martedì 29 settembre 2009

FIGLI DI UN DIOBO' MINORE


E' meglio la Superbike o la MotoGp? Son piu' forti i piloti della SBK o quelli del Motomondiale? Sono questi gli interrogativi che si sentono piu' spesso ogniqualvolta c'e' un salto di categoria da una parte e dall'altra e la risposta che mi viene spontanea e': BOH?

Non esiste il discorso che vuole i piloti divisi geneticamente per categorie e si fa presto a dire che nel Motomondiale i piloti Superbike non hanno brillato, ma si fa ancora piu' presto a smentire tale diceria.
Gli americani degli anni '80-'90, tanto per cominciare venivano da quella che era praticamente la Superbike di allora. Piloti che da ragazzini correvano nel dirt-track e in 250 per poi passare alle grosse 4 tempi di serie come Honda CB e VF, Yamaha XJ, Suzuki GSXR. Roba che oggi farebbe ridere eppure quando arrivavano in 500 erano fortissimi da subito: Lawson, Rainey, Schwantz e ancora prima Roberts e Spencer. Voi direte e vabbe' quelli erano fenomeni a prescindere. Pero' Honda, Yamaha e Suzuki li misero subito in prima linea sulle loro moto migliori.
Oggi pero' non accade piu', vediamo perche'.

Innanzitutto si tratta di categorie (SBK e MGP) dove corrono mezzi che hanno alcune cose in comune e altre no. Tra le cose non in comune ci sono le prestazioni, a favore del Motomondiale. Il perche' e' intuibile. Sono prototipi e non devono derivare da un mezzo regolarmente posto in vendita. Il che permette soluzioni di motore e ciclistica piu' costose e raffinate. In SBK molte parti sonno svincolate dalla serie ma non quanto la MotoGp e quindi nonostante potenze oramai simili grazie alla differenti cilindrate (800 contro 1000 e 1200cc) le MotoGp sul giro sono POTENZIALMENTE piu' veloci.
Sottolineo potenzialmente perche' sulla moto sale un componente fatto di carne, ossa, nervi e testa: il pilota. E qui il confronto si fa piu' opinabile perche' gli scambi da una categoria all'altra generano sempre discussioni feroci.
La mia opinione e' che uno puo' pure nascere pilota per talento e possibilita' (economiche e non) ma di certo non nasce pilota di superbike o di qualsiasi altra categoria.
E' vero invece che il livello generale dei piloti va salendo in MotoGp e scendendo in Superbike, ma questo e' dovuto alle scelte dei piloti stessi (v. ingaggi). Chi vince con le derivate dalla serie desidera andare nel Motomondiale anche perche' girano piu' soldi.
"Scendono" in Superbike invece piloti che non trovano posto in MotoGp o per sopraggiunti limiti di eta'. Come Hopkins, Checa, Barros e Biaggi. Cio' determina un impoverimento della Superbike che da quando esiste la MotoGp ha donato sempre i suoi MIGLIORI piloti, mentre la MotoGp ha dato i ... "meno migliori". E il fatto che ci siano sempre meno moto e meno sponsor fa si' che basti una stagione sbagliata per ritrovarsi senza sella.
Tuttavia se uno guarda i tempi trovara' gente che in MotoGp va piu' piano delle Superbike sulla stessa pista. Ecco questi se non vanno piu' forte di un Haga o di uno Spies con una MotoGp, ancor piu' difficilmente lo faranno con una SBK.


Oggi e' sempre piu' difficile il passaggio da una all'altra categoria mantendendo una certa competitivita' per questione anche di sponsor e materiale a disposizione.
Dire che il pilota SBK "non e' abbastanza bravo" per fare la MotoGp e' un discorso che non si puo' fare senza tenere conto di quelle che sono le effettive possibilita' dell'intero pacchetto.
Ci sono piloti validi della Superbike che in MotoGp son diventati piloti di serie B prima ancora di cominciare: team privati o ufficiali non vincenti e non solo per colpa del pilota.
Edwards era 2 volte Campione SBK con la Honda e fini' all'Aprilia che non andava nemmeno a calciarla pur facendola progredire rispetto all'anno precedente. Parlo del "primo" Edwards e non quello che oggi va forte solo in prova e poi si impegna in gara solo quando c'e' da firmare il nuovo contratto.
Il suo compagno era un Haga che, da miglior specialista Yamaha delle 4 tempi, venne mandato l'anno prima allo sbaraglio con ... una vecchia YZR 2 tempi contro le motogp.
Vermeulen, da speranza della SBK, e' finito in una Suzuki dove comunque ha fatto vedere belle cose nell'anno di grazia 2007 dove un po' le Bridgestone e un po' il bagnato lo han portato sul podio. Ma certo non si puo' pretendere che Chris vinca i Gp con una moto che i Gp non e' in grado di vincerli come invece poteva la moto che aveva in Superbike.
Suo compagno nel 2007 era lo stesso Hopkins che pero' e' sparito pure in SBK piu' forse per problemi suoi che non di adattamento.
Toseland sta deludendo e medita il ritorno in SBK come fece Bayliss, il quale poi si prese la rivincita a Valencia dominando. E pensare che l'avevano bollato come non all'altezza della MotoGp.
All'altezza era invece considerato Barros, ufficiale Yamaha e ufficiale Honda, dopo esserlo stato anche di Suzuki e Cagiva, in grado di rivaleggiare nel 2002 con Rossi sulla RC211V. Eppure con la Honda CBR in Superbike non ha fatto sfracelli, cosi' come non li sta facendo Carlos Checa.
E che dire della Classe 500 dove gente come Fogarty corse solo con team minori rischiando di vincere con la Cagiva il Gp d'Inghilterra e torno' alle 4 tempi.
O Troy Corser che da campione del mondo SBK nel 1997 disse che non erano nemmeno tonde le gomme che gli passavano in 500.

Si torna allora al discorso di prima e cioe' che i piloti del Motomondiale non sono superiori a prescindere, anzi chi era mediocre "di la'" si e' confermato tale pure in SBK. Insomma non mancano esempi deludenti in tutte e due le direzioni. Ci sono quelli della SBK che han deluso in MotoGp ma ci sono anche quelli che venendo dal Motomondiale non han trovato in Superbike un ambiente "facile".
Mentre chi era tutto sommato valido e in grado di vincere le gare di MotoGp come Biaggi, si e' attestato su livelli simili pure in Superbike pur essendo avanti con gli anni.
John Kocinski, dopo la vittoria e diversi podi con la Cagiva 500, brillo' pure in Superbike con Ducati e Honda fino a vincere il titolo trovando mezzi piu' competitivi di quelli che gli offrivano per restare nel Motomondiale.

Allora forse piu' che parlare di piloti SBK e MotoGp bisognerebbe guardare anche se i suddetti piloti sono stati messi, caso per caso, nelle condizioni di far bene cosa che capita quasi sempre per quelli che dal Motomondiale vanno in SBK e quasi mai per chi fa il contrario. Poi un conto sono i campioni e un conto sono gli outsider tanto per fare una prima distinzione.
Purtroppo i campioni SBK sono arrivati in 500/MotoGp in eta' avanzata rispetto ai teenager della 250 o dopo troppe stagioni con le derivate di serie e nessuno di loro ha avuto DA SUBITO la possibilita' di primeggiare. Ovviamente arrivare in MotoGp a 20 anni e aspettarsi risultati a 24-25 dopo alcuni anni di esperienza non e' come arrivarci a 26-27 con la pretesa che si vinca subito, per poi magari venire cestinato altrettanto subitamente in caso di insuccesso.
Eccezione che conferma la regola e' stato Hayden: da ventenne campione AMA-Superbike e' stato portato dalla Honda in MotoGp immediatamente. Alla quarta (!!) stagione da ufficiale HRC ha vinto il mondiale. Un'occasione del genere, in tempi recenti, non l'ha mai avuta nessun pilota Superbike.
E qui sta il punto: chiunque venga dal Motomondiale trova in Superbike un mezzo competitivo, mentre chi arriva dalla Superbike anche con uno o piu' titoli mondiali viene messo in secondo piano.
Cosi' accade che Pedrosa o Lorenzo passano dalla 250 alla MotoGp con i team ufficiali, mentre i campioni della SBK no. Mai.
Pure Spies, per regolamento, non potra' essere ingaggiato da un team ufficiale nel 2010, ovvero diventa lettera scritta una legge gia' dettata dal mercato piloti: Superbike? No grazie. Il che rende oltremodo difficile apprendere i segreti di moto quel tanto piu' veloci da richiedere un adattamento ai piloti. E correre in un team con pochi mezzi, senza i migliori tecnici e con sviluppo limitatissimo finisce col limitare anche i progressi del pilota che magari "c'e'" ma non e' messo nelle condizioni ideali. Tanto per fare un esempio di quest'anno: quante gare son passate prima che il nuovo traction control Yamaha venisse montato anche sulle M1 di Poncharal? E quante modifiche e/o evoluzioni ci sono state nel frattempo sulle moto ufficiali?

Non si puo' negare che passare a una moto piu' potente e piu' veloce sia sempre per il pilota una sfida piu' dura.
In termini di tempi sul giro tra una 250 e una Superbike non c'e' troppa differenza e per entrambi il passaggio alla MotoGp richiede comunque un pediodo di apprendistato.
Per i piloti della Superbike, a quanto dicevano Troy Bayliss e altri era la velocita' di inserimento la cosa piu' difficile, l'ostacolo mentale e di affiatamento col mezzo che lo portava a entrare piu' piano di quanto fosse possibile in realta'. Una cosa a cui ad esempio sono piu' abituati i piloti delle agilissime 250.
Pure Rossi (nel passaggio inverso) confermo' alla 8H di Suzuka che una Superbike si muoveva "un po' a rallentatore" rispetto a una moto da gran premio e che cio' lo costringeva ad anticipare frenate, movimenti e traiettorie o si trovava fuori se provava a costringere la VTR a fare la Gp.
Altri tempi, si dira'. Pero' fondamentalmente i problemi rimangono simili.
Per i piloti della 250 e' invece soprattutto l'enorme differenza di potenza (e' oltre che doppia) la cosa a cui prestare maggiore attenzione e meno la manovrabilita' del mezzo. Anche nei recenti Ducati al Mugello, dopo quelli di Brno, Pasini ha dichiarato che una motogp non e' poi cosi' diversa da una 250 e che si e' divertito. Magari si riferiva al "feeling" col mezzo dimenticandosi pero' di aprire il gas: 1.52 al Mugello lo fanno pure le 250...
Tuttavia alla fine sia chi viene dalla 250 che dalla Superbike, qualcosina deve impararla. Cio' che non si capisce e' perche' su un campione 250 si punta ad occhi chiusi e su un campione SBK no.
Ci son infatti piloti che non han vinto nulla nemmeno in 250 ma trovano posto comunque in MotoGp (De Angelis, Espargaro, Talmacsi, Takahashi, Pasini). Gli stessi posti che sono il massimo per chi in SBK vince per davvero ma continua a suscitare diffidenza. In soldoni, il detentore di un titolo SBK conta quanto uno che ha vinto anche una sola gara in 250.
Ma forse qui non e' piu' una questione di piloti, ma di altre cose che c'entrano poco con lo sport.

Anche la gara di Imola a suo modo ha dimostrato questo, cioe' l'inesistenza di una linea di demarcazione fra le varie categorie, una lavagna coi buoni e i cattivi.
Simoncelli e' caduto in gara 1 senza brillare, fosse stata una gara unica sarebbe stato un fallimento. Per fortuna ci sono 2 manches e nella seconda ha fatto sorpassi spettacolari ed e' giunto 3°, bravo. Ma chi ha vinto?
Ha vinto Fabrizio, autore anche della pole, lo stesso Fabrizio che a Brno con la Ducati aveva fatto una figuraccia ritirandosi per un problema muscolare quando era ultimo. Domenica aveva un braccio praticamente paralizzato ed ha vinto. Ora se si considera superiore la MotoGp nel DNA, Simoncelli e' meglio che passi alla Superbike o fara' in MotoGp peggio che Fabrizio!
Ovviamente non e' cosi', va solo dato il tempo di capire al meglio le rispettive categorie.

Pero' la sera a Controcampo non c'era Fabrizio ma Simoncelli a fare la marchetta per il suo libro.
Libro che per inciso non ha molto senso perche' si tratta della biografia di un ventenne fatta solo per monetizzare la sua popolarita' e redatta nientemeno che da Sudore Beltramo, lecchino ufficiale del Sic. Il libercolo era in origine di oltre 900 pagine, poi Paolone ha tolto le bestemmie e qualche parolaccia ed e' diventato di sole 144.
Comunque all'ospite Sic anziche' porre quesiti, magari banali, sulla Superbike han preferito chiedere di Biaggi vista l'anomalia di dividere il box col "nemico" del suo "amico" Rossi. Come se a Simoncelli dovesse star sul cazzo per forza uno che sta sul cazzo a loro perche' sta sul cazzo a Rossi. Capito? A corredo il solito giro di filmati col Sic che spara parolacce a raffica. E tutti a ridere.
Anche se non era una trasmissione dedicata ai motori ha perfettamente reso l'idea di come merdaset intenda il motociclismo: non gliene frega nulla, l'importante e' che ci sia qualcuno facilmente riconoscibile e che sia simpatico ai telespettatori. Insomma meglio uno che arriva terzo e dice "cazzo" e "cagate" in tv di uno che vince senza fare il matto.
A me Simoncelli fa ridere, pero' mi fa un po' pena vedere che la sua popolarita' e' legata piu' al suo modo di parlare e ai modi rozzi che non al resto (discorso identico per Pasini che non sta facendo grandissime cose).

Non sia mai che a furia di cercare il "Nuovo Rossi" invece di trovare il nuovo Valentino ci ritrovassimo ... Graziano.

venerdì 25 settembre 2009

BERSAGLIO GRASSO 2: IL GOMBLOTTO


Chissa' perche' in Italia quando si indaga su qualcuno questo viene automaticamente condannato dai media e poi dagli stessi viene assolto... dopo la condanna vera e propria.
E' uno strano costume che i media nostrani applicano a qualunque caso: da quelli giudiziari a quelli sportivi. A tirar merda son sempre i primi, anche quando non si sa ancora un cazzo, i giornalisti sputtanano il presunto colpevole. Ma la cosa piu' ridicola avviene dopo che c'e' una effettiva sentenza. Se c'e' la condanna non e' mai giusta, se arriva l'assoluzione di scuse non se ne parla. Il caso Briatore non fa eccezione.

Mentre la stampa britannica e quella transalpina discettano su quanto sia giusto o meno graziare la Renault, da noi si parla di altro. Agli inglesi non va giu' che la McLaren a suo tempo abbia pagato una mega multa per responsabilita' oggettiva nonostante l'allontanamento del patron Ron Dennis.
Ai francesi invece interessa sapere se la Renault e' paracula o se il casino l'ha combinato Briatore. Da noi no. Da noi il vero "sgoob" e' il complotto. In questo caso sarebbe la Fia, Mosley ad aver organizzato tutto per far fuori Flavione. Persino il tecnico Renault che ha testimoniato l'accordo tra team e pilota non e' un teste che conferma la giustezza della sentenza; no e' parte del complotto, anzi lo dimostra. Oramai abbiamo pure degli specialisti nel negare l'evidenza e architettare piani diabolici.
Il Complotto e' sempre di gran moda e stimola la parte migliore dei giornalisti: la faccia da culo. Perche' su un complotto puoi scrivere qualsiasi cosa, puoi teorizzare l'impossibile perche' tanto non c'e' bisogno di conferme, anzi se i diretti interessati negano significa che il complotto c'e'. Assurdo.

Sul QN (Giorno-Nazione-Resto del Carlino) a parlare di motori c'e' un giornalista buffo: LEO TURRINI. Costui e' l'unico articolista che parla di corse: da quella coi sacchi alla F1. Credendosi simpatico le spara grosse, grossissime pur guardandosi bene dal confessare che di motori non sa assolutamente nulla. Ha un debole per le mogli dei protagonisti: Schumacher e' "il marito di Corinna", Briatore "il marito della Gregoraci" e cosi' via. Accostare il personaggio alla moglie e' per questo soggetto il primo dei sinonimi da utilizzare in un articolo. Arriva anche a utilizzarlo due tre volte in 100 parole. Un record!
Per il resto dell'articolo si affida invece a un vecchio Commodore 16 riconvertito a generatore di cazzate random.

Alcuni esempi per meglio chiarire la superficialita' dell'essere.
Schumi non rientra in F1 per sostituire Massa. Cosa ti dice il buon Leo? Che la decisione e' di Corinna Schumacher!! E poi precisa che "anche se tutti lo negheranno fidatevi del vostro cronista, e' proprio cosi'". Capito?
Sapendo di scrivere una immane cagata mette le mani avanti dicendo che nessuno mai la confermera', quindi e' vera. Mah.
La Ferrari (alcuni anni or sono) corre col cambio "Seamless" cioe' un cambio che rende praticamente nulla la caduta di giri. Secondo Turrini cio' porterebbe 3-4 decimi al giro e decine di secondi in un Gp. Dimentica pero' di informarsi che quel tipo di cambio lo usano TUTTI e a Maranello non sono nemmeno i primi a impiegarlo. Quindi la sua teoria che la Ferrari abbia un vantaggio sulla concorrenza va comodamente a fare in culo.

Dall'anno scorso poi l'ha giurata a Timo Glock reo di aver lasciato passare Lewis Hamilton all'ultima curva di Interlagos facendo perdere il mondiale al suo beniamino Massa. Peccato si dimentichi che solo le Toyota avevano saltato il necessario pit stop per montare le gomme "rain" sotto uno scroscio improvviso e che appunto andavano alla fine 12" al giro piu' lente.
Vaglielo dire all'imbelle che ogni Gp trova perle (di guttalax) per schernire il tedesco con frasi come "chissa' perche' stavolta sul bagnato e' andato forte" oppure trova che quando va forte e non cede il passo si ricorda del tappeto rosso steso a Lewis Hamilton.
Il capolavoro di quest'anno e' il KERS. Introdotta dal REGOLAMENTO la possibilita' di utilizzare il recupero di energia, l'inadeguato Leo scrive a titoli cubitali che e' "l'ARMA SEGRETA DELLA FERRARI". Segreta per lui magari che manco sa cos'e'.
Adesso la sua nuova fissa e' Briatore al quale sta dedicando addirittura "La Storia Segreta di Flavio Briatore" cronistoria del manager di Cuneo in piu' puntate. E stiamo parlando dello stesso giornalista che, quando il ds Renault si dimise per non far condannare pure la Renault, disse chiaramente che era una balla e che anzi le dimissioni provavano la colpevolezza. "Segreta" sempre e solo per Turrini visto che snocciola informazioni inesatte confondendo tempi ed eventi.

Nella prima puntata (di giovedi') ecco lo "sgoob".
Turrini vede Briatore per l'ultima volta guardacaso a Singapore lo scorso anno e cosa gli chiede? Ma proprio se Piquet ha sbattuto apposta! Ma che straordinario intuito! E Flavio (ovviamente) risponde che no, ha sbattuto per i fatti suoi. E quindi conclude il giornalista perche' mentire dopo quel Gp?
Ma dico, ci prende per dementi?
Perche' questa cosa Turrini la scrive ora e non l'ha resa pubblica lo scorso anno?
Perche' quando a Spa e' stata annunciata l'indagine su quel Gp, il caro Leo se n'e' stato zitto?
Perche' le parole di Briatore non sono virgolettate?
Perche' aggiunge un giudizio di Flavio su Piquet (in due parole che fa cagare) specificando che il manager della Renault glielo dice in via confidenziale e lo neghera' pubblicamente? Forse per giustificare il fatto di aver omesso questa "finta" intervista?
E poi se uno fa una roba del genere, che lo va a raccontare subito al primo cronistucolo che incontra all'aeroporto??
Ma soprattutto, Turrini c'e' o ci fa?

L'articolo poi prosegue col racconto della vittoria Benetton (per squalifica di Senna) al Gp del Giappone del 1989 e dice che gia' allora tutti erano invidiosi di Briatore (capirai), del suo intuito di "talent scout" scoprendo e ingaggiando Nannini (che pero' scopri' Minardi) e che, visto che non c'era internet, qualcuno fece girare un dossier segreto dove si parlava del passato burrascoso di Briatore con lo scopo di infamarlo; "accuse dalle quali usci' grazie a una amnistia".
Ommioddio ma quanto beve prima di scrivere?
Primo: una amnistia non e' una assoluzione.
Secondo: quel dossier non era segreto, erano sentenze dei Tribunali di Bergamo e Milano e non erano cattiverie ma SENTENZE DI PRIMO GRADO.
L'argomento viene ripreso nella 2° puntata dei segreti del menga di Turrini dove la permanenza alle Isole Vergini del maneggione viene definita una vacanza per evitare lo strees delle inchieste giudiziarie.
Il ragionamento fila a patto di sostituire "vacanza" con LATITANZA e stress con GALERA visti i 3 anni di RECLUSIONE inflittigli in quel di Milano.
Insomma mancava internet ma piu' che altro non c'era ancora l'indulto.

Nella 2° puntata c'e' pure il tentativo maldestro di far credere che quella odierna di Piquet Jr sia una vendetta a distanza di 20 anni da parte del padre del brasiliano che venne scaricato nel 1991 dallo stesso Briatore!! Qui siamo a livelli veramente pazzeschi!
E giusto per fare i complimenti al radiato Flavio e dare gratuitamente del "coglione" (testuale) a Jordan, lo smemorato Leo finge di non ricordare che l'irlandese debuttante campava di piloti con la valigia e pagava i motori. E infatti cedette il tedesco al team... che era ufficiale Ford. E sempre per caso alla Jordan ando' l'ormai ex-pilota Benetton Moreno. Ohi tutto per caso?
Poi, tanto per essere precisi, Schumi non lo scopri' Briatore e nemmeno Eddie Jordan, e' una balla clamorosa. Fu la Mercedes a tirarlo su e pago' 150.000 dollari a Jordan per far correre al tedesco il Gp del Belgio del 1991. Figurarsi se poi l'irlandese poteva permettersi di pagare UN MILIONE di dollari a stagione per Schumacher piu' il costo dei motori! Eddie Jordan anche volendo non aveva i mezzi economici per fronteggiare l'offerta Benetton. Ma da chi si informa Turrini? Dalla Pimpa?
Adesso sono curioso di vedere come interpretera' il fatto che Briatore come team manager avesse sempre almeno un pilota di cui era egli stesso il manager personale. Alla faccia del conflitto di interessi: faceva pagare al team la sua stessa percentuale!!

Nella 3° invece da ampia dimostrazione di non sapere nulla di F1 e di essere pure un gran cafone.
Da del "fesso" a Damon Hill per il mondiale del 1994 vinto da Schumacher con uno speronamento. Turrini confessa di aver capito che era sporco solo quando il tedesco fece una manovra identica a Jerez nel 1997. Ohibo' 3 anni per capirlo? Un'aquila!
Non aveva visto che Schumi era uscito di pista piegando una sospensione e che se non avesse buttato fuori Hill perdeva il mondiale?!
Si prosegue rimuovendo altri episodi come appunto la ... rimozione dei filtri alle apparecchiature per il rifornimento a Interlagos '94 (cosa che consenti' il sorpasso di Schumi su Senna durante la sosta), o la bandiera nera di Silverstone dove Briatore non richiamo' Michael per uno Stop%Go sostenendo che credeva gli avrebbero aggiunto dei secondi di penalita' solo a gara finita (dimostrando di non conoscere nemmeno il regolamento).
Leotardo si ricorda pero' del "Launch Control" (confondedolo pero' col "Traction Control") contenuto nelle centraline della Benetton; bravo 7+ ma non fu scoperto nel 1995 come dice Turrini bensi' nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Senna l'anno prima.

E questo sarebbe un giornalista? O meglio l'"inviato speciale" di un quotidiano a tiratura nazionale?
Uno che scambia sentenze per chiacchiere, fughe all'estero per vacanze e testimoni per complottisti.
Uno che confonde una stagione con l'altra proprio nello scrivere uno "speciale" e che non perde occasione per offendere gli addetti ai lavori proprio lui che nemmeno sa cosa c'e' in una macchina da corsa.

Se ce la faccio recensiro' le puntate future, sempre che non mi finisca prima la carta igienica.


P.S. sscusate la lunghezza ma dovevo riassumere e criticare 3 giorni di articoli, perche' uno al giorno sarebbe troppo nauseante.

[GIGLEMA] The Ride + Highspeed


E partiamo con la prima recensione della rassegna GIGLEMA con quello che e' uno dei film ispiratori della rubrica stessa: "The Ride" con annesso il suo richiestissimo (...) sequel "High Speed"
Se non conoscete questi 2 film non vi disperate, non avete perso niente. Ma se volete farvi un paio di risate in compagnia dategli un'occhiata: gli errori e la qualita' complessiva sono ESILARANTI.
"THE RIDE" e' per certi versi il "prototipo" del cattivo film ad argomentazione motociclistica. Contiene infatti tutto, ma proprio tutto cio' che si dovrebbe evitare.
La trama, i personaggi, le scene in moto, le tecniche di ripresa, tutto insomma e' indegno persino di un corto amatoriale.

TRAMA
La stringo al limite. Due idioti con nome improbabile finiscono a correre uno contro l'altro dopo una serie di equivoci scritti da un bambino di terza elementare.
Uno e' figo, bello, ricco sfondato, il papi gli compra la moto e per sbaglio lo ingaggiano come pilota ufficiale. Ah dimenticavo: si fa anche la piu' figa della "cumpa".
L'altro e' sfigato, ha gli amici punkabbestia, il padre ubriacone, la moto di merda, si fa solo seghe per motivi religiosi e le uniche volte che corre (fregando la moto dell'amico) viene arrestato, ricattato da un boss e infine sodomizzato perche' un team manager lo crede un altro (il figo) che poi ingaggia.
Alla fine il bene trionfa e lo sfigatello vince una gara che ancora non si sa se fosse un Trofeo Aprilia o la 250 Gp e finisce nel team ufficiale SBK a fare il mondiale. Ah cazzo se fosse cosi' facile davvero...

CRITICA
Dire che 'sto film e' una merda e' un complimento. Fa cagare dal primo all'ultimo fotogramma, la sceneggiatura pare presa da "Holly e Benji" i nomi poi sembrano fatti col traduttore di Google.
Siccome e' una produzione anglo-italo-lussemburghese i nomi sono deliranti: lo sfigato e' figlio di italiani e di nome fa Rafael, l'altro si chiama Ruben e meno male che stanno a Londra.
Non siamo a livello di Joe Tanto pero'.
Fosse stato fatto a Hollywood avrebbero messo sicuramente un ricco bianco ebreo e un delinquente di colore sbucato dal ghetto piu' l'immancabile strafiga asiatica.
La trama contorta si risolve in un finale che non c'entra nulla.
Da vedere solo se ubriachi e/o per farsi quattro risate.

ERRORI&ORRORI
Si perde il conto, racconto solo i primi che mi vengono in mente: la moto raffazzonata di Rafael con cui vorrebbe vincere il mondiale (ma quale? quello dei water?) e sulla quale l'avvinazzato padre lavora da 10.000 anni e' una comune Aprilia RS250 che dicono monti una improbabile accensione di una Ducati. Ma con tutte le centraline che ci sono vai a mettere quella di un 4 tempi?!
In pista si oltrepassa abbondantemente il ridicolo con la motazza che si spegne e viene rimessa a posto stringendo UNA sola VITE della CARENA.
Dopo un tempo 5" superiore al minimo per qualificarsi, basta pistolare sulla molla perche' "la moto scivola sulle curve a destra" per fare un tempone. E in quelle a sinistra? C'e' un'altra molla?
In gara poi i due sono appaiati all'ultima curva, lo sfigato apre e arriva solitario e l'altro non e' caduto. Si sara' fermato?

TECNICA
Come sopra. Scritto alla cazzo, pieno zeppo di errori, poteva avere scene dinamiche decenti? Infatti il massimo che si vede e' una moto a 50 km/h che finge di inclinarsi in pieno rettilineo. Il ginocchio vede l'asfalto col binocolo.

VOTO
Zero meno al cubo. Ma non disperate: nello stesso anno esce il sequel!!




High Speed vede i nostri cari cretini direttamente nel mondiale SBK e qui l'Aprilia sogna ad occhi aperti dominando in lungo e in largo con 3 piloti ufficiali: Raf lo sfigato, il figo Ruben promosso nonostante sia un pippa cosmica, e il super campione tetesko Kfioeowgihihwisten.
Volendo questo riesce a essere peggio del primo grazie al fatto di essere incredibilmente noioso oltre ad avere tutti i difetti del predecessore.

TRAMA

L'alcoolizzato padre di Rafael e' ora manager del figlio con delega al combinare guai e indebitarsi ancora. Cosi' il prode Raf scommette su se stesso e per salvare il padre deficiente passa sopra il suo migliore amico letteralmente costringendolo alla sedia a rotelle.
Siccome nel primo film di figa ha fatto solo la voglia, nel sequel il protagonista si tromba sia la fidanzata dell'amico invalido che la PR del team(una Pandolfi di cui si poteva far sicuramente a meno) che, per puro caso e' anche la nuova fidanzata dell'amico Ruben.
Pensa se non erano amici...
Ma siccome tutto e' bene cio' che finisce bene Ruben perdona la causa di tutti i suoi mali, che lo ha reso invalido, cornuto e mazziato invece che prenderlo a badilate sul muso. E l'amico di merda fa vincere il mondiale Superbike al compagno Khgoihfgeiqerrwerwtghihaghesten. Da notare che a Bayliss bastava un 7° posto e non ce la fa...
E vissero tutti e quattro felici e contenti. Tanto Raf se le tromba tutte e due e l'altro guarda. Non a caso il titolo italiano e' "La rivincita di Raf" che in realta' non vince nulla ma almeno scopa.

CRITICA
Allungare un brodo moscio di suo ha reso la storia ancora piu' noiosa, poi gli sceneggiatori (italiani stavolta) insistono con un buonismo fuoriluogo e poco credibile. Se nel primo si rideva, stavolta si sbadiglia.

TECNICA
Ci sono le solite inquadrature quasi statiche a 30km/h con le finte pieghe cui pero' si aggiungono le immagini ufficiali prese pari pari dal DVD del mondiale SBK. Poi qualcuno mi spieghera' perche' un italo-inglese, con nome spagnolo corre con un casco recante la bandiera australiana spacciandosi per Corser.
Peccato che le suddette immagini siano sempre le stesse ripetute cento volte e riferite alla gara di Valencia (dove l'Aprilia vinse, ma va?) che nel film e' gara di apertura e pure di chiusura del campionato (!!) nonche' ripresa anche per tutte le altre.
E qui c'e' l'errore piu' grossolano: dopo averci fatto vedere 10 volte Valencia, quando finalmente si corre al "Ricardo Tormo" che ci fan vedere? Ma IMOLA naturalmente!

Alla fine qualcosa di positivo c'e': questi film son quasi introvabili, li potete vedere solo a tarda notte sull'emittente che ne ha i diritti. Quale?
ITALIAAAAA UNOOOOOOOO (che domande).

domenica 20 settembre 2009

Gigler presenta: GIGLEMA



Gigler.blogspot.com in collaborazione con 20th Century Fox, Universal Studios, Paramount Pictures e il "Bombolo Fan Club" di Codigoro presenta: GIGLEMA non-periodico di diffamazione cinematografica.

Quante volte (tanto tempo fa) siete entrati in una videoteca e vedendo in copertina auto e moto da corsa avete finito col noleggiare un film di merda? Se sono tante GIGLEMA e' la guida che fa per Voi. Se sono poche fa per Voi ugualmente cosi' potete evitare di sbagliare o verificare l'affidabilita' delle nostre recensioni.
Ma che c'entra il cinema con le corse? Poco purtroppo perche' pur essendoci parecchie pellicole che trattano di corse, il 99% sono puttanate cosmiche.
L'idea ci e' venuta guardando un film che recensiremo, talmente brutto e fatto male da farci rimpiangere certa Tv. Per chi ama sia il cinema che le corse vedere cose del genere e' come confrontare i Radiohead con Cristina D'Avena, Michael Douglas con Accorsi o i Beatles con i Bee Hive. Rendo l'idea?

Quando non avremo nulla da scrivere sulle corse, o vediamo qualcosa di veramente brutto o semplicemente quando ci garba recensiremo alcune opere cinematografiche poco opere e scarsamente cinematografiche. Ma anche quei pochi filmS fatti bene, che non mancano, e sembrano quasi eccezioni a confermare la regola.
Perche' le corse sono passione e il film e' spettacolo. Se una persona non e' appassionata di corse (generalmente le mogli) e la portate in autodromo vi rivolgera' immancabilmente due domande: "Ma che c'e' bisogno di fare tutto 'sto casino?" e "Ma cosa c'e' di divertente a girare in tondo?"
Ecco allora che gli sceneggiatori e i registi infarciscono i film sulle corse di puttanate credendo cosi' di rendere interessante una cosa per pochi (che pochi non sono).
Gli ingredienti per fare un film di merda sulle corse sono i soliti: uno sfigato diventa campione contro tutto e tutti, c'e' una figa che gliela la da alla fine quando vince, incidenti assurdi dove non si fanno un cazzo e poi salti che a confronto Bo&Luke di Hazzard giocavano a "campana".

Vaglielo a spiegare invece che a noi quel girare in tondo interessa cosi' com'e' anche se puo' sembrare noioso. Guardate la F1: tutti si addormentano a guardarla e si lamentano, pero' non si perdono una partenza. C'e' sempre la voglia di guardarla, vedere le auto, le moto. Perche' noi siamo appassionati di motori e pazienza se magari si vedono pochi sorpassi, l'interesse e' alto comunque.
Ma al cinema questa "sfumatura" e' stata colta soltanto poche volte, guardacaso da un attori piloti, dilettanti ma uomini veri come Steve McQueen e Paul Newman che hanno fotografato in maniera pulita e con poca retorica due gare leggendarie come la 24h di Le Mans e la 500 Miglia di Indianapolis. Ma erano altri tempi, fine anni '60 e inizio anni '70. Erano anni in cui i film erano veramente drammatici, a volte tragici, con quei finali che ti lasciavano sempre l'amaro in bocca.
Poi arrivarono gli anni '80, cazzoni alla massima potenza e le puttanate si sono moltiplicate fino al punto di non ritorno -che non e' purtroppo il "Punto Zero" di un mitico film "on the road" che vi straconsiglio-, di Fast&Furious che rappresenta l'apoteosi delle cagate su celluloide e forse ora e' tardi per fare qualcosa di meno minchione.

Per fortuna i film validi rimangono e uno se li puo' sempre procurare, in fondo se un film non l'avete mai visto e' nuovo, no?
Scoprirete cosi' che dice molto piu' il finale di "Two Lane Blacktop" di qualsiasi cazzata possa uscire dalla bocca di Vin Diesel o che la F.Indy e' piu' veritiera negli occhi di Paul Newman che in quelli da pesce lesso di Stallone, che son piu' espressivi 20 minuti senza dialoghi con McQueen che i discorsi farneticanti sul protossido d'azoto e che la Nascar di Tom Cruise e' piu' demenziale ma meno divertente di quella di Ricky Bobby.

Ma i film di merda li tratteremo perche' se guardati con ironia sono involontariamente piu' comici di un cinepanettone.
Come dice il nostro amico LUCIANO SPALLETTI: "Se un film e' comico o drammatico dipende dalle situazioni, e' una questione di atteggiamento"

Sperando di far cosa gradita vi rimando al prossimo appuntamento -data da destinarsi- con le nostre recensioni.

venerdì 18 settembre 2009

BERSAGLIO GRASSO


Il personaggio meriterebbe non un post, ma un romanzo su piu' volumi. E magari pure un film che so di Scorsese o al limite di Tarantino. Ma e' certo che FLAVIO "NAOMO" BRIATORE ci manchera'.

Il Gigione Bianco, coi suoi occhialini azzurri troppo piccoli per il suo faccione, stavolta e' stato centrato. C'e' chi dice sia un trappolone di SadoMax Mosley, chi di Ecclestone e chi ancora molto semplicemente si ferma ai fatti senza pensare a chissa' quali congetture.
Ma la verita' la sa solo lui e siccome e' un Maestro Contaballe, non la sapremo mai.
Gia' perche' Flavione nostro non e' la prima volta che lo beccano a fare delle cazzate, la sua intera vita e' una serie di precedenti a dir poco oscuri. Eppure i giornalisti sono confusi. Non sanno se difenderlo oppure no. C'e' chi lo vede colpevole da subito, chi lo difende ma senza nascondere dubbi e i soliti che pensano solo a salire sul carro dei vincitori in trepidante attesa di affermare "Io l'avevo detto!!" Come Leo Turrini che prima lo difende scambiando per chiacchere senza fondamento due sentenze di primo grado dei Tribunali di Bergamo e Milano che lo condannano rispettivamente a 1 anno e 6 mesi e 3 anni di reclusione.
E alle Isole Vergini, caro Turrini, non ci ando' con l'idea geniale di aprire negozi Benetton, ma per l'estradizione e rientro' dopo un'amnistia come un Gaucci qualsiasi.
Non a caso panza fa rima con latitanza (diavolo d'un Silvestri).
Oggi, dopo aver letto che la Renault ammette l'errore e scarica il manager, lo stesso giornalista dice di non averlo mai ammirato e non crede a una parola del geometra di Cuneo. Alla faccia della coerenza.
Ma andiamo con ordine.

FASE 1: la notizia pazza
Un paio di Gp fa salta fuori la notizia che la gara di Singapore dello scorso anno fu truccata dalla Renault. Chi sia stato a mettere in giro la voce é fin troppo ovvio. La "velina" arriva dal Brasile, casualmente lo stesso Paese di Nelson Piquet Jr, casualmente appena appiedato dalla Renault e sempre casualmente il trucco sarebbe un incidente volontario di... Nelsinho stesso. Ma i giornali ci girano attorno timorosi di dare notizie false, anche se ovvie.
Puntuale arriva la rivelazione del segreto di Pulcinella: a fare l'uscita (di pista e di bocca) e' stato il giovane pilota brasiliano.

FASE 2: a viso scoperto
Per un po' la notizia, scandalosamente importante, viene tenuta a margine delle cronache. Un riquadrino, due righe buttati la' in un angolo. Naomo viene preso alla larga, (ci mancherebbe, largo com'e'...) tutto pare un enorme ammasso di balle. Pero'...
Pero' la denuncia diventa ufficiale presso la FIA che avvia una indagine ed ecco il colpo da Maestro: Briatore mostra lettere in cui dissuadeva con arroganza i Piquet dal solo provarci. Cosa c'e' di strano?
Che i giornali non si accorgono che Briatore passa da un "Non ne so niente" al mostrare corrispondenza datata. Qui le cose son due: o le lettere sono false o non e' vero che non sapeva nulla di una storiaccia che andava avanti dal licenziamento del piccolo Piquet.


FASE 3: protezione al pentito

Una prima indagine della FIA non porta a nulla. Vengono interrogati tutti gli interesati a Spa ma rimane una questione di parola di Piquet contro parola di Briatore senza riscontri oggettivi e concreti.
Ed ecco puntuale la mossa Tiger della FIA: immunita' a Piquet Jr se dice tutto. Mi spiace ma per me questa rimane una boiata. Ammesso e non concesso che il pilota sia un delatore, cosa lo trattiene dal portare avanti una balla se non rischia nulla? E poi perche' viene offerta l'immunita' solo al pilota e non al team manager?
Cosi' si ottiene solo di accreditare preventivamente una versione a discapito dell'altra. Senza contare che SE PIQUET ERA ONESTO, A SBATTERE NON CI ANDAVA.
Ma la mossa ha successo, vengono fuori conversazioni radio, telemetria e dettagli sull'accordo che prevede l'incidente a una determinata curva.
Flavione e' circondato... nonostante la notevole circonferenza.

PAROLA ALLA DIFESA
A questo punto le accuse sembrano qualcosa piu' di qualche chiacchera, "il Tribula" si difende come puo': con le lettere di cui sopra e poi giustificandosi senza riuscire a far cadere le tesi dell'accusa. Per Naomo non era possibile pianificare una strategia incentrata su un incidente al 14° giro con ancora parecchi altri giri da percorrere, in seguito la Safety Car sarebbe entrata per altri incidenti e infine a Piquet il contratto non e' stato rinnovato alle sue condizioni.
Beh, anche se fosse vero pero' non esclude niente di quanto affermato dal suo ex-pilota perche' solo a quel primo pit stop Alonso ha avuto un effettivo vantaggio sulla concorrenza rifornendo giusto un attimo prima dell'ingresso della SC, il fatto che in altre occasioni non abbia avuto vantaggi non esclude quello gia' usufruito.
Il rinnovo di Piquet Jr e' avvenuto piu' tardi, e' vero, a 1 milione anziche' 2.5 e con la clausola di tot punti da racimolare, ma e' proprio per quella rescissione che Nelsinho si sente tradito e vuota il sacco.
In pratica Flavio si smerda col suo stesso culo dicendo che non l'ha accontentato.


CAPRONE ESPIATORIO O AGNELLONE SACRIFICALE?

La Renault taglia la testa al toro, giusto per rimanere in tema di bestie e con un comunicato annuncia che Briatore e Symonds non fanno piu' parte della scuderia.
Perche'?
Mi riesce difficile credere che chi e' sicuro della propria innocenza si metta colpevolmente da parte. Infatti lo scarno comunicato Renault dell'altro giorno viene completato dalle dichiarazioni del Direttore Generale della Règie che parla di "Grave errore commesso". In pratica la Renault ammette di sapere che l'illecito e' stato commesso e ritiene responsabili i due personaggini licenziati o consigliati a dimettersi mettendo tutti sullo stesso piano "Piquet non c'e' gia' piu', Symonds ha lasciato, adesso Briatore"
A questo punto che Naomo si sia immolato o silurato dai suoi superiori poco importa, nessuno lo difende piu'. Nemmeno l'amico Ecclestone che parla di "Flavio indifendibile". Brutto avere amici potenti che poi alla fine sono amici solo del potere anche quando passa di mano.

Ma non temete, Flavione risorgera'. Magari in politica, magari nel calcio ma fara' ancora parlare di se'. Impossibile scaricarlo.

Anche perche' dal water non ci passa.

giovedì 10 settembre 2009

E PUPPI TI FA CIAO


Sara' capitato anche a voi di tornare al lavoro o a scuola dopo una lunga assenza, magari riprendendovi qualche giorno prima, non proprio quello del rientro.
Ma immaginiamo che difficilmente qualcuno vi abbia accolto cosi': "Ah ma allora se sei qui non avevi un cazzo!"
A Stoner e' capitato.

A dirglielo pero' non sono stati gli unici che ne avrebbero avuto diritto, cioe' i suoi datori di lavoro che se ne sono guardati bene dal farlo, bensi' gli "osservatori". Particolare non da poco.
Vedere Casey con in braccio un bel pesciolone ha mandato su tutte le furie tutti tranne chi al limite poteva averne motivo. Posso capire l'avessero immortalato circondato di puttane... ehm pardon ESCORT come va di moda chiamarle adesso, ma adesso pure la pesca (che a me fa schifo) e' diventato evidentemente un modo di mancare gravemente di rispetto.
Le righe che seguono non sono a difesa di Stoner che in Italia e' indifendibile oramai visto che con lui ce l'hanno sia tifosi di Rossi che della Ducati, ovvero il 99.9% degli appassionati di motomondiale. E' invece un commento in liberta' sul primo interrogativo che mi e' venuto in mente: perche' la Ducati non si incazza??
Insomma mi son fatto la domanda che gira su giornali e tv e mi sto dando la risposta che come sempre e' la piu' banale. In un'epoca dove si complica pure il pane la banalita' e' oro. Purtroppo quando qualcuno di mestiere va a urlare in tv ci viene in mente che “la menzogna diventa verità e passa alla storia” (G.Orwell)

L'argomento Stoner l'abbiamo affrontato piu' volte, tra i pochi, pochissimi a difenderlo da subito perche' venne accusato subito di "somatizzare" sotto forma di malore fisico la pressione psicologica degli avversari. Una puttanata non credibile perche' detta appena si senti male e quindi priva di qualsiasi riscontro. In altre parole improvvisata.
Da quel malore di Barcellona per un po' sembrava non guarire e si senti maluccio pure ad Assen poi le cose migliorarono ma l'australiano divenne poco resistente alla fatica, girando poco nelle prove e durando al massimo una decina di giri prima di alzare notevolmente il ritmo, concludendo al piccolo trotto e crollando nei box.
Di qui la decisione, durante la pausa estiva di fermarsi. E fin qui sono fatti. A meno che qualcuno creda che Casey sia in grado di vomitare e diventare pallido a comando; in tal caso dategli l'Oscar!
E qui arriva il primo domandone.

Stiamo parlando di un pilota che e' scappato ai suoi impegni rendendosi irreperibile o stiamo parlando di una decisione presa di comune accordo con la squadra? Un po' una e un po' l'altra a seconda delle versioni.
In Australia ci va perche' il motomondiale e' fermo, ma poi non rientra dopo aver consultato i medici di sua fiducia. Qui i maligni sostengono senza consultare la Ducati che invece non batte ciglio e anzi fa un comunicato che tutti omettono di citare (e gia' qui...).
Ora, al netto di tutto il tifo del mondo, esclusi bimbiminkia e fanboys allo stato brado, c'e' qualcuno che crede che se cio' fosse avvenuto in disaccordo con la squadra la Ducati avrebbe lasciato correre??
Perche' qui le cose son due: o la Ducati ha compreso la situazione e ha lasciato a riposare il suo pilota di punta o a Borgo Panigale sono dei minchioni che si fanno prendere per il culo.
Inutile sottolineare che la stragrande maggioranza degli opinionisti a tempo pieno direbbe "La seconda che hai detto!"
Ad avallarla la grande irritazione della Philip Morris che starebbe facendo di tutto per prendere un altro pilota, disposta a pagare 7 milioni Lorenzo e adesso pure a pagare la penale a Rossi se rompe il contratto con Yamaha.
Ma scusate, se Stoner non lo vogliono piu', perche' non gli stracciano il contratto? Non gli costerebbe quanto un altro pilota e potrebbe pure tirare in ballo l'inadempienza contrattuale. Perche' Pernat dipinge il comportamento di Stoner gravissimo e quelli della Ducati no?

A me sembra lapalissiano che questa pausa sia stata presa in accordo con la squadra (e di conseguenza lo sponsor si adegua) e non contro di essa. Sentite cosa dichiara Suppo:"Lo conosco molto bene: non si sentiva fisicamente bene per davvero, e lui aveva bisogno di questa pausa. So che siamo stati criticati per non essere andati in Australia, ma so che Casey sta molto bene ed è con i parenti e gli amici più stretti"
Mi sembra inutile chiedersi perche' non se la prendono con uno che non ha fatto nulla contro la loro volonta'. Se volevano cacciarlo lo facevano subito. Io col mio mononeurone ci sono arrivato, perche' poi altri vanno in tv a dire che la Ducati non dice nulla? Perche' Pernat un giorno si' e l'altro pure tra Griglia di Partenza e Fuorigiri finge che il Team Manager Ducati queste cose non le vada ripetendo da settimane?!

Ultimamente, come il suo omonimo PRAVETTONI, Carcarlo Pernat c'ha la fissa del licenziamento in tronco.
A Misano era da licenziare Pedrosa perche' ha detto che la Yamaha va piu' forte, adesso auspica una penale per Stoner perche' secondo lui centinaia di operai (e di conseguenza centinaia di famiglie) rischiano il licenziamento se la Ducati non vince. Una tragedia. E meno male non c'e' il Gp d'Argentina senno' pure i bond erano opera sua.
Eppure se non ricordo male quando Pernat era direttore sportivo Aprilia si vide stracciare il contratto del proprio pupillo Capirossi che poi segui' in veste di manager personale. Ma tutti hanno rimosso questo ricordo, lo ospitano a parlare come se fosse neutrale, a parlare bene di Capirossi sempre, a parlare bene di Simoncelli sempre e sparare merda su Stoner... sempre. Nessuno si chiede quanto possa essere attendibile un opinionista che e' coinvolto al 100% negli affari di alcuni piloti a scapito di altri.
Mentre Suppo lascia correre col sorriso come se non gliene fregasse un cazzo, Carcarlo e' cosi' determinato e convinto di cio' che dice che ti viene il dubbio di aver capito male o di non capire un cazzo (la seconda che hai detto).

Ha quasi convinto pure me confondendomi di continuo perche' il manager spara anche delle grosse balle con una convinzione terrificante.
A Grigliata di Partenza ha affermato "Alla Ducati dopo i test medici in America han detto che Stoner aveva una gastrite e una anemia e il pilota 5 secondi (LOL) dopo ha detto che stava benissimo e non aveva niente"
Ma quand'e' che Stoner ha detto di non avere nulla? Dire che non sai la causa non significa che non hai niente!
E' vero che Suppo parlo' dell'anemia e pure i medici americani lo confermarono MA non dissero che era la causa. Era la testimonianza di un fisico debole, magari alimentato male. Stoner non disse mai "Sto benissimo e non ho una sega" questa e' un'invenzione degna di Dumas. Casey affermo' che non era LA CAUSA.
Sarebbe un po' come dire "Sono debole perche' sono pallido".

Ma CarCarlo vuole vederci chiaro: se non gli spiattellano il nome di un cazzo di virus, Stoner per lui rimane un simulatore, un malato immaginario.
Insomma pillola rossa o pillola azzurra? O meglio SUPPOsta rosso Ducati per credere che Casey avesse solo bisogno di recuperare dopo la debilitazione e tornare alla realta' come se niente fosse? O supposta azzurro Rizla che ti rivela la messinscena, che non e' vero niente, che il pilota australiano e' scappato da Rossi, che la moglie gli fa le corna e persino un polso finto che non si e' mai fratturato? Qui non si tratta piu' di problema fisico o psicologico. Si dibatte su malessere vero o simulato. Realta' o Matrix?
A voi la scelta.

La soluzione suggerita da Bobbiese e' a dir poco esilarante: "Poteva fare come Schumacher che ha fatto una conferenza stampa... anche se i problemi al collo non si sa se sono veri o no" COME COME? Secondo BobbiGol e' meglio sparare una balla ufficiale cosi' per intrattenimento. E' incredibile come si possa dire nella stessa frase che e' meglio una conferenza ad uso e consumo di giornalisti e tifosi per poi dire che magari era tutta una cazzata ma almeno ce l'ha detta! Allora Stoner che doveva dire? Invece di "i medici dicono che ho corso con un virus che mi ha debilitato" doveva andare davanti ai fotografi e dire "Ho un tumore, ma all'Estoril poi torno... se non muoio"
Chissa' se Bobbiese avra' ripensato a quel passaggio quando stamattina i giornali recavano la notizia di uno Schumacher di nuovo in pista e IN MOTO!! Gia' guarito? Ci ha messo 6 mesi ad accorgersi del "piu' grave incidente della sua carriera" e dopo un mese rischia lo stesso osso del collo come se niente fosse?

Insomma uno ha la grave colpa di passare i giorni di riposo a pesca col cugino, l'altro invece ha tutto il diritto di rischiare di spaccarsi le ossa in pista.
Perche'?
Perche' almeno Schumi ha indetto una conferenza stampa.

domenica 6 settembre 2009

POLLAIO A DUE PIAZZE


Tra le qualita' di un buon telecronista c'e' sicuramente quella di riuscire a rendere divertente un evento che magari non lo e'.
Bene, non e' una qualita' di Guido Me(r)da.

A Misano la meritatissima vittoria di Rossi -velocissimo tutto il weekend- ha visto praticamente solo i sorpassi su Pedrosa a causa di due "lunghi" e lo scavalcamento dello scattante Elias partito coi migliori. Per il resto ZERO. Certo non era facile animare una gara cosi' dove 2 piloti fanno il vuoto, son separati abbastanza da non lottare e fanno tempi simili: piu' veloce Rossi ma spesso solo di un decimo o due.
Non era facile ma si poteva evitare di renderla ancora piu' noiosa? Si' NON MENANDOCELA PER MEZZ'ORA CON 'STO CAZZO DI SOMARO BASTAAAAAAAA!

"E' tornato Varenne", "Anche gli asini volano", "il somaro diventa purosangue" e via cosi' di continuo senza dire altro. Ma che DUE COGLIONI!
Il problema e' che a dire queste cazzate Me(r)da si crede simpatico. Come la "pinna di squalo" "metti fuori il piedino Valentino". Si sa, se una battuta anche divertente la fai 2.000 volte poi rompi i coglioni.
Se la battuta e' pure un po' scontata e non proprio divertente diventa insopportabile.
A un certo punto, nel giro d'onore, sembra rendersene conto pure Me(r)da mentre si lancia nell'ennesima cazzata: "E si eleva al cielo un nitrito... no dai basta senno' poi diventa noiosa 'sta cosa" e meno male che te ne sei accorto!
Ma siccome ha la memoria di uno Spectrum scassato riprende immediatamente con le interviste ai box dove ci regala una bella poesiola: "Se mi dicono che gli asini volano da oggi ci credo". Reggiani risponde con un tono che ci fa capire il suo sguardo e il suo gesto. Hai rotto il cazzo.
Certo se gli asini stessero zitti sarebbe pure meglio.

Siccome la vittoria di Rossi ha riportato nella giusta orbita l'intero pianeta, a Fuorigiri si respira aria di grande soddisfazione. L'ossigeno in esubero porta inevitabilmente al delirio dei sempre soliti ospiti. Ma perche' non lo chiamate cast? Rinco Cereghini, Narco Lucchinelli, Carlo Pernacchia sono un trio di quelli che se li vedi dalla porta del bar vai a prendere il caffe' da un'altra parte.
Parte Narco con una poesiola che ora non ricordo esattamente dove mette in rima "porfuera" e "per tera". La deve aver scritta proprio ora perche' dopo Indianapolis parlava di pastiglie aperte. Che le abbia ingoiate?
Certo di fronte a un pubblico meno nazional popolare rendeva di piu' con le poesie su Melandri che invece su Italia Unooooooo e' diventato intoccabile.

Rinco Cereghini parte aggressivo con le sue certezze matematiche: "Rossi non ha dato una paga a Lorenzo, ma 28!! Tanti sono i giri dove e' andato piu' forte dello spagnolo che ora esce ridimensionato"
Ridimensionato? Ma fosse arrivato merdesimo, era secondo a 2" sono due che lottano sempre, Rossi ha tirato tutta la gara, dov'e' che Lorenzo viene ridimensionato? Non va forte? A me non e' sembrato cosi' arrendevole, mica era a 20"! Quindi si avventura in un discorso piu' vasto e come solito fuorviante quando afferma "Rossi ha vinto per una serie di motivi..." No. Rossi ha vinto PER UN MOTIVO perche' e' ANDATO PIU' FORTE. Punto. Non e' che fosse li' in pista per arrivare 4° (quello e' IL posto di Dovizioso) e poi cosi', per far dispetto alla Yamaha e' andato a vincere.
La verita' e' che tra questi piloti lotta ce ne e' sempre e per sapere chi vince bisogna aspettare la domenica. Non e' possibile stabilire una forzata gerarchia in cui e' indubbiamente piu' forte chi vince e c'e' chissa' cosa dietro chi perde. Questo vale per tutte le menate merdasettare come pressione psicologica, contratti da rinnovare e messaggi subliminali al team; come De Angelis che parla del nuovo Traction Control avuto dalla Honda, mentre i nostri continuano a dire che i piloti rendono di piu' quando rischiano di essere appiedati.
Ma lo vogliamo capire che questi ragazzi vanno in pista per vincere? Vogliamo lasciare le stronzate fuori dall'autodromo per piacere? Rossi e' andato piu' forte, e' stato piu' forte, perche' corre per vincere e ci riesce spesso. Il resto sono chiacchere. Ora sta a vedere che ha vinto per far dispetto alla Yamaha; ha vinto perche' e' il modo piu' efficace per vincere un mondiale.

Carlo Pernacchia aspetta invece le interviste per scattare come una molla ogni volta che crede di aver capito qualcosa.
Pedrosa dice che la Yamaha va meglio della Honda e a lui subito si chiude la vena "Se lo traducono in giapponese lo licenziano in tronco" E perche'? E' come aver detto che la terra e' rotonda! Cosa credi che quelli della HRC non lo sappiano? Vogliamo negare che la Yamaha ha perso solo 4 gare di cui due dal meteo incerto?
Lorenzo dice che la Honda aveva un gran motore ed era difficile passare Pedrosa "E allora perche' non e' andato alla Honda!!!" Ma cazzo "Carletto principe dei mostri" ma non si puo' fare neanche una constatazione senza che ci sia polemica? Doveva scambiare la moto con Dani durante la corsa? Ha solo detto perche' faceva fatica a passare e pure Rossi ha approfittato di una curva presa larga dal pilota HRC.

Si passa poi a parlare di mercato per il 2011 perche' l'attuale e' stato chiuso dalla conferma pure del duo Repsol-Honda. Poteva non esserci polemica comunque?
La Yamaha avrebbe infatti la grave colpa di aver rinnovato il contratto di Lorenzo... perche' cosi' tradisce Rossi... non e' giusto...
Come si diceva una volta: rimango basito. Ma si rendono conto questi buffoni che se sulla seconda M1 ci fosse una pippa non ci sarebbero due Yamaha davanti? Che dovevano fare? Lasciarlo alla concorrenza? Ma se Ducati e Honda han fatto delle grandi offerte per averlo, la Yamaha che ha in casa un 22enne con due zebedei cosi' doveva lasciarlo andare?

Tutto questo perche' a Rossi non piace avere un altro gallo nel pollaio. Per fargli omaggio dovevano perdere Lorenzo. E questo da la misura del loro modo di pensare. Ma come si fa a dire nella stessa discussione che Rossi e' millemila volte piu' forte di Lorenzo, che lo spagnolo esce ridimensionato e poi aggiungere che la Yamaha NON doveva prolungargli il contratto? Ma se Rossi e' piu' forte qual'e' il problema? Forse il problema e' che non e' cosi' tanto piu' forte da non preoccuparsene. E soprattutto perche' Lorenzo non e' infastidito da Rossi e chiede PARITA' tecnica mentre a Rossi da fastidio che Lorenzo rimanga e non gli piace correre a pari condizioni? Francamente questo allarmismo non lo capisco. Per me Rossi non deve temere Lorenzo, ma deve si' sudare per batterlo. Quindi da un lato comprendo che a Rossi possano girare un po' i coglioni ma per noi e per i giornalisti questo dualismo dovrebbe essere manna. Non sono due numeri 10 che non possono coesistere, son due piloti fortissimi che lottano, magari fossero messe tutte cosi' le squadre!!

A confermare che al popolino di me(r)daset non fa piacere avere Lorenzo tra le palle arriva il parere di un barbone trovato a rovistare tra i cestini per cercare un adesivo usato da attaccare allo scooter: e' il Clown Triste Disgraziano Rossi. accolto subito cosi' da Lucchinelli: "Vale dovevi metterci la faccia di tuo padre al posto del somaro!" Standing ovation.
Richiamato al ruolo di opinionista dopo una breve pausa ha finalmente l'opportunita' di parlare. Per Graziano Rossi la Yamaha e Vale son come marito e moglie, Rossi la ama ma se gli mette le corna o alza la gonna per mostrarsi a un altro, suo figlio potrebbe scaricarla. Un modo colorito per dire che una Yamaha che si svela allo spagnolino appoggiandolo al 100%, Vale non la vuole piu'. La vuole tutta per se'.
Ora, ribadisco, e' legittimo che Rossi la pensi cosi' pero' trovo strano che gente che considera la Ducati ostaggio di Stoner e la Honda ostaggio di Pedrosa e Puig, voglia il monopolio di Rossi sulla Yamaha.

Da sportivo spero sempre nella lotta, poi poco me ne frega di chi vince. Perche' quando uno vince meritatamente come Rossi a Misano non c'e' nulla da recriminare o rosicare. E' pero' brutto augurarsi che quella moto li' ce l'abbia solo lui e siano gli altri ad andarsene.
Preferiro' sempre un Rossi che vince battendo un compagno come Lorenzo a un Rossi con lo sparring partner tipo Ukawa. Ve lo immaginate un Talmacsi ultimo con la M1 e tutti a dire "che schifo la Yamaha!" Meglio un Alonso VS Raikkonen in Ferrari per dire, piuttosto che Schumi VS Barrichello.

Ma siccome Graziano conferma che le balle girano a Vale piu' che agli altri -ahi ahi brutta cosa la pressione- i nostri si avventurano in tutta una serie di possibilita' dove e' ROSSI E NON LORENZO a dover lasciare la Yamaha!! E gli esempi tirati in ballo non sono che so Lawson e Rainey, o meglio ancora Spencer e Lucchinelli -bravo a tirare in altro modo- ma addirittura Agostini e Read...
Ecco quindi che Vale viene spinto sempre piu' fra le braccia della Ducati senza dire pero' che pure Stoner sarebbe un osso duro. Ma ormai e' scontato -per loro- che Casey dalla Ducati se ne va e che tutta Italia vorrebbe Rossi sulla Rossa.
Perche' come dice Rinco:"Mi accusano di essere valentiniano, ma come si fa a non esserlo?"

Gia' come si fa?
Smettendo di dire cazzate pero' nessuno te ne farebbe una colpa.

giovedì 3 settembre 2009

DALLA PADELLA ALLA BRACE?


Senza farsi aspettative sui risultati, a Monza ci sara' da divertirsi e magari pure da ridere: GIANCARLO FISICHELLA IN FERRARI!!!
L'avreste mai detto? Io nemmeno nei miei peggiori incubi. Che abbiano bisogno di nuovi crash test?

Del Gianca mi ricordo un aneddoto risalente al 2002.
Vado con un paio di amici a vedere le qualifiche del Gp di S.Marino a Imola e ci piazziamo alla "Costa" si insomma le mitiche Acque Minerali" che puzzano di uovo marcio. La sera prima ha piovuto parecchio ma la pista e' quasi completamente asciutta. Asciughiamo anche noi i seggiolini e ci sediamo ad aspettare le qualifiche. Un mio amico nota che un albero ha creato una zona d'ombra alla prima delle 2 curve che abbiamo nel campo visivo. Sotto quei rami la pista e' ancora visibilmente umida. Notare che quella curva si fa quasi in pieno in discesa per poi affrontare la seconda ben piu' stretta e in salita.
Ci chiediamo se la vedranno quella chiazza e chi invece andra' fuori pista nel prenderla. Cominciano a girare i piloti e si vede subito che alzano il piede in quel punto: bravi.
Ma uno no. Ce n'e' uno che li tiene giu' il piede.
Temerario?
Incosciente?
Ciecato?
No e' FISICHELLA! Si accettano scommesse su come andra' a finire, ma nemmeno il tempo di raccogliere le quote in tribuna e SBAAAAMMM il FISICO va dritto... sbandando proprio su quella chiazza. Che mito!

La scelta della Ferrari sembra quasi annunciata da tempo, non dalle parole ma dagli eventi. Fisichella si candida, poi fa la Pole(!!!), e rischia di vincere il Gp del Belgio dietro di un soffio a Raikkonen!
Ma non basta: si ricandida alla guida della Rossa che guardacaso ha un credito nei confronti del boss della Force India (4 milioncini e sticazzi) per la fornitura di motori dello scorso anno.
Ed ecco la soluzione: Fisichella in cambio della fornitura passata +/- qualche soldo non si sa. E' un affare? Mah, non ne ho idea.

Certo guardando la gara di Spa sembra un'occasione colta al volo ma rimane da chiedersi come mai un team di secondo piano e un pilota tutto sommato mediocre, diventano protagonisti cosi' all'improvviso? C'e' chi parla di strana rotazione degli pneumatici Bridgestone e meno male che c'e' il monogomma neovaccino anti-polemniche adottato oramai da tutte le categorie. Ma e' peggio dire che un fornitore fa gomme migliori di un altro nell'ambito di una competizione o e' peggio avanzare sospetti sull'unico che c'e' e dovrebbe garantire parita'?

Comunque vada, Fisichella ci toglie un imbarazza intestinale: LUCA BADOER. L'uomo che ci ha fatto dimenticare IVAN CAPELLI. Certo DVA e' dispiaciuto per le grasse risate che ci saremmo fatti pure a Monza, ma chissa' magari Fisichella non ce lo fara' rimpiangere. Scommettiamo come a Imola?
Almeno Fisico e' un pilota di F1 in attivita' e non un ex-pilota fermo come un paracarro gia' 10 anni fa quando correva. Il cronometro non mente, Badoer 3" pigliava a Valencia e 3" ne prendeva a Spa. Alla faccia della pista che non conosce.
Il collaudatore campione di arrampicata sugli specchi prima del weekend belga era fiducioso perche' conosceva la pista. Poi (come avevamo previsto ma non scritto DVA ed io) ha ovviamente sottolineato le modifiche alla pista stessa. Sta a vedere che 3" li prendeva tutti alla chicane Bus Stop ridisegnata.

Poi se l'e' presa con la stampa rea di averlo attaccato. E per cosa? Se uno e' sempre ultimo bisogna dirgli bravo? Io credo che abbiano invece esagerato nel difenderlo era da prendere a torte in faccia gia' a Valencia. Infatti i i giornalisti si sono poi vendicati; ma come difendiamo l'ultimo degli ultimi e questo si lamenta pure? Ma che bisognava dirgli?
Nel corso del weekend se l'e' presa poi con la pioggia che non gli faceva prendere confidenza col mezzo, ma si vede pioveva solo su di lui visti i tempi imbarazzanti. Poi la chicca: anche col sole e' indietro come il Medio Evo. E che ti tira fuori? Che non riesce a "trovare gli assetti adatti al mio stile di guida". AH AH AH. E che stile sarebbe? Quello del parcheggiatore? O del carrello della spesa? No perche' le velocita' son quelle.
L'obiettivo era passare la Q1 e infatti non la passa. Colpa anche di uno scoiattolo che ha travolto mentre lo sorpassava: si' lo scoiattolo stava passando Badoer. In gara si conferma ultimo staccatissimo pure da Nakajima proprio mentre Raikkonen conferma la bonta' della vettura vincendo il Gp: della serie perle ai porci.
Si chiude poi con l'intervista finale in cui tutti tranne lui son sicuri di non rivederlo a Monza. "Io ci saro', vogliamo scommettere?" e un giornalista inglese "Ma lei lo crede veramente??"
Ohi magari ci sara' ma sul pass magari ci sara' scritto OSPITE e non PILOTA, anche se per 2 gare e' stato ospite del sedile Ferrari.

Ma torniamo al "FISICO". Di certo stavolta avra' lui il KERS della discordia che a suo dire e' l'unico motivo per cui ha perso a Spa. Al di la' della veridicita' o meno, faccio notare una cosa: e' mai possibile che un pilota che ha vinto 3 gp su 225 per una volta che arriva 2° con una macchina di terzo piano si mette pure a lamentarsi della vitotria mancata?
Ma nemmeno ti stessi giocando il mondiale.
A Gianca': e datte 'na calmata (chissa' che col romanesco capisca). Perche' Fisico e' il classico pilota che parla di sfiga SEMPRE. E' sfiga quando lo sorpassano, e' sfiga quando va fuori pista, e' sfiga quando LUI va addosso agli altri, insomma o e' sfigato lui o come minimo ha un briciolo di responsabilita'. Del resto ha corso con la stessa Renault con cui Alonso ha vinto 2 Mondiali e Fisico... 2 gare. Fate voi le proporzioni.

Vi lascio con alcune perle della sua carriera:

acquaplaning con volo carpiato voi direte: colpa dell'acqua! Ma lui e' capace pure sull'asciutto:



Incidenti vecchi, allora andiamo su qualcosa di piu' recente come la partenza strike di Istanbul in cui disse che erano gli altri a fare manovre strane: si frenavano per fare la curva mentre Fisico era in pieno deciso a uscire dall'autodromo



Come potete notare pure in questo

Fisichella e' completamente autonomo, fa tutto da solo.

Vabbe', se passa la prima chicane di Monza c'e' caso faccia una bella gara, perche' lo dico?
Perche' incidenti (tanti)a parte, Fisichella e' un pilota di F1, Badoer no e se non crasha fara' sicuramente tempi degni.

A Gianca': non strafare, pensa a noi!

martedì 1 settembre 2009

PSYCHO !!!


Saper perdere e' difficile e indigesto ma perlomeno e' un modo dignitoso di porsi agli altri. Non ammettere le sconfitte e' invece patetico, immaturo e oltremodo ridicolo, ovvero l'identikit di Guido Me(r)da.

Avremmo dovuto scrivere un articolo su quanto ci farebbe piacere rivedere LUCA BADOER a Monza, si' magari ol cappellino rosso e lo zainetto in tribuna. Invece siamo costretti a ingoiare altra me(r)da perche' apprendiamo della risposta piccata del cronista piu' brutto del mondo dalle pagine web di sportme(r)daset. Con un articolo QUI a dir poco delirante, il pessimo Guido introduce alcuni nuovi e chiari concetti che terremo presenti solo per arricchire il "Museo degli Orrori dell'Informazione" brianzolo. Ma vediamo in dettaglio le cazzate sparate a raffica dal peggior cazzaro che la tv abbia mai visto, meglio LUCA GIURATO che almeno fa sganasciare con le sue gags involontarie.

DELIRIUM
"Jorge Lorenzo passerà la notte più bella della sua vita, senza necessariamente che Angelina Jolie gli salti nel letto"
Gia' l'introduzione ci dice qualcosa. Che c'entra la Jolie se non per essere l'attrice preferita di Rossi?

GODITELA FINCHE' PUOI JORGE
"Perchè vincere non ha mai prezzo, e per tutto il resto c’è una vittoria all’indomani di una gara come quella di Brno dove sei caduto per strafare cercando di arginare Rossi con manovra da matto. E questa vittoria americana è una bella risposta che dai al tuo orgoglio e a chi ti ha messo in discussione. Noi compresi. Va bene. Lorenzo è tosto, molto tosto, per chiunque, ma soprattutto per Rossi, per Stoner e in ultima battuta per Pedrosa che è un filo meno rispetto agli altri tre, anche se uno di fatto continua a mancare. Va bene."
Bello rendere omaggio al pilota vittorioso ricordandogli affettuosamente la gara precedente parlando di "manovra da matto". I due "va bene" tradiscono il fastidio che prova Meda nel dover fare dei complimenti forzati al vincitore. In altre parole "Si ok stavolta hai vinto ma rimani un povero illuso pronto a cadere prossimamente".

SARA' UN EMBOLO?
"Non pare vero, ed è legittimo, agli anti-Rossi per partito preso chiedersi in questo caso come mai gli stessi discorsi fatti per Lorenzo a Brno non vengano fatti per Rossi a Indianapolis. Come mai cioè non si dica che Rossi ha sentito la “pressione” di Lorenzo ed è per quello che si è steso. Intanto nella caduta di Rossi c’è soprattutto un weekend tutto sbagliato sull’avantreno. C’è una partenza buona sì, ma una maniera di tenere il ritmo imposto dallo spagnolo piuttosto impiccata a dispetto di quello che poteva sembrare."
Curioso. La sua teoria sulla pressione psicoanale fa acqua da tutte le parti e la colpa e' degli "anti-Rossi".
Come se fossero quelli che non amano certe congetture a non capire. Eppure son proprio le persone che non stanno al gioco della pressione sfinterica che guardano le gare con maggiore attenzione e senza paraocchi.
Perche' dove sta scritto che quando Rossi era a posto con la moto gli altri non avessero problemi?
Perche' non dici che da Brno c'e' vera parita' fra le due M1?
Perche' non dici che la Honda e la Ducati non sono a quel livello e costringono i loro piloti ad acrobazie circensi?
Forse Pedrosa non era altrettanto impiccato quando e' caduto? Ma almeno lui ha la scusante che magari era la Honda ad avere problemi di avantreno mentre Rossi, con lo stesso avantreno di Lorenzo, se ha problemi non puo' accusare la moto. E il set up non e' mai una scusa valida. Passate il weekend a dire quanto e' bravo Rossi a sviluppare la moto e poi date la colpa all'assetto se Lorenzo va piu' forte? Ma che bevete? Cherosene?
Il capoverso successivo va diviso perche' contiene tante e tali scelleratezze che si perde il filo.

PAROLE AL VENTO
"A fronte di una caduta che non ha niente di classico e continua a sembrare decisamente strana, serve Valentino al microfono per dirti che invece di errore vero si è trattato, il primo errore vero della stagione, il primo errore di Rossi sull’asciutto con gomma da asciutto. Era fuori linea ed è molto più semplice di come ci era sembrato"
Nonostante sia il pilota stesso a descrivere la propria caduta come un suo errore, Alien insiste a dire che ' stata una caduta strana. Rassegnati.
Inoltre viene introdotto il concetto di errore vero e falso. Siccome e' caduto sull'asciutto con gomma da asciutto e' il primo vero errore di Vale. Strano ma questa teoria non la ricordavamo a Donington quando cadde Lorenzo o per tutte le cadute sul bagnato.

NATI IERI
"Ma significa non aver conosciuto Rossi mai in tutti questi anni, non averlo visto correre, se si pensa che ci fosse solo dell’ingordigia sconsiderata nella maniera di tener dietro a Lorenzo e anche di stendersi. Ingordo sì, Rossi lo è, in quanto abituato a vincere, ma affamato in maniera sconsiderata francamente non ce lo ricordiamo. Mai visto, nei suoi otto mondiali vinti, nelle sue 102 vittorie. Andare al limite, come facevano i due Yamahisti a Indy che giravano mediamente un secondo e mezzo più forte di chiunque altro, significa rischiare di cadere, senza che per forza si debba pensare ad una Yamaha instabile sulle sue gambe di gomma."
Poteva mancare all'appello il numero di vittorie e mondiali vinti? No di certo. Ma serve per andare piu' forte? No.
Qui pare che a Indy sia stata la prima volta che Rossi va al limite. E le altre gare andava a spasso, anche quanbdo perdeva? Ma per piacere vatti a fare un giro Guido...

DUE PESI TRE MISURE
"Ma un conto è provare a resistere all’esterno con una staccata impossibile ad un rientro come accadde a Lorenzo a Brno (e che di sicuro non farà più) un conto è sbagliare una traiettoria inseguendo l’altro e trovarsi fuori linea. Un conto insomma è sentirsi Rossi, un conto è essere Rossi da parecchio tempo. Che poi a Rossi avere Lorenzo davanti dia molto più fastidio che averci Dovizioso, questo è chiaro , umano e pure reciproco."
Gli deve essere costato spendere tante parole per sfottere Lorenzo a Brno e poi rimangiarsi tutto. Piu' merda tiri piu' merda mangi. Qui abbiamo:

1.
gli errori pur essendo identici son diversi. Si sfidano le leggi della logica piu' elementare. E' come dire che 2+2 non fa sempre 4. Se un pilota va fuori traiettoria seguendone un altro e' diverso da averlo di fianco anche se in teoria sarebbe pure piu' grave visto che lo spazio non manca, ma soprattutto come mai Rossi va fuori seguendo uno che rimane dentro????
2.
andare larghi e' diverso se ti chiami Rossi oppure no. Nel primo caso puoi farlo ma se cadi e' sfiga, nel secondo non puoi e DEVI cadere
3.
se l'avversario e' Dovizioso non e' come quando e' Lorenzo. Attento Guido qui rischi di dire involontariamente che Jorge mette pressione intestinale al Re Sole!!

GUFARE IO? MAI!
"Tutto questo, giusto per sgomberare il campo dal dubbio che Valentino Rossi si trovi bello bello sul carrello dei bolliti (come in molti prevedo che faranno) ora che è caduto inseguendo Lorenzo. E’ più alto il rischio che questo fantastico Lorenzo di Indy creda di aver trovato il piglio e gli strumenti per fregare Rossi sempre, che non il rischio che Valentino non pensi alla batosta presa, all’errore fatto e alla maniera di evitarne un altro simile."
Eccola li' la GUFATA REALE! Questa caduta ovviamente permettera' a Rossi di diventare piu' forte e allo sbruffone Lorenzo di prendere l'avversario sottogamba. Chissa' perche' le sconfitte incidono negativamente sul morale solo degli altri. Mah.

COLPO DI GRAZIA (O ATTACCO SOLARE)
"Chiarito questo, diciamo anche che Lorenzo, per come sta correndo, può anche vincere il mondiale 2009, valere una volta e mezzo Stoner, quattro volte Gibernau e sei volte Biaggi; che Lorenzo è un pilota di grandissimo livello, che in fin dei conti un mondiale che si riapre con la premessa di duelli al limite protratti tra questi due è molto meglio di un mondiale già finito. Per tutti".

Mi sa che dopo queste righe qualcuno deve averlo visto sull'aereo del ritorno mentre sbavava e si strappava gli ultimi capelli. Quindi l'hanno legato e sedato. Serve commentare? Ritengo di no.
E pensare che c'e' chi si vanta di conoscerlo. Beh, io non faccio la voglia.

Me(r)da?
No grazie.