venerdì 18 settembre 2009

BERSAGLIO GRASSO


Il personaggio meriterebbe non un post, ma un romanzo su piu' volumi. E magari pure un film che so di Scorsese o al limite di Tarantino. Ma e' certo che FLAVIO "NAOMO" BRIATORE ci manchera'.

Il Gigione Bianco, coi suoi occhialini azzurri troppo piccoli per il suo faccione, stavolta e' stato centrato. C'e' chi dice sia un trappolone di SadoMax Mosley, chi di Ecclestone e chi ancora molto semplicemente si ferma ai fatti senza pensare a chissa' quali congetture.
Ma la verita' la sa solo lui e siccome e' un Maestro Contaballe, non la sapremo mai.
Gia' perche' Flavione nostro non e' la prima volta che lo beccano a fare delle cazzate, la sua intera vita e' una serie di precedenti a dir poco oscuri. Eppure i giornalisti sono confusi. Non sanno se difenderlo oppure no. C'e' chi lo vede colpevole da subito, chi lo difende ma senza nascondere dubbi e i soliti che pensano solo a salire sul carro dei vincitori in trepidante attesa di affermare "Io l'avevo detto!!" Come Leo Turrini che prima lo difende scambiando per chiacchere senza fondamento due sentenze di primo grado dei Tribunali di Bergamo e Milano che lo condannano rispettivamente a 1 anno e 6 mesi e 3 anni di reclusione.
E alle Isole Vergini, caro Turrini, non ci ando' con l'idea geniale di aprire negozi Benetton, ma per l'estradizione e rientro' dopo un'amnistia come un Gaucci qualsiasi.
Non a caso panza fa rima con latitanza (diavolo d'un Silvestri).
Oggi, dopo aver letto che la Renault ammette l'errore e scarica il manager, lo stesso giornalista dice di non averlo mai ammirato e non crede a una parola del geometra di Cuneo. Alla faccia della coerenza.
Ma andiamo con ordine.

FASE 1: la notizia pazza
Un paio di Gp fa salta fuori la notizia che la gara di Singapore dello scorso anno fu truccata dalla Renault. Chi sia stato a mettere in giro la voce é fin troppo ovvio. La "velina" arriva dal Brasile, casualmente lo stesso Paese di Nelson Piquet Jr, casualmente appena appiedato dalla Renault e sempre casualmente il trucco sarebbe un incidente volontario di... Nelsinho stesso. Ma i giornali ci girano attorno timorosi di dare notizie false, anche se ovvie.
Puntuale arriva la rivelazione del segreto di Pulcinella: a fare l'uscita (di pista e di bocca) e' stato il giovane pilota brasiliano.

FASE 2: a viso scoperto
Per un po' la notizia, scandalosamente importante, viene tenuta a margine delle cronache. Un riquadrino, due righe buttati la' in un angolo. Naomo viene preso alla larga, (ci mancherebbe, largo com'e'...) tutto pare un enorme ammasso di balle. Pero'...
Pero' la denuncia diventa ufficiale presso la FIA che avvia una indagine ed ecco il colpo da Maestro: Briatore mostra lettere in cui dissuadeva con arroganza i Piquet dal solo provarci. Cosa c'e' di strano?
Che i giornali non si accorgono che Briatore passa da un "Non ne so niente" al mostrare corrispondenza datata. Qui le cose son due: o le lettere sono false o non e' vero che non sapeva nulla di una storiaccia che andava avanti dal licenziamento del piccolo Piquet.


FASE 3: protezione al pentito

Una prima indagine della FIA non porta a nulla. Vengono interrogati tutti gli interesati a Spa ma rimane una questione di parola di Piquet contro parola di Briatore senza riscontri oggettivi e concreti.
Ed ecco puntuale la mossa Tiger della FIA: immunita' a Piquet Jr se dice tutto. Mi spiace ma per me questa rimane una boiata. Ammesso e non concesso che il pilota sia un delatore, cosa lo trattiene dal portare avanti una balla se non rischia nulla? E poi perche' viene offerta l'immunita' solo al pilota e non al team manager?
Cosi' si ottiene solo di accreditare preventivamente una versione a discapito dell'altra. Senza contare che SE PIQUET ERA ONESTO, A SBATTERE NON CI ANDAVA.
Ma la mossa ha successo, vengono fuori conversazioni radio, telemetria e dettagli sull'accordo che prevede l'incidente a una determinata curva.
Flavione e' circondato... nonostante la notevole circonferenza.

PAROLA ALLA DIFESA
A questo punto le accuse sembrano qualcosa piu' di qualche chiacchera, "il Tribula" si difende come puo': con le lettere di cui sopra e poi giustificandosi senza riuscire a far cadere le tesi dell'accusa. Per Naomo non era possibile pianificare una strategia incentrata su un incidente al 14° giro con ancora parecchi altri giri da percorrere, in seguito la Safety Car sarebbe entrata per altri incidenti e infine a Piquet il contratto non e' stato rinnovato alle sue condizioni.
Beh, anche se fosse vero pero' non esclude niente di quanto affermato dal suo ex-pilota perche' solo a quel primo pit stop Alonso ha avuto un effettivo vantaggio sulla concorrenza rifornendo giusto un attimo prima dell'ingresso della SC, il fatto che in altre occasioni non abbia avuto vantaggi non esclude quello gia' usufruito.
Il rinnovo di Piquet Jr e' avvenuto piu' tardi, e' vero, a 1 milione anziche' 2.5 e con la clausola di tot punti da racimolare, ma e' proprio per quella rescissione che Nelsinho si sente tradito e vuota il sacco.
In pratica Flavio si smerda col suo stesso culo dicendo che non l'ha accontentato.


CAPRONE ESPIATORIO O AGNELLONE SACRIFICALE?

La Renault taglia la testa al toro, giusto per rimanere in tema di bestie e con un comunicato annuncia che Briatore e Symonds non fanno piu' parte della scuderia.
Perche'?
Mi riesce difficile credere che chi e' sicuro della propria innocenza si metta colpevolmente da parte. Infatti lo scarno comunicato Renault dell'altro giorno viene completato dalle dichiarazioni del Direttore Generale della Règie che parla di "Grave errore commesso". In pratica la Renault ammette di sapere che l'illecito e' stato commesso e ritiene responsabili i due personaggini licenziati o consigliati a dimettersi mettendo tutti sullo stesso piano "Piquet non c'e' gia' piu', Symonds ha lasciato, adesso Briatore"
A questo punto che Naomo si sia immolato o silurato dai suoi superiori poco importa, nessuno lo difende piu'. Nemmeno l'amico Ecclestone che parla di "Flavio indifendibile". Brutto avere amici potenti che poi alla fine sono amici solo del potere anche quando passa di mano.

Ma non temete, Flavione risorgera'. Magari in politica, magari nel calcio ma fara' ancora parlare di se'. Impossibile scaricarlo.

Anche perche' dal water non ci passa.

2 commenti:

  1. Che dire!!! praticamente hai espresso nella maniera migliore le stesse cose che ho pensato io!!

    Dai risvolti oggettivi che si sono venuti a creare appare chiara la colpevolezza e la "volontarietà" dell'incidente!

    Briatore ha deliberatamente deciso di pagarne da solo e anticipatamente le conseguenze per evitare di subirne delle peggiori in un secondo momento da parte della federazione .

    QUELLO PERO' CHE CONTESTO E' l'immunità di Piquet e Simmons... in casi come questo non andrebbe concessa alcuna immunità! Basta il gesto di Briatore a chiarire le cose ( come giustamente hai scritto il suo comportamento dimostra quasi certamente la sua colpevolezza, se sapeva di essere innocente non avrebbe mai dato le sue dimissioni), Piquet è stato complice e, cosa peggiore, ARRIVISTA E SCALTRO!! Sotto l'aria di rinnovo-contratto ha accettato di vendere l'anima al diavolo, poi, una volta resosi conto di non aver più molto da perdere ha assunto il ruolo di pubblico ministero casto e pulito ( o peggio vittima innocente), questo a parer mio è un comportamento vile e disonorevole e andrebbe punito altrettanto severamente!!

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  2. Infatti pure per me Piquet era da condannare come ho scritto. Anche perche' si tratta dell'esecutore materiale del fattaccio. Non e' come nella Spy Story McLaren-Ferrari dove i piloti usufruirono si' del materiale ma che venne procurato dallo staff tecnico.
    Poi se la denuncia fosse arrivata prima, a fine 2008, avrebbe avuto senso, invece arriva solo dopo l'appiedamento, per ripicca dopo un tentativo (documentato) di trattare la confessione in cambio della riassunzione. Che schifo.

    A questo punto speriamo nella Giustizia Ordinaria dove le lettere di Briatore non dimostrano affatto la sua innocenza (anzi) ma perlomeno provano il tentativo di estorsione.

    Da notare che dopo la radiazione di Briatore i giornali italiani son tutti sulla linea della "vendetta di Mosley".
    Che schifo e 2.

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