giovedì 1 ottobre 2009

NATI MALE...CRESCIUTI PEGGIO


Ebbene si: un altro pilota proveniente dalla BSB approda nel circus SBK. Sto parlando ovviamente di Leon Camier, dominatore indiscusso del campionato inglese superbike di questa annata 2009.
C’è sicuramente parecchia curiosità intorno a questo pilotino che andrà ad affiancare Max Biaggi sulla RSV4, insomma … la scena motociclistica d’oltremanica ha sempre sfornato talenti notevoli per le derivate di serie e questo sicuramente non è un caso.
Proprio qualche giorno fa ci ho riflettuto, perché leggendo su un forum che seguo più o meno abitualmente, un utente chiedendosi chi fosse o cosa avesse mai fatto Camier ha ricevuto come risposta “ha appena vinto la Bsb con la nuova R1 dominando tutte le gare”.
E io da bravo rompicoglioni ho puntualizzato che “si ha dominato però quelli che gli erano arrivati davanti l’anno prima (Byrne, Haslam, Crutchclow e Sykes, ndr.) sono passati o in SBK o in SS. Ha dominato si, ma un po’ alla Cadalora”.
Però … però … pensandoci ho notato il fatto che questo è il SESTO o addirittra SETTIMO pilota che la BSB porta a livelli da mondiale in 2 anni! (ce ne sono anche altri in realtà, ma mi limito a quelli più blasonati)
Insomma per fare il punto della situazione: in UK tirano fuori almeno 3 piloti l’anno per le derivate di serie, in Spagna per il motomondiale neanche si contano più … e in Italia?! Cosa abbiamo nel nostro Belpaese oltre i soliti nomi triti e ritriti?
Ve lo dico io: poca roba … ma andiamo nel dettaglio.
Noi abbiamo il CIV, e chi ha tirato fuori questi anni? Il buon Scassa e … nulla praticamente!
Ma anche in un’ottica futura la vedo grigia se andiamo a leggere chi corre quest’anno.
Abbiamo un campionato che fa ridere (senza offesa eh). Con chi ci presentiamo in SBK o al Motomondiale? Con Borciani che vince con la moto di Byrne? (della serie: “bonci bonci bon bon bon..ti piace vincere facile?”), con Conforti? Mauri? Lucchiari? Ah no scusate Lucchiari non corre più che è stato arrestato per contrabbando di cocaina dalla Colombia,è in carcere a Parigi ora. Brignola? Lo stesso Brignola che quando correva Lucchinelli era una giovane promessa? E questi sono i piu forti eh...poi c'è un solco di 7 secondi al giro,e corrono gli amatori convinti di fare turni di prove.
Almeno pare che Claudio Corti nella Superstock stia facendo belle cose … ma non vorrei fosse un ennesimo campione STK1000 che passa in SBK e fa cacare per anni (come praticamente quasi TUTTI i piloti che vengono dalla Superstock).
Morale: un campionato fatto così non potrà mai far emergere nessun volto nuovo, pensate che in Spagna e in UK i giovani piloti vengono incentivati e pagati per correre, vengono seguiti passo passo e portati o in SBK o nel Motomondiale appena c’è la possibilità. Ma c’è un perché però: BSB, campionati vari spagnoli e campionati monomarca degni di questo nome … sono organizzati dalla Dorna! Proprio lei si! La odiatissima DORNA madre di tutti i mali motociclistici a detta del popolo. Però intanto gli spagnoli oltre che a far qualche cazzata si adoperano e non poco per far crescere campioni. In Italia invece con tutto che abbiamo avuto e abbiamo tuttora dei grandissimi piloti c’è un campionato ridicolo organizzato dalla Federazione, seguito manco per sbaglio dalle Case e con un livello di competitività tecnica e agonistica da barzelletta (in tutte le classi eh 125SP, 600STK, 1000STK e SBK). Come se non bastasse poi se vuoi partecipare devi pagare a momenti anche per cagare nei cessi chimici, che tralaltro forse sono l’unica cosa che funziona.
Il problema insomma è sempre uno: I SOLDI, che nell’ambito del motor-racing si traduce in GLI SPONSOR.
Succede che mentre all’estero le aziende che sponsorizzano e forniscono endrosing vari sono in quantità abbastanza elevata, in Italia sono pochissime e non “scommettono” praticamente mai su giovani talenti.
Cosa accade quindi? Che le suddette aziende preferiscono pararsi il culo e dare quei quattro soldi a nomi già conosciuti garanti di un certo ritorno di immagine e (a volte) anche di risultati, meglio ancora se con mezzi propri. La conseguenza di questi insani investimenti è che un pilota attempato ma con le spalle coperte corre con moto SBK ex-mondiale e gli altri con la merda. Viene da se quindi che un ragazzo di 20 anni che ha talento non può comunque nulla contro Borciani con la 1098R Sterilgarda se lui è su una ZX-10R con ancora su il clacson.
In conclusione: se non si dà una bella rinnovata al sistema ci saranno molti anni di vacche magre per il motociclismo italiano, dopo Dovizioso che già un fulmine non è … c’è il vuoto! Forse si salva Simoncelli, ma ha ancora molto da dimostrare. Staremo a vedere come sempre, anche se stavolta non sono molto ottimista.("non sono molto ottimista" è l'eufemismo dell'anno)

2 commenti:

  1. che bel post,
    mi ha fatto tornare in mente un sacco di cose a cui non pensavo da tempo.
    manca un campionato che sia l'anello di congiunzione tra i nazionali ed i mondiali.
    anche nella mia amata salita la soppressione dell'europeo fu l'inizio della fine.
    in mancanza di tale campionato alcuni nazionali si avvicinano a farne le veci, altri... le feci.
    i nazionali italiani sono storicamente l'habitat di vecchi piloti che non sono riusciti a sfondare, gli europei furono un campionato molto selettivo e quindi formativo come non mai: chiedete a rainey ed a capirossi che ricordo ne hanno; il primo fu mandato a casa, il secondo ci costruì la carriera.
    io mi ricordo bruno cirafici, vecchio marpione ex rivale di reggiani, dominare la suzuki cup da ufficiale-sacchi nei primi anni 90... altro che campionato propedeutico per antonomasia!
    su lucchiari vorrei dire tante cose... mi limito a testimoniare che vederlo provare a misano nel 93 mi lasciò a bocca aperta; del resto quando metti su una moto un atleta vero, se c'è talento lo spettacolo è garantito.
    a lui tutta la mia simpatia per non essere un dirigente delle sponsorizzazioni marlboro, bensì un volgare narcotrafficante... e chi vuole intendere intenda.

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  2. Oooooh finalmente scrive pure il grafico, allora la prossima vignetta la faccio io! :)

    Eh si manca un campionato internazionale che non abbia i costi e l'inaccesssibilita' del mondiale di categoria.
    Quello italiano pero' e' uno dei piu' stagnanti, soprattutto la Superbike che superbike non e' perche' ci sono poche moto ex-mondiale e tante preparate in casa (il caso di Gramigni era clamoroso).
    Poi ok ci sono i piloti anzianotti (come sempre) pero' la presenza di vecchie volpi non sarebbe male se ci fossero piu' moto competitive, almeno uno se la puo' giocare e se le busca da un quarantenne ex-mondiale significa semplicemente che non e' all'altezza.
    Il CIV e' per certo versi l'opposto del motomondiale 125 dove invece e' pieno di debuttanti ogni anno e gettati nel tritacarne. Ma anche se vincono non hai mai un'idea precisa se valgono o meno: essendo un campionato "di passaggio" il valore degli avversari puo' salire o piu' probabilmente scendere da un anno all'altro perche' il campione se ne va sempre in 250 (altra categoria dove avviene la stessa cosa).

    Proposta oscena: e se il regolamento SBK obbligasse un prezzo per le moto acquistabili per i campionati nazionali?

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