lunedì 1 marzo 2010

CHI TIRA E CHI SE LA TIRA



C'e' qualcuno in giro che storce il naso quando sente parlare di Superbike. Quando si sente dire che "i veri appassionati seguono la SBK e meno la MotoGp" viene spontaneo considerarlo un atteggiamento un po' snob.
Qualcuno poi pensa che essendoci Biaggi in SBK e Rossi in MotoGp, la venerazione per le derivate dalla serie sia un velato "biaggismo" contro il "rossismo" imperante.
CAZZATE.

La verita' e' che la Superbike offre ai suoi spettatori quello che e' il motociclismo. Punto.
A quelli come noi che "ci piace la superbike" non dispiacerebbe affatto se la MotoGp offrisse lo stesso spettacolo, ma purtroppo non e' cosi' e i capoccioni della Dorna e della Federazione non han trovato di meglio che varare un regolamento che scopiazza la Superbike nel tentativo di imitarne pure il successo.

LE REGOLE NON SCRITTE

Ma non basta un regolamento a dare uno "spirito" a una competizione. Ci vogliono i sentimenti, quelli veri, quelli disinteressati. E nella MotoGp ci sono in ballo troppi soldi, troppe polemiche, troppi tatticismi e innumerevoli esasperazioni (perlopiu' inutili) per trovare la necessaria serenita'.
Mi limito agli esempi piu' recenti.

Simoncelli corre a Imola con l'Aprilia e i giornalai si scaraventano su un tempo trascritto male per accendere una polemica fra il solito Biaggi e l'amicone di Valentino. Sara' poi lo stesso Simoncelli in tv a dire che Max l'ha accolto benissimo e dato una mano a conoscere la moto. Succederebbe in motogp? Mmmmm...
Durante "gara 2" viene chiesto ai box Suzuki se sono preoccupati per la lotta fra i loro 2 piloti Haslam e l'ex-motogp Guintoli; risposta "Meglio averne due davanti che uno solo"..
Pare una stronzata ma provate un attimo a ricordare come risponde Brivio che usa il pronome "NOI" riferito a Rossi e "LORO" a quelli di la' da un muro di cartapesta nello stesso box.



Anche i sorpassi, sempre cervellotici in motogp, vengono spontanei in superbike e non e' solo questione di alesaggio come vorrebbero farci credere.
In Gara 2 a Philip Island, non c'e' stato giro in cui le Suzuki e le Ducati del gruppetto di testa si siano tirate indietro.
Mentre in MotoGp pare un delitto fare un sorpasso a meta' gara, in SBK si passa sempre e comunque e chissenefrega se non e' decisivo per la vittoria finale. Infatti la seconda manche l'ha vinta Checa, a lungo quinto ad osservare le scornate di quelli davanti.

SOLUZIONI SEMPLICI E PROBLEMI IDIOTI

Paradossalmente la nascita della MotoGp avvenne in un momento di crisi della Superbike. Dopo uno splendido 2002, rimasero pochi team, ancor meno Case e l'unica a schierare un team interno era anche l'unica ad avere una fornitura ufficiale di gomme.
Intervenne l'ente organizzatore per risolvere il problema: monogomma fatto con criterio per eliminare le disparita' oltre a portare a 1000cc la cilindrata delle 4 cilindri che costituivano la maggior parte della produzione ma non avevano possibilita' di competere con le V2. Si e' cosi' passati dall'avere un monomarca Ducati con le ufficiali imprendibili, a un campionato che negli ultimi anni ha visto vincere o in lotta per la vittoria, non solo Ducati ma anche Honda, Suzuki, Yamaha, Aprilia.

In MotoGp invece la Bridgestone aveva riportato in auge Ducati, Suzuki e Kawasaki assieme alle solite Honda e Yamaha da sempre predilette dalla Michelin. Invece di sfruttare l'inaspettata competitivita' hanno ascoltato le lagnanze di un pilota solo, minacciando prima e confermando poi un inutile monogomma fatto oltretutto perdendo in qualita'. E cambiando regolamento in corsa piu' volte hanno ridotto al minimo le possibilita' di ammortizzare i costi.
Mi riferisco in particolare alle 800cc durate appena 4 stagioni, con un 2009 a motori contati da meta' stagione e limitati ulteriormente per il 2010, salvo poi cambiare tutto gia' per il 2011.
Si puo' biasimare a questo punto chi getta la spugna e guarda altrove?

Non va meglio nelle altre classi: la 250 e' stata sostituita da un monomotore quando invece era splendida cosi', e stessa fine fara' la 125 dove le gare sono sempre incredibilmente combattute.
Il tutto perche' i 2 tempi sono meno commerciali. Ma che senso ha un legame col prodotto di serie quando gareggiano dei prototipi??
Non finiro' mai di dire che la vecchia 500 andava lasciata cosi': preistorica.
Perche' era difficile, poco sofisticata, meno cara e al tempo stesso erano per forza prototipi.
Adesso invece si ha una base di Superbike senza una sola delle cose che nella Superbike funziona.

Dopo non si lamentino i fans della MotoGp se la Superbike e' piu' bella. E' gestita con maggiore intelligenza e vi corre gente che non se la tira.
Ma nessuno ha il coraggio di dirlo a quelli del Motomondiale.

4 commenti:

  1. Scusate se mi permetto una divagazione grafica, non si riesce a leggere una buona parte delle cose scritte a inizio riga perchè il giallo e il bianco si annullano a vicenda

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  2. Prova a zoomare o rimpicciolire il blog in modo che non si sovrappongano. :)

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  3. Sono d'accordo.Il problema fondamentale nel Motomondiale sono i troppi soldi che girano.Può sembrare un' analisi semplicistica ma è cosi'.Troppi soldi generano cinismo e quindi la perdita di quello spirito motociclistico che si respirava nei paddock del Motomondiale fino ad alcuni anni fa;allo stesso modo si ha un decadimento della gestione della categoria e sempre perché il profumo del denaro attira corvi che quasi mai sono competenti nel mestiere che dovrebbero fare,premettendo al loro lavoro il loro guadagno (leggi:Ezpeleta).
    Risultato:una categoria asettica e vuota di qualsiasi spirito sportivo,che perdipiù offre ben poco divertimento per compensare.
    Dall'altro lato si ha,invece,una formula sana,divertente,florida ma non ubriaca di ricchezza e ancora "nobile",non contaminata dalla frenesia del guadagno come scopo.La Superbike al momento è un gioiello,quasi un simbolo per il motorsport,ed è in continua crescita.
    Tuttavia provo a lanciare un allarme:non c'è secondo voi il rischio che la SBK,proprio per il suo successo,possa fare la stessa fine della Motogp,come la Motogp ha fatto la stessa fine della Formula 1?

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  4. Il rischio c'e' come per qualunque categoria, ma finche la motogp le succhia il veleno, la SBK rimane un luogo di rinascita per Case e piloti esclusi dallo stesso motomondiale.
    Uno come Carlos Checa (aspettando Toseland e Vermeulen) in motogp non aveva piu' motivo d'esserci ma in superbike si danna l'anima, idem per Biaggi, Haga, Fabrizio, e prima ancora Laconi e Bayliss. Son convinto che pure un Edwards farebbe bene in superbike e non correrebbe bene solo quando c'e' da rinnovare il contratto.

    Tuttavia bisogna anche considerare che la SBK ha un vantaggio: il prodotto di serie.
    Il che implica che le correzioni alla formula sono sempre possibili nell'ambito di quello che e' il vero perno dell'interesse del mercato: la moto.
    Si fa presto insomma a liberalizzare o vietare qualcosa. La motogp invece ha lo stesso problema della F1: se oggi vieti una cosa, le risorse vengono spese altrove in una continua escalation dei costi e delle prestazioni.
    Col risultato che poi bastano 2 decimi al giro per dividere in contendenti.

    Per questo difendo ancora la 500: era allo stallo tecnologicamente e piu' di tanto non ci si poteva inventare e cio' portava a un livellamento delle prestazioni di moto talmente difficili da condurre che il talento emergeva comunque.
    Adesso forse sono moto piu' abbordabili ma se vai mezzo secondo piu' piano non c'e' verso di recuperarlo.

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