domenica 2 agosto 2009

IL MIO NOME E' NESSUNO


Se ne e' andato dalla motogp in sordina, un po' come era stato il suo rientro e se non fosse per i debiti lasciati dal team che gli aveva affidato una Ducati di lui non si sarebbe parlato affatto il gp stesso del suo (secondo) ritiro.
Un declino rapido e senza acuti, esattamente come era cominciata la sua carriera ed e' un peccato che un personaggio tutto sommato simpatico come lui abbia dovuto abbandonare la scena a luci spente.
Di SETE GIBERNAU si ricorderanno allora soltanto le 2 stagioni in cui e' stato fiero rivale di Rossi, a sorpresa nel 2003 e di conferma nel 2004. Ma era questo il vero Gibernau o magari e' quello di tutte le stagioni precedenti e successive a quel biennio dove ha colto 8 delle 9 vittorie della sua carriera?

Il campanello d'allarme lo fece suonare una polemica dichiarazione di Reggiani, in diretta TV, subito dopo una bandiera a scacchi; riflettendo sulle difficolta' di Rossi contro i suoi nuovi avversari (tutti in MotoGp dal 2006 in avanti) disse che "forse" i vecchi avversari erano meno tosti. Ne segui' una polemica a 360° perche', a seconda del tifo, appariva come un voler sminuire i successi passati di Rossi o come un'offesa ai vecchi rivali dello stesso, Biaggi in primis.
Eppure analizzando le carriere dei "vecchi" rivali di Valentino non si scorgono grandi risultati, eccezion fatta per le piccole cilindrate che hanno dato 3 titoli a Capirossi e 4 a Biaggi. Ma ne' loro 2, ne' Barros, ne' Gibernau possono essere considerati gli uomini da battere in 500 e MotoGp. Al di la' delle vittorie colte non si e' visto in loro la continuita' di rendimento tipica dei campioni.
E fa riflettere questa analisi soprattutto se si guarda a Sete, cosi' simile, per occasioni ed exploit, a DAMON HILL: due piloti catapultati sulla ribalta da eventi nefasti senza avere, da parte loro dimostrato granche' nella loro "precedente vita".
E questa analisi trova il suo contrappunto se si valuta una altro "Signor Nessuno" che nella stessa epoca coglieva risultati ben migliori pur rimanendo sinonimo di pilota mediocre: RALF WALDMANN. Ma andiamo con ordine.

Sete Gibernau nasce in mezzo alle moto, nipote di Mr Bultaco ma la sua carriera da giovane e' molto diversa dai virgulti Capirossi e Rossi. Debutta nel 1992 in classe 250 ma non fara' l'intero mondiale fino al 1996, stesso anno di Rossi in 125 e del titolo di Hill in F1, pure lui come il Gibe ex-collaudatore e scelto come compagno di comodo per il rientro di Prost.
I risultati di Sete con una RS250 privata non promettono faville, ciononostante passa nel '97 in 500 con Rainey che l'anno prima ci aveva provato... con Capirossi, considerato pilota di talento ma che aveva rinunciato alle belve 4 cilindri per tornare in 250.
Nel 1998, arriva la chiamata Honda per sviluppare la nuova arma clienti: la 500 bicilindrica. Collaudatore di nuovo si', ma nei GP!!
Pero' la V2 perde troppo sul dritto e non guadagna piu' di tanto in curva, i tempi sul giro non si riflettono nell'economia di gara dove bastano 200m di accelerazione per finire dietro anche alle peggiori 500 4 cilindri. L'esperimento di Honda e Aprilia avra' vita breve.

Ma il destino da' un bel calcio in culo al nostro simpatico spagnolo: MICK DOOHAN cade a inizio '99 mettendo fine alla sua gloriosa carriera.
C'e' una NSR 500 libera, la moto numero 1, quella che Biaggi desiderava e che lo costrinse a passare in Yamaha quando capi' che non l'avrebbe avuta quando voleva lui.
Tale gioiello viene affidato proprio a Sete Gibernau, che va per i 27 anni, mai andato oltre un onorevole 3° posto ... nel campionato spagnolo 250. Mai nei primi 10 in classifica finale nel motomondiale con ZERO vittorie.
Siamo di fronte a talento cristallino? Un pilota in crescita sul quale investire a occhi chiusi. Pare proprio di no.

Tanto per dare un'occhiata alla sua nemesi teutonica, il buon Ralf Waldmann aveva fatto ben di meglio, ma nessuno se ne accorse. 6 vittorie in 125, tra il 1991 e 1993 due volte 3° in classifica dietro a gente come Capirossi & Gresini, e poi ancora Gresini e Gramigni.
Passato alla 250 colse una vittoria gia' alla prima stagione per poi consolidarsi tra i migliori cogliendo 11 vittorie in 3 stagioni, terzo nel '95 e vice campione nei 2 anni successivi dietro a Biaggi, dominatore indiscusso della classe 250 in quel periodo.
Ora a uno cosi', se passa in 500 gliela diamo una motina decente? E infatti approda alla Modenas.

RIASSUMENDO:
SETE: zero, niente, nada = NSR 500 Ufficiale ex-Doohan.
RALF: 6 Gp in 125, 12 Gp in 250, 2 volte Vice-Campione = Modenas

C'e' qualcosa che non torna.
Ma Sete sfrutta la botta di culo e ottiene qualche podio venendo cosi' confermato su quella che e' la moto piu' ambita. Rossi, che ha vinto tutto prima di conquistarla ha lo stesso materiale e Gibernau diventa sinonimo di pilota ufficiale senza merito.
E nel 2000 fara' cosi' schifo da meritarsi tutte le critiche per troppa Grazia ricevuta.

Cestinato dalla Honda passa alla Suzuki dove, con moto a dire il vero modesta, si fa vedere solo in una gara bagnata in casa a Valencia e non va meglio neppure con la 4 tempi GSV-R dove il miglior piazzamento lo coglie un collaudatore dagli orrendi capelli tinti (Ryo) a Suzuka.
Ma il suo Santino si chiama Telefonica, mega sponsor iberico come lui che porta in dote prima alla Suzuki e poi nel Team Gresini.
Siamo nel 2003, Sete ha passato i 30, e a parte una vittoria in una gara interrotta per pioggia, non ha combinato alcunche'. E ci fermiamo per la domanda da 1.000 punti:
E' questo il grande avversario battuto psicologicamente da Vale?
Non sara' un pilota mediocre che, in sella alla miglior moto, ha fatto da sparring partner in assenza di altri grandi talenti?

Anche Waldmann, tornato in 250 ha rivaleggiato con Rossi, per poco pero'. Perche' quando l'Aprilia volle ottenere piu' punti nei costruttori, non potendo far correre a tempo pieno Marcellino Lucchi, oso' dare una moto ufficiale a Ralf. E Rossi si incazzo' come una iena. Peccato. Ma se non era un pilota di grande talento, perche' arrabbiarsi?? Perche' ando' subito a podio? Mah.

Solitamente i colpi di culo capitano (se capitano) una volta nella vita, a Gibernau il destino prepara il bis e anche stavolta sotto forma di disgrazia altrui. Che porti sfiga?
Come Damon Hill fu catapultato "From Zero to Hero" (non a caso titolo della sua autobiografia) prima dai capricci di Prost e poi dalla morte di Senna, Gibernau ha nella morte di Kato la sua seconda grande occasione.
Col team ancora in lutto, col 74 piccolino sulle carene Sete arriva a una incredibile vittoria a Welkom.
Pare un film. Si' ma il finale di un film su Kato.
E invece Telefonica si mette di traverso, i loro soldi pagano una moto ufficiale in cambio di una moto per uno spagnolo e cosi' si mettono assieme le 2 cose: una moto ufficiale per il pilota di bandiera. Il resto e' storia di oggi, quella che rimarra' la verita' storica da mettere come contorno a chissa' quanti libri su Rossi.

Come nel 1999 Sete coglie l'occasione e la sfrutta come meglio non potrebbe: altre 3 vittorie e titolo conteso a Rossi.
Ma le gare sono strane, i due si scambiano posizione come i ciclisti quando tirano la fuga e solo negli ultimi giri Vale se ne va con Sete che lo saluta con la manina.
Nasce cosi' la leggenda di Rossi che va forte con le gomme finite, si' ma dopo aver tirato quanto? La stagione dopo segue un copione simile con il Gibe che torna sulla moto clienti (comunque fortissima) e Rossi che tenta l'impresa andando alla Yamaha.
La moto migliore sembra prevalere, 4-3 il conto delle vittorie a favore di Sete a meta' stagione, ma poi la M1 viene sistemata e va a finire come l'anno prima con in piu' un pizzico di polemica.

In Qatar Rossi viene retrocesso per aver gommato la piazzola la notte prima del Gp, il reclamo e' del Team Gresini su testimonianza di un ex-tecnico di Rossi ai tempi della Honda.
Ma il Vale sportivamente insulta Gibernau da quel momento in avanti e arriva cosi' la seconda leggenda: la forza psicologica che piega gli avversari. Nemmeno Ken il Guerriero era capace di tanto.
Diventa cosi' eroica la spallata con cui Rossi butta fuori Gibernau alla prima del 2005, seguono ritiri tecnici e cadute a raffica dello spagnolo. La distruzione psicologica e' completata, si dice che Gresini a Brno avesse pure riempito meno il serbatoio sapendo che in caso di vittoria Sete poteva esplodere essendo stato colpito in un punto di pressione sulla spalla a Jerez. E Gresini alle sue RCV ci teneva, mica a Sete!

Nell'ultima stagione prima del buen ritiro il Gibe si segnala per una mega carambola pare ancora sotto effetto di ipnosi e infatti si rompe la solita spalla, stagione finita. Il rientro di quest'anno si segnala solo per un dito medio che gli fa Stoner, ma Gibernau non esiste gia' piu', diranno che Casey il gestaccio l'aveva fatto a Capirossi...
Manco degno degli insulti porello.

E allora di qui il dubbio: un gran pilota piegato dal talento (e forza mentale ovviamente) di Rossi o il Vale Nazionale ha battuto un Signor Nessuno?
Boh chi lo sa?
Google una dritta ce la da: provate a guardare quante immagini trovate di Gibernau prima che andasse sulla Honda di Gresini. Di certo un Sig. Nessuno lo e' stato per almeno 10 anni e non sono pochi.

Ma a noi il Gibe piace lo stesso per un solo grande motivo: lui che Rossi era molto piu' forte l'ha sempre ammesso e addirittura si disse onorato di potergli correre vicino. E allora non ci pare un campione annichilito dalla forza di Rossi, ma uno che senza chissa' quali doti ha accettato la sfida senza arrendersi. Come Rocky, come Damon Hill.
E a uno cosi' va un bell'applauso per averci provato.

P.S. E Waldmann non se lo e' inculato nessuno ugualmente...

P.P.S Pero' Hill e Rocky alla fine vincono qualcosa vabbe'