeva andare perché, evidentemente, é un selvatico che viene dalla foresta. Mah.
Rimane il fatto che qualsiasi ipotesi facciate il risultato non cambia:
- la vera Yamaha è quella di Rossi, ma Lorenzo va più forte
- la vera Yamaha è quella di Jorge, ma Rossi va più piano
- le Yamaha sono ambedue vere, ma uno ci va più forte dell'altro.
Siamo prossimi insomma alla definizione di "seghe mentali" visto che il ragionamento è fine a se stesso e non serve a un cazzo.

Ma queste sono appunto solo pugnette, il bello arriva quando si parla da dati reali che vengono completamente stravolti con un secondo fine che potremmo chiamare primo visto che é da sempre l'unico interesse di quelli di mediaset: le famigerate fasi di gara di Rossi.
Breve riassunto: dall'inizio dell'anno a mediaset dicono che Valentino fa una seconda parte di gara degna dei primi ma si rovina il risultato con pessimi inizi. Non è vero, non lo è mai stato. Rossi nei primi giri è più lento dei primi e va come loro solo quando questi rallentano ma mai questo é stato motivo di rimonta.
A Silverstone poi è vero il contrario: non c'è una seconda parte di gara a livello dei primi. Ci sono 2 giri (precisamente il 16° e 17° su 20) in cui Rossi ha fatto 2.02.7 come nei primi giri. Il miglior tempo personale è al 3° passaggio che non mi risulta essere nel finale di gara.
Anche sezionando il ritardo dai primi questo è costante e, soprattutto, sempre in crescita: son 7" a metà gara, 13" al traguardo. Anche dividendo in "quarti" come gli anglosassoni abbiamo 3-4" ogni 5 giri:
- 4" dopo 5 giri
- 7" dopo 10 giri
- 10" dopo 15 giri
- 13" dopo 20 giri

Se volete possiamo anche contare i pari e i dispari, dividerle in terzini, o in multipli di 4 ma gira e rigira la verità è la stessa che risulterebbe dalla discussione sulla Yamaha vera e falsa se i giornalisti fossero onesti: Rossi va più piano di Lorenzo e le qualifiche ci dicono pure che con la M1 va come le Ducati nonostante la "scia rispettosa" nuova creatura di Guido Meda che consisterebbe nel provare a prendere la scia di Lorenzo e venire comunque distanziato.
I tempi ci dicono che sopra il 2.03 Lorenzo ha girato solo con partenza da fermo, Marquez una volta, Pedrosa 3 (di cui 2 negli ultimi giri quando ha mollato) e Rossi 11.

Ma non temete tifosi italiani, Valentino ha detto che sono vicini.
Pensa se non lo erano...