domenica 23 maggio 2010

IL RITORNO DELLA PRESSIONE



Diciamo la verita': la pressione ci era mancata. Aaaaaahhh com'erano belle quelle puntatone interminabili di "Fuorigiri" a parlare della pressione, dei superpoteri di Rossi e degli effetti devastanti sulla psiche altrui, anche se poi in realta' sempre e solo di Stoner si tratta.
E' cosi' l'ennesima scivolata dell'australiano, banale nella sua semplicita', ricomincia a celare chissa' quali misteri.
Certo se avesse vinto pure Rossi sarebbe stato il week-end perfetto e invece no. Rossi le ha buscate di brutto da uno che ha: la stessa moto, le stesse gomme, lo stesso box e molto probabilmente usa lo stesso water e fa le stesse scenette. Un clone insomma che da quando gli han proibito di copiare l'assetto dell'italiano guardacaso lo fa meglio. Ma andiamo con ordine.

LA VENDETTA DELLA SPALLA
Accidenti questa spalla di Rossi fa veramente ammattire. Quando fa la pole non fa male, poi pero' peggiora se passa davanti Lorenzo o addirittura compromette la messa a punto.
Il tutto pero' avviene all'insaputa di Rossi che parla solo di "fastidio" e si guarda bene dal giustificare la sconfitta coi dolori di una "sublussazione". E pero' l'unico appiglio rimane quell'infortunio risalente oramai a svariate settimane fa.
Basta "goggolare" un po' per leggere una sfilza di titoli tipo "Spalla e moto vanno meglio", oppure "Spalla meglio della moto" ma anche "Spalla fa ancora male, ma Yamaha gia' veloce".
A voi la carrellata a questo link

IL MURO DI GOMMA
Ma piu' che della spalla a me sorprende (oddio non dovrebbe) che si tirino fuori scuse di assetto.
Ma come? Ci avete rotto il cazzo per anni che la moto la sviluppava Valentino, la metteva a punto Valentino, addirittura andava in Giappone a dire ai japanesi come doveva essere fatta, nel 2004 prese una R1 del '99 e ci vinse il mondiale cambiando solo i getti e adesso?!?!
E adesso mi volete far credere che un aspirante attore maiorchino con l'anello al pollice e con istinto suicida per annegamento, senza avere accesso a nessun dato, con la stessa moto, le stesse gomme, sulla stessa pista va piu' forte perche' (dice Brivio) "ERA PIU' A POSTO CON LA MOTO"?!

Ma cazzo dai, non fatemi diventare volgare porca puttana. Ma dire una volta, dico una sola che e' stato PIU' BRAVO? Ma costa cosi' tanto? Mi rivolgo ai vari Bobbiese, Florenzano, il non vedente Pernat (e togliti gli occhiali cazzo!) ma non a Cereghini perche' tanto non mi capirebbe.
Capito ragazzi? E' questo incaponirsi a cercar scuse quando Rossi perde che non ha molto senso.

IL PILOTA PIU' PIRLA DEL MONDO
A Casey Stoner va il "Pirla d'oro" ambitissimo premio per chi butta via la gara nel peggior modo, anche se Pedrosa, indispettito per la concorrenza del rivale prova a ribattere perdendo due posizioni all'ultimo giro. Ma quest'anno non ce n'e' per nessuno: Casey fa 2 giri e pum ... di nuovo per terra. Non e' mica facile!
La caduta in se pero' non lascia intravedere errori esagerati. Io alle varie teorie che vanno dalle presunte corna della moglie, alle avances di Suppo (a Stoner o alla moglie? Mah...), alla moto fatta su misura manco fosse un vestitino etc etc non credo.

Secondo me ha visto giusto Reggiani quando ha detto che Stoner "non ha l'esatta percezione del limite" cioe' lui va forte, da gas e piega tantissimo. Spinge insomma spesso piu' del necessario o prima del necessario.
Non sono d'accordo sul fatto che stesse andando "troppo" forte, il suo 35.5 non era scandalosamente veloce rispetto agli altri. Quindi provo a ribaltare il discorso: non sara' che questa GP10 piu' facile da portare non e' una moto con la quale Stoner puo' esagerare? Ovvio che sia lui a doversi adattare nell'evenienza pero' mi ricorda un po' Doohan quando preferi' lo "Screamer" al "Big Bang" sulla Honda NSR. Col motore a scoppi regolari aveva meno coppia ai bassi ma riusciva a percepirne meglio i limiti. Meno guidabilita' e piu' pelo insomma.


Pero' bisognerebbe anche capire perche' questo accada in gara e meno in prova o perche' i giri tirati di Stoner siano sempre pochi per volta.
Fateci caso: e' capace di girare con gomme usate in parecchie uscite e girare fortissimo, ma se ne fa 4 lanciati e' grasso che cola.
Ok che il cangurotto ci metta due curve di numero a capire se va forte o meno, ma se la gara dura 20-30 giri forse sarebbe meglio ogni tanto sacrificare un treno di gomme per fare una decina di giri senza pause e capire come si comporta l'insieme moto e gomme.
Pensate sia questo che hanno cercato di analizzare a "Fuorigiri"? Naaaaaa...

PUNTO DI VISTA ALTERNATIVO
Per capire un po' la differenza (sempre crescente) tra la troupe che commenta la gara in diretta e quella che ne riscrive le vicende nel dopogara basta sentire i primi commenti in quel di "Fuorigiri".
Se Scorreggiani col suo passato di 250ista parla di limite, Florenzano, plurivincitore della Liegi-Baston-Liegi con un Velosolex, tira fuori una cagata fotonica. Stoner "e' troppo abituato a dare gas col traction control e poi cade".
Primo il traction control c'era pure quando e' caduto.
Secondo e' risaputo che i piu' bravi son quelli che lo usano meno invasivo e protettivo.
Terzo il traction control c'e' sempre stato nella motogp.
3-0 palla al centro, manco fossi Milito.
Il bello e' che poi durante la trasmissione vien fuori che tutti avevano problemi di tenuta, tutti col davanti che mancava di grip, pure Carcarlo Pernat attacca Stoner ma glissa su Capirossi che cade allo stesso modo al 302° Gp anche se tra pochissimo sara' il caso di festeggiare la 300° caduta di Loris.

Ma ecco che quando pensi di aver intercettato la stronzata del giorno, arriva in sorpasso da destra il sempre piu' platinato Bobbiese con una domandone "ma non sarebbe meglio togliere l'elettronica? Sarebbero gestibili queste moto?"
Ai piloti presenti scappa da ridere, tienili te 230cv. Elias poi tira in ballo anche la sicurezza.
Ma Bobby-Gol e' convinto di averla detta giusta e insiste. Incurante che le 500 avessero quasi 50cv di meno e che ogni gara ne finivano una mezza dozzina all'ospedale, ribaduisce "Eppero' una volta lo facevano!"
Guareschi risponde in maniera piu' efficace di un calcio nelle palle: "Una volta vivevano pure nelle caverne"

STANDING OVATION.

P.S. non commento invece Melandri che parla di moto "difficile da carburare". Non merita risposta.

7 commenti:

  1. Be',sinceramente non ci vedo nulla di male sul fatto che Rossi non abbia trovato il giusto assetto,e che invece Lorenzo trovandolo sia andato più forte.E' normale ed è già capitato.Fra i top rider ormai la differenza la fa la messa a punto della moto(in questo sta la bravura),e non più la guida "fisica" del mezzo (nessuno insomma ha il"mezzo secondo nel polso")ed è quindi ovvio che se uno di questi piloti è più a posto degli altri con la sua moto la gara la vince o comunque lotta per la vittoria fino alla fine e non si becca 5 secondi di distacco.Detto questo, direi che Rossi ancora una volta ha ammesso che Lorenzo è stato più bravo di lui e non ha cercato scuse con la spalla,dicendo che se anche non avesse avuto problemi fisici non avrebbe vinto lo stesso;peccato però che qualche "giornalista" metta su titoloni tipo "La spalla duole e Rossi non ce la fa" oppure "Dolore alla spalla ancora niente da fare per il Dottore",eccheccazzo un po' di onestà una volta tanto!Per non parlare poi del fatto che Guido Meda per riempire il tempo mentre Lorenzo scappava e Rossi si arrendeva ha continuato a parlare ininterrottamente di Stoner e dei suoi preblemi(sui quali non mi pronuncio,ammesso che ci siano,perchè nonostate tutto 2 cadute su 3 gare mi sembrano ancora statisticamnete accettabili,e siamo solo alla terza gara).

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  2. Se un assetto e' sbagliato o non ti mette in condizione di essere competitivo e' un conto.
    Se arrivi 2° dietro il compagno e' un'altra cosa.

    Io direi PRIMA che Lorenzo e' stato piu' bravo (come Rossi ha detto e i giornalisti NO) e poi eventualmente il pilota cerchera' di fare delle modifiche per essere piu' veloce alla prossima.

    Quel che contesto e' che a Fuorigiri han detto robe tipo "eeeehh basta una molla un po' diversa e perdi". Grazie al cazzo ma e' cosi' da quando le molle esistono. O no?

    Anche sulla spalla i giornalisti han fatto ridere. Il pilota ha detto che cominciava a fargli male a 6-7 giri dalla fine quando comunque Jorge era gia' lontano.
    I giornali oggi danno alla spalla il 50% delle colpe e l'altro 50% all'assetto.
    Al punto che mi chiedo: che l'intervistano a fare Rossi se poi capovolgono il senso delle sue parole?

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  3. che dire?mi sono quasi commosso dalle risate...

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  4. Io stenderei un velo pietoso su Fuori Giri e su tutti quelli che vanno a fare i fantomatoci ospiti-esperti! Basta!!! Non ne posso più delle cagate che dicono, anche perchè mi fanno vergognare di essere un appassionato di motociclismo e di essere, in parte, un simpatizzante del 46. Non credo che Rossi abbia bisogno del loro aiutino mediatico per essere quello che è! Insomma, corre per vincere il decimo titolo mondiale, e non certo per vincere il concorso di miglior permanente ai ricci!!! Suvvia, un po' di serietà! Cazzo, Rossi continua a smentirli e questi ci danno dentro con le loro troiate! Ripeto...BASTA e lo chiedo per piacere!
    P.S.: sarei proprio curioso di sapere che tipo di carburatore monta la sua Honda!? Ma per piacere...che cazzo, ma lo sai che è ad iniezione oppure pettini le bambole quando gli ingegneri ti parlano??? COglione...

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  5. ovviamente il P.S. è per quel demente di Melandri!!! anche se lo si capisce chiaramente!

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  6. Il problema come detto da tanti è sulla manipolazione dell'informazione:
    1) E' innegabile che sia Lorenzo che Rossi siano piloti di punta, fra i migliori dell'ambiente.
    2)Non esiste solo un assetto fatto male e un altro fatto bene... la qualità di una messa a punto è relativa, e occorre giudicarla partendo da un punto di riferimento. sono tantissimi i fattori e le regolazioni che incidono sulle prestazioni globali della moto; se si osserva lo storico delle gare si nota una certa alternanza nei passi di gara.. nel senso che si sono viste gare con Rossi più veloce, molte altre dove invece dove ha prevalso Lorenzo; la domanda è: tali risultati possono essere imputabili alla riuscita ( dei due piloti volta per volta) nella configurazione della moto?
    Mi viene da dire: perchè no? E' una cosa perfettamente logica e coerente, tuttal'più si può integrare dicendo che oltre alla messa a punto sia molto importante anche il feeling del pilota con la pista di turno.

    ALLORA ESAMINIAMO: quale sembra essere il problema?
    Quello che Boa lamenta sempre ( e mi trova d'accordo) non è tanto il fatto che gli assetti non contano nulla ( anche perchè è logico che invece incidono ), quanto il fatto che vengono usati per strumentalizzare l'esito delle gare, menzionandoli in modo differente e tendenzioso ( come scusante nel caso Rossi Perda, come Pregio e capacità nel caso Rossi vinca)

    Non è possibile che:
    - Se Rossi vince lui è il mago degli assetti e gli altri sono degli incapaci attanagliati dalla pressione.
    - Se Rossi perde ha avuto sfortuna nell'azzeccare il setting e gli altri sono stati favoriti dalla buona sorte che ha messo ko l'unico indiscutibile campione.

    DICIAMO PIUTTOSTO ( e più ragionevolmente che)

    -l'esito di una gara dipende da molteplici fattori, fra i quali la messa a punto della moto , pertanto: chi riesce ad ottenere una messa a punto più efficace ne avrà poi un beneficio in gara.. se a questo aggiungiamo che il talento dei piloti ( in termini di capacità di girare forte)spesso è molto simile ( nel senso che si confrontano fra loro dei manici assoluti tutti molto veloci) è facile dedurre che basta davvero poco per metterne davanti uno ( o l'altro).

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  7. Credo che quel modo di ragionare sulle sconfitte di Rossi avesse motivo di esistere al massimo fino al 2006 dove perse si' il mondiale ma rimanendo sempre di gran lunga il piu' forte in pista.
    Oggi no.

    Ci sono altri piloti veloci quanto Vale e non si puo' dare le colpe delle sconfitte solo alle circostanze.
    Oltretutto quest'anno ha sempre trovato tutte e 3 le volte qualcuno piu' veloce in gara: in Qatar Stoner e nel finale Lorenzo, a Jerez i 2 spagnoli, a Le Mans ancora Lorenzo.

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