sabato 9 giugno 2012

I RIPETITONTI



Molta gente mi chiede come faccio ad essere sempre in così clamoroso ritardo nel commentare i Gp. Beh, i motivi sono diversi, al di là dello scontato avere una vita privata, un lavoro, una famiglia e pochissimo tempo libero, ci sono anche altri motivi abbastanza stupidi. Come il dimenticarsi l'alimentatore del portatile (ovviamente scarico) la connessione che salta sempre di domenica (grazie Vodafone, siete veramente unici...) e non ultimo per importanza, il doversi riguardare gara e commenti in differita perchè non presente davanti alla Tv.
Risultato? Scrivo solo ora e quindi sarò meno cattivo del solito per il semplice fatto che non mi ricordo quasi più una mazza.

Il Gp viene vinto con merito da Lorenzo che ha la meglio per l'ennesima volta su Pedrosa. Stavolta ero convinto che Dani ce l'avrebbe fatta visto che, per la prima volta nella sua vita, si era riportato al comando. Jorge poi ha pure fatto un "lungo" che gli ha fatto perdere tempo. Insomma sembrava fatta... e invece no. Per una volta che la Honda cerca la messa a punto per una gara caldissima invece di demolire i record in prova cosa succede? La pioggia rinfresca la pista avvantaggiando chi, come la Yamaha, puntava tutto sulle gomme morbide dalla resistenza infima con 52°. E' evidente che questa Honda 1000 che sembrava nata benissimo, rivela problemi non da poco. Al di là delle prestazioni dei suoi ottimi piloti, sembra sempre sul punto di spararli per aria. Stoner poi in staccata sembrava tornato ai tempi della Ducati e infatti il risultato è da Ducati...
Buon per Rossi che così gli si avvicina facendo perdere di vista ai suoi sudditi che il distacco è dei soliti 17". Cioè progressi ZERO. Ma se ne accorge solo Rangheri che lo segnala. Sicuramente in modo involontario.
Meglio che Ringhio prenda esempio da Bobbiese che ci snocciola sempre i tempi totali della gara solo quando Rossi fa leggermente meglio dell'anno prima, tralasciando il distacco crescente e soprattutto tutti quelli che arrivano davanti.
Proprio il biondo catarinfrangente ci promette una puntata al fulmicotone, al che io intendo che sarà brevissima. Purtroppo non lo è ma la cosa che stavolta mi annoia davvero è la RIPETITIVITA' delle domande.
Già Fuorigiri è insopportabile di suo per faziosità e superficialità dei commenti, ma se poi mi togli l'unico motivo per cui lo guardo (le interviste a caldo) diventa insulso.
Prendiamo Suppo. Cosa gli chiedono? Beh Bollini accenna a "motivi al di là della gara" per la prestazione scarsa. Ovvero si riferisce all'influenza del ritiro. Cereghini? Chiede se non abbia un peso psicologico l'aver annunciato il ritiro con tante gare da correre... Temporali? Chiede se il lavoro ai box non sia superficiale per... lo stesso motivo.
Insomma è sempre la stessa domanda!! Ma come fate? Ma che giornalisti siete? E Suppo, con pazienza infinita, riesce sempre a rispondere come se gli interrogativi fossero diversi. E così Nico gli ricorda che non intendeva la gara, ma proprio l'approccio psicologico. Sarà, ma mi pare che Livio stia cominciando a perderla la pazienza.
E intanto va in onda un ralenty di una curva pazzesca di Stoner.
Quello che non si impegna insomma.

Pure con Dovizioso non si scappa. Stavolta STRANAMENTE non gli chiedono della gara di Valentino, però (così in ordine sparso) gli chiedono: cosa ha la Yamaha ufficiale più della tua moto? Cosa ha la tua moto meno di quella ufficiale? Sei arrivato dietro per la moto diversa? E in cosa è diversa? E Lorenzo va forte perchè è più bravo o ha qualcosa in più? E cosa?
Praticamente una intervista "monodomanda".
Idem con patate quella con Lorenzo: andresti alla Honda? La Honda ha offerto TOT soldi. Lasceresti la Yamaha? Rimarrai alla Yamaha? Per riconoscenza, garanzie tecniche o denaro? Siccome Lorenzo non è un coglione, risponde che rimane alla Yamaha e non per il denaro, anche se ridendo dice che vuole gli stessi soldi offerti dalla Honda. E chiamalo scemo.

E a proposito di interviste, vale la pena segnalare i ruoli dei giornalisti "cuffiati":
- Porta si siede comodo comodo ad aspettare quelli del podio. Poi chiude la porta a chiave e non scappano più. Da lì sono obbligati a passare e puoi scorgere l'occhio preoccupato dell'intervistato che cerca disperatamente una via d'uscita.
- Bollini se ne va in giro per il paddock a intervistare quelli "antipatici" perchè essendo piuttosto nuovo ancora molti non collegano che fa parte di mediaset.
Infine Beltramo. Statuario. Lui alla bandiera a scacchi se non c'è Rossi in parco chiuso va direttamente al suo motorhome ben sapendo che non ne uscirà prima di mezzora. Sono convinto che Rossi lo tenga li apposta per allontanare i curiosi: meglio di un grosso bulldog, anche se forse sbava di più. Sfiga per Hayden che invece a cambiarsi ci mette un decimo del "sempre disponibilissimo" e gli tocca fare l'anteprima delle domande a Valentino.

Ma è decisamente più divertente, nel senso scemo del termine, il tono quando si parla di Ducati. Quando Beltramo intervista Guareschi e sento dire che stanno "Raccogliendo i frutti del lavoro svolto ai test del Mugello" ho le lacrime agli occhi... dal ridere. Ma quale lavoro? Il motore scartato? L'elettronica che va come prima? Il pilota che ANCORA dice di non sentire bene il davanti? E vogliamo parlare del forcellone che ha già cominciato la sua (breve) parabola che lo porterà inesorabilmente alla raccolta differenziata dell'alluminio? Cassone che di questo passo avrà dimensioni infinite.
Non meno esilarante il "stavolta ti si vedeva nell'inquadratura dei primi!" del sempre presente Beltramo a Rossi. Eh, sarà che usavano un campo molto più lungo, di certo nei primi piani di Pedrosa e Lorenzo io Valentino non l'ho visto.

Ma è nel finale che sembra di assistere a una parodia di fantozziana memoria. C'è Preziosi, lì con le ruote sui ceci, obbligato a commentare un servizio già andato in onda prima del Gp e approvato da Meda. Il che già basterebbe a scartarlo.
E invece gli viene proposto come se Terruzzi potesse giudicare l'operato del progettista e dei suoi uomini sulla base di una gara bagnata. Il Filippo ducatista prova a prenderla alla larga parlando di sollecitazioni, forze, velocità che sul bagnato sono diverse. No, per farglielo capire, caro Ing. Preziosi doveva dirlo in maniera comprensibile pure a un paguro: quando si va piano è una cosa, quando si va 12" al giro più forte è tutto un altro discorso. E non solo per la moto.
Perchè quest'uomo deve andare in TV a prendersi del coglione? E poi non era Rossi che faceva la moto? A un anno di distanza dal suo minor distacco mai preso in sella a una Ducati (7" lo scorso anno a Barcellona grazie proprio a qualche goccia di pioggia), questo è più che raddoppiato.
Si continua a produrre proclami che van bene solo per fare delle chiacchiere a metà settimana (tipo gli inutili servizi di Meda del mercoledì).

Io invece a Preziosi chiederei: ma secondo la sua esperienza, è statisticamente possibile che cambiando tutto quello che avete cambiato voi (motori, telai, forcelloni, carene, pesi, quote, posizione del motore etc etc), i distacchi sul giro siano sempre ESATTAMENTE gli stessi a parità di pilota? E che il grosso e drammatico passo indietro l'abbiate fatto sostituendo l'unico che vi ha fatto vincere qualcosina?

Son sicuro di una sola cosa: non potrebbe rispondere.