venerdì 25 settembre 2009

[GIGLEMA] The Ride + Highspeed


E partiamo con la prima recensione della rassegna GIGLEMA con quello che e' uno dei film ispiratori della rubrica stessa: "The Ride" con annesso il suo richiestissimo (...) sequel "High Speed"
Se non conoscete questi 2 film non vi disperate, non avete perso niente. Ma se volete farvi un paio di risate in compagnia dategli un'occhiata: gli errori e la qualita' complessiva sono ESILARANTI.
"THE RIDE" e' per certi versi il "prototipo" del cattivo film ad argomentazione motociclistica. Contiene infatti tutto, ma proprio tutto cio' che si dovrebbe evitare.
La trama, i personaggi, le scene in moto, le tecniche di ripresa, tutto insomma e' indegno persino di un corto amatoriale.

TRAMA
La stringo al limite. Due idioti con nome improbabile finiscono a correre uno contro l'altro dopo una serie di equivoci scritti da un bambino di terza elementare.
Uno e' figo, bello, ricco sfondato, il papi gli compra la moto e per sbaglio lo ingaggiano come pilota ufficiale. Ah dimenticavo: si fa anche la piu' figa della "cumpa".
L'altro e' sfigato, ha gli amici punkabbestia, il padre ubriacone, la moto di merda, si fa solo seghe per motivi religiosi e le uniche volte che corre (fregando la moto dell'amico) viene arrestato, ricattato da un boss e infine sodomizzato perche' un team manager lo crede un altro (il figo) che poi ingaggia.
Alla fine il bene trionfa e lo sfigatello vince una gara che ancora non si sa se fosse un Trofeo Aprilia o la 250 Gp e finisce nel team ufficiale SBK a fare il mondiale. Ah cazzo se fosse cosi' facile davvero...

CRITICA
Dire che 'sto film e' una merda e' un complimento. Fa cagare dal primo all'ultimo fotogramma, la sceneggiatura pare presa da "Holly e Benji" i nomi poi sembrano fatti col traduttore di Google.
Siccome e' una produzione anglo-italo-lussemburghese i nomi sono deliranti: lo sfigato e' figlio di italiani e di nome fa Rafael, l'altro si chiama Ruben e meno male che stanno a Londra.
Non siamo a livello di Joe Tanto pero'.
Fosse stato fatto a Hollywood avrebbero messo sicuramente un ricco bianco ebreo e un delinquente di colore sbucato dal ghetto piu' l'immancabile strafiga asiatica.
La trama contorta si risolve in un finale che non c'entra nulla.
Da vedere solo se ubriachi e/o per farsi quattro risate.

ERRORI&ORRORI
Si perde il conto, racconto solo i primi che mi vengono in mente: la moto raffazzonata di Rafael con cui vorrebbe vincere il mondiale (ma quale? quello dei water?) e sulla quale l'avvinazzato padre lavora da 10.000 anni e' una comune Aprilia RS250 che dicono monti una improbabile accensione di una Ducati. Ma con tutte le centraline che ci sono vai a mettere quella di un 4 tempi?!
In pista si oltrepassa abbondantemente il ridicolo con la motazza che si spegne e viene rimessa a posto stringendo UNA sola VITE della CARENA.
Dopo un tempo 5" superiore al minimo per qualificarsi, basta pistolare sulla molla perche' "la moto scivola sulle curve a destra" per fare un tempone. E in quelle a sinistra? C'e' un'altra molla?
In gara poi i due sono appaiati all'ultima curva, lo sfigato apre e arriva solitario e l'altro non e' caduto. Si sara' fermato?

TECNICA
Come sopra. Scritto alla cazzo, pieno zeppo di errori, poteva avere scene dinamiche decenti? Infatti il massimo che si vede e' una moto a 50 km/h che finge di inclinarsi in pieno rettilineo. Il ginocchio vede l'asfalto col binocolo.

VOTO
Zero meno al cubo. Ma non disperate: nello stesso anno esce il sequel!!




High Speed vede i nostri cari cretini direttamente nel mondiale SBK e qui l'Aprilia sogna ad occhi aperti dominando in lungo e in largo con 3 piloti ufficiali: Raf lo sfigato, il figo Ruben promosso nonostante sia un pippa cosmica, e il super campione tetesko Kfioeowgihihwisten.
Volendo questo riesce a essere peggio del primo grazie al fatto di essere incredibilmente noioso oltre ad avere tutti i difetti del predecessore.

TRAMA

L'alcoolizzato padre di Rafael e' ora manager del figlio con delega al combinare guai e indebitarsi ancora. Cosi' il prode Raf scommette su se stesso e per salvare il padre deficiente passa sopra il suo migliore amico letteralmente costringendolo alla sedia a rotelle.
Siccome nel primo film di figa ha fatto solo la voglia, nel sequel il protagonista si tromba sia la fidanzata dell'amico invalido che la PR del team(una Pandolfi di cui si poteva far sicuramente a meno) che, per puro caso e' anche la nuova fidanzata dell'amico Ruben.
Pensa se non erano amici...
Ma siccome tutto e' bene cio' che finisce bene Ruben perdona la causa di tutti i suoi mali, che lo ha reso invalido, cornuto e mazziato invece che prenderlo a badilate sul muso. E l'amico di merda fa vincere il mondiale Superbike al compagno Khgoihfgeiqerrwerwtghihaghesten. Da notare che a Bayliss bastava un 7° posto e non ce la fa...
E vissero tutti e quattro felici e contenti. Tanto Raf se le tromba tutte e due e l'altro guarda. Non a caso il titolo italiano e' "La rivincita di Raf" che in realta' non vince nulla ma almeno scopa.

CRITICA
Allungare un brodo moscio di suo ha reso la storia ancora piu' noiosa, poi gli sceneggiatori (italiani stavolta) insistono con un buonismo fuoriluogo e poco credibile. Se nel primo si rideva, stavolta si sbadiglia.

TECNICA
Ci sono le solite inquadrature quasi statiche a 30km/h con le finte pieghe cui pero' si aggiungono le immagini ufficiali prese pari pari dal DVD del mondiale SBK. Poi qualcuno mi spieghera' perche' un italo-inglese, con nome spagnolo corre con un casco recante la bandiera australiana spacciandosi per Corser.
Peccato che le suddette immagini siano sempre le stesse ripetute cento volte e riferite alla gara di Valencia (dove l'Aprilia vinse, ma va?) che nel film e' gara di apertura e pure di chiusura del campionato (!!) nonche' ripresa anche per tutte le altre.
E qui c'e' l'errore piu' grossolano: dopo averci fatto vedere 10 volte Valencia, quando finalmente si corre al "Ricardo Tormo" che ci fan vedere? Ma IMOLA naturalmente!

Alla fine qualcosa di positivo c'e': questi film son quasi introvabili, li potete vedere solo a tarda notte sull'emittente che ne ha i diritti. Quale?
ITALIAAAAA UNOOOOOOOO (che domande).

3 commenti:

  1. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
    Boa 4 president AHAHAHAHAHAHAHHAHAAH

    il film però io lo straconsiglio.... :D
    Boa io ho ancora salvata la conversazione di msn che abbiam fatto mentre guardavamo questo capolavoro eh....

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  2. Come disse Nanni Moretti, «continuiamo così, facciamoci del male!».

    :)))

    a me moretti sta sulle palle, ma la citazione mi sembra calzante.
    ne ho visto solo un pezzo, non so se del primo o del secondo: ottimo per avvicinare i giovani... ai pali della luce.

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  3. ahahahah, ho visto il pezzo del secondo film quando passa sopra al compagno, su italia 1... mamma mia che pena!!!!

    Ottimo articolo comunque!

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