sabato 12 dicembre 2009

PUNTI DI SUTURA


Avete mai copiato a scuola? E se si', avete copiato da chi era bravo o da chi viaggiava tra il 4 e il 5? Ecco alla FIA questa domanda non se la pongono nemmeno, soprattutto adesso che a governarla c'e' l'indiscutibile JEAN TODT, il pinguino malefico considerato (non sempre a ragione) vincente a prescindere.
La prima trovata del francese per risvegliare dal letargo la F1 e' infatti copiare il punteggio della MotoGp come se quest'ultimo fosse valido.

NAPOLEONE vs TOPOGIGIO
La credibilita' di Todt deriva dalle sue immense vittorie come team manager ma a parer mio non e' che abbia fatto miracoli come Brawn o persino Briatore, anzi...
Venne messo a capo del programma Peugeot (sostituendo Jabouille) quando la Casa del leone gli mise in mano miliardi di franchi per battere... nessuno. e difatti poi il Mondiale Sport venne abolito.
Il suo predecessore aveva invece cominciato da zero il programma contro Mercedes, Jaguar, Nissan, Toyota e Porsche quando ancora erano in vigore le Gruppo C turbo. Poi il regolamento cambio', tutti se ne andarono e Todt trionfo' a Le Mans.

Idem con patate alla Parigi-Dakar dove Todt guidava un esercito con piu' elicotteri e mezzi della Guerra del Golfo per battere una pattuglia di privati coi fuoristrada preparati in garage facendo correre nientemeno che delle Gruppo B da 600cv. Insomma uno che ama le sfide impossibili...
Voi direte e in Ferrari? Beh finche' non hanno prelevato Schumacher di peso con tutta la Benetton, la risposta francese ad Alvaro Vitali non e' che avesse fatto miracoli. E' che la gente dimentica che venne ingaggiato come comandante della Scuderia nel 1993. E il primo titolo arrivo' tra Costruttori nel 1999 (e lasciamo perdere come).
E sticazzi.

Non meno importante il suo elevato senso della sportivita'.
Come quando decise chi doveva vincere la Parigi-Dakar con una monetina anche se il dominio era tale che avrebbe comunque vinto, o l'ordine impartito a Barrichello di far vincere Schumacher in Austria quando non era assolutamente necessario compensato con altri ordini di segno opposto a fine stagione (e mondiale vinto). Riusci' quindi a far subissare di fischi persino le doppiette della Ferrari: la Casa che ha piu' tifosi nel mondo intero!
Al punto che la stessa FIA di cui oggi e' Presidente (!!) VIETO' gli ordini di scuderia.

Quindi abbiate pazienza, ma uno cosi' e' l'ANTI-SPORT.

ARRIVARE PIU' IMPORTANTE DI VINCERE
Tornando ai punti, se c'e' una cosa che non funziona molto bene e di cui si lamentano un po' tutti i piloti a due ruote e' il punteggio attuale (condiviso anche dalla SBK) dove ci sono in palio ben 25 punti per la vittoria ma che in verita' sono solo 5 piu' del 2° posto.
Il che significa che tra un podio sicuro e il rischio di cadere per vincere la scelta e' obbligata.

I campionati del 1998 e del 2006 (e per certi versi quello appena concluso) hanno evidenziato come le cadute e i ritiri contino piu' di battere l'avversario.
Oltre 10 anni fa Mick Doohan ci mise un intero campionato a rimontare Max Biaggi a causa di un motore rotto e di un paio di cadute (una indotta) a inizio stagione. Il tutto SENZA MAI ARRIVARE UNA SOLA VOLTA DIETRO A BIAGGI.
Alla fine il colpo di grazia avvenne con una bandiera nera sventolata al romano cosi' che ancora oggi si considera quella discutibile squalifica come un mondiale regalato all'australiano.

Tre anni fa invece Hayden arrivo' la miseria di 3 volte davanti a Rossi eppure domino' il campionato fin quasi alla fine. La decina di volte in cui Rossi termino' davanti all'americano non fu sufficiente a garantire a Vale la leadership nel campionato finche' appunto non ci penso' Pedrosa a far cadere l'americano riaprendo per davvero la corsa al titolo.
Volendo si puo' includere nella casistica pure l'ultimo campione della 250: sempre tra i primi, Aoyama e' stato ripetutamente battuto dai vari Simoncelli, Bautista e Barbera che pero' il Gp dopo volavano in terra.
E tutto questo perche' in caso di caduta e vittoria del rivale, con questo sistema di punti, al fortunato basta arrivare 5 VOLTE SECONDO per mantenere il comando della classifica.
Per intenderci, col vecchio sistema della F1 degli anni '90 alla terza gara che arrivavi 2° il vantaggio veniva annullato perdendo 12 punti contro i 10 guadagnati. E questi sono fatti.

LA MOSSA SBAGLIATA AL MOMENTO GIUSTO
In una F1 dove si rischia poco per i sorpassi e dove la classifica si "muove" poco cosa serviva? Magari un incentivo ad inseguire il primato, un punteggio che facesse ragionare il pilota cosi': meglio provare a vincere che arrendersi.
L'aveva capito persino il Sado-Nazi Mosley che proponeva le medaglie e un solo punto per vittoria per scongiurare i ragionieri del volante.
Ma forse uno che si mette il perizoma di pelle e si fa frustare da delle SS con le tette di fuori non e' molto credibile e la soluzione era davvero estrema e percio' destinata ad essere bollata come gran parte delle sue idee: una cazzata.

Ma il principio era giusto e chissa', forse sarebbe bastato reintrodurre il vecchio sistema in vigore fino al 2002: 10-6-4-3-2-1. Non serve un genio (e chi lo e' alla FIA??) per vedere che si premiava la vittoria con un buon 40%, mentre sia il sistema attuale (10-8-6-5-4-3-2-1) che quello nuovo premiano solo del 20%. Quindi che cazzo cambia?? In che modo questa bella pensata dovrebbe pompare voglia di vincere nei piloti?
La cosa davvero ridicola e' che il "10-6-..." venne abolito perche' il Mondiale finiva presto se uno (come Schumi) vinceva troppe gare. Ma che razza di ragionamento e'? Ditemi in quale campionato dove uno vince piu' di meta' delle corse non dovrebbe essere campione del mondo con qualche gara di anticipo.

E cosi' venne dimezzato il divario tra 1° e 2° (che ricordiamo sono rispettivamente il VINCITORE e il primo degli SCONFITTI) al punto che tra vincere e non conviene il... non.
Ma ancora piu' folle e' il fatto che proprio i 10 punti al vincitori (se non erro dal 1991) vennero decisi per premiare la vittoria perche' i 9 del precedente sistema consentivano su ad esempio 3 gare, di fare gli stessi punti sia con tre secondi posti che con due vittorie e un ritiro.

Con la nuova genialata i tre secondi di cui sopra si raccolgono la bellezza di 60 punti, 10 in piu' di due vittorie!! E 10 punti equivalgono a un QUARTO posto.
Bastano questi pochi conti per capire che il nuovo sistema e' iniquo e che la vittoria conta poco e un cazzo. Ma alla FIA non hanno nemmeno un pallottoliere?!
In definitiva la "soluzione Todt" (che pare il nome di un clistere) ha la pretesa di aumentare la lotta rendendola sconveniente. Un genio del crimine non c'e' che dire.

L'IMPORTANTE E' PARTECIPARE
Il sistema deliberato da quel genio di Todt e' quindi anche peggio del precedente perche' aumenta decisamente i punti in palio e cosi' non solo non sara' basilare vincere, ma conta solo arrivare perche' un ritiro condizionerebbe l'intera stagione.
Ora vedete un po' voi: in una categoria dove il motore deve durare tot Gp, il cambio pure, la centralina e' unica, i motori sono congelati nello sviluppo e un ritiro si paga con la fine della corsa al titolo dopo al massimo un paio di volte, mi dite perche' diavolo dovrebbero aumentare i sorpassi e lo spettacolo? Non meravigliamoci se poi il campione del mondo sara' uno che vince un Gp o magari nessuno.

Speriamo facciano correre il nostro Giancarlo Fisichella: solo lui garantisce il divertimento che la F1 merita,

Vive le Sport.

2 commenti:

  1. http://www.gpone.com/news/News.asp?NNews=6059

    E vabbè...

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  2. Finalmente anche qualche giornalaio si accorge che il nuovo regolamento tecnico motogp e' una coglionata.

    Dall'Igna poi chiarisce che i motori per essere competitivi saranno rifatti ex-novo e riciclare i motori SBK sara' poco competitivo.

    Pero' non dovremmo essere noi a rendercene conto, ma chi scrive i regolamenti.

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