giovedì 24 dicembre 2009

AUGURI A TUTTI - BELLI E BRUTTI

Un breve post di Auguri e di sentiti ringraziamenti per chi ci ha seguiti in questo scorcio di 2009.

Auguri ai sostenitori iscritti per la loro adesione.
Auguri a chi ci legge anche senza essere iscritto.
Auguri a chi ci detesta ma ci legge ugualmente per avere qualcuno con cui incazzarsi.
Auguri a tutti i piloti, tecnici e maneggioni che animano le gare che tanto amiano.
Auguri a Stoner per il suo pancino.
Auguri a Pedrosa e Lorenzo di cadere un po' meno.
Auguri a Dovizioso di non arrivare sempre 4°.
Auguri a Simoncelli di non rimanere calvo.
Auguri a Rossi sperando possa essere simpatico allo stesso modo sia quando vince che quando perde.
Auguri a Melandri di trovare un lavoro che fa per lui.
Auguri a Hopkins di trovarsi una nuova fidanzata.
Auguri a Schumi e a tutti i pensionati di avere una pensione come la sua.
Auguri a Ecclestone di non rimanere in bolletta.
Auguri a Mosley di non venire inculato.
Auguri a Briatore di rientrare nel Circus e non nel Circo.
Auguri a Carmelo Ezpeleta di ritrovare il senno nel 2010.
Auguri a Porta e Beltramo di intervistare sempre piu' e sudare un po' meno (uno zainetto in carbonio magari??)
Auguri a Bobbiese, Cereghini e Pernat di trovare una cura alla loro ulcera.
Auguri ovviamente anche a Meda e Reggiani senza i quali forse noi non esisteremmo.
Auguri a Putredine e i suoi "putribloggers".

E infine auguri anche a noi che con la nostra acidita' speriamo di avervi fatto passare un po' il tempo.

Se dimentico qualcuno abbiate pazienza... sto gia' bevendo!

sabato 19 dicembre 2009

TRADIMENTO O INGRATITUTDINE??


Che l'eleganza non sia una questione di soli abiti si sa. Sono i modi a fare il vero "gentleman" o il villano. Ma da uno come Montezemolo una tale caduta di stile proprio non ce l'aspettavamo. Forse si sta adeguando al trend della Ferrari: in caduta libera nei risultati.
Le parole che Montezuma ha riservato all'autore del 99% delle sue fortune nelle competizioni sembrano quelle di una checca isterica e non quelle di uno che passa da una presidenza all'altra.
Schumacher se ne va alla Mercedes (ora e' chiaro a tutti) per fare il PILOTA invece di rimanere alla Ferrari a fare il COGLIONE. Per me, che amo le corse e le sfide, quella di Schumi e' una scelta che rispetto. L'atteggiamento del presidente della Ferrari invece sembra quello di un tifosetto da bar cui girano i coglioni.
Francamente non me l'aspettavo.
Ma andiamo a vedere i fatti andando per una volta non in ordine cronologico ma a ritroso, perche' sembra che cosi' abbiano maggiore senso.
Ammesso che ce l'abbiano.

GEMELLI DIVERSI
LCdM dichiara che il futuro pilota Mercedes e' solo il "gemello" di quello che "considerava la Ferrari la sua famiglia" e prende le distanze dal suo ex-pilota quasi fosse un estraneo.
Colui che dice di essere riuscito "a fargli tornare la voglia di correre, quando gli chiesi di sostituire Massa." ora se ne pente e non gli va giu' che Schumi torni a correre si', ma con la concorrenza perche' "la Ferrari è una famiglia che però non ha macchina e soldi da offrire a suo fratello, a differenza della Mercedes."
Ora qui ci vuole una pausa e uno sputo in un occhio all'elegantone.
Che alla Ferrari manchino i soldi e' una barzelletta. Perche' ha 6 piloti a libro paga, di cui 3 completamente inutili (Badoer, Fisichella, Gene') e uno pagato per togliersi dai maroni (Raikkonen).

E poi come fa a dire una cosa del genere proprio colui che ha pagato Schumi 10 volte di piu' di qualsiasi altro e che quest'anno ha speso per ingaggiare Alonso e liquidare Raikkonen piu' di quanto prendera' Schumi in Mercedes??
Ok, Montezuma ha tutto il diritto di avere le mutande di traverso, pero' cazzo non puo' dire che e' una questione di soldi! E' un insulto all'intelligenza dei tifosi!
Ma che le parole del presidentissimo siano dettate da un travaso di bile lo conferma la frase successiva, mitigata dalla Gazzetta, ma che in realta' e' stata "uno a 41 anni puo' credere di averne 35 ma ne ha sempre 41".
Capito che sola? Prima fa di tutto per convincere uno di 40 anni a tornare alle corse, pero' poi al compimento dei 41 diventa troppo vecchio... per gli altri...
Ma siamo sicuri che il voltafaccia sia di Schumacher??
Facciamo un primo passo indietro.

QUANDO NON NE VALE LA PENA

Se Schumi ha vinto tanto e' anche perche' ha fatto sempre le mosse giuste. Una di queste e' stato il mancato rientro nel 2009.
Noi ai problemi al collo non abbiamo mai creduto. Vabbe' tutto ma da un incidente giudicato "senza conseguenze", ZERO giorni di ricovero si e' passati a frammenti di vertebre conficcati nel cranio.
La verita' e' che non venivano i tempi. Schumi magari ha pensato che si sarebbe solo sputtanato e che fosse un po' di ruggine sua. Vedendo che poi la F60 ha fatto cagare con chiunque (Fisico andava meglio sulla Force India) si e' convinto di un talento intatto ma da sfruttare su un mezzo a modo.

Ma a Maranello per lui non c'era spazio: fuori Kimi e dentro Alonso con Schumi a fare... niente al muretto box.
Perche' un conto e' cominciare a fare un lavoro vero all'interno del team, ma fare da consigliere ai piloti che corrono o collaudare le auto stradali o doversi mordere la lingua quando Domenicali & C fanno cagate epocali e' troppo.
Puoi tenere un gattino in salotto, non una tigre.
Evidentemente alla Ferrari credevano che per fare di Schumi una bandiera bastasse infilargli un palo nel culo e sventolarlo. Non e' cosi'.

PRE-PRE-PENSIONAMENTO
Ma come si e' arrivati a un pilota come Schumi in naftalina? Facciamo un altro paio di passi indietro e precisamente all'inizio della stagione 2006 quando la McLaren ufficializzo' l'ingaggio di Alonso per l'anno successivo.
La mossa spiazzo' tutti per il largo anticipo e in pratica mise sul mercato Kimi Raikkonen e una gran fretta di accapparrarselo. E Michael?

Si comincio' a pensare al "dopo-Schumi", a quando il crucco si sarebbe ritirato, magari in bellezza e il 2006 sembrava l'occasione giusta.
Cosi' si faceva strada l'idea di un ritiro a 38 anni nel massimo splendore e qui sta il dubbio perche' Schumi annuncio' il proprio ritiro con un paio di zone d'ombra:
1. aveva ancora un anno di contratto + opzione
2. Raikkonen aveva gia' firmato un'opzione

Insomma Schumi gia' stava anticipando il ritiro e comunque lo stavano spingendo fuori dal portone dei box a robuste spallate. Al punto che, prima dell'annuncio di Monza, era chiara una cosa: o Schumacher chiudeva con un compagno tosto (per la prima volta nella sua vita!!!) o si levava dai coglioni.
Schumi rispose: "La seconda che hai detto!"

UNA MERDA PER DESSERT

Fu cosi' che Schumi si ritiro' con un contratto in tasca che gli venne spalmato sotto forma di mega consulenza un po' superflua ed esagerata nel compenso. Un indennizzo? Boh.

Ma ora la misura e' colma, Schumi ritorna e la Ferrari non gliene da l'opportunita'. Mi sembra logico e giusto che vada altrove. O Montezemolo pensa forse di poter pagare tutti i piloti del Circus per non averli come avversari? Ricordiamo infatti che pure Kubica ha un'opzione e che ha firmato per un solo anno in Renault.
Ma ora il team transalpino ha cambiato proprieta' e tale contratto andra' ridiscusso.
Scommettiamo che Robert sara' costretto a rifiutare accordi pluriennali per tenersi aperta la porta rossa?

Ma queste strategie invasive andranno bene per chi fa e disfa le aziende non per chi vuol correre. E cosi' finisce che quando le motivazioni superano il limite, gli amici diventano nemici, gli alleati rivali, i piloti... ex-piloti.
Per come la vedo io, Schumi e' libero di correre per chi vuole se l'alternativa e' starsene a fare un cazzo e questo uno come Montezemolo dovrebbe capirlo senza fare battutine da stronzo.
Anche perche' e' dal 1991 che Michael ha un vecchio debito con chi gli pago' il suo primo sedile. Ed e' da allora che dice che avrebbe voluto chiudere con la Stella di Stoccarda.

E adesso prepariamoci a vedere le orde rosse ridimensionate: i birraioli teutonici saranno tutti in grigio.
Scommettiamo che d'ora in poi a qualcuno daranno fastidio?

sabato 12 dicembre 2009

PUNTI DI SUTURA


Avete mai copiato a scuola? E se si', avete copiato da chi era bravo o da chi viaggiava tra il 4 e il 5? Ecco alla FIA questa domanda non se la pongono nemmeno, soprattutto adesso che a governarla c'e' l'indiscutibile JEAN TODT, il pinguino malefico considerato (non sempre a ragione) vincente a prescindere.
La prima trovata del francese per risvegliare dal letargo la F1 e' infatti copiare il punteggio della MotoGp come se quest'ultimo fosse valido.

NAPOLEONE vs TOPOGIGIO
La credibilita' di Todt deriva dalle sue immense vittorie come team manager ma a parer mio non e' che abbia fatto miracoli come Brawn o persino Briatore, anzi...
Venne messo a capo del programma Peugeot (sostituendo Jabouille) quando la Casa del leone gli mise in mano miliardi di franchi per battere... nessuno. e difatti poi il Mondiale Sport venne abolito.
Il suo predecessore aveva invece cominciato da zero il programma contro Mercedes, Jaguar, Nissan, Toyota e Porsche quando ancora erano in vigore le Gruppo C turbo. Poi il regolamento cambio', tutti se ne andarono e Todt trionfo' a Le Mans.

Idem con patate alla Parigi-Dakar dove Todt guidava un esercito con piu' elicotteri e mezzi della Guerra del Golfo per battere una pattuglia di privati coi fuoristrada preparati in garage facendo correre nientemeno che delle Gruppo B da 600cv. Insomma uno che ama le sfide impossibili...
Voi direte e in Ferrari? Beh finche' non hanno prelevato Schumacher di peso con tutta la Benetton, la risposta francese ad Alvaro Vitali non e' che avesse fatto miracoli. E' che la gente dimentica che venne ingaggiato come comandante della Scuderia nel 1993. E il primo titolo arrivo' tra Costruttori nel 1999 (e lasciamo perdere come).
E sticazzi.

Non meno importante il suo elevato senso della sportivita'.
Come quando decise chi doveva vincere la Parigi-Dakar con una monetina anche se il dominio era tale che avrebbe comunque vinto, o l'ordine impartito a Barrichello di far vincere Schumacher in Austria quando non era assolutamente necessario compensato con altri ordini di segno opposto a fine stagione (e mondiale vinto). Riusci' quindi a far subissare di fischi persino le doppiette della Ferrari: la Casa che ha piu' tifosi nel mondo intero!
Al punto che la stessa FIA di cui oggi e' Presidente (!!) VIETO' gli ordini di scuderia.

Quindi abbiate pazienza, ma uno cosi' e' l'ANTI-SPORT.

ARRIVARE PIU' IMPORTANTE DI VINCERE
Tornando ai punti, se c'e' una cosa che non funziona molto bene e di cui si lamentano un po' tutti i piloti a due ruote e' il punteggio attuale (condiviso anche dalla SBK) dove ci sono in palio ben 25 punti per la vittoria ma che in verita' sono solo 5 piu' del 2° posto.
Il che significa che tra un podio sicuro e il rischio di cadere per vincere la scelta e' obbligata.

I campionati del 1998 e del 2006 (e per certi versi quello appena concluso) hanno evidenziato come le cadute e i ritiri contino piu' di battere l'avversario.
Oltre 10 anni fa Mick Doohan ci mise un intero campionato a rimontare Max Biaggi a causa di un motore rotto e di un paio di cadute (una indotta) a inizio stagione. Il tutto SENZA MAI ARRIVARE UNA SOLA VOLTA DIETRO A BIAGGI.
Alla fine il colpo di grazia avvenne con una bandiera nera sventolata al romano cosi' che ancora oggi si considera quella discutibile squalifica come un mondiale regalato all'australiano.

Tre anni fa invece Hayden arrivo' la miseria di 3 volte davanti a Rossi eppure domino' il campionato fin quasi alla fine. La decina di volte in cui Rossi termino' davanti all'americano non fu sufficiente a garantire a Vale la leadership nel campionato finche' appunto non ci penso' Pedrosa a far cadere l'americano riaprendo per davvero la corsa al titolo.
Volendo si puo' includere nella casistica pure l'ultimo campione della 250: sempre tra i primi, Aoyama e' stato ripetutamente battuto dai vari Simoncelli, Bautista e Barbera che pero' il Gp dopo volavano in terra.
E tutto questo perche' in caso di caduta e vittoria del rivale, con questo sistema di punti, al fortunato basta arrivare 5 VOLTE SECONDO per mantenere il comando della classifica.
Per intenderci, col vecchio sistema della F1 degli anni '90 alla terza gara che arrivavi 2° il vantaggio veniva annullato perdendo 12 punti contro i 10 guadagnati. E questi sono fatti.

LA MOSSA SBAGLIATA AL MOMENTO GIUSTO
In una F1 dove si rischia poco per i sorpassi e dove la classifica si "muove" poco cosa serviva? Magari un incentivo ad inseguire il primato, un punteggio che facesse ragionare il pilota cosi': meglio provare a vincere che arrendersi.
L'aveva capito persino il Sado-Nazi Mosley che proponeva le medaglie e un solo punto per vittoria per scongiurare i ragionieri del volante.
Ma forse uno che si mette il perizoma di pelle e si fa frustare da delle SS con le tette di fuori non e' molto credibile e la soluzione era davvero estrema e percio' destinata ad essere bollata come gran parte delle sue idee: una cazzata.

Ma il principio era giusto e chissa', forse sarebbe bastato reintrodurre il vecchio sistema in vigore fino al 2002: 10-6-4-3-2-1. Non serve un genio (e chi lo e' alla FIA??) per vedere che si premiava la vittoria con un buon 40%, mentre sia il sistema attuale (10-8-6-5-4-3-2-1) che quello nuovo premiano solo del 20%. Quindi che cazzo cambia?? In che modo questa bella pensata dovrebbe pompare voglia di vincere nei piloti?
La cosa davvero ridicola e' che il "10-6-..." venne abolito perche' il Mondiale finiva presto se uno (come Schumi) vinceva troppe gare. Ma che razza di ragionamento e'? Ditemi in quale campionato dove uno vince piu' di meta' delle corse non dovrebbe essere campione del mondo con qualche gara di anticipo.

E cosi' venne dimezzato il divario tra 1° e 2° (che ricordiamo sono rispettivamente il VINCITORE e il primo degli SCONFITTI) al punto che tra vincere e non conviene il... non.
Ma ancora piu' folle e' il fatto che proprio i 10 punti al vincitori (se non erro dal 1991) vennero decisi per premiare la vittoria perche' i 9 del precedente sistema consentivano su ad esempio 3 gare, di fare gli stessi punti sia con tre secondi posti che con due vittorie e un ritiro.

Con la nuova genialata i tre secondi di cui sopra si raccolgono la bellezza di 60 punti, 10 in piu' di due vittorie!! E 10 punti equivalgono a un QUARTO posto.
Bastano questi pochi conti per capire che il nuovo sistema e' iniquo e che la vittoria conta poco e un cazzo. Ma alla FIA non hanno nemmeno un pallottoliere?!
In definitiva la "soluzione Todt" (che pare il nome di un clistere) ha la pretesa di aumentare la lotta rendendola sconveniente. Un genio del crimine non c'e' che dire.

L'IMPORTANTE E' PARTECIPARE
Il sistema deliberato da quel genio di Todt e' quindi anche peggio del precedente perche' aumenta decisamente i punti in palio e cosi' non solo non sara' basilare vincere, ma conta solo arrivare perche' un ritiro condizionerebbe l'intera stagione.
Ora vedete un po' voi: in una categoria dove il motore deve durare tot Gp, il cambio pure, la centralina e' unica, i motori sono congelati nello sviluppo e un ritiro si paga con la fine della corsa al titolo dopo al massimo un paio di volte, mi dite perche' diavolo dovrebbero aumentare i sorpassi e lo spettacolo? Non meravigliamoci se poi il campione del mondo sara' uno che vince un Gp o magari nessuno.

Speriamo facciano correre il nostro Giancarlo Fisichella: solo lui garantisce il divertimento che la F1 merita,

Vive le Sport.

mercoledì 2 dicembre 2009

SOTTO REGIME


Forse sarebbe meglio dire "regime sotto" o "regime basso", intanto ne parliamo.
La dittatura della Dorna sta partorendo l'ennesimo cambiamento regolamentare. Come dicevamo qualche tempo fa in questo post: http://gigler.blogspot.com/2009/11/peggio-il-male-o-la-cura.html la nostra idea gigleriana e' che i cambiamenti, se fatti male, producono piu' danno della situazione che dovrebbero migliorare.
E quasi sempre ci prendiamo.

Carmelo Ezpzpzpzpzzpeleta (per gli amici Herpes) ha designato una societa' di indagare sul perche' le gare motogp vedono pochi sorpassi e fanno "trenino".
Beh io avrei risposto in 5 secondi: "perche' chi sta davanti non si fa prendere" e chissa' magari avrei vinto pure qualche premio, il Nobel lo danno a tutti oramai.
E invece no. La societa' interpellata ha scovato il problema ben nascosto nel ... ALESAGGIO. Chi l'avrebbe mai detto?

Secondo gli studiosi le moto attuali, piu' lineari nell'erogazione rispetto ai primi 1000, con i cavalli in alto, rendono le moto piu' guidabili e precise. Troppo per inventarsi azzardi secondo loro, e cosi' la proposta e' di abbassare l'attuale alesaggio (vicino ai 100mm) a soli 81 mm.
Ora a parere di chi scrive bisognerebbe tenere conto pure di altri aspetti delle moto attuali. Come elettronica ed evoluzione delle gomme o peso minimo. L'alesaggio da solo non basta, anzi pone una limitazione che i Costruttori cercheranno di compensare. Non credo nessuno dica "e vabbe' tanto adesso le portiamo a 1000 e siamo a posto".

PALLA LUNGA E PEDALARE

Cosa comporta questa restrizione sul diametro dei nostri cilindrini?
Beh innanzitutto l'aumento di cilindrata E il ridotto alesaggio portano a un aumento deciso della corsa.
Non voglio rompervi le palle con i calcoli, pero' al pallottolliere ho ottenuto che il rapporto tra alesaggio e corsa verra' praticamente dimezzato rispetto agli attuali 800cc diventando piu' umano e vicino appunto a cio' che troviamo nei motori di serie o Superbike che hanno alesaggi di poco inferiori agli 80mm.
Non e' una misura casuale insomma e permettera' davvero di sfruttare concetti gia' in uso sui motori da competizione derivati dalla serie. Si la Superbike in pratica. Non solo si ri-aumenta la cilindrata a 1000cc, non solo si fissa l'alesaggio uguale per tutti, ma si concede pure l'utilizzo di parti derivate dalla serie.
Un bel cambiamento.
Bel? Mah...
Su questo ci torniamo dopo.

Ora per spremere cavalli da un motore si cerca il massimo regime di rotazione al contempo sfruttabile. Questo restringimento dell'alesaggio impedisce pero' la via piu' semplice e cioe' accorciare la corsa. Perche' le cose son due: o per fare tanti giri li fai "piccoli" o devi correre piu' forte. Con questo regolamento si deve far correre di piu' i pistoni e pure per una corsa piu' lunga.
In breve albero, pistoni e bielle avranno un lavoro piu' gravoso e dovranno essere piu' in forma delle attuali. E piu' costose. Se poi consideriamo che adesso in SBK si devono usare alberi di serie, avete gia' capito dove si spenderanno MILIONI.

La regola non e' sbagliata del tutto, ovvio, pero' ci pare miope, INGENUA. Cioe' non ci si interroga su come le Case provvederanno a superare il limite proposto.
Se oggi cosi' com'e' concepita la regola degli 81mm si avrebbe una riduzione di 3-4.000 giri, per recuperarli forse qualcuno spendera' piu' di quanto faccia adesso. Un po' come gli 800 che NON costano meno dei 990cc.
E poi ancora non si sa quanto e come sara' possibile derivare un motore dalla serie.
Sara' un'opzione? Un obbligo?

SUPER... MOTOGP

Infatti i motori MotoGp "potranno" essere derivati da quelli di serie (cosa vietatissima nella motogp 990) ma non si sa cosa sara' possibile cambiare e soprattutto cosa sara' concesso di prototipo.
Un limite, quello della produzione di serie, che vincola nella Superbike a fare scelte non troppo costose, cosa che in un motore prototipo non si fa e dove non si bada a spese.
Non a caso nella SBK c'e' un minimo di esemplari della moto omologata per il campionato che varia a seconda delle dimensioni della Casa. Questo e' uno dei tanti motivi che ha premiato in passato la Ducati che poteva fare una miniserie di una vera moto da competizione mentre i giappi dovevano produrre migliaia di moto di un modello da ... stravolgere.

Un'operazione quindi costosa che ha costretto persino la Honda a tenere a listino la VTR per anni dopo l'impegno in Superbike.
Al momento invece non si sa quanti esemplari servono per essere considerati di serie: se sono tanti nessuno si svenera' quando l'alternativa e' un prototipo. Se sono pochi sara' comunque da preferire l'opzione sperimentale invece di derivare un motore dalla produzione.

GUERRE TRA POVERI

Ecco allora che l'allargamento ai "derivati" verrebbe in soccorso unicamente dei team privati, ma mi chiedo: fino a che punto sara' competitivo un motore che fin dalla nascita e' limitato dai costi? Non sara' che alla fine diventa una Serie B della Moto Gp il derivato rispetto al prototipo?
La coesistenza delle due nature (derivati e prototipi) potrebbe infatti scavare un solco superiore a quello attuale dove le moto "clienti" sono quanto piu' vicine alle versioni ufficiali.
Per esempio oggi Gresini ha un team satellite che usa RC212V "Factory Spec" se invece dovese usare un motore da CBR 1000 SBK?? Non sarebbe messo peggio?
Si rischia insomma di avere costi piu' accessibili per chi partecipa ma ancora piu' alti per chi vuole o DEVE vincere. E la forbice si allarga.

In breve se le due tipologie di motore coesistono, una soccombe per forza di cose.
Se invece si obbliga la derivazione di serie si rischia che l'aumento dei costi riguardi anche le motociclette stradali. Perche' la storia delle competizioni ci insegna che se si deve far derivare un mezzo da corsa da uno stradale, le Case mettono la targa a un mezzo da corsa.


LE STRANE VOGLIE

Ma la "Norma 81" e' fatta anche e soprattutto per invogliare le Case che oggi fanno la differenza fra MotoGp e Superbike.
Ovvero quelle che partecipano alle gare in due manches e non affrontano la MotoGp: Aprilia e BMW.
Queste due potrebbero convertire i loro raffinatissimi 4 cilindri per la "Classe Regina" ma appunto ci si chiede se cio' sia fattibile oggi con poca spesa e un domani con una spesa di quelle che fa gridare "Oddio in che casino mi son messo!!"

Certo un indizio in tal senso ce lo da' Aprilia che appena son girate le voci sull'alesaggio ha comunicato di non voler partecipare alla Moto2 che cosi' com'e' stata varata era pure prima quando la volevano fare.
Chissa' cos'e' che ha fatto cambiare idea...


Nella foto un primo esemplare di motore maggiorato allo studio per la nuova categoria.

mercoledì 25 novembre 2009

SOLDI BEN SPESI


Lentamente si sta metabolizzando l'idea di una F1 2010 senza KIMI RAIKKONEN. Una cosa che soli due anni fa sarebbe stata possibile solo in caso incidente gravissimo.
E invece no. Nella Formula 1 di oggi, ma un po' in tutte le categorie a dire il vero, il denaro conta piu' del cronometro, gli sponsor piu' dei piloti, gli interessi piu' della logica.
Provate a spiegarlo a un bambino perche' il campione del mondo in carica appena un anno fa oggi rimane a piedi. E soprattutto provate a spiegargli come sia possibile che il suddetto pilota guadagni di piu' a non correre (!) e che l'unico Team che ha un posto libero, Team campione del mondo (!!) oltretutto, invece di prendere Raikkonen al volo, stia cercando di convincere un campione fermo da 3 anni al clamoroso ritorno (!!!) lasciando invece il campione in carica (!!!!) che si accasa cosi' alla diretta concorrente che usa gli stessi motori (!!!!!) costruiti e forniti dal Team stesso di cui sopra (!!!!!!).

(traduzione per chi non segue la F1: il team campione del mondo e' la Brawn Gp ed e' stato acquistato dalla Mercedes, che lascia andare il campione del mondo in carica Button alla McLaren motorizzata sempre da Mercedes che diventa indipendente e cliente della Mercedes-Brawn.)

Bene, siccome ho finito i punti esclamativi proviamo a spiegare con ordine gli eventi senza nemmeno provare a capire cotanta follia. Perche' capirla e' un po' condividerla e noi NON la vogliamo capire.

LA CAPARRA


Sembra incredibile ma per la seconda volta di fila la Ferrari ingaggia un pilota quando ne ha due sotto contratto e li paga tutti. Con gli interessi.
Una prassi consolidata in quello sport demente che e' il calcio dove si mandano via gli allenatori che per stare a casa vengono pure pagati fino a scadenza contrattuale.
Nel corso del 2006 la Ferrari fece firmare un'opzione a Kimi Raikkonen pur avendo Massa e Schumacher ancora vincolati. E sticazzi.
Schumi scelse di ritirarsi ma continuando a percepire un ingaggio, quasi un indenizzo (carissimo) in qualita' di consulente. Non si e' mai capito se Schumi si sia ritirato o no. Non si e' mai capito se il ritiro e' la causa o la conseguenza dell'ingaggio di Raikkonen. Di fatto l'annuncio del ritiro avvenne dopo l'opzione firmata da Kimi. E chi vuol capire capisca.

Oggi la storia si ripete con Alonso ingaggiato mentre Massa (sempar lu) e Kimi sono ancora in Rosso. Il brasiliano incassa l'ennesima riconoscenza, dopo aver aiutato Raikkonen nel 2007, adesso la Ferrari lo tiene dopo il terribile incidente dove ha rischiato la vita. E cosi' a far le valigie e' il pilota che aveva un contratto in tasca.
La domanda da 2 Euro e' la seguente: perche' ingaggiare Alonso con Raikkonen ancora sotto contratto? E perche' il finalndese lo scorso anno aveva un'opzione a proprio favore quando di solito questo avviene coi team di secondo piano? Ad esempio proprio Alonso lo fece con la Renault che non era convincente nel suo piano di rilancio appellandosi alla clemenza del pilota.
Ma questa non era certo la situazione della Ferrari al termine del 2006 e al termine del 2008. E quella stagione deludente del finlandese fini' con la sua "autoconferma" che evidentemente ha irritato qualcuno.

CONTO SALATO

Ma i contratti rescissi costano. E parecchio. Al punto che Kimi guadagna di piu' a stare fermo. Come e' possibile? Semplice, anzi folle...
La follia e' tutta Rossa visto che pagano 10 milioni di eurozzi Raikkonen per togliere il disturbo oltre a ricoprire d'oro Alonso e pagare ancora un'autentica follia Schumacher. Poi magari vogliono chiudere Termini Imerese eh?
Ma non basta. Eh no! Perche' oltre ai deficienti che decidono come buttare i soldi in Ferrari, ci sono anche gli specialisti del settore: LE BANCHE.

Per essere precisi il Banco Santander, sponsor legato ad Alonso e GUARDACASO diventato sponsor Ferrari per la prossima stagione, mentre i soliti coglioni smentivano spudoratamente che si stesse trattando col pilota spagnolo. Il Banco iberico paga la bellezza di 7 milioni di euro di indenizzo a Kimi Raikkonen se non trova una sistemazione per l'anno prossimo.
Ora vedete un po' voi come mai uno sponsor che ha portato Alonso in Ferrari paga Kimi per star fuori dai coglioni. E vai col tango!

PROPOSTA INDECENTE

Ma a Kimi interessa essere ancora competitivo. E i team piu' forti sono solo due: la Ferrari che lo manda via e la McLaren in cui correva prima che a Maranello.
Raikkonen vuole la McLaren che pero' ha gia' il suo campione: Lewis Hamilton. Chissa' se poi l'han fatto apposta, sta di fatto che al pilota che piu' detesta le promozioni chiedono una disponibilita' inusitata per gli sponsor. Una cifra superiore ai 60gg dedicati a fare marchette.
Kimi risponde che al massimo e' disponibile a farne un paio. AHAHAHAHA.

Nel frattempo avviene qualcosa di clamoroso: dopo 15 anni la Mercedes divorzia dalla McLaren (cui continuera' a fornire i motori) e si compra la Brawn Gp!! Ma Ross Brawn riimasto a capo del team non contatta il finnico e si accatta pure il premio speciale "Faccia di Culo 2009" con la seguente dichiarazione "Sarei molto sorpreso se Jenson Button avesse gia' firmato per la McLaren come dicono i giornali" Era il 17 novembre.
Il 18 viene dato l'annuncio dell'ingaggio di Button alla McLaren ... mentre Mercedes tratta l'ingaggio di Schumacher.
Ma come?
Volevate Kimi alla McLaren-Mercedes e nemmeno lo contattate alla Mercedes-Mercedes??!

E cosi' niente Brawn, niente McLaren MA un bel pacco di soldi per starsene a casa. Che fare? Ovviamente...

MANDARLI A FARE IN CULO UNO PER UNO

A questo punto Kimi si prende la sua rivincita su chi l'ha forzatamente allontanato (Ferrari) su chi pretende qualcosa di diverso dall'andare forte (McLaren) su chi cerca gloria con le chiacchere (Brawn) e su chi si riempie la bocca solo di nomi del passato (Ecclestone). E che si tengano pure Fisichella test driver (per i crash test magari...)

Raikkonen si godra' i suoi oltre 30 miliardi di vecchie lire correndo nei rally con Citroen e Red Bull (che paga pure bene).
Non e' certo la figura romantica del pilota contro l'odiato sistema, semmai e' l'uomo che lo ha piegato ai propri voleri con gli stessi metodi.
In altre parole: mi avete fatto fuori con sponsor e contratti? E io mi riempio le tasche con sponsor e contratti per guardarvi dal mio yacht ubriaco come una renna.

Non era forse meglio spendere quei soldi per farlo correre? E scommettiamo che alla fine ha vinto lui?

P.S.

di tutta questa storia Terruzzi e' riuscito solo a partorire una cagata di articolo in cui elogia la mediaticita' di Rossi. Che non c'entrava un cazzo tanto per cambiare.

martedì 24 novembre 2009

BEATI GLI ULTIMI

Ormai e' ufficiale: VALENTINO ROSSI e l'inseparabile UCCIO parteciperanno alle Olimpiadi invernali nel bob a 2. Non ancora definita la partecipazione al bob a 4 per il quale verrebbero reclutati anche Brivio e uno tra Cereghini e BOB...biese.
Non ci credete? E perche' no? Dopotutto Rossi sta facendo qualsiasi gara abbia a che fare con la velocita'.

VOLERE E' POTERE

Come consuetudine in bassa stagione, il Nostro si cimenta con le quattro ruote per divertimento personale e la prima cosa che mi viene in mente e': beato lui.
Si' perche' non sono molti i piloti che possono partecipare a gare estranee alla propria specialita' oltretutto con mezzi di prim'ordine. A parte Vale e Schumi ovviamente.
Ma siccome a noi di Gigler interessa il rapporto tra media e motori, ci duole puntare il dito su cosa non ci piace di come viene trattato l'argomento:

Primo: si parla solo di Rossi e chi vince le gare passa per comprimario.

Secondo: le cronache sono ampiamente distorte dando l'idea di impresa anche quando non c'e'.

I PRECEDENTI

E' oramai prassi consolidata che ogni volta che Vale impugna un volante si faccia a gara a vedere un futuro a 4 ruote. Certo e' possibile e assai probabile, ma bisogna tenere i piedi per terra. Vale l'ha capito. Certi giornalisti... no.
Perche' correre per divertimento come fa il tavulliano va bene, ma pensare a un futuro nel mondiale rally o in F1 e' quantomeno esagerato. E' che i media vorrebbero un personaggio cosi' popolare ovunque pur di parlarne, ma lui si rende benissimo conto che senza i risultati di essere mediatico gliene frega il giusto.

La sua prima partecipazione al RAC Rally non fu granche' e si concluse con un cappottamento. Il secondo tentativo fu una mera passeggiata sugli stradoni polverosi australiani. Eppure dei suddetti rally si e' parlato tantissimo, pure troppo. Al punto che Rossi in versione rallista e' piu' famoso di Loeb e Gronholm.
Il massimo e' stato l'ultimo tentativo dove si e' spacciata per mega rimonta (con tutte le speculazioni del caso) quella che e' stata una gara linearmente sottotono.
Lontanissimo dai primi, dietro pure a Clark e Al Qassimi, il Nostro era dietro pure a diverse Gr. N... con una WRC. Che e' un po' come stare dietro alle Superstock con una Superbike per intenderci. La "clamorosa" rimonta avvenne per ritiri altrui.

L'IMPORTANTE E' PARTECIPARE

Premessa doverosa.
A me che Rossi o chiunque altro, si cimenti nel tempo libero in corse alternative e' un'idea che mi piace un sacco. Quindi ben vengano i Kimi rallisti, i Vale nel GT o i Loeb alla 24h di Le Mans.
Sono eventi rari, a volte affascinanti come il RAC Rally o il 1000 Laghi, a volte kermesse fatte solo per lo spettacolo come il Rally di Monza, ma si tratta comunque di "extra" che attirano piu' pubblico perche' lo pescano tra i tifosi e gli appassionati di altre categorie. L'importante pero' e' che non si perda di vista cio' che e' reale da cio' che e' fantasia e che all'evento venga attribuita la giusta importanza, a prescindere dall'ospite d'onore.

I giornalisti pur di fare sensazione cominciano subito dal dare grande risalto a una manifestazione che prima nessuno cagava di striscio.
Fateci caso: il rally di Monza esiste da un bel pezzo eppure e' un Evento con la maiuscola da quando ci corre Vale.
L'ultimo esempio e' la 6 Ore di Vallelunga, corsa che si corre da anni e che al massimo trova una striminzito resoconto tra le pagine di poca stampa specializzata.
E invece se ci corre Rossi diventa una gara di cui danno notizia persino delle prove libere, con tanto di tempi, passo di gara e quant'altro.
Ohi, non ci sarebbe nemmeno nulla di male, anzi ben venga un po' di popolarita' per quelle categorie che sono stupende da vedere ma che in troppo pochi conoscono e che in ancor meno riescono a vedere.
Ma ecco l'inghippo: di queste gare non ci raccontano nulla. Si parla solo ed esclusivamente del Vip di turno. E non va bene neanche un po'.

Succede cosi' che al Rally di Monza si parla di Rossi e viene snobbato Capello che lo vince. Succede anche che la scampagnata col cross si traduce in titoli tipo "Rossi vola anche nel cross" dimenticando che non c'erano veri crossisti e che 2 manches le ha vinte Simon (poi la 3° non l'ha proprio fatta) e nel computo dei punti ha vinto Dovizioso. Per una volta che vince manco lo cagano, porello.
E ora la 6 Ore di Vallelunga, mai nominata in precedenza, diventa Evento Clou della stagione endurance e un ultimo posto diventa gloria.

L'IMPORTANTE E' ESAGERARE

Ripeto, ben venga Rossi nel GT che io seguo con passione da anni (piu' o meno dai primi '90) ma per la miseria, parliamone davvero!!
Trovo assurdo infatti che il VERO vincitore venga nominato solo perche' "si chiama come il suo acerrimo rivale Biaggi ma con una "G" sola." MA PER PIACERE!!
Thomas Biagi e' un signor pilota in questo tipo di gare. E' 2 volte campione del mondo Fia-GT, piu' altri titoli a squadre e pensate un po', viene nominato solo per "quasi" omonimia con l'odiato Max. Assurdo.

Ma la cosa che stride maggiormente e' che nello stesso week-end c'era un italiano che vinceva un titolo mondiale e che nessuno si e' filato: GABRIELE TARQUINI.
Niente nei Tg, un riquadro nei principali quotidiani. Finisce cosi' che un piazzamento di Rossi in una gara nazionale diventa piu' importante di un CAMPIONATO, per giunta MONDIALE. Ed e' pure un titolo record quello del Cinghio perche' colto a 47 anni diventando il piu' vecchio a fregiarsi di un'iride. Non si stara' esagerando?

LA SCOMODA VERITA'

La Golden Cup di Vallelunga e' una gara a classi miste. Nello specifico c'erano:
2 LMP2 - prototipi aperti tipo LeMans
4 GT2 + 1 GTOpen (classe GT2)
4 GT3 (compresa quella di Rossi)
1 CN2 (proto nazionale)
3 CN4 (come sopra)
1 Porsche della Cayman Cup
e poi via altre auto molto meno competitive come le M3, una Megane e persino un Cinquino. Roba che prendeva secondi a valanga da una GT.
Ma in nessuno dei passaggi nei Tg nazionali si e' parlato di questo, anzi veniva sottolineato come Rossi fosse impossibilitato alla vittoria finale perche' i prototipi erano troppo piu' veloci.

Non per denigrare nessuno, ma Rossi alla fine e' arrivato terzo di classe su... 3 vetture classificate, per questo e' andato sul podio nonostante il ritiro: DIETRO NON C'ERA NESSUNO. Delle 4 GT3 ne erano rimaste 3 per il ritiro di un'altra 430 dopo un paio d'ore di gara.
Ora vi sfido a trovare un solo giornale che lo riporta!!
E anche a livello assoluto tra i classificati ci sono pochissime auto (5) arrivate dietro a Rossi e tutte di classe inferiore. Tra queste pure una "Maserati del 3 volte campione del mondo Andrea Bertolini su MC12". Peccato pero' non dicano che la MC12 e' rimasta a casa e che a Vallelunga correva con una GT4...
Ma pure se Rossi avesse vinto bisogna considerare il livello dei partecipanti. E' vero che c'erano Pirro su una Corvette e Naspetti su un'altra 430, ma quest'ultimo si e' ritirato appunto dopo 2h e 20'.

Ma gli altri chi erano? Ecco i nomi dei 3 equipaggi avversari:
- Carlo Graziani ed Elio Marchetti con Pirro
- Emanuele Moncini e Aldo Taddeo con Naspetti
- Uccio e Andrea Ceccato con Rossi
e infine i mitici:
- Gino Forgione, Tiziano Carugati e Ciccio Lamazza

PIEDI PER TERRA

Con tutto il rispetto non si e' messo dietro Alonso o Hamilton.
Quindi va detto che Rossi va PIU' CHE BENE in un ambiente "semi-pro" come sono le gare Endurance, dove si misurano ex-piloti e gentlemen che il lunedi' tornano alla loro fabbrichetta. Piu' probante sarebbe vederlo in una gara dell'Europeo GT3 o nel Fia-GT in classe GT1 e GT2. Son convinto farebbe bene, ma non aspettiamoci miracoli e soprattuto la Formula e' tutt'altra cosa anche perche' in queste categorie corre gente che non e' all'altezza della F1 o non lo e' piu' dopo esserlo stata.
Non diciamo quindi che passare da una 430 GT3 dove corre pure Uccio e' il preludio per un Gp di Formula 1. Sarebbe come convocare ai Mondiali un bomber della C2. Oddio vedendo quel che combina Lippi...


Allora io mi chiedo, ma che bisogno c'e' di raccontare balle? Lui si diverte, perche' farlo sembrare quello che non e' ingigantendo cio' che fa comodo?
Pare che i giornalisti non possano sottrarsi a decantare le glorie di Rossi anche quando non ci sono, anche quando non le cerca. Come quando dissero che Schumi faceva tempi interessanti sulla Desmosedici (ma interessanti per chi?) e lo invocavano a gran voce per il Mugello!!!
Ora aspettiamo con ... ansia, il nuovo test di Rossi sulla Ferrari e le consuete chiacchere sulla terza macchina da affidargli. Ma piuttosto Fisichella! Almeno si ride.

Beh io a Rossi dico solo una cosa: l'hai visto Badoer?
Ecco, ci siamo capiti.

martedì 17 novembre 2009

[GIGLEMA] TORQUE - CIRCUITI DI FUOCO



Ma circuiti de che?
Scusate se comincio un po' alla cazzo, ma davvero 'sto film non si sopporta a cominciare dal titolo che e' al tempo stesso: sbagliato, stupido e privo di qualsiasi collegamento. Nemmeno i film porno si abbassano cosi' tanto. E a proposito di pornografia, questa pellicola e' una bella puttanata dall'inizio alla fine.
Bravi i distributori italiani che, capito lo spirito del film, hanno aggiunto nella traduzione pure i circuiti de foco pensando "Chi vuoi che se ne accorga in mezzo a tutta questa merda?"

Doveva essere la risposta a due ruote a "Fast & Furious" e i riferimenti non mancano: dall'incipit dove il protagonista sorpassa e poi picchia due automobilisti ingarellati alla battuta del "vivo la vita un quarto di miglia alla volta" denigrata platealmente come la piu' grossa stronzata mai sentita.
Ecco qui sta il punto: ma lo sceneggiatore nello scrivere questa battuta "dissacrante" non si era ancora accorto della montagna di stronzate che la circondavano? Ma a Hollywood l'aria e' cosi' inquinata?

LA TRAMA


Il delirio e' tale che vale la pena raccontarlo anche se appunto (come nei film porno) la trama e' solo un pretesto per farci vedere della gente che si picchia e delle troie che roteano la lingua. Perche' in realta' questo e'.

C'e' un tipo che si chiama come una macchina (Ford) che tutti vogliono menare per la sua bella faccetta da culo. Tra questi i "Waters" una banda di bikers sporchissimi che usano cagarsi addosso e gli "Scottex" una banda di negri sovrappeso con seri problemi cutanei che usano la bandana (ce l'hanno tutti) per pulirsi il culo.
Ford Taunus ha fregato le moto agli Scottex e la droga ai Waters in un colpo solo. E come cazzo ha fatto? Semplice: la droga era nelle moto che s'e' fregato.
E qui sta il colpo da maestro dello sceneggiatore! Infatti l'imbecille sapeva della droga nascosta e per non finire nei guai e' scappato nascondendola col risultato che risulta l'unico colpevole e dall'FBI all'ultimo dei benzinai nel deserto TUTTI lo vogliono accoppare. Se si faceva i cazzi suoi non lo cagava nessuno.

Pure io speravo lo uccidessero dopo 5 minuti di film per la simpatia che ispira.
E il bello e' che ne' le moto, ne' la droga c'entravano un cazzo con lui!! Il deficiente ce le aveva in officina e basta. Manco erano sue. E nemmeno l'officina!!! Ma si puo' essere piu' idioti?
E cosi' comincia una lunga fuga dal deserto dove non c'e' un cazzo, alla citta' (Los Angeles) tra le piu' popolate e sorvegliate del mondo.
Non c'e' che dire: e' come vestirsi da SS a un matrimonio ebraico.

VIUUULENZA

Nei primi 20 minuti (!!) vediamo l'idiota coinvolto nelle seguenti azioni:
- mena due automobilisti che gareggiano tra loro perche' li ha sorpassati
- mena uno degli Scottex perche' lo ha sorpassato
- punta la pistola in faccia a uno cui deve dei soldi
- viene coinvolto in una rissa epocale
Da notare che lui ha sempre torto marcio e non le prende mai.

Nel proseguio del film ci sono anche un memorabile combattimento tra le palme a smarmittate e un combattimento a colpi di "stoppies" (le impennate sulla ruota anteriore) chiaramente ispirata da Mission Impossible. Del resto una cacata di film non poteva che ispirarsi ad altra merda del genere o a un lassativo.

Due pieghe di numero all'inizio facevano sperare che si vedesse un po' di motociclismo, macche'. Passa un minuto e gia' si pigliano a carenate.
Al raduno con immancabili troie lavagiste, tutti si picchiano e il nostro trova ovviamente la fila di gente che lo vorrebbe impalare con un 4 in 1.
Davvero un bell'omaggio allo spirito del motociclismo...

LA SCENA MADRE

Il punto di svolta del film (nel senso che vi alzate e svoltate l'angolo per evitare il resto) e' senz'altro la scena del treno.
Istruzioni per il buon sceneggiatore di film d'azione amerigani:
1. nel deserto c'e' sempre qualcosa in mezzo ai coglioni
2. non ragionare MAI ma fare sempre la cosa piu' idiota e impossibile
3. concludere in maniera rocambolesca e priva di ogni logica per sorprendere lo spettatore.

Bene al lavoro. Nel bel mezzo di una fuga Ford Anglia e' tallonato dal capo dei neri e si ritrova in una spianata di quelle dove si vede la curvatura della terra. E cosa c'e'? C'e' un treno PASSEGGERI in transito!!
Ora voi direte, c'hai 40.000 kmq di spazio, 'ndo vai? Sul treno ovvio. Anche perche' c'e' proprio un trampolino di fianco ai binari, pare li' apposta. Voi non lo fareste?
A questo punto una persona minimamente dotata di cervello, nei panni dell'inseguitore, che farebbe? Beh seguirebbe il treno, tanto l'idiota o scende o si ferma.
Eh eh troppo facile. Pure il capo degli Scottex si lancia sul treno cosi' i due si inseguono volando sopra e dentro i vagoni.

Altro colpo da maestro scribacchino quando l'idiota scende dal treno e l'energumeno e' ancora sopra. C'e' un ponte; basterebbe fermarsi e lasciare lo stronzo ad attraversarlo con tutto il treno. Ma no! Cosa vado a pensare! Molto piu' sensato rischiare di prendere il convoglio in culo per passare il ponte davanti al locomotore!!
E il cattivo allora che fa? E' forse da meno? Nella gara tra chi e' piu' stronzo si porta decisamente avanti saltando il treno per la lunga e atterrando un centimetro davanti ad esso. Ma colpisce un sassolino e buca cadendo rovinosamente e rimanendo incastrato.
Eccheccazzo! Mi fai dei voli da panico con una Daytona 955 e poi mi cadi da fermo? Ma va' a cagare!

Ma il treno che era li' un attimo prima come fa ad essere ora a centinaia di metri?
E' presto detto: c'e' che l'idiota deve rischiare di venire investito per sollevare 6 quintali di Daytona + il negro che ne pesa il doppio. Senno' che eroe e'?
Io comunque facevo il tifo per il macchinista...

7 MINUTI DI MERDA PURA

Dal treno in poi e' un crescendo di cazzate che ridefinisce il termine "Climax", forse bisognerebbe chiamarlo "CLISMAX".
Ford Capri e i suoi si nascondono in un rimorchio salendo pure con 3 moto in pochi secondi e senza scivolo: la sponda e' alta 1 metro e mezzo, fate voi.
Da quel camion, inquadrato piu' volte contenente solo un'auto NASCAR escono nascondendosi dietro un muro di roba che prima... non c'era.
La fuga in auto e' breve ma efficace: Ford Consul inserisce 16 volte la 3° a 9.000 giri e il gioco e' fatto.

I 7 minuti di cui sopra vanno invece dalla scena della sparatoria alla fuga finale.
Ragazzi guardateli e ridete, ridete, ridete.
Ice Cube fa fuori tutti i cattivi (che erano anche tutti armati oltre che cattivi) buttandoli giu' come birilli con la sua moto che vorrei ricordare sara' caduta 60 volte danneggiandosi. Ma non ha un graffio, va ancora ed e' pure bella lucida. Ah, dimenticavo: ha pure il cupolino antiproiettile... L'ultimo cattivone lo impicca al volo in una maniera che nemmeno il regista puo' aver capito.
Un altro personaggio (che non voglio rivelare) esce indenne dalla sparatoria per poi... farsi saltare in aria. Per me e' un aiuto sceneggiatore.
Il nostro Ford Transit invece spara con una doppietta a un paio di manette tagliandole meglio di un paio di tronchesi e poi si butta sulla Y2K. Una moto a reazione che arriva a 320 in meno di 10 secondi. Deve avere un bel po' di optional perche' mentre la accende compaiono un paio di occhiali.

Il doppio inseguimento fra maschi e femmine e' demenziale.
La Y2K va cosi' forte da far saltare in aria tutto con lo spostamento d'aria, ma il nostro la cavalca col solo ausilio degli occhialini comprati al mercato. E comunque alla fine va uguale alla custom del capo dei Waters.
Dall'altra parte il combattimento tra fighe si segnala piu' che per le acrobazie, per il fatto che la Tatuata cattiva si passa la lingua sulle labbra OGNI CAZZO DI VOLTA CHE LA INQUADRANO. Ed e' cosi' per TUTTO il film.

Ma sapete qual'e' la cosa comica? Non che dopo un'esplosione tipo Hiroshima il nostro Ford Escort non si sia fatto assolutamente un cazzo, ma che dopo 5 SECONDI la sua tipa sia gia' li'!!
Ma come? Ti sei sparato a 400km/h per le vie del centro schivando camion, lavori in corso, incroci, hai fatto un salto mortale a velocita' non misurabile e... la tipa ti ha gia' raggiunto? AHAHAHAAHAHAH
Ora ripeto tutte queste cagate e altro ancora le vedete in appena 7 minuti.
Poi lo ammetto non l'ho piu' guardato, tanto la fine sara' una cazzata comunque.

VOTO

Certi film andrebbero vietati. A TUTTI.


TECNICA

E' triste dover ammettere che nonostante una sceneggiatura assurda e una regia che rinnova i concetti di spazio e tempo, il film e' fatto bene, almeno per meta'.
Gli stuntman sono bravissimi, il sound dei motori e' quasi sempre giusto (a parte il VTR che a volte va a 2 e a volte a 4).
Poi pero' si scade con moto da enduro camuffate e ridicole nelle scene fuoristrada e si crolla con le ultime scene di azione infarcite di computer grafica. Forse e' una stretegia di stordimento.

SI RINGRAZIANO...

Aprilia e Triumph sono le uniche moto che vengono palesemente inquadrate sui rispettivi Marchi, hanno la livrea d'origine, sono in mano ai protagonisti che indossano pure capi recanti il nome della moto.
Tutte le altre Honda, Suzuki e Kawasaki sono pesantemente camuffate e prive di qualsiasi Marchio.
E meno male che 'sti film li chiamano "americanate" e finisce che siamo noi europei ad abboccare subito.
Vorrei sottolineare che l'Aprilia era protagonista pure di quelle due merdate di "The Ride" e "Highspeed", poi ci si chiede perche' la Piaggio l'abbia dovuta salvare dal fallimento...

DA VEDERE SE...

Non siete motociclisti o avete grande senso dell'umorismo.
Io lo vidi a casa di un amico che era impegnato al pc, sentendomi ridere di gusto mollo' tutto per vederselo.
Andrebbe fatto proiettare a scuola per spiegare il concetto di comicita'.

Per dirvi quanto l'ho apprezzato, la chiavetta USB su cui avevo messo il film l'ho buttata nel cesso e tirato lo sciacquone. Per essere sicuro che se ne andasse nelle fogne ci ho pure cagato sopra.

venerdì 13 novembre 2009

PEGGIO IL MALE O LA CURA?

Si fa un gran parlare in questi giorni di "migliorare" la MotoGp dal punto di vista spettacolare mettendo mano al regolamento. Si vogliono piu' sorpassi e piu' arrivi in volata cambiando la comune area regolamentare, dimenticando pero' che e' gia' comune a tutti i concorrenti e che stravolgere il regolamento potrebbe non avere gli effetti desiderati.
Noi di Gigler, controcorrente per motivi clinici, proviamo un po' a vedere gli ingredienti della (probabile) ricetta dello Chef Carmelo Ezpeleta per vedere se verra' fuori qualcosa di squisito o il solito pasticcio.

Cosa bolle in pentola nel dettaglio non lo sappiamo, ma e' probabile che ci sia acqua, sale e... ehm che ci siano motori 1000cc, forse derivati dalla serie, e tagli all'elettronica. Servira'? Avremo gare piu' spettacolari? E perche' quelle di oggi pur essendo tiratissime non lo sono?

CHE BARBA CHE NOIA

Premesso che del passato si ricordano solo le cose migliori, le gare attuali risultano noiose perche' ridotte a tiratissime processioni con distacchi magari minimi ma costanti. Poco importa che il 2° sia a 3" o meno se quello davanti va qualche decimo piu' forte a ogni tornata.
Cio' e' indice pero' di perfezione: delle moto che garantiscono tempi costanti, ma anche dei piloti che se possono girare in 1.33 lo fanno non piu' 5 volte ma 20 o 30.
Il cosidetto passo insomma scava il solco fin dai primi giri. Se a cio' aggiungiamo che 2 dei Fantastici 4 amano le fughe solitarie, lo svolgimento delle gare diventa abbastanza prevedibile.

La colpa finora viene data sempre e solo alle moto "facili". Traction control, anti-saltellamento, gestione dell'erogazione, in una parola l'ELETTRONICA sono i principali imputati della mancanza di errori e sbavature dei piloti piu' forti.
Certo avere un limitatore di giri che ti evita il fuorigiri e non ti fa rompere il motore, il cambio elettronico che ti consente di cambiare senza sgranare gli ingranaggi del cambio, il controllo del freno motore che ti evita clamorosi bloccaggi, la potenza erogata in base alla marcia innestata e alla velocita', son tutte cose che rendono impossibili errori che sul tempo si pagano.
Mi viene in mente quando, bello e idiota come nessuno, arrivavo sparato al Tramonto (Misano) e mi esibivo in inutili derapate col posteriore. Manco avessi il freno a mano.

Ma siamo sicuri che questi dispositivi una volta tolti, invece di compattare il gruppo non rendano i piu' bravi ancora piu' inavvicinabili? Perche' attenzione che piu' l'aiuto e' invasivo e piu' si rallenta. Alla fine quelli che vanno forte sono anche quelli che sono in grado di controllare una moto piu libera.
Ricordiamoci poi che la 500 era stupenda si' con Rainey, Schwantz e Doohan. Ma col solo Doohan c'era spettacolo?
E con le 990 c'era spettacolo a vedere Rossi dominare dalle 9 alle 11 gare?
Non e' che il prezzo da pagare per qualche traverso in piu' siano gare ancora piu' smorte delle attuali?

CHI MENO SPENDE PIU' SPENDE

La riduzione dei costi passerebbe (anche stavolta) per un cambio regolamentare. Il che non e' sempre garanzia di minori spese, anzi.
La 500 dal 1992 (anno dei Big Bang della Honda) al 2002 non ha mai subito stravolgimenti con una lenta e costante evoluzione che, se da un lato lasciava fuori nuovi concorrenti (un gap di esperienza troppo grande da recuperare in tempi "aziendali" per le Case), dall'altro consentiva minori investimenti e la possibilita' per i team privati di avere materiale buono per piu' anni.
Cosi' le Case, per guadagnare di piu', anziche' vendere le proprie creature hanno introdotto il leasing stagionale costringendo gli indipendenti a spendere il budget per moto che venivano poi ritirate. E l'anno dopo si ripartiva quasi da zero.
Con la MotoGp questa "tradizione" e' stata mantenuta, ma con in piu' troppi cambiamenti in poco tempo:

2002: introduzione dei prototipi 4 tempi liberi in tutto tranne che il peso minimo e il consumo.
2007: 800cc al posto delle 990cc - motori completamente nuovi quindi e con regimi stellari
2009: contingentamento motori da meta' stagione (e quindi propulsori longlife: stessi cavalli e piu' Gp da coprire)
20??: forse motori 1000cc e forse derivati dalla serie e forse limitati nell'uso dell'elettronica.

Oggi abbiamo cosi'motori che hanno pochi CV in meno delle 990, girano piu' in alto (v. impiego di distribuzione pneumatica) e devono pure durare di piu'!!!
Sicuramente a lasciare le 990cc (per non dire le 500) si spendeva molto meno. O no?

LA LEZIONE DELLO ZIO BERNIE


Per una volta son d'accordo con Pernat che vorrebbe i nuovi propulsori NON derivati dalla serie. Coi derivati si va nel terreno della SBK e viene da se' che a rimetterci sarebbe il campionato che ha il legame con la produzione.
Mi viene in mente cio' che accadde una quindicina di anni fa alle vetture Sport che correvano a Le Mans e per il Mondiale Marche. Una formula indovinata e vetture spettacolari. Poi Ecclestone, per proteggere la "sua" Formula 1 convinse la FIA a stravolgere il regolamento: non piu' motori liberi con limitazioni al carburante, bensi' motori aspirati da 3500cc. Ovvero quelli della F1!
Cio' porto' solo pochi motori dismessi dalla massima Formula sulle Sport. Roba come i V8 Cosworth o i V10 Judd. In compenso le due Case che piu' investivano per Le Mans (Toyota e Peugeot) lasciarono il campo e andarono in F1. Inutile aggiungere che poi a nessuno venne in mente di fare un motore da Formula 1 per... non fare la Formula 1!!

E cosi' voglio vedere chi fara' motori esasperati in serie rinunciando pero' alla MotoGp. Facciamo un paio di nomi per capirci: Aprilia, BMW. E se poi gli esemplari di serie dovessero essere pochi vedremo moto iperboliche non acquistabili fatte per omologare un motore e la Superbike rimarrebbe terreno di scontro solo per i team privati, OPPURE coi costi della MotoGp!! In entrambi i casi verrebbe rovinato un campionato bellissimo solo per rimpolpare le griglie di un campionato "sbagliato" economicamente. O qualcuno credeva che una formula cosi' libera come la MotoGp non avrebbe comportato costi esorbitanti?

Non si puo' fare un cambiamento del genere pensando che lo scenario rimanga lo stesso. In SBK corrono tutti quelli della MotoGp: Honda, Yamaha, Suzuki, Ducati, PIU' Kawasaki, BMW e Aprilia. Ci sara' un motivo per cui in una categoria aumentano e nell'altra si ritirano? Ezpeleta vuole invertire la tendenza saccheggiando la Superbike. E non e' giusto.
Piuttosto perche' non calmierare i costi obbligando la vendita dei motori a un prezzo stabilito dalla Federazione? In America la IRL ha soppiantato la CART partendo da zero proprio con questo sistema.

ALLORA CHE FARE?

Senza dover rifare le moto da zero (che costa), senza scimmiottare la F1 (che costa), senza uccidere la Superbike (che eresia), si dovrebbe fare in modo che queste moto siano un po' meno perfette e costanti nelle prestazioni, un po' piu' lente magari se si vuole piu' lotta anche fra alieni e terrestri. Certo se si vuole che un Capirossi vada come Stoner campa cavallo...
Si accettano proposte regolamentari, fatevi avanti gigleristi, perche' a me quello che ha in mente Ezpeleta piu' che un rilancio dello spettacolo pare un modo di rimpolpare le griglie attingendo alla Superbike.

P.S. ma con tutti i "geni" originali che maneggiano nel mondo dei motori, proprio un copione di Ecclestone doveva capitarci?

giovedì 12 novembre 2009

DROGATI DI CAZZATE


Per capire il livello dei media italiani non servono le statistiche. Basta guardare il quotidiano sportivo italiano piu' diffuso, aprirlo, togliere qualche pagina e pulircisi il culo.

SCRIVERE A VANVERA PER LETTORI CASUALI

Ve lo confesso: io ODIO la Gazzetta dello Sport. Un odio totale, viscerale che non ha pari, nemmeno Fuorigiri. Perche' nella GdS hanno un solo unico target: riempire le pagine. E come facciamo noi quando siamo sprovvisti di WC e carta igienica, le riempiono di merda. Ricordero' sempre un paginone estivo dove il titolone sparava il virgolettato di un pedatore: "Cosi' mi preparo alla nuova stagione" e sotto una foto del bipede intento a ... lavare la macchina!!
Ma andassi a lavare i vetri ai semafori!
Come per il calcio d'estate, i motori vivono ora la loro "bassa stagione". Niente gare, niente da commentare, niente di niente. E allora via con polemiche inesistenti, interviste del cazzo, scandaletti da culo, confessioni di cui non frega niente a nessuno.
Fa parte di quest'ultima categoria l'intervista rilasciata da FELIPE MASSA a una radio brasiliana.

FARSI COMPATIRE A OLTRANZA

Massa, per chi non seguisse la Formula 1, e' un pilota brasiliano iper raccomandato (dal figlio di Todt, ex boss del team) che corre per la Ferrari da anni senza successo. Il classico pilota che e' sempre sfortunato. Anche quando fa 4 testacoda nella stessa curva (Silverstone qualche anno fa) o si gira da solo, o semplicemente prende la paga.
Da quando ha perso il titolo 2008 per un soffio nel suo Brasile, e' assurto a simbolo di "vincitore morale". L'incidente in Ungheria quest'anno l'ha fatto diventare un eroe mondiale.
Per dire quanto mistificatrice sia la cronaca sportiva, basti pensare che Felipe venne colpito in testa da una molla persa da chi lo precedeva (ovviamente Barrichello e chi senno') perdendo il controllo e finendo contro le barriere.
Che si inventarono i giornali? Che grazie al sangue freddo e a nervi d'acciaio il pilota brasiliano, con mezza faccia spappolata, era riuscito a frenare e deviare la traiettoria per un piu' favorevole angolo di impatto. Che grande direte voi.
E invece no. Era svenuto. Il piede sul freno era a peso morto. La telemetria dimostro' pure che accelerava mentre frenava e un angolo d'impatto peggiore era impossibile.

COMUNITA' DI MARANELLO

Ora, ripresosi dall'infortunio grave e che non lascia nulla da ridere, rilascia un'intervista shock che di shoccante ha in realta' il fatto che venga pubblicata o che Massa abbia bisogno di essere sempre piu' un caso umano.
La GdS pubblica il seguente titolone:
MASSA CONFESSIONE SHOCK: "Rischiavo il tunnel della droga" STICAZZI!! (no sticazzi non era nel titolo eh!)
Una persona normale non puo' fare a meno pensare due cose, la prima: eh che due coglioni, ma cos'e' una moda fare outing (come si dice ora)? Dopo Agassi e' la nuova maniera di ottenere titoli e pubblicita'?
La seconda invece e' piu' terra terra e va al nocciolo della questione: Massa si droga o si drogava per davvero? Magari la depressione lo ha colpito dopo l'incidente oppure la dipendenza ad alcuni farmaci.

CONFESSIONE FUFFA

Ma ecco cosa ha dichiarato Fuffi Massa, l'anello di congiunzione fra l'uomo e il Moncicci': "Conoscevo persone che facevano uso di droghe e io potevo entrare in questo giro, ma non l'ho fatto perchè per me non era importante. Non ho mai usato droghe per aiutarmi". E quindi?
La confessione "scioc" sarebbe questa? Cioe' non ha usato droghe ma avrebbe potuto farlo. Ma non l'ha fatto. Non solo non ne ha abusato, ma proprio mai prese.
E ALLORA CHE CAZZO STAI RACCONTANDO??!!
Qui non c'e' nessuna confessione, anzi, si confessa il NULLA. Poi trovatemi qualcuno che non abbia mai visto o conosciuto il mondo della droga. Manco fosse difficile da trovare. Al giorno d'oggi e' un dramma se rimani senza sigarette, ma uno che ti propone una tirata lo trovi in qualsiasi bar oramai.
Se faccio una lista della gente che conosco so gia' che trovero' drogati, spacciatori, ladri e assassini. Ohi li conosco, mica devo fare come loro, chi mi obbliga?


DVA SI CONFESSA

Cosi' anche noi abbiamo voluto portare alla luce il caso di Lorenzo, il vignettista di Gigler, personaggio avvolto dal mistero e con un passato incredibile. Leggete pure.

"Potevo essere gay, ma mi piace la figa. E se avessi almeno un miliardo... sarei miliardario" Appero'.

"Se fossi stato nel programma spaziale della NASA, sarei il primo uomo sulla Luna ma sono nato dopo il 1969" Che sfiga.

"Ho amato le donne piu' belle del mondo, ma non le ho mai conosciute" Che sfiga reprise.

"Se la Playstation avesse valenza iridata, avrei vinto piu' titoli di Valentino Rossi". Fenomeno.

In conclusione.
Parlare di droga come ha fatto Massa e' un'offesa a chi veramente soffre questo problema: i tossicodipendenti, le famiglie degli stessi, gli amici e le vittime di furti e violenze per raccattare i soldi necessari a questo vizio.


Anch'io nel mio piccolo soffro. Non posso dimenticare quando mi aprirono la portiera del 127.

Senza scasso, non l'avevo chiusa...

martedì 10 novembre 2009

AVANSCOPERTA


E meno male che erano solo voci. Meno male che Vale & C a Borgo Panigale non c'erano mai andati. Ammesso e non concesso che fossero solo dicerie, il dubbio ce lo toglie lo stesso Valentino Rossi con una intervista alla BBC di quelle che fanno BOOOOOOM!!!

Trovate l'intervista riportata dalla Gazzetta e di dubbi ne lascia pochi sulle intenzioni del pesarese. Vediamo le frasi salienti:
"Ho una buona offerta da parte della Ducati e la Yamaha deve prendere una decisione. Devono rispettarmi un po' di più. Devono decidere se vogliono me o Jorge (Lorenzo, ndr)" e gia' qui da dire ce ne sarebbe.
Cos'e' il rispetto per Rossi? E' una questione di soldi? O non gli va giu' che un suo compagno di squadra abbia lo stesso trattamento?
Ai microfoni italiani aveva detto altro prima della gara, sostenendo che in fondo Jorge Lorenzo aveva gia' una moto uguale alla sua, negando cio' che lo stesso Jarvis aveva detto a Brno e cioe' che da li' in poi non ci sarebbero state differenze: e prima?

Ma adesso va giu' duro e chiede che la Yamaha scelga. Piu' che scegliere la Yamaha dovrebbe (per Rossi) mandar via Lorenzo. Perche' diciamo questo? Perche' dopo aver detto di avere una proposta Ducati aggiunge "Tentare di vincere il Mondiale con una moto italiana sarebbe una grande motivazione ma per il momento preferisco restare con la Yamaha"
Riassumendo io vorrei rimanere, ma dovete scegliere se tenere me o Jorge. Praticamente mi avrete se lo mandate via.

Consapevole forse di aver detto una cagata, pur non smentendo le dichiarazioni rese alla BBC, aggiusta il tiro... un po' troppo pero'.
Prima dice: "può dare gusto anche rimanere insieme, sicuramente è sempre una grande battaglia ed è anche una grande motivazione. Per essere chiari, io non ho nessun potere e non posso porre nessun veto sul mio compagno di squadra"
Come come? NESSUN VETO?
Allora il giornalaio incalza: Si potrebbe sempre porre un ultimatum sulla falsariga della frase riportata dalla BBC.
La risposta mi fa cadere i maroni: "Sì, certo ma io non mi permetto e non posso dire si o no al compagno di squadra, dovranno decidere loro come fare".
??!!

Abbiate pazienza, forse mi sto rincoglionendo piu' di Cereghini, ma come si fa a dire nello stesso articolo che non si stanno ponendo veti e che se rimane l'altro se ne va lui?? Qui i giornalisti o Rossi ci prendono per fessi. E poi perche' dire che e' una bella battaglia stimolante avere uno come lo spagnolo in squadra e poi pero' chiedere al team di dividere la coppia senno' te ne vai alla concorrenza?
Cosa non ci piace? Giusto per non passare da anti-rossisti, non ci piace quando un qualsiasi pilota pretende un trattamento impari rispetto a un compagno e non ci piace che si voglia imporre a un team di disfarsi di un compagno scomodo.
Tanto per essere chiari, Lorenzo non chiese di avere materiale migliore di Rossi, ma LO STESSO di Rossi. E non ha chiesto che la Yamaha mandasse via Vale, ma che per rimanere voleva correre a pari condizioni. E mi sembra anche giusto.
Al contrario Rossi si e' lamentato del comportamento della Yamaha perche' (v. Misano) secondo lui non e' giusto avere piu' di un pilota al centro delle attenzioni.
Si sta forse dicendo che la parita' e' penalizzante per lui? Sarebbe grave.

COSA SUCCEDERA' ADESSO??

La Ducati risponde con un bel "no comment" che in pratica conferma la trattativa in corso, mentre la Yamaha per ora prende tempo.
Ma tutto 'sto casino avrebbe senso se fossimo a fine 2010, non con ancora tutta una stagione da correre!!
Il ragionamento che Vale fa non tiene conto di una variabile: e se non rivincesse il mondiale? Vediamo i vari scenari, cosi' pour parler:

Vince Rossi
Ok.
Qui c'e' poco da dire, la Yamaha e' alle strette e si troverebbe nella situazione della Honda del 2003. Pero' con Lorenzo e Spies in piu'. E' la situazione ideale per Rossi che puo' fare il bello e il cattivo tempo. Lorenzo gia' lo aspettano in Honda (o Ducati).

Vince Lorenzo
E qui son cazzi.
Sarebbe difficile vedere la Yamaha che manda via il campione in carica per tenersi Rossi. Tenendo anche conto del fatto che ancora non si sa cosa fara' dopo il 2011: un anno, due?
A far le valigie sarebbe proprio il marchigiano, a meno che...

Vince Stoner
E qui alla fine ci sarebbe da ridere, perche' il fatto che Rossi preferirebbe la Yamaha tutta per se' ma non si ponga il problema di convivenza con Stoner lascia supporre che l'australiano sia sul piede di partenza.
Certo se rivincesse il mondiale Casey sarebbe dura lasciarlo andare via (HRC?) e si porrebbero le condizioni per il doppio team: uno per Vale e uno per Stoner.
Ma alla Ducati possono farlo?

In quest'ultimo caso conterebbe allora chi ha "perso meglio" fra Vale e Jorge. Come nel gioco in cui si gira attorno alle sedie, chi arriva prima si tiene il posto, l'altro non rimane a piedi ma certo avra' meno forza contrattuale.
Tuttavia va detto che a Lorenzo per ora la presenza di Rossi non da cosi' fastidio o comunque non lo ha portato finora a chiedere che se ne vada.

Pero' lasciatecelo dire: a noi questi veti camuffati fanno anche un po' schifo...

domenica 8 novembre 2009

IL VELO PIETOSO

L'ultimo capitolo del Motomondiale 2009 non e' stato avaro di sorprese.
E meno male visto che 250 e MotoGp hanno offerto le gare forse piu' noiose della stagione. Nell'ultima gara dell'ormai defunta classe a 2 tempi Aoyama ha vinto il titolo nonostante una clamorosa uscita di pista che poteva consegnare il titolo a Simoncelli, il quale pero' ha preferito togliere ansia agli spettatori cadendo rovinosamente mentre era in testa. In MotoGp cavalcata solitaria di Pedrosa davanti a Rossi che passa Lorenzo impegnato a dominare una M1 imbizzarrita.
Non quanto la Ducati di Stoner che in versione catapulta spara per aria il pilota australiano.

In telecronaca pero' e' volata qualche parola di troppo in direzione di Aoyama reo poi di aver schivato un tamponamento e quindi non del tutto colpevole. Non abbiamo sentito le stesse parole pero' in direzione di Simoncelli che butta via una probabile vittoria facendo tutto da solo.
E qui bisognerebbe capire perche' le galoppate in solitudine di Pedrosa sono viste come normale amministrazione quando invece a qualcun'altro non riesce.

Cautela invece nel giudicare la clamorosa caduta di Stoner nel giro di ricognizione. Strano davvero visto che, in una stagione senza nessun errore e' stato spesso considerato vittima della pressione, che le recenti vittorie erano viste come frutto dell'assenza di pressione e oggi che finalemnte cade non si dice nulla di psicologico. Cos'e'? E' finito il tormentone?
Meglio cosi'.

VIRUS E (im)BACILLI


La caduta del pilota Ducati fa "rifiorire" Carcarlo Pernat che guardacaso quando Stoner vinceva se ne stava ben rintanato e schivava i microfoni. Dopo aver svuotato una betoniera di merda su Casey evidentemente era troppo occupato a rimangiarsela e guardacaso oggi torna...
Ma la febbre suina ha decimato la troupe di mediaset lasciando a casa Porta (peccato) ma non Beltramo (peccato pure qui...) e soprattuto mettendo K.O. Bobbiese (grazie a Dio).
Fuorigiri torna cosi' sotto la conduzione di Cereghini che ha speso migliaia di euro in bambolotti di Ken per una macumba ad hoc.
Anche qui inversione a U e anziche' infierire su Stoner e celebrare Rossi oltre ogni limite, si danno una calmata. Di chi il merito? Perche' manca Bobbiese? E' l'influenza? Saran le medicine? Certo era meglio se cominciavano a far cosi' una... quindicina di Gp fa.
Tra gli ospiti, oltre a Pernat, c'e' Simoncelli, e c'e' Vitto Guareschi nel suo nuovo ruolo di team manager, anche se in realta' ci sara' qualcun'altro a occuparsi della parte manageriale del team e a lui il ruolo di portavoce. La schiettezza non gli ha mai fatto difetto. Che sia la sua presenza a tenere a freno le truppe d'assalto? Basti pensare che per prima cosa dicono che incidenti del genere son capitati anche ai migliori.
Eh si', con Suppo sapevano che non reagiva, del ruspante Guareschi han forse qualche timore e stanno abbottonati.

Vitto spiega che la procedura nel giro di riscaldamento tiene conto della benzina da consumare e va fatto a rilento, cosa che compromette il riscaldamento delle gomme.
Rinco capisce tutt'altro e chiede della guidabilita' della moto senza aiuti elettronici.
Vitto ripete...
Pero' e' un po' strano che il pilota debba girare cosi' a rilento e con gomme fredde, la domanda giusta nel modo sbagliato la fa ovviamente Pernat, sempre inferocito con chiunque non si chiami Rossi "Eh pero' questo e' capitato solo qui, come mai?" Eh semmai viene da chiedersi come abbia fatto a stare in piedi le altre volte visto che il giro di ricognizione al ralenty l'ha sempre fatto.
Ma il tocco di classe di Rinco e' il replay del giro di ricognizione quando Casey lascia sfilare tutti. Cereghini crede di avere un'intuizione e chiede "Ma non ha preso l'erba qui?" Si quella che ti fumi Nico, ma che cazzo hai visto??
Peccato infatti non sia quella la curva in cui e' caduto e poi come si fa a confondere il "camera bike" dove Stoner e' inclinato con l'immagine da fuori dove e' dritto con una mano sola sul manubrio?
Occhio di falco proprio.

HONDA NEL MIRINO

I rinforzi tecnici della Honda e il passaggio di Suppo in HRC creano la base per le solite voci di Rossi in Ducati e Stoner in Honda. Meda in telecronaca le definisce "Fantascienza" ma intanto pure lui ne parla da venerdi'.
La Honda viene definita "spocchiosa" per le sue strategie e diventa il nuovo bersaglio di critiche gratuite. Nemmeno la vittoria di Pedrosa le attenua. Per una volta che a Dani si dovrebbero solo fare complimeti che fanno questi? Chiedono allo spagnolo come mai vince solo quando e' davanti da solo: "E' una questione di testa?"
Pernat rincara la dose inventandosi che "Dani quando viene passato nel corpo a corpo poi molla" che "In tanti anni in HRC (che poi son 4) non ha mai vinto niente"
Beh che dire? Complimenti per la tempestivita'!! Proprio quando vince andate a dire che non vince mai?

Piuttosto che parlare di corpo a corpo (mitizzato oltre ogni limite di decenza) parliamo di due cose piu' importanti: gomme e tempi. Quando la temperatura si abbassa o tira vento, la Honda e' piu' competitiva. Non a caso le gare migliori le ha fatte quando invece la Yamaha fatica a scaldare le gomme. Ma nella stragrande maggioranza dei casi e' la Yamaha in condizioni ideali e la Honda che "cuoce" le coperture. Questi ancora non l'hanno capito nonostante i piloti l'abbiano detto piu' volte. Non mi invento nulla.
Sono le controindicazioni di un monogomma: senza coperture dedicate a ogni moto ci sono ciclistiche (e piloti) che le fanno funzionare a dovere e altre no.

MAX vs DANI

Sulle fughe di Pedrosa bisognerebbe semplicemente leggere i tempi: se gira piu' forte va davanti, se va davanti e continua a girare piu' forte vince.
Banale finche' volete ma questo vale per tutti: per le vittorie di Stoner come quelle di Lorenzo (v. Estoril) e pure quelle di Jerez, Assen e Misano di Rossi. O no?
E allora perche' Pedrosa e' criticabile anche quando vince per COME vince?? Pensate un po', Pernat pur di sminuirlo tira fuori un "Anche Biaggi vinceva cosi', ma MAX ERA MOLTO PIU' FORTE".
Segnatevela.
Per dire una cosa del genere bisognerebbe anche dare un'occhiata ai numeri. Dani ha vinto 2 titoli della 250 dominando e vincendo 15 Gp, nei 4 vinti da Max (rimasto pero' nella quarto di litro piu' a lungo) ha fatto 8 vittorie e 9 vittorie in 2 stagioni e negli altri due titoli ne ha vinte solo 5.
In MotoGp Dani ha la perfetta media di 2 vittorie a stagione, Max ne ha vinte 3 solo nel 2001, compensate dalle stagioni "monovittoria" del 1999 e 2004, per non parlare dello ZERO del 2005 quando era ... UFFICIALE HRC.
Insomma le opinioni son come le palle e ognuno ha le proprie, io mi tengo le mie e non faccio la voglia di quelle di Pernat. Ma per dire che Tizio e' MOLTO piu' forte di Caio ci vorrebbe qualche numerillo di differenza. Quanto al corpo a corpo, beh Biaggi cadde spesso proprio nel finale del 2001, per cui...

CHI BEN COMINCIA

Commenti tutti positivi per l'esordio di Ben Spies all'insegna della prudenza e con rimonta finale con sorpasso pure su Dovizioso. L'americano con molta modestia e la serenita' di chi non aveva nulla da dimostrare ORA ha detto molto chiaramente che la moto "e' piu' brava di lui" e che non aveva bisogno di fare chissa' quali cambiamenti per adattarla a se' finche' non ne scorgeva i limiti.
Bisognerebbe scambiasse due chiacchere con Melandri che l'anno scorso si lamentava della posizione di guida e della moto in generale quando arrivava ultimo... e il compagno vinceva.

E CHI MAL FINISCE

Un altro che dovrebbe far due chiacchere con la "carriola americana" e' Dovizioso.
Curiosamente si e' cominciato ora a dire che la stagione dell'italiano e' stata deludente. Eppure e' tutto l'anno che le busca da Pedrosa e da quando ha cominciato a fare scelte "indipendenti" come la forcella Ohlins, e' andato ancor peggio.
Nonostante se ne renda conto, il Dovi non ha ancora detto che la colpa e' anche sua. Prima della gara ha ammesso che e' deluso pure lui, pero' "che bisognerebbe esserci dentro per capire... e pure noi che ci siam dentro non abbiamo ancora capito" Complimenti!
Dopo la gara invece dice che la moto "e' poco adatta al suo stile" ma non sara' anche l'ora di adattare lo stile alla moto?

Menzione d'onore per Paolone Beltramo che giudicando Spies spara: "I piloti SBK di scuola americana come Spies e Hayden sono superiori a quelli di scuola europea"
Bastano pochi esempi per smentirlo, anche perche' basterebbe dire che Nicky il mondiale SBK non l'ha mai fatto, mentre Edwards ne ha vinti due ma in motogp ha comunque deluso quando aveva la Yamaha ufficiale.
Ben e' semmai piu' forte di Hodgson e Toseland visto che Vermeulen e Bayliss sono australiani.
Ma non corse pure Bayliss a Valencia da Wild Card nel 2006? Ah si'...
E VINSE.

Sticazzi.

sabato 7 novembre 2009

GRANDI MANOVRE

Come avevamo anticipato tanto ma tanto tempo fa, il mercato piloti 2010 era di fatto bloccato dalle scadenze dei contratti attuali e tutto e' stato congelato in attesa di una vera rivoluzione nel 2011.
Ma le squadre, i reparti corse, gli sponsor, si sono gia' mossi con largo anticipo creando le premesse a un mercato senza esclusione di colpi. Pure bassi magari.

Da settimane per non dire mesi, tiene banco l'ipotesi di Rossi alla Ducati. C'e' chi sostiene sia un pettegolezzo e chi cosa gia' fatta. Di certo pare esserci solo che si portera' dietro tutti quelli che hanno contribuito alle sue vittorie in Yamaha o addirittura Honda.
Dall'altra parte c'e' invece una Honda che e' decisa a rifare un team come si deve, cosa che non esiste piu' dai tempi appunto di Rossi dopo il quale ha prevalso il metodo tutto nipponico prima e poi la dittatura di Puig che pero' non ha dato i risultati sperati.
Insomma una squadra pigliatutto da una parte (manager, tecnici, meccanici) e una squadra che emigra in blocco.

La HRC ha ingaggiato praticamente tutti i transfughi della squadra di Jorge Lorenzo e poi Livio Suppo. La cosa che mi lascia perplesso e' che prima tutti davano a Romagnoli la colpa di aver messo zizzania in squadra, che tutti si dimettevano per non lavorare piu' con lui e poi che succede? Van tutti in Honda lui compreso? Ma ha senso? Boh. Aspettiamo e vediamo.
Per Suppo la vicenda e' un po' diversa. La sua posizione e' stata messa in dubbio dai suoi superiori, la difesa di Stoner lo ha reso attaccabile. Suppo, al di la' delle frasi ad uso stampa, non e' che facesse salti di gioia per l'arrivo di Rossi e qualcuno lo ha scavalcato alla grande per arrivare al Gallinone dalle uova d'oro. E allora cosa c'e' di meglio di una offerta sostanziosa della Honda? Del resto era forse credibile che Brivio andasse a fare il team manager in Ducati con team a parte concorrente di Suppo?

Ora pero' passiamo ai piloti.
Se Rossi passa armi e bagagli alla Ducati, e' quasi certa la conferma di Lorenzo che non avra' piu' bisogno del muro e magari dividera' il box con Spies. Ma la Yamaha dovra' comunque ricorrere al mercato se Brivio e Burgess seguono Rossi.
In Honda invece il ridimensionamento di Puig (manager di Pedrosa e basta) crea le premesse a un trattamento "normale" per il pilota spagnolo, cosa che prima non era visto che il suo manager ricopriva 6.000 incarichi dentro e fuori dal team.
Per Stoner il 2010 potrebbe essere l'ultimo anno in Ducati. Di concreto c'e' il contratto in scadenza, di chiaccherato c'e' l'arrivo di Rossi e difficilmente vedremo 2 galli nello stesso pollaio a Borgo Panigale. Di ipotetico c'e' che Stoner potrebbe andare alla Honda che di un pilota che vince spesso ha bisogno. Anche perche' Suppo proprio di piloti per il 2011 si occupera' e da come risponde si capisce chiaramente che l'intenzione e' quella.

Anche qui una piccola riflessione.
Giornali e TV pompano "Rossi in Rosso" come l'evento che tutti vogliono, ma tutti chi??
I tifosi Ducati lo odiano a vario titolo, non ultimo il rifiuto di qualche anno fa seguito poi dalle polemiche sulla "moto che va troppo, facile vincere cosi'".
I tifosi del tavulliano invece diffidano della Ducati e comunque siamo certi che alla fine ci saranno vittorie di Rossi e sconfitte a carico della Ducati.
A Bologna questo l'han messo in conto?

Ma di tutto 'sto ambaradan mediaset di che parla? A Grand Prix Moto va in scena il solito monologo dedicato a Rossi: titolo mondiale, le polemiche di Lorenzo che vuole una moto identica a quella di Rossi, una bella intervista fatta di due domande e ZERO risposte fra due geni come Terruzzi e Disgraziano Rossi.
C'e' poi un servizio su Lorenzo di Meda che non dice assolutamente nulla. Andrebbe analizzato per capire a cosa serve se non a farci sentire un po' di Dire Straits e vedere qualche immagine di Jorge. Esempio: "Non parla di contratto ma chiede un sacco di soldi" Mah.
E il bello e' che poi le cose interessanti Meda se le riserva per la telecronaca delle prove. E allora a che serve Grand Prix Moto? Non e' che si tratta di una riserva di caccia di Terruzzi?

Anche stavolta quindi il premio "Non son degno di te" va a LORIS REGGIANI che, col fiatone e una gran fatica a leggere ci spiega quel che tutti sanno in maniera comunque chiara: la 250 non era da abolire, la Moto2 e' un aborto che vale ZERO tecnicamente, la gran mossa di marketing di puntare sui 4 tempi in MotoGp ha prodotto una griglia ridicola.

P.S. un consiglio ai vacanzieri: se andate in Brasile trovate Beltramo. Io vi ho avvertiti.

lunedì 26 ottobre 2009

ROSSI VA


Nei prossimi giorni seguiranno centinaia di analisi sulla stagione di Rossi, sul fenomeno Rossi, sulla storia di Rossi, e tanti bla bla bla conditi da decine di DVD e cazzate a largo raggio.
Noi, nel piccolo del nostro blog tentiamo la nostra analisi che sicuramente si differenziera' dalle altre perche' non tratteremo l'aspetto psicologico del motomondiale 2009 ritenendolo di trascurabile importanza per non dire un ammasso di cazzate.
Quindi al netto della oramai famigerata "pressione psicologica" tanto di moda, vediamo come e perche' c'e' Rossi campione del mondo e non Canepa.

PILOTAGGIO

Innanzitutto trovo strano che vengano tirate fuori continuamente tante virtu' di Rossi ma mai la sua velocita'. Un pilota DEVE essere veloce e continuo nelle prestazioni. Non e' politica o psicologia. Vale non deve CONVINCERE gli altri di essere veloce, deve semplicemente esserlo.
Sul web si trovano le cazzate piu' disparate come Vale mancino che va piu' forte a sinistra. Infatti nei due circuiti americani che girano in senso antiorario ha perso, cadendo pure a Indy.
La verita' e' che Rossi e' un pilota estremamente efficace nella fase di inserimento. Non solo stacca forte, ma ha una estrema sensibilita' nell'ingresso in curva che lo porta a guadagnare terreno senza sacrificare la velocita' di percorrenza e di uscita. Seppur raramente sbagli, il suo errore piu' classico e' quello di allargare in ingresso. Non veri e propri dritti da staccata cannata ma "larghi" da curva impossibile da chiudere. Anzi dove la staccata e' netta e l'ingresso forzatamente lento patisce un po' di piu'.
Puo' essere che la sua altezza e il suo peso lo facilitino nella direzionalita' e trazione della moto, visto da vicino senz'altro salta all'occhio come altri piloti piccolini che guidano appesi siano piu' sul filo del rasoio mentre Rossi sembra sempre avere il margine per variare la traiettoria, cosa che lo rende anche particolarmente efficace nei sorpassi. Come ad Assen, Misano dove e' passato chiudendo le traiettorie piu' degli altri.
A mio modesto avviso non dare risalto a come guida o peggio darlo per scontato, non rende giustizia a quella che e' la prima qualita' di un pilota che comunque da sola non basta.

MEZZO

Non v'e' dubbio nemmeno piu' nell'ultimo ufficio di mediaset che la Yamaha M1 sia la moto migliore in MotoGp.
Da sempre dotata di ottima ciclistica, in passato ha pagato un debito di potenza e un certa aggressivita' sulle gomme. Con l'odierno monogomma pare invece che questa sia l'unica moto a non patire piu' di tanto i cambiamenti climatici e di temperatura.
La Honda ad esempio si e' mostrata brillante con temperature basse dove scompare il surriscaldamento delle Bridgestone, soprattutto all'anteriore vero punto critico della RC212V. Per un pilota come Pedrosa, che inclina tantissimo la moto a centro curva, la mancanza di grip davanti e' stata spesso motivo di cadute improvvise anche senza che vi fosse una grande variazione di ritmo da un giro all'altro.

Al contrario la Ducati soffre di cronaca mancanza di trazione e di usura precoce del posteriore per "wheelspin". Non a caso e' tutto l'anno che la Casa bolognese alterna i forcelloni in carbonio e alluminio che hanno diverse caratteristiche. Ma la coperta e' corta e si deve scegliere se avere trazione mangiando la gomma o scivolare un po' di piu'. Chiaramente la scelta limitata a 2 mescole (una delle quali quasi sempre inutilizzabile per la gara) aggrava il problema. Si sono cosi' viste spesso le Gp9 con gomme "bianche" piu' morbide affrontare le gare dove la dura scivolava troppo o distruggere le rain in pochi giri. Ultimamente pero' la situazione pare migliorata.

In Yamaha invece la moto e' competitiva sempre e con entrambe le mescole. Capace di fare un buon passo e al tempo stesso di sparare il giro secco con le morbide nuove. Honda e Ducati si ritrovano spesso ad avere problemi opposti: la jap quando va forte sul giro secco poi non ha il ritmo giusto in gara, Stoner spesso ha fatto ottimi tempi con le gomme dure migliorando poi di pochissimo con le morbide.
Non passa inosservato poi che la Yamaha M1 pare essere l'unica moto che non sbacchetta, non fa saltare il posteriore e appare sempre neutra sia sul veloce che sullo stretto.
Uno strumento formidabile affidato a due piloti altrettanto eccezionali non poteva che sgominare la concorrenza.

Bon, fatta la tara a mezzi e team di prim'ordine, necessari ma non sufficienti a vincere gare e campionati vediamo cosa ci ha messo di suo Rossi.
Si legge un po' ovunque che e' stato piu' regolare, costante e ha commesso meno errori dei suoi avversari. E' vero solo in parte perche' pure Vale quest'anno ha diversi "zero" nella sua striscia.

VITTORIE & RITIRI


Con un Gp ancora da disputare, ma Valencia non e' una delle sue piste preferite, Rossi e' al momento a quota 6.
Siamo lontani dai 9 o 11 dei precedenti titoli dominati con l'aggiunta di una sfilza di podi da paura. Peggio ha fatto solo nei campionati persi come i 5 del 2006 e i 4 del 2007, stagioni pero' pesantemente influenzate da problemi tecnici.
Alla voce errori invece siamo su livelli da campionato perso. Nel 2006 si ritiro' 3 volte ma SEMPRE per motivi tecnici: motore in Francia, gomma a pezzi in Cina, e il top del motore rotto mentre arrancava con gomma dechappata a Laguna Seca cui pero' bisognerebbe aggiungere la caduta innescata da Elias al primo Gp e una gara di Assen compromessa da una caduta in prova.
Quest'anno le "gare no" sono sempre 3: caduto a Le Mans subito dopo il cambio moto, caduto ma rialzatosi a Donington sempre sul bagnato e infine caduto sul secco a Indianapolis.
Saltano all'occhio 2 cose: il numero di ritiri e' sui livelli 2006 ma senza colpe per la moto. A livello di regolarita' e di vittorie quindi Rossi non ha fatto una delle sue migliori stagioni. Pero' ha vinto lo stesso, vediamo dove.

AVVERSARI

Se quest'anno non e' stata una passeggiata per Rossi lo si deve in gran parte al livello dei suoi avversari odierni. Non e' un caso che l'ultima volta che e' andato in doppia cifra di vittorie, dei Fantastici 4 ... ci fosse solo lui. Ma il fronte avversario e' stato sia frammentato che incompleto.
Per motivi di salute Pedrosa e Stoner non sono stati nelle condizioni di contendere il titolo al tavulliano. Dani si e' presentato al primo Gp coi postumi di una brutta caduta nei test invernali cui e' seguita una frattura riaperta al Mugello. Per Stoner invece i ben noti problemi di debilitazione a seguito di un malanno tutt'ora misterioso ma di certo non finto e che gli ha fatto saltare 3 gare e correre in condizioni precarie altre 5.
A cio' si aggiunga il discorso di cui sopra riguardante le moto visto che Honda e Ducati in alcuni circuiti non si sono rivelate all'altezza delle Yamaha.
Chi rimane?
Ma ovviamente lui, Giorgino Lorenzo! Assurto al ruolo di anti-Rossi e dotato dello stesso materiale dell'italiano (almeno per meta' stagione) non sempre si e' dimostrato all'altezza di tale responsabilita'.
Per lo spagnolo i ritiri sono addirittura 4 e tutti per caduta: in solitaria e inutile a Jerez, con un errore grossolano a Donington, in bagarre con Rossi a Brno resistendo all'esterno e infine toccandosi in partenza con Hayden in Australia.
Quattro errori di guida dunque e zero problemi tecnici ma che da soli non spiegano la differenza tra i 2 piloti Yamaha.

VITTORIA AI PUNTI O PER KO?

La vera differenza l'ha fatta Rossi battendo il rivale perche' gli errori si sono spesso compensati e il margine di punti e' superiore a una gara andata a vuoto in piu' (25p). Al di la' delle gare dove uno ha vinto e l'altro e' caduto son da segnalare i duelli quasi sempre a favore di Rossi.
A consegnare il mondiale al 46 sono stati l'incredibile sorpasso a Barcellona, la caparbia resistenza agli attacchi veementi di Jorge a Laguna Seca e Sachsenring, rispettivamente per un 2° e 1° posto, nonche' le vittorie senza alibi di Assen e Misano.
Sono invece molto meno di quanto si creda le volte in cui Lorenzo e' arrivato davanti a Rossi.
Ci son le 2 vittorie in contemporanea con le cadute dell'italiano in Francia e a Indianapolis, ma se si guarda alle volte in cui sono arrivati entrambi al traguardo il bottino dello spagnolo e' magro: SOLO 3 ovvero: Motegi, Mugello ed Estoril.
E' un po' poco per dire che Lorenzo e' in grado di battere Rossi che invece ha mostrato il culo allo spagnolo ben 7 volte cui vanno aggiunti i 4 voli per un totale di 11 gare in cui Rossi ha fatto piu' punti di Lorenzo.
Tanto per avere un riferimento basti pensare che Stoner e' arrivato davanti a Rossi 5 volte: Qatar, Mugello, e nelle ultime 3 gare consecutive. In quattro di queste cinque occasioni l'australiano ha vinto il Gp eguagliando cosi' le 4 vittorie dello spagnolo. Siamo ancora convinti che sia Jorge l'unico in grado di impensierire Rossi?

ALLELUJA ALLELUJA

Onore al merito quindi di un Rossi che ha battuto sonoramente il compagno in una stagione tribolata. Dove sono usciti allo scoperto i limiti di pilota e team nel fronteggiare situazioni impreviste come i flag to flag o le difficolta' di messa a punto che non sempre riesce da subito.
Va invece a favore di pilota e team la capacita' di raccogliere il massimo profitto anche dalle situazioni difficili riuscendo spesso a raddrizzare week-end cominciati male.
E' per questo che forse Rossi non e' piu' il mostro che era rispetto ai vari Biaggi, Gibernau, Barros e Capirossi, le gare perfette sono state solo un paio ma nel complesso e' ancora il migliore per esperienza e visione di gara.

Una dote che lo mantiene longevo e destinato ad altri successi.