venerdì 25 settembre 2009

BERSAGLIO GRASSO 2: IL GOMBLOTTO


Chissa' perche' in Italia quando si indaga su qualcuno questo viene automaticamente condannato dai media e poi dagli stessi viene assolto... dopo la condanna vera e propria.
E' uno strano costume che i media nostrani applicano a qualunque caso: da quelli giudiziari a quelli sportivi. A tirar merda son sempre i primi, anche quando non si sa ancora un cazzo, i giornalisti sputtanano il presunto colpevole. Ma la cosa piu' ridicola avviene dopo che c'e' una effettiva sentenza. Se c'e' la condanna non e' mai giusta, se arriva l'assoluzione di scuse non se ne parla. Il caso Briatore non fa eccezione.

Mentre la stampa britannica e quella transalpina discettano su quanto sia giusto o meno graziare la Renault, da noi si parla di altro. Agli inglesi non va giu' che la McLaren a suo tempo abbia pagato una mega multa per responsabilita' oggettiva nonostante l'allontanamento del patron Ron Dennis.
Ai francesi invece interessa sapere se la Renault e' paracula o se il casino l'ha combinato Briatore. Da noi no. Da noi il vero "sgoob" e' il complotto. In questo caso sarebbe la Fia, Mosley ad aver organizzato tutto per far fuori Flavione. Persino il tecnico Renault che ha testimoniato l'accordo tra team e pilota non e' un teste che conferma la giustezza della sentenza; no e' parte del complotto, anzi lo dimostra. Oramai abbiamo pure degli specialisti nel negare l'evidenza e architettare piani diabolici.
Il Complotto e' sempre di gran moda e stimola la parte migliore dei giornalisti: la faccia da culo. Perche' su un complotto puoi scrivere qualsiasi cosa, puoi teorizzare l'impossibile perche' tanto non c'e' bisogno di conferme, anzi se i diretti interessati negano significa che il complotto c'e'. Assurdo.

Sul QN (Giorno-Nazione-Resto del Carlino) a parlare di motori c'e' un giornalista buffo: LEO TURRINI. Costui e' l'unico articolista che parla di corse: da quella coi sacchi alla F1. Credendosi simpatico le spara grosse, grossissime pur guardandosi bene dal confessare che di motori non sa assolutamente nulla. Ha un debole per le mogli dei protagonisti: Schumacher e' "il marito di Corinna", Briatore "il marito della Gregoraci" e cosi' via. Accostare il personaggio alla moglie e' per questo soggetto il primo dei sinonimi da utilizzare in un articolo. Arriva anche a utilizzarlo due tre volte in 100 parole. Un record!
Per il resto dell'articolo si affida invece a un vecchio Commodore 16 riconvertito a generatore di cazzate random.

Alcuni esempi per meglio chiarire la superficialita' dell'essere.
Schumi non rientra in F1 per sostituire Massa. Cosa ti dice il buon Leo? Che la decisione e' di Corinna Schumacher!! E poi precisa che "anche se tutti lo negheranno fidatevi del vostro cronista, e' proprio cosi'". Capito?
Sapendo di scrivere una immane cagata mette le mani avanti dicendo che nessuno mai la confermera', quindi e' vera. Mah.
La Ferrari (alcuni anni or sono) corre col cambio "Seamless" cioe' un cambio che rende praticamente nulla la caduta di giri. Secondo Turrini cio' porterebbe 3-4 decimi al giro e decine di secondi in un Gp. Dimentica pero' di informarsi che quel tipo di cambio lo usano TUTTI e a Maranello non sono nemmeno i primi a impiegarlo. Quindi la sua teoria che la Ferrari abbia un vantaggio sulla concorrenza va comodamente a fare in culo.

Dall'anno scorso poi l'ha giurata a Timo Glock reo di aver lasciato passare Lewis Hamilton all'ultima curva di Interlagos facendo perdere il mondiale al suo beniamino Massa. Peccato si dimentichi che solo le Toyota avevano saltato il necessario pit stop per montare le gomme "rain" sotto uno scroscio improvviso e che appunto andavano alla fine 12" al giro piu' lente.
Vaglielo dire all'imbelle che ogni Gp trova perle (di guttalax) per schernire il tedesco con frasi come "chissa' perche' stavolta sul bagnato e' andato forte" oppure trova che quando va forte e non cede il passo si ricorda del tappeto rosso steso a Lewis Hamilton.
Il capolavoro di quest'anno e' il KERS. Introdotta dal REGOLAMENTO la possibilita' di utilizzare il recupero di energia, l'inadeguato Leo scrive a titoli cubitali che e' "l'ARMA SEGRETA DELLA FERRARI". Segreta per lui magari che manco sa cos'e'.
Adesso la sua nuova fissa e' Briatore al quale sta dedicando addirittura "La Storia Segreta di Flavio Briatore" cronistoria del manager di Cuneo in piu' puntate. E stiamo parlando dello stesso giornalista che, quando il ds Renault si dimise per non far condannare pure la Renault, disse chiaramente che era una balla e che anzi le dimissioni provavano la colpevolezza. "Segreta" sempre e solo per Turrini visto che snocciola informazioni inesatte confondendo tempi ed eventi.

Nella prima puntata (di giovedi') ecco lo "sgoob".
Turrini vede Briatore per l'ultima volta guardacaso a Singapore lo scorso anno e cosa gli chiede? Ma proprio se Piquet ha sbattuto apposta! Ma che straordinario intuito! E Flavio (ovviamente) risponde che no, ha sbattuto per i fatti suoi. E quindi conclude il giornalista perche' mentire dopo quel Gp?
Ma dico, ci prende per dementi?
Perche' questa cosa Turrini la scrive ora e non l'ha resa pubblica lo scorso anno?
Perche' quando a Spa e' stata annunciata l'indagine su quel Gp, il caro Leo se n'e' stato zitto?
Perche' le parole di Briatore non sono virgolettate?
Perche' aggiunge un giudizio di Flavio su Piquet (in due parole che fa cagare) specificando che il manager della Renault glielo dice in via confidenziale e lo neghera' pubblicamente? Forse per giustificare il fatto di aver omesso questa "finta" intervista?
E poi se uno fa una roba del genere, che lo va a raccontare subito al primo cronistucolo che incontra all'aeroporto??
Ma soprattutto, Turrini c'e' o ci fa?

L'articolo poi prosegue col racconto della vittoria Benetton (per squalifica di Senna) al Gp del Giappone del 1989 e dice che gia' allora tutti erano invidiosi di Briatore (capirai), del suo intuito di "talent scout" scoprendo e ingaggiando Nannini (che pero' scopri' Minardi) e che, visto che non c'era internet, qualcuno fece girare un dossier segreto dove si parlava del passato burrascoso di Briatore con lo scopo di infamarlo; "accuse dalle quali usci' grazie a una amnistia".
Ommioddio ma quanto beve prima di scrivere?
Primo: una amnistia non e' una assoluzione.
Secondo: quel dossier non era segreto, erano sentenze dei Tribunali di Bergamo e Milano e non erano cattiverie ma SENTENZE DI PRIMO GRADO.
L'argomento viene ripreso nella 2° puntata dei segreti del menga di Turrini dove la permanenza alle Isole Vergini del maneggione viene definita una vacanza per evitare lo strees delle inchieste giudiziarie.
Il ragionamento fila a patto di sostituire "vacanza" con LATITANZA e stress con GALERA visti i 3 anni di RECLUSIONE inflittigli in quel di Milano.
Insomma mancava internet ma piu' che altro non c'era ancora l'indulto.

Nella 2° puntata c'e' pure il tentativo maldestro di far credere che quella odierna di Piquet Jr sia una vendetta a distanza di 20 anni da parte del padre del brasiliano che venne scaricato nel 1991 dallo stesso Briatore!! Qui siamo a livelli veramente pazzeschi!
E giusto per fare i complimenti al radiato Flavio e dare gratuitamente del "coglione" (testuale) a Jordan, lo smemorato Leo finge di non ricordare che l'irlandese debuttante campava di piloti con la valigia e pagava i motori. E infatti cedette il tedesco al team... che era ufficiale Ford. E sempre per caso alla Jordan ando' l'ormai ex-pilota Benetton Moreno. Ohi tutto per caso?
Poi, tanto per essere precisi, Schumi non lo scopri' Briatore e nemmeno Eddie Jordan, e' una balla clamorosa. Fu la Mercedes a tirarlo su e pago' 150.000 dollari a Jordan per far correre al tedesco il Gp del Belgio del 1991. Figurarsi se poi l'irlandese poteva permettersi di pagare UN MILIONE di dollari a stagione per Schumacher piu' il costo dei motori! Eddie Jordan anche volendo non aveva i mezzi economici per fronteggiare l'offerta Benetton. Ma da chi si informa Turrini? Dalla Pimpa?
Adesso sono curioso di vedere come interpretera' il fatto che Briatore come team manager avesse sempre almeno un pilota di cui era egli stesso il manager personale. Alla faccia del conflitto di interessi: faceva pagare al team la sua stessa percentuale!!

Nella 3° invece da ampia dimostrazione di non sapere nulla di F1 e di essere pure un gran cafone.
Da del "fesso" a Damon Hill per il mondiale del 1994 vinto da Schumacher con uno speronamento. Turrini confessa di aver capito che era sporco solo quando il tedesco fece una manovra identica a Jerez nel 1997. Ohibo' 3 anni per capirlo? Un'aquila!
Non aveva visto che Schumi era uscito di pista piegando una sospensione e che se non avesse buttato fuori Hill perdeva il mondiale?!
Si prosegue rimuovendo altri episodi come appunto la ... rimozione dei filtri alle apparecchiature per il rifornimento a Interlagos '94 (cosa che consenti' il sorpasso di Schumi su Senna durante la sosta), o la bandiera nera di Silverstone dove Briatore non richiamo' Michael per uno Stop%Go sostenendo che credeva gli avrebbero aggiunto dei secondi di penalita' solo a gara finita (dimostrando di non conoscere nemmeno il regolamento).
Leotardo si ricorda pero' del "Launch Control" (confondedolo pero' col "Traction Control") contenuto nelle centraline della Benetton; bravo 7+ ma non fu scoperto nel 1995 come dice Turrini bensi' nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Senna l'anno prima.

E questo sarebbe un giornalista? O meglio l'"inviato speciale" di un quotidiano a tiratura nazionale?
Uno che scambia sentenze per chiacchiere, fughe all'estero per vacanze e testimoni per complottisti.
Uno che confonde una stagione con l'altra proprio nello scrivere uno "speciale" e che non perde occasione per offendere gli addetti ai lavori proprio lui che nemmeno sa cosa c'e' in una macchina da corsa.

Se ce la faccio recensiro' le puntate future, sempre che non mi finisca prima la carta igienica.


P.S. sscusate la lunghezza ma dovevo riassumere e criticare 3 giorni di articoli, perche' uno al giorno sarebbe troppo nauseante.

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