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martedì 30 agosto 2011
RISVEGLI
Ci son voluti più di 3 anni e le vittorie a raffica del 2011 per far capire anche ai paracarri che Stoner non cadeva per via di turbe mentali indotte da un altro pilota.
Ci son volute cadute e tempi imbarazzanti per far capire pure ai catadiottri dei paracarri di cui sopra che Valentino Rossi non è il figlio di Dio. Ma siamo sicuri che alla prima caduta di Stoner in gara e al primo piazzamento di Rossi degno della sua fama tutto tornerà come prima. Nel frattempo gustiamoci la lunga marcia a ginocchioni sui ceci della banda mediaset che dalla gara di Indianapolis comincia timidamente ad abbozzare quel che tutto il resto del mondo ha capito da un pezzo.
Apre le danze Carletto Pernat durante le qualifiche quando viene chiamato a sostituire Loris Reggiani ammettendo che "forse" Stoner con la Ducati cadeva per oggettive difficoltà nel guidare la moto italiana tutta d'un pezzo. E' una marcia indietro a metà perchè poi sottolinea come Rossi e Lorenzo siano molto più forti di testa. Beh non è che Lorenzo stia facendo gran sfoggio di questa solidità: errore nella simulazione di partenza a Laguna Seca, gomma sbagliata a Brno, confusione totale negli assetti a Indianapolis cui si aggiunge la caduta sul bagnato a Silverstone.
La verità è che tutti patiscono la pressione quando devono fare più del 100%. Casey l'ha fatto per anni, altri cominciano ora.
Purtroppo questa riflessione del manager ligure arriva quando al momento di difficoltà di Jorge si aggiunge la caduta di Rossi mentre si trova a 1" e 7 decimi dalla pole provvisoria. Lasciatemi aggiungere sale sulle ferite: un conto è cadere mentre lotti per pole o podio, un conto è cadere quando sei merdesimo. Le cadute di Rossi non sono come quelle di Stoner. L'italiano è in un pantano ben più vasto e non è nemmeno detto che sia al limite.
Ma la gara offre altri spunti interessanti, come ad esempio il fatto che negli Stati Uniti hanno 8.000 piste e poi si corre nell'unica fatta con il culo. La nuova asfaltatura in vetro di Murano pare poco idonea alle gomme di marmo della Bridgestone che per la seconda volta porta l'anteriore in spugna per chi ha problemi a mandare in temperature le altre mescole ricavate dal pieno. Le alternative sono quindi quella di scivolare dal primo all'ultimo giro o andare benissimo i primi 5 giri per poi fare un pit stop. A parte una Suzuki ci son in tutto 3 moto (Honda, Yamaha, Ducati) e han tutti sospensioni Ohlins. Possibile che il monogomma sia sempre così penalizzante per tutti?
I piloti per risolvere il problema adottano le soluzioni più disparate: Stoner sceglie il monoruota usando l'anteriore solo per frenare mentre Rossi prova a cercare scorciatoie venendo però bloccato da una pattuglia di vigili urbani dell'Indiana mentre prova a utilizzare l'ovale per ridurre il distacco. Lorenzo rivela di aver provato tutti gli assetti possibili, compreso quello di Edwards. E ma così Jorge te le vai proprio a cercare eh! Poi sceglie quello di Spies, ma si dimentica di tenere i gomiti ad angolo retto cui l'assetto è cotruito attorno.
Ma torniamo ai "risvegli" dei commentatori che per una volta (sarà sicuramente l'ultima) evitano le stronzate. Il contributo maggiore lo da sorprendentemente Lucchinelli che, impegnato com'è a fare corsi di guida in pista, è oramai abituato a non dire stronzate alla gente. Così lascia a casa il copione e dice ciò che da tempo aspettiamo di sentire:
- Stoner va forte. Sennò la Honda non sarebbe in testa al Mondiale
- Rossi non va. E prima o poi i cicli finiscono
- A Misano sarà la solita storia
- Non ha senso vedere piloti contenti di arrivare dietro
- Il pilota conta un bel po'
Unici appunti da parte mia: Ben Spies non era affatto contento perchè era l'unico che poteva lottare con Stoner e che gli giravano era evidente. Alla faccia di chi giudica sottotono la sua stagione: è un gran pilota e nelle piste che conosce bene fa vedere quanto vale (Brno, Assen, Indy). Secondo, io una menzione per Hayden la farei. Era la sua prima gara con la Gp11.1 ed è stato davanti a Rossi nei tempi di tutte le sessioni tranne le FP3. In gara finchè ha tenuto la gomma era in lotta col famoso "2° Gruppo" che rimane l'obbiettivo più umano per Rossi.
Insomma io qualche dubbio sull'impegno di Rossi vista la situazione lo farei.
Preso in contropiede da tante lucidità Cereghini sbarella brutalmente arrivando a confondersi persino sulla propria età: "Marco aveva 17 anni quando io ne avevo 41..." Ma quanti cazzo di anni ha Cereghini? Più di 80? Lucky è del '54, aveva 17 anni giusto 40 anni fa... quando Nico (che è del '48) ne aveva già 41?? Vabbè portarli male però...
Visto il clima da "evitiamo le stronzate" anche Bobbiese (che per l'occasione sfoggia una pettinatura in stile "elmetto nazista" di colore vagamente fosforescente) comincia a dire cose di un certo senso. Nell'infinita "querelle" su chi meriti di più (o di meno) una Honda ufficiale, rileva che "Dovizioso è SEMPRE arrivato davanti a Simoncelli". Cereghini rimanda tutto a puttane nuovamente dicendo che:
1. Simoncelli ha più talento.
2. La Ducati potrebbe fare un pensierino al Sic.
Mentre lo dice mi immagino il box Ducati 2012 simile a una di quelle feste sulla spiaggia che durano un intero week end tra cappellini bizzarri, zoccole in bikini, e qualche scemo che si butta vestito in piscina con la musica che fa "unz-unz" fino a ipnotizzare tutti.
Sulla misurazione del talento mi limito a ricordare che 2 gare fa Cereghini disse che "Simoncelli ha SICURAMENTE più talento di Lorenzo per essere al primo anno". A parte il fatto che il Sic è al 2° anno, Jorge debuttò con 3 pole consecutive, e fece: 2°-3°-VITTORIA le sue prime 3 gare in MotoGp. Concluse 4° in classifica con 1 vittoria e 4 altri piazzamenti a podio nonostante infortuni piuttosto seri. Al 2° anno contese il titolo a Rossi con 4 vittorie al una sfilza di piazzamenti importanti.
Simoncelli è fermo a un podio nella sua SECONDA stagione e per il resto non è mai andato oltre il 5° posto. In compenso cade pure. Dovizioso al contrario ha bevuto dal bottiglione 5 volte e non è mai arrivato peggio che 5° tranne quando si fermò a Jerez per problemi di gomme. Insomma dove arriva Simoncelli comincia Dovizioso.
Per fortuna Lucky non demorde. Che senso ha per Simoncelli mollare la miglior moto? Per la Ducati poi? Il fatto è che da 2 anni Cereghini è convinto che quella del Sic sia una moto clienti meno performante delle altre Honda e che la Casa giapponese lo stia trascurando. Per fortuna in Honda c'e' chi la pensa come lui: via Dovizioso e guai se si porta via la squadra che invece Simoncelli sarà obbligato ad adottare se vuole una moto ufficiale. Insomma 'sti poveri cristi della squadra di Dovizioso dove andranno a finire? Se a loro sta bene essere compensati con pane salame e cocomero al Team Merlin c'è posto!
Ma insomma cosa è successo a Lucchinelli? E' perchè gli sta sul cazzo Cereghini che si è messo a dire cose sensate? Sta già pensando al dopo Rossi quando non avrà più senso buttare tutto in caciara? Beh io vi posso rivelare che se non si parla di motomondiale, ma di moto è difficile non essere d'accordo con Marco. Usa termini coloriti e cerca sempre la battuta, ma stronzate, dal vivo, non gliene ho sentite dire.
Poi magari chissà che non si sia risvegliato al contatto con questi soggetti qui sotto. Noi non gli abbiamo detto nulla, è bastato toccarlo.