martedì 21 giugno 2011

IL MERLO SCHIVA ANCHE I SASSI (... la ghiaia non ancora)



- "No, nonno non sono caduto... è che quello davanti ha preso un sasso e io... ehm... io che ero subito dietro l'ho preso in pieno"
- "Ecco così impari a stare attaccato al culo!"
- "Ma era una gara! Mica posso stare a distanza di sicurezza!"


Così il Merlo racconta come si è ridotta la moto al nonno Kanemoto. Ma se l'è bevuta davvero? Un sasso che fa un danno del genere ti ammazza, come minimo.
"Mah la carena gliel'ho fatta vedere di sfuggita, poi ci vede poco..."
Ma andiamo con ordine nel raccontare come è andata la seconda wild card nella Premier Cup del solitario pilota ferrarese.

Comincia bene il Merlo che deve rinunciare alla serata di giovedì per testare numerose novità perchè il Ducato non va in moto. Ripiega sul solito stradone ma i test sono interrotti dall'ingresso della Safety Car... dei Carabinieri.
Tutto rimandato al venerdì con diversi componenti da verificare.
Le sospensioni che tanto l'avevano fatto tribolare sono state in parte ripristinate: il mono è ok, la forcella è ancora da sistemare ed è sostituita da una FG che perde olio, cosa che fa rispolverare l'adagio del nonno "se l'han venduta ci sarà un motivo".
Nuovi anche i freni con un bel paio di dischi Brembo al posto degli originali che erano finiti. La cosa lo costringe ad abbandonare le pastiglie "di recupero" e ad acquistare "Le prime pastiglie nuove della mia vita!". In prestito invece è il cambio elettronico perchè quello del Merlo è ancora in riparazione. Almeno questo funziona.
C'e' anche un telaietto di ricambio per la carena e un radiatore supplementare, ma sulle trattative è meglio glissare o la Safety Car ci viene a trovare a casa.

Ma tutte queste novità non è che rendano Merlin molto più tranquillo: "Ogni volta ho 6.000 cose da provare che non so neanche se funzionano!". Il primo turno infatti viene speso per rodare i freni. Per l'occasione viene tirata fuori una gomma "a perdere":
- "Questa è una gomma da qualifica del 2008. Tanto devo solo far le frenate..." E infatti ogni 2 giri deve rientrare con la gomma fumante. Nel furgone però ci son già le gomme per l'intero week-end offerte dal nonno sponsor.
E' quindi la volta di cominciare a provare sul serio con gomma davanti vecchia e dietro una nuova mescola portata dalla Dunlop. L'asfalto nuovo del Mugello è infatti parecchio aggressivo con le gomme. Non è ancora stato gommato per bene, tiene tanto ma molla tutto in una volta. Sin dal venerdì le cadute sono numerose.

Il Merlo oltre alla gomma nuova deve scegliere tra due rapportature finali che differiscono di un solo dente di corona: "Ci vorrebbe mezzo dente" ma in realtà il più lungo va molto meglio. Consente di sfruttare tutto il motore senza andare a limitatore e le marce son giuste anche nelle curve. Il vero problema è il passo della moto: con la corona più piccola la ruota viene arretrata troppo.
- Meno male che ho portato il flessibile!
- Per far cosa?
- Per tagliare la catena. Con cosa la tagli la catena? Col flessibile, mica con il coltello. A proposito ho ancora il tuo dell'altra volta, però c'e' un problema.
- Quale?
- Ho dimenticato il salame a casa. Era anche buono...


Ma ecco che mentre prova la moto "corta" entra forte alla Bucine, perde l'anteriore, scivola mentre la moto scivola più forte di lui, tocca la ghiaia, decolla, fa un salto carpiato a un metro e mezzo d'altezza e ricade sul cupolino. Disastro.
Vado a prenderlo all'uscita del carro attrezzi, nessuna ferita, solo una abrasione alla mano, ma dallo sguardo il male è soprattutto dentro.



- Son stato un idiota. 1000 cose da provare e poi lascio su una gomma finita. Col furgone pieno di gomme!!
E adesso chi lo racconta al nonno che le gomme le ha pure pagate? Vabbè si guarda avanti e soprattutto si guardano i danni. Carena da buttare, qualche staffa piegata, il cambio elettronico con l'interruttore andato, la staffa dell'ammortizzatore di sterzo e poi varie cose qua e là da rivedere con la moto smontata, come l'allineamento degli steli e delle piastre.

Ovviamente in certi momenti la battuta per far morale si può fare ma con moderazione, l'incazzatura è ancora viva. E poi il Merlo non è uno che va a darsi una lavata mentre i meccanici smadonnano per lui. E' lui che smadonna in primis, ci mette i pezzi, i soldi e pure la manodopera. Mentre io taccio rispettoso del pilota qualcuno incautamente prova a forzare il normale decorso di sbollitura:

- Ma dai è una cazzata! Si ripara eh! Basta un po' di nastro. Sai quante ne ho sistemate di messe peggio?
- Ascolta -spiega il Merlo con la calma tipica di chi si sta per incazzare- se sei capace di riparare quella carena faccio un reality sui carrozzieri con te protagonista.

Passata l'incazzatura ci rechiamo allo stand di un noto produttore di carene che però in magazzino non ha il modello per il CBR 1000.
- "Non ci posso credere! Non hanno la carena di una Honda!! E sì che ce ne sono qui. Allora son tutti inculati se cadono. Ma nemmeno avessi un Benelli Tornado"
Inizia così il giro di amici e conoscenti e si ringrazia il vincitore della gara scorsa Di Giannicola che molto gentilmente presta una carena di ricambio del proprio CBR. - "Che culo! Ci sono le stelle disegnate anche qui!"

Fatto fuori l'improbabile aiutante, il Merlo sistema la moto nottetempo e anche qui si ringrazia l'aiuto di ragazzi impegnati per altri team che generosamente hanno aiutato il Merlo per davvero e non solo a parole. Ma il grosso del lavoro è più lungo che complicato e il nostro va finalmente a lavarsi le mani alle ... 4.15!
Non può nemmeno alzarsi tardi perchè tra una cosa e l'altra e a causa dell'incidente non abbiamo mai portato la moto alle verifiche.

La qualifica non è granchè ma le condizioni della pista non invitavano a correre altri rischi. Ci scappa un 2.05 che ovviamente è lontano dalle sue possibilità.
Perchè è la gara il suo vero campo di battaglia... nel vero senso della parola! Dopo una buona partenza qualcuno lo manda a girare alla San Donato fuori provincia e si ritrova praticamente penultimo. La rimonta è condizionata da continue cadute, anche vicino al nostro, fino all'interruzione per il brutto incidente di Torello a 2 giri dalla fine.

Vabbè non è andata benissimo, ma poteva sicuramente andare peggio. Le carene a Di Giannicola (caduto pure lui)non vengono riconsegnate proprio perfette (il Merlo le ha bucate grattadole) ma se non altro ora il ritmo è pressochè costante sul 2.01/2.02che, con una forcella che piscia olio e che probabilmente andando a pacco ha causato la caduta del venerdì, è davvero grasso che cola. Certo ci deludono di più i fenomeni che dicono di girare in 1.58 in mezzo al traffico nelle libere quando nessuno li vede e poi davanti a tutti i 2.01 li vedono col binocolo. Sarà che non li abbiamo visti noi, ci può stare.

Appuntamento all'ultimo week-end di agosto se accettano l'ennesima wild card del Merlo. Speriamo di sì perchè si punta decisamente a gira in 58!

"Eh sì qua tutti parlano dei 58 come se fossero noccioline!"