giovedì 14 gennaio 2010

QUESTIONE DI FEDE


Se il tifo e' una fede, io sono agnostico.
Nel tifo non credo e in generale non credo nelle "idee collettive" che finiscono col farti pensare come vogliono gli altri. Gia' siamo spesso obbligati a "fare" cio' che vogliono altri, figurarsi se mi faccio condizionare pure i pensieri.
Ovviamente pure io ho le mie simpatie, ma siccome in Italia va di moda tifare contro sono quasi contento di non far parte delle tre maggiori tribu' italiche ora in balia di eventi a dir poco imbarazzanti.

LA NAZIONALE ROSSA
Quella per la Ferrari e' una fede per i piu' immune a qualsiasi cambio di casacca dei piloti. I piu' attempati si son trovati a festeggiare 2 titoli di Lauda e poi a tirargli sassi. Altri hanno prima tirato sassi a Prost e poi se lo son trovati in squadra. Altri ancora (o forse gli stessi) preferivano "un giorno da Alesi che 100 da Schumacher" per poi festeggiare le vittorie del tedesco...
Ma ora la faccenda si fa complicata.
Generalmente il popolo del Cavallino ci mette poco a dimenticare chi erano i nemici, in compenso la giurano a chi se ne va e ora in un colpo solo si ritrovano il loro eroe Schumi alla odiata Mercedes e l'ex-odiato Alonso in Ferrari.
Pare che l'unico modo per non provare imbarazzo sia a questo punto l'elettroshock.

Un paio di anni fa erano ancora inveleniti con lo spagnolo pupillo di Briatore ma, da forum e bar, emerse un odio maggiore nei confronti di Hamilton al punto che in molti dissero soddisfatti che "Alonso era antipatico per colpa di Briatore". Eh si', infatti dopo la McLaren indovinate con chi e' tornato a far coppia?
Schumi invece aveva resistito a qualunque cosa per la causa ferrarista. Gli perdonarono lo speronamento a Villeneuve del 1997 ("ci stava"), lo spegnimento del motore a Suzuka nel 1998 ("cose che capitano") e anche quella famosa vittoria per ordine di Todt a scapito di Barrichello ("giusto in ottica mondiale") e infine quella Ferrari parcheggiata alla cazzo a Montecarlo ("figurarsi se l'ha fatto apposta"). Pensiamo un secondo a cosa si sarebbe sentito se queste cose fossero capitate a un pilota McLaren o Williams: apriti cielo.

Oggi per molti le cose si sono ribaltate di prospettiva nel giro di poche settimane.
Alonso e' l'arma totale contro il "traditore" Schumi, reo di aver preferito correre invece di stare a rigirarsi i pollici. E Kimi? Chissenefrega.
Il fiume di parole che Alonso dedico' al tedesco sulle sue presunte scorrettezze oggi invece di essere replicate con odio viscerale vengono accolte come Vangelo.
E cosi' in quel di Madonna di Campiglio sentiamo gli orgogliosi uomini in rosso snobbare colui che ha fatto vincere tutto, ma proprio tutto alla Scuderia ed elogiare quello che prima veniva definito un campione minore.
Sia chiaro, per me Alonso un pezzo da 90 lo era pure prima ma francamente non e' che mi faccia molto piacere questo voltafaccia. Perche' il valore del pilota non si discute e non si discuteva. La bravura non e' questione di bandiera.

DESMOPEOPLE
Puo' darsi che tra un po' possano provare le medesime sensazioni schizofreniche pure i tifosi ducati. Contrariamente a quanto accade alla Ferrari, amata praticamente da tutti quelli che non la potranno mai avere, i supporters della Ducati hanno una forte identificazione col mezzo.
I piu' anziani sarebbero capaci di convincere chiunque che il raffreddamento ad aria e' migliore e che piu' di 2 cilindri e 4 valvole in tutto sono inutili. E che un motore per essere tale deve fare della gran cagnara. Per anni gli amatori di questo Marchio si sono consolati con prodotti di dubbia fattura credendo che le loro moto avessero un anima semplicemente perche' morivano. Poi arrivarono Castiglioni e Tamburini a rispolverarne l'antica gloria e vennero fuori delle moto eccezionali. Competitive per davvero e non solo per i romantici. tradizione sportiva poi proseguita pure dopo la cessione del Marchio a un gruppo texano che si e' fatto i cazzi suoi.

Per fortuna l'enorme energia del tifo rosso a due ruote e' confluita in un ambiente sportivamente esaltante come la SBK dove la passione per la moto unisce tutti in un godurioso brodo motociclaro. Poi e' arrivata la MotoGp che da bravi italiani avveleniamo con polemicucce da cortile.
Se ne esce cosi' che gli anti-rossi si son buttati sul Marchio bolognese unendosi a chi la moto italiana la ama veramente. Nulla di male per carita', se non fosse che proprio Rossi potrebbe in futuro di rosso vestirsi.
Apriti cielo (reprise).

E cosi' mentre Montezemolo e Domenicali spendono belle parole per Alonso e parlano il meno possibile di Schumi (e Brawn non dimentichiamolo) come fosse un avversario qualunque, l'ad Ducati fa... esattamente il contrario.
Presentando un team composto da un australiano e un americano che fa? Dice di voler vincere con un italiano. Che dite glielo diamo il "coglione d'oro" per la gaffe dell'anno? Dubito infatti potesse fare peggio.
Che Vale vada o meno a Borgo Panigale nel 2011 ha poca importanza, pero' almeno alla presentazione del team poteva glissare. E la sensazione e' che appunto ne vogliano fare piu' una questione commerciale che di bandiera. E questo i tifosi duri e puri la perdoneranno?
Perche' Del Torchio non e' Minoli ma fa anche di tutto per farlo rimpiangere.
Basta guardare come sta seduto su una moto per capire che per lui potrebbe anche essere un trattore.

TRIBU' DEI CHIHUAHUA
Questi problemi non li ha chi tifa Rossi.
Poco importa che corra con Aprilia, Ducati, Honda, Yamaha o un rasaerba John Deere. Vale e' sempre Vale. Oddio, qualche problemino c'e', a cominciare dalla disciplina dei tifosi stessi che non sempre e' esemplare. Presi uno a uno ok, non c'e' nulla da dire a parte le discussioni da bar. Il problema c'e' semmai quando cala la maschera dell'anonimato come accade sul web o nel marasma generale di una tribuna.
Li' il tifo diventa cieco, sordo e pure peggio. Un tifo da stadio insomma che poco o nulla a che fare col consueto clima delle piste.

Anche la resistenza stessa dei fan del tavulliano e' stata messa alla prova. Perche' quando si tifa una persona ci si ritrova anche a giudicarne aspetti extra agonistici. Ecco allora che dal "voglio la moto gialla e senza tabaccai" si e' arrivati alla moto blu tappezzata di scritte... di una marca di sigarette.
Si va da "il pilota conta il 70%" a "il pilota conta sempre meno". E stendiamo un velo pietoso sulla maxi evasione fiscale.

Pero' se ci si limita a cio' che Rossi fa in pista e si finge che sia muto o non si fa caso alle polemiche, la situazione e' senz'altro meno imbarazzante di quella dei tifosi delle squadre.
Un mio amico per esempio, convinto sostenitore Honda, si e' trovato nel giro di pochi anni a tifare per Biaggi, poi per Rossi e poi ancora per Max!!! Un incubo.
Pero' se Vale passa alla Ducati sara' divertente vedere Ducatisti e Rossisti fondersi in una unica comunita'. Giuro che vado a filmare dal vivo le tribune.

E VOI CHE TIFOSI SIETE?
Insomma forse il quadro l'ho dipinto un po' troppo fosco ma il fatto e' che se si tifa una azienda bisogna fare il callo che come tale, a noi popolo bue, non ci caga di striscio. Basta prenderne atto.
Il tifo per il pilota ha invece la data di scadenza. Rossi prima o poi si ritirera' e allora vedremo che fine faranno tutte quelle persone che oggi seguono Vale si' ma se ne fregano del motociclismo.

Beh se non altro ci sara' piu' spazio sul prato.

15 commenti:

  1. ....e tifare per lo sport mai?!?

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  2. Tifare per lo sport equivale a non essere veramente tifoso di nessuno.
    A me ad esempio va benissimo, pero' mi rendo conto di essere decisamente in minoranza.

    La stragrande maggioranza dei TIFOSI (e sottolineo il termine perche' fanno il tifo per qualcuno) si divide tra Ducati e Rossi nelle moto.

    Moto e F1 le ho sempre seguite con grande interesse, pero' non tifo un pilota in particolare dai tempi di Spencer e l'ultimo ferrarista che mi esaltava e' stato Mansell.

    Sono un tifoso? No.
    ;)

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  3. Ci sono 3 categorie di persone che seguono lo sport
    1) L'ultras, ovvero il cretino per antonomasia che gode quando cade l'odiato nemico e non gli importa se il suo pupillo nemmeno è partito o in caso calcistico non gode quando vince la sua squadra ma gode quando perde l'odiata squadra rivale.

    2) il tifoso, colui che tifa per la sua squadra-pilota e guai a chi gliela/o tocca.

    3) l'appassionato, ovvero colui che ha praticato o ancora pratica quello sport e quindi riesce ad apprezzare particolari gesti atletici e sportivi di un pilota/giocatore infischiandosene di chi esso sia purchè abbia fatto qualcosa di spettacolare.

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  4. Io personalmente credo di appartenere a un quarta categoria, quella del tifoso del motociclismo e dello spettacolo che offre,(quando lo offre)tifoso di Rossi perchè solo un pazzo può non ammettere il suo valore sportivo e comunicativo,(a parte qualche scenetta evitabile)tifoso di tutti i piloti quando mi fanno godere nel vederli correre e assolutamente critico verso tutti quando sono criticabili(Rossi e il fisco, Stoner a Laguna 2008, Lorenzo perchè troppo spesso non usa la testa e butta le gare, Melandri alla Ducati, Hayden nel suo titolo 2006, Pedrosa su Hayden nello stesso anno, Toseland in quasi tutte le gare in motogp, Elias e De angelis molto sopravalutati, questo per citare solo alcuni episodi e/o situazioni senza poi volere nominare giornalisti o pseudo vari.

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  5. Beh, ritirato Rossi indovina un pò chi uscirà allo scoperto... Simoncelli? Già lo stanno spingendo all'inverosimile!

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  6. David:è vero però che,al di là di tutto,il "personaggio Rossi" è supportato dai risultati che permettono un pompaggio continuo.Per Simoncelli sarà cosi'?

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  7. questo post (che condivido in toto, ma ormai non è una novità) cade proprio a fagiolo: oggi pomeriggio girovagando su internet ho letto che alcuni tifosi di rossi a madonna di campiglio hanno riconosciuto stoner che usciva o entrava in un albergo e hanno fatto partire cori a favore di rossi gridandoli verso l'australiano. ecco perchè spero che rossi si ritiri presto, per via di questa gente che non si limita a tifare il proprio pilota ma gode nel distruggere o nel prendersela con l'avversario del beniamino. personalmente una cosa del genere non la concepisco.

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  8. Riguardo quello che ha detto Algard, credo che Simoncelli non raggiungerà mai la notorietà di rossi, perché non c'è proprio paragone... qualche vittoaria la farà, ma dopo il pompaggio iniziale dubito che potrà raccogliere l'eredità di rossi.

    Io sono un appassionato di moto e simpatizzo per stoner, va forte, mi piace come guida e mi piace anche il suo approccio alle corse "discreto" e umile. prima di lui c'era Bayliss: chissà che coincidenza...
    Simpatizzo anche Ducati perché è Italiana, non ci sono caxxi, ma decisamente non approvo il "nuovo corso" intrapreso da sto tizio qua (spero di sbagliarmi, ma in foto sta pensando: "ma non è più comodo uno scoooterone? ci tiramo anche più soldi..." :D )

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  9. Anche Melandri inizialmente venne spacciato per erede e rivale di Rossi.
    Poi per fortuna ha fatto risultati cosi' eclatanti da rendere inopportuno il paragone.

    A proposito di tifo e fregnacce, oggi ho letto che Alonso sogna fin da bambino di correre con la Ferrari e vi vuol rimanere a vita (a 25 mln l'anno suppongo).
    Peccato avesse gia' usato le stesse parole 3 anni fa per la McLaren.

    Siccome 3 anni fa c'era chi lo chiamava Culonso perche' (secondo loro) vinceva solo per fortuna, certe uscite mi fan ridere di gusto.

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  10. Io sono un appassionato sia di auto che di moto e non nego che ho una certa simpatia nei confronti di Rossi (come pilota).Tuttavia arrivo a vergognarmi quando leggo di porcherie come quella capitata a madonna di campiglio:possibile che ci sia gente che si diverte a sbeffeggiare un pilota avversario del proprio idolo,per il semplice gusto di farlo?Possibile che queste persone siano in grado di applaudire ad una caduta di Casey a Misano?Possibile che il loro tifo sia talmente cieco e sensa siglificato da fare concorrenza ai peggiori ultras del calcio? Sono queste le domande che mi pongo,e la risposta che mi do è che purtroppo la colpa indirettamente è proprio di Rossi.Della sua popolarità.Cosi' mi sento quasi spaccato:una parte di me vorrebbe che continuasse per altri dieci anni a fare la storia del motomondiale,un' altra parte vorrebbe invece che si ritirasse subito,per non vedere più le tribune insozzate da quella marmaglia gialla che non sa nemmeno chi siano stati gente come Ago,Surtees,Hailwood,Lawson e Schwantz.
    Come diavolo si è potuti arrivare a questo?Ad una tale promiscuità,in uno degli sport a mio parere più nobili e affascinanti che esistano.
    Qualcuno può darmi una risposta?

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  11. La mia idea, Algard, e' alquanto negativa. Non so se possa valere come risposta, ma credo che siano gli italiani in fondo ad essere incivili e a non avere cultura sportiva.

    La colpa di Rossi e' quella di essere italiano, fosse francese milioni di persone se ne fregherebbero alla grande del motociclismo stesso.

    Il fatto di avere un pilota italiano cosi' forte l'ha reso popolare anche per chi non e' appassionato di questo sport, attirando anche le frange piu' estreme del tifo.

    Il brutto e' che in Italia il tifo piu' esagitato e' quasi sempre CONTRO qualcuno.

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  12. Il "rossismo" secondo me è stato deleterio sopratutto nell'aver attirato nell'ambiente motociclistico gente che fino a pochi mesi prima dell'avvento di Valentino non sapeva nemmeno distinguere una Honda da un Solex. Ulteriore dramma, si è avuto un incremento spaventoso da qualche anno a questa parte di incidenti mortali su due ruote proprio perchè emerite teste di cazzo che non avevano mai visto un moto in vita propria hanno iniziato a spararsi ai mille all'ora su delle R1 e compagnia bella. Quando noi parlavamo di moto a 16 o 17 anni eravamo considerati dei reietti. Ma pensa un po'...

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  13. Ciao a tutti...come sempre Boa mi fa pisciare addosso dal ridere! (anche se le realtà che descrive sono agghiaccianti!)
    Io sono un tifoso, ma non accanito! Sono un simpatizzante di ciò che mi piace...fina da bambino le auto e le moto, il calcio e l'atletica leggera mi hanno sempre fatto impazzire! E come il 95% della popolazione mondiale mi sono creato dei miti...nella F1 sono sempre stato un grande fan di Ayrton Senna, morto lui è morta la F1 ma la Ferrari ha in parte colmato il vuoto! Nelle moto il mio primo idolo è stato Kewin Schwantz, poi purtroppo ha mollato e mi sono affezionato a Doohan e oggi simpatizzo per Rossi, ma la moto gp moderna è troppa politica e poco spettacolo! Un po' come la F1! Nel calcio sono stato plagiato dalla famiglia, dove erano tutti per le sponde nerazzurre di Milano e quindi non potevo che tifare altro e nell'atletica leggera, partendo da Carl Lewis fino ad Usain Bolt, mi ha sempre impressionato cosa un uomo può fare con il proprio corpo! Pazzesco...Pertanto credo di essere un po' atipico come sportivo, perchè non sono uno legato al team (tranne che in F1 ma vete capito il perchè), ma legato all'uomo che mi fa "esaltare"...

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  14. ...dimenticavo che anche il Calcio fa storia a se, perchè una squadra del cuore c'è sempre stata e al massimo si può simpatizzare per una seconda squadretta che non va in conflitto con la squadra primaria... :-)

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  15. Secondo me non fa differenza Rossi o Ducati. Gli imbecilli sono equamente ripartiti tra le due tifoserie, in abbondante quantità.

    Forse è questo uno dei motivi per cui ho molto raffreddato il mio entusiasmo verso le gare di moto, da qualche anno a questa parte. Ma credo che la ragione principale sia che da qualche anno a questa parte le gare di motogippì stanno diventando noiose come quelle di formula uno...

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