venerdì 12 giugno 2009

NON SEMPRE C'E' UN PERCHE'




Prima che si corra il Gp Catalano e finche' sono in tempo vorrei commentare un articolo visto in questi giorni su un altro blog decisamente piu' seguito.
Offre lo spunto per alcune considerazioni non tanto nello specifico del tema trattato, ma per come viene trattato che e' poi un po' il nostro pane.

L'articolo e' QUESTO
e chi lo scrive non e' un giornalista. Questo va detto perche' da quando esiste internet sembra che l'hobby preferito di tutti sia fingere di essere qualcos'altro... tristezza...

Cosi' trovi l'operaio che finge di avere un'impresa, il cameriere che si spaccia per ristoratore, il motociclista della domenica che dice di essere un pilota etc etc.
Un giornalista vero deve avere delle fonti, esibirle se necessario o perlomeno garantire di averle senza renderle pubbliche e il suo direttore si assume la responsabilita' della pubblicazione dell'articolo.
Ciononostante si leggono un sacco di sciocchezze, figurarsi quando non si hanno nemmeno questi "piccoli" obblighi.
E cosi' succede che un "analista programmatore" della Siemens (conoscete un lavoro che potenzialmente sia piu' noioso? Io no) appassionato certamente di moto CI SPIEGA perche' Stoner va forte e gli altri ducatisti no.

Boh, non mi pare ci sia tanto da discutere: va piu' forte perche' sa sfruttare meglio il mezzo, come tutti quelli che vanno piu' forte dei loro compagni.
Forse Barrichello ha vinto quanto Schumacher? No.
Forse Edwards ha vinto quanto Rossi? No.
E allora visto che gli altri Ducatisti sono 2 debuttanti (Canepa e Kallio), un Superbollito (Gibernau) e uno che ha vinto un titolo e son 3 anni che si chiede come diavolo ha fatto, non mi riesce capire dove starebbe il mistero.
E che dire degli ex-compagni di Stoner? Melandri va forte solo quando c'e' dell'acqua, Capirossi in 10 e passa anni di "classe regina" ha vinto meno di Stoner nel solo 2007.
Insomma e' un po' come chiedersi come mai Ibrahimovic fa piu' gol di Suazo...

Ma la cosa che piu' fa sorridere di questo articolo e' il pregiudizio dal quale si parte: se vince Tizio e' bravo, se vince Caio ...mmmmm... ci deve essere qualcosa di strano.
E' l'ennesimo tentativo (Meda si riproduce mediaticamente e senza rapporti sessuali per ovvi motivi) di ridurre il talento di un pilota a un trucco, un segreto, un qualcosa che lui fa e gli altri no, presupponendo ovviamente che il suo talento NON possa essere pari o superiore ai nostri eroi.
Non mi pare che quando Rossi vinse il Mondiale con la Yamaha nel 2004 e 2005 ci si chiedesse come mai lui vinceva mentre Edwards o Checa arrivavano merdesimi.
Ci si masturbava forse nel cercare un motivo riguardante l'elettronica (che gia' c'era)?
No, si diceva che "Rossi e' piu' bravo degli altri che portano la M1". Ma per Casey non vale evidentemente.

Eppure a volte non c'e' un perche', non c'e' una ragione tecnica se un altro va piu' forte di te. Lucchinelli ci ha messo 20 anni ad ammettere che Spencer era piu' forte di lui, ma sicuramente a se stesso lo aveva ammesso molto prima.
E' ovvio che quando uno vince non abbia molto da dire se non che tutto e' andato alla perfezione. E' altrettanto ovvio che chi arriva dietro cerchi un appiglio, un alibi. Niki Lauda diceva che i piloti quando perdono "aprono il libro delle scuse". Eccerto, perche' l'assetto non ti va bene quando vedi che quello davanti fa le curve e tu non lo tieni, la gomma scopri che e' sbagliata quando l'hai finita, che e' un po' come dire che forse dovevi frenare prima quando sei gia' nella sabbia.

Insomma sono le corse ad essere cosi', non c'e' sempre bisogno di una causa. Forse certa gente e' rimasta ferma al 2005/06 quando Rossi era un lustro che vinceva sempre e perdeva solo quando la moto si guastava o cadeva. E allora si' ci si chiedeva come avesse fatto Ukawa a batterlo a Welkom o come mai sul bagnato Gibernau andava di solito meglio.
Idem con patate pure per Doohan che fino a fine carriera arrivava dietro a Criville o Biaggi solo se cadeva o rompeva il motore (o se si correva in Spagna).
Questo perche' Doohan senza americani e Rossi senza gli attuali giovanotti semplicemente non avevano avversari degni, ma gente che ti vinceva una o due gare l'anno in occasioni particolari.

Oggi invece gli avversari all'altezza di Rossi ci sono, e puo' capitare che vincano...
... senza un perche'...


1 commento:

  1. già,un brutto vizio quello di considerare gli atleti vincenti o perdenti a priori.
    purtroppo è ben radicato nella nostra cultura:tanti anni fa,alla mia prima ed unica gara in 750sp(salita),mi trovai davanti al più titolato pilota del momento.
    quando lo dissi a mio padre ottenni un riconoscimento notevole...mi chiese:"e come mai?"
    per fortuna non siamo proprio tutti uguali,nemmeno nelle peggiori famiglie.
    ;))

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