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domenica 20 settembre 2009

Gigler presenta: GIGLEMA



Gigler.blogspot.com in collaborazione con 20th Century Fox, Universal Studios, Paramount Pictures e il "Bombolo Fan Club" di Codigoro presenta: GIGLEMA non-periodico di diffamazione cinematografica.

Quante volte (tanto tempo fa) siete entrati in una videoteca e vedendo in copertina auto e moto da corsa avete finito col noleggiare un film di merda? Se sono tante GIGLEMA e' la guida che fa per Voi. Se sono poche fa per Voi ugualmente cosi' potete evitare di sbagliare o verificare l'affidabilita' delle nostre recensioni.
Ma che c'entra il cinema con le corse? Poco purtroppo perche' pur essendoci parecchie pellicole che trattano di corse, il 99% sono puttanate cosmiche.
L'idea ci e' venuta guardando un film che recensiremo, talmente brutto e fatto male da farci rimpiangere certa Tv. Per chi ama sia il cinema che le corse vedere cose del genere e' come confrontare i Radiohead con Cristina D'Avena, Michael Douglas con Accorsi o i Beatles con i Bee Hive. Rendo l'idea?

Quando non avremo nulla da scrivere sulle corse, o vediamo qualcosa di veramente brutto o semplicemente quando ci garba recensiremo alcune opere cinematografiche poco opere e scarsamente cinematografiche. Ma anche quei pochi filmS fatti bene, che non mancano, e sembrano quasi eccezioni a confermare la regola.
Perche' le corse sono passione e il film e' spettacolo. Se una persona non e' appassionata di corse (generalmente le mogli) e la portate in autodromo vi rivolgera' immancabilmente due domande: "Ma che c'e' bisogno di fare tutto 'sto casino?" e "Ma cosa c'e' di divertente a girare in tondo?"
Ecco allora che gli sceneggiatori e i registi infarciscono i film sulle corse di puttanate credendo cosi' di rendere interessante una cosa per pochi (che pochi non sono).
Gli ingredienti per fare un film di merda sulle corse sono i soliti: uno sfigato diventa campione contro tutto e tutti, c'e' una figa che gliela la da alla fine quando vince, incidenti assurdi dove non si fanno un cazzo e poi salti che a confronto Bo&Luke di Hazzard giocavano a "campana".

Vaglielo a spiegare invece che a noi quel girare in tondo interessa cosi' com'e' anche se puo' sembrare noioso. Guardate la F1: tutti si addormentano a guardarla e si lamentano, pero' non si perdono una partenza. C'e' sempre la voglia di guardarla, vedere le auto, le moto. Perche' noi siamo appassionati di motori e pazienza se magari si vedono pochi sorpassi, l'interesse e' alto comunque.
Ma al cinema questa "sfumatura" e' stata colta soltanto poche volte, guardacaso da un attori piloti, dilettanti ma uomini veri come Steve McQueen e Paul Newman che hanno fotografato in maniera pulita e con poca retorica due gare leggendarie come la 24h di Le Mans e la 500 Miglia di Indianapolis. Ma erano altri tempi, fine anni '60 e inizio anni '70. Erano anni in cui i film erano veramente drammatici, a volte tragici, con quei finali che ti lasciavano sempre l'amaro in bocca.
Poi arrivarono gli anni '80, cazzoni alla massima potenza e le puttanate si sono moltiplicate fino al punto di non ritorno -che non e' purtroppo il "Punto Zero" di un mitico film "on the road" che vi straconsiglio-, di Fast&Furious che rappresenta l'apoteosi delle cagate su celluloide e forse ora e' tardi per fare qualcosa di meno minchione.

Per fortuna i film validi rimangono e uno se li puo' sempre procurare, in fondo se un film non l'avete mai visto e' nuovo, no?
Scoprirete cosi' che dice molto piu' il finale di "Two Lane Blacktop" di qualsiasi cazzata possa uscire dalla bocca di Vin Diesel o che la F.Indy e' piu' veritiera negli occhi di Paul Newman che in quelli da pesce lesso di Stallone, che son piu' espressivi 20 minuti senza dialoghi con McQueen che i discorsi farneticanti sul protossido d'azoto e che la Nascar di Tom Cruise e' piu' demenziale ma meno divertente di quella di Ricky Bobby.

Ma i film di merda li tratteremo perche' se guardati con ironia sono involontariamente piu' comici di un cinepanettone.
Come dice il nostro amico LUCIANO SPALLETTI: "Se un film e' comico o drammatico dipende dalle situazioni, e' una questione di atteggiamento"

Sperando di far cosa gradita vi rimando al prossimo appuntamento -data da destinarsi- con le nostre recensioni.

23 commenti:

  1. sport motoristici ed alpinismo sono un "triangolo delle bermuda" nella storia del cinema.
    c'è stato uno che nel 1987 ebbe perfino il coraggio di fare l'ennesimo film "sul vietnam"... e fu un capolavoro.
    ma nemmeno questo signore, almeno che io sappia, ebbe mai l'ardire di avventurarsi per queste lande che sembrano spesso prive di "sostanza vitale", una volta messe su pellicola o su carta.
    già, perché a libri non stiamo messi molto meglio: "questa storia" di baricco può piacere, ma più hai vissuto il mondo dei motori, meno te lo gusti.
    lontano dal loro "habitat" gli sport pericolosi (ancor più ora che lo sono meno) sembrano un po' una cagata.
    un limite espressivo di cinema e letteratura oppure una realtà oggettiva?

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  2. Lol, sono curioso di vedere la prima recensione.

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  3. Hai ragione Put, e' proprio un triangolo delle bermuda che fa sparire ogni buona intenzione.
    Alla base credo ci sia l'esigenza di "spettacolarizzare" per tutti qualcosa che e' per pochi enfatizzando aspetti che invece sono secondari. Immancabile almeno un dialogo sul "perche' lo fai?" dove il pilota si addentra in discorsi assurdi pieni di retorica, quando invece se lo chiedi a un pilta vero come minimo ti risponde "perche' no?". Non e' un caso che il film piu' accurato sia "Le Mans", risultato? Dialoghi quasi assenti, poche immagini girate fuore dalla corsa e... flop al botteghino.
    Poi c'e' la totale mancanza di perizia. I 2 mondi sono lontani ma chi scrive (libri e sceneggiature) avrebbe il dovere di documentarsi. Ci troviamo sempre meccanici con la "chiave inglese" (quella regolabile a rullino) che non si usa nemmeno per hobby, improbabili conversazioni tecniche piene di stupidaggini. Mentre nei libri "normali" trovi descrizioni accuratissime e topografia "satellitare" per i luoghi della storia. E si finisce che queste "opere" non dicono nulla al neofita ma solo cazzate e l'appassionato ha una crisi di rigetto.

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  4. Che film memorabili... Torque: circuiti di fuoco(omadonna), Giorni di Tuono, Driven (hahahah), il trittico F&F. Son sicuro che ne saprai altri...

    Dei film "Storici" dimentichi Grand Prix (1966); storia non certo eccezionale, ma perla rara: l'atmosfera anni '60, i circuiti, i piloti (molti top drivers dell'epoca hanno fatto una comparsata), le macchine (per la prima e unica volta, la Ferrari autorizzò a girare certe scene di interni nel suo reparto corse) e, cosa che gli valse un paio di oscar, il livello tecnico pazzesco per l'epoca: camera-car mobili!

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  5. Grand Prix di Frankenheimer e' in lista... dalla parte dei buoni, anche se secondo me mostra tutti i suoi anni e Le Mans rimane a mio avviso superiore. Un po' per lo schermo diviso in porzioni come andava di moda allora, un po' per l'utilizzo delle F.2. Comunque un film "da tenere". Come hai detto tu giustamente c'e' la "storia" sentimentale in Gp che lo fa un po' scadere pur rimanendo un film di qualita' con piloti veri molto piu' presenti dei vari cameo che si vedono oggi.

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  6. un bravo a dva per la foto:
    sembrano più katifi degli originali!
    e sì che ed bunker 18 anni a san quintino se li era fatti davvero...
    ahahahahahahaha

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  7. Non so se hai notato la sottigliezza di chi abbiamo messo al posto di Eddie "il bello".
    :)

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  8. anche eddie (chris penn), come ed bunker, ci ha lasciati...
    spesso mi domando: ha veramente senso andare a caccia del secondo titolo mondiale di qualsiasi cosa? oppure sarebbe meglio avventurarsi in qualcosa di nuovo?
    beh, per chi non lo sapesse questo ed bunker ha imparato a scrivere in galera e da vecchio ha avuto un figlio da una giovane donna molto per bene, dopo aver scritto libri "enormi" ed aver fatto l'attore.
    tutti in piedi sul divano!
    ;)

    sai, boa, cosa pensa un emarginato qualsiasi come?
    tu vedi guido più grosso di quello che è, mentre lui si vede più piccolo.
    il vero problema sono quell'oceano di piante carnivore telespettatrici che vi dividono.
    altrimenti potreste anche piacervi.
    ;)

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  9. ... scritto di getto, spero sia ugualmente comprensibile.

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  10. Mah, ho seri dubbi che mi possa piacere uno che di mestiere fa il megafono. Poi non ci sono solo le telecronache, gli articoli sono pure peggio. A Meda interessa solo Rossi, a me il motociclismo. Non dimentico il 2007 in cui a lui e ai colleghi faceva schifo tutto: elettronica, regolamento, 800cc, gare solo perche' non vinceva il loro beniamino. L'anno dopo rivince e tutto torna magicamente a posto: che spettacolo! Anche quest'anno quando cade Lorenzo giu' critiche a un 22enne alla seconda stagione come perdente designato, cade Rossi e invece snocciolano scuse per non parlare del tono dimesso da telecronaca di un funerale.

    E' un modo di fare questo che non piace nemmeno ai tifosi di Rossi veri, cioe' quelli che tifano il pilota senza perdere la cultura sportiva, non i fanboys bimbiminkia che nemmeno guardano le gare. Tant'e' che pure io vengo scambiato per un anti-Rossi solo perche' non apprezzo il giornalismo pro-Rossi. E non lo apprezzo per un motivo molto semplice: lui non ne ha bisogno, noi non ne abbiamo bisogno.
    Ne necessita solo una rete per fare audience.

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  11. "Ne necessita solo una rete per fare audience".
    mi sembra che il mio commento sgrammaticato abbia mancato di poco il bersaglio.
    quelle che io chiamo le "piante carnivore telespettatrici" (ossia vegetali che consumano l'impensabile) sono la somma dei tuoi "fanboys bimbiminkia che nemmeno guardano le gare" e mille altre tipologie di non-motociclisti (hai visto quel link sul mio blog che rimanda alla 33enne sposata che parla in sogno con valentino rossi e gli porta i regalini alle gare?).
    sono 6milioni, se non erro, queste pianticelle consumatrici; per meda, chissà quante di più per rossi.
    entrambi fanno da tempo un mestiere diverso da quello che iniziarono qualche anno fa (pilota e giornalista).
    tu ed io possiamo anche indignarci perché sotto certi aspetti si sono "venduti", ma il cancro del motociclismo non sono due omini (come quello della politica italiana non è uno); molte belle attività umane si sono ridotte a spot pubblicitari per via di questo cancro che sono gli umani-vegetali. il popolo della quantità fine a sé stessa, del due è meglio di uno.
    prendersela con rossi o meda persone è come incazzarsi col postino per il contenuto di una lettera, temo.

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  12. Mica tanto.
    La TV e' uno strumento potente. Non dico che faccia il lavaggio del cervello, pero' la moltitudine che segue il motociclismo distrattamente sente certe cose in telecronaca e al TG e viene traviata. Chi lo segue in maniera piu' approfondita ha gli strumenti per non farsi ingannare, ma molti altri no.
    Quando in tv le moto le vedevano 300.000 persone a dir tanto certe campagne stampa/tv non esistevano.

    Se oggi sento gente estranea al motociclismo dire che un pilota e' "ingrugnito", "impeperonato", "sente la pressione" o ha la moto che "sgondola" chi devo ritenere responsabile? Il mio gatto?
    E' ovvio che il fenomeno ha 2 facce: ci sono quelli che si bevono le cialtronerie ma anche quelli che le servono. Un commento migliore e' possibile e gli esempi non mancano.
    Lo stesso Meda in 125 sembra un altro.

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  13. tutto verissimo.
    ma se meda, domattina, si pentisse dei propri peccati e dalla prossima gara prendesse a commentare la GP come già fa in 125, cosa succederebbe?
    io dico che nel giro di una stagione gli preparerebbero un clone e lo rimpiazzerebbero.
    esattamente come stanno tentando di fare con rossi, in previsione del suo addio/tramonto: operazione "clona&rimpiazza".

    ps- il tuo gatto... non sarà uno di quelli che giocano col telecomando?
    ;)

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  14. Se si pente domattina e' tardi, son 10 anni che opera in un certo modo. Che non sia l'unico colpevole sono d'accordo, ma cio' non lo rende innocente, per niente.
    E' un vecchio costume italico quello di dire che e' colpa anche di altri, ma non toglie un grammo di responsabilita'.
    Del resto mica gli si chiede di essere contro Rossi, ma solo di evitare le puttanate e le markette.
    Gliel'ha ordinato qualcuno a quelli di mediaset di pompare Simoncelli a nuovo fenomeno? Era inevitabile? Sai chi l'ha scritta la biografia di Simoncelli? Beltramo.

    Stanno costruendo personaggi con la plastilina per poter vendere pubblicita' rimanere a galla, perche' uno come Rossi (vincente E comunicatore) non gli capitera' mai piu'. E allora si accontentano dei comunicatori.
    E di questo son responsabili tutti quelli che ci mangiano sopra e Meda e' uno dei primi.

    Piuttosto ti rigiro la frittata: e se si fosse limitato a fare una telecronaca, magari brillante ma imparziale? Perche' in 125 non fa il tifo per nessuno ed e' bravo? Perche' invece nelle altre classi tira fuori sempre delle polemiche CONTRO gli altri piloti?
    Se lo avesse fatto oggi non ci sarebbe bisogno ne' di un suo pentimento ne' di un suo sostituto ma avremmo semplicemente avuto un miglior giornalista.
    Uno che non scrive che "un conto e' sentirsi Rossi e un conto e' essere Rossi bla bla bla"

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  15. mettiamola così: guido meda è la punta di diamante di un gruppo che si è venduto il motociclismo A e PER mediaset.
    il risultato è sotto gli occhi di tutti:
    il motomondiale è più seguito da un pubblico alieno alle motociclette che non dagli appassionati praticanti.
    giusto l'altro giorno ho visto un video dove lucchinelli la menava che a vincere un mondiale son buoni in tanti, ma che per dimostrare qualcosa ne devi vincere dai tre in su... io negli anni '80 sentivo girare ben altre teorie, e agostini sembrava esser stato un bollito con avversari di cartone... un anno va il bianco, quello dopo il viola, poi magari torna il bianco.
    ma siamo noi che dopo la doccia ci vestiamo o siamo proprio deficienti come sembriamo?

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  16. Che siano buoni in tanti non saprei, non lo credo. I mondiali vinti da piloti non campionissimi magari grazie al mezzo sono comunque una minoranza. A Sfide Rossi disse invece che la differenza e' tra chi il mondiale lo vince e chi no. Stirling Moss fu un grandissimo ugualmente, Mamola non fu certo inferiore a Roberts Jr per dire o allo stesso Lucchinelli. C'e' modo e modo di vincere non basta contare i titoli secondo me.
    A volte non ci si ripete se mancano le condizioni, a volte e' il pilota a mancare.
    Lucchinelli perse la testa, Doohan non vinse nulla finche' c'erano Rainey, Lawson e Schwantz poi rimase solo e vinse 5 mondiali, Hayden vinse grazie a piazzamenti suoi e rotture ed errori di Rossi. Roberts si fermo' quando vide uno andare forte come lui (Spencer), Schwantz senza Rainey perse ogni stimolo.
    Insomma ogni titolo va analizzato nel suo unico contesto, ogni pilota pure. Dividere i buoni dai cattivi se stanno sopra o sotto i 3 mi sembra un ragionamento poco stimolante. O magari era solo un modo per ridimensionare gli attuali avversari di Rossi.

    Agostini era fortissimo ma il numero impressionante delle vittorie e' legato alla situazione in cui correva.
    Gia' nel '66 tenne testa a Hailwood, poi fini' in parita' l'anno dopo. Insomma non era fermo. La tragedia fu il ritiro della Honda. Dei titoli vinti in 500, Ago ne vinse 5 di fila come unico pilota ufficiale. In 3 stagioni riusci' addirittura a vincere tutte le gare della 500, tutte quelle della 350 e doppiando TUTTI in TUTTE le gare. Una situazione assurda dove i suoi avversari correvano con vecchie moto inglesi le cui Case erano fallite (Matchless e Norton) o contro vecchie Aermacchi maggiorate.
    Come se Rossi avesse corso da solo dal 2002 a oggi con la RC211V contro delle 250 pompate o delle Sport Production. Tant'e' che fece pure dei film!! (e ce ne occuperemo).
    Fino all'arrivo di Read alla corte MV fu senza rivali e infatti Phil lo batte'. Ago poi passo' alla Yamaha 2T che era superiore rifacendosi.
    Quel colpo di genio (il passaggio al 2T nell'anno buono) gli consenti' di chiudere in bellezza una carriera "morta" in quei 5 anni senza rivali.
    Mettiamola cosi', se Ago, Read e Hailwood avessero corso sempre assieme con 2 MV e una Honda (o viceversa) in quei 5 anni Ago se la sarebbe sudata l'iride e magari persa diverse volte. A mio avviso valgono piu' i titoli di Lawson che quei 5 di Ago dal 1968 al 1972. Ed e' un peccato perche' Agostini era forte, ma lasciarlo senza avversari (colpa di Honda e Hailwood, la prima si ritiro' e il secondo accetto' denaro per NON correre) ha da una parte ingigantito il suo palmares oltre misura e dall'altro non ha reso giustizia al suo talento.

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  17. riguardo alla prima parte:
    certo che era un modo per ridimensionare gli avversari di rossi (o per osannare quest'ultimo).
    la cosa avvilente è che sia arrivato al punto di sminuire sé stesso come pilota: fece un gran mondiale quando vinse.

    riguardo la seconda:
    chapeau.
    quando scrivi con questa obbiettività produci cose memorabili.
    a mio modesto parere saresti molto più costruttivo se trattassi la questione mediaset con altrettanto distacco.
    i tuoi "nemici" hanno prodotto in questi anni un senso di condivisione e compartecipazione innaturale da parte di una moltitudine di persone che, leggendoti, ti bollerebbe come inattendibile dopo due righe.
    davvero, sempre secondo un pirla (me), tu e il guido avete un paio di cose in comune.
    un sacco di gente "tosta" rischia di di non apprezzarvi.
    ;)))

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  18. Certo se a mediaset parlassero di corse e non di dietrologia per me sarebbe meglio: non starei qui a insultarli ma almeno potrei parlare degli argomenti trattati e non di come vengono trattati. Loro hanno accesso a una quantita' di dati, riscontri e personaggi da poter fare di meglio e invece che fanno? Esaltano cio' che gli fa comodo e insabbiano le questioni scomode.
    Cosa comune a parecchi giornalisti che inseguono quella che ritengono la maggioranza piu' appetibile. Ti faccio un paio di esempi extra-meda: Leo Turrini ha prima preso le difese di Briatore, poi lo ha rinnegato prendendolo pure per il culo e adesso che viene condannato che fa? Appoggia la tesi del complotto contro Briatore perche' cosi' ha piu' stronzate da scrivere.
    I giornalisti "ufficiali" della motogp fanno a gara a fare i complimenti a Pasini per i test con la Ducati.
    Allora Pasini e' uno che e' caduto in meta' delle gare che ha fatto, a Brno girava in 1.59 (le 250 in 2.01) e al Mugello in 1.52.8 (gli stessi tempi delle libere della 250).
    Ora un giornalista SERIO prende questi dati e vede uno che con una motogp da 230cv fa gli stessi tempi di una 250 e rimane quasi 4" dalle migliori motogp, ma poi come fa a scrivere che e' andato bene? Non sfrutta la moto, va come in 250, uno cosi' o migliora o rimane dov'e', no?

    E invece no, i giornalisti gli dicono bravo, come lo dicevano a Badoer al quale, finiti gli alibi han poi tirato merda. Gli han retto la scusa che non conosceva la pista, beh Hamilton non ne conosceva parecchie di piste e guarda un po' vinse a Indianapolis che non aveva mai visto e quasi vinse pure il mondiale.

    Chissa' perche' al primo mezzo errore condannano gli stranieri e invece per i nostri si parla bene nascondendo la verita'. Addirittura un sito dice che non si hanno i tempi di Pasini che poi ritroviamo sul sito ufficiale del motomondiale!!
    Poi non stupiamoci se quando in motogp si trova indietro qualcuno gli voltera' clamorosamente le spalle. Come a Canepa che adesso viene aspramente criticato dopo che per tutta la stagione al massimo poteva ringraziare Takahashi e Talmacsi di far peggio... e lo difendevano. O Dovizioso che gli dicono bravo le stesse persone che criticano Pedrosa... che gli da la paga sempre.

    La pista non e' un campo di calcio dove c'e' sempre un arbitro, una zolla, un palo o una sfortuna da incolpare. C'e' il cronometro che dice se vai o no. Quando correvi, se qualcuno con la tua moto andava 3" piu' piano gli dicevano bravo o lo mandavano a casa? Probabilmente lo tenevano se portava soldi.
    Ma ai livelli del motomondiale, un team ufficiale non e' ostaggio del budget di un pilota e se non va bisogna dirlo chiaramente.

    So di essere in minoranza ma non mi faccio problemi finche' la maggioranza e' gente che non segue questo sport o lo piega alle proprie logiche.
    L'unico punto in comune con Meda sara' che stiamo sul cazzo a un sacco di gente! :)

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  19. Aggiungo

    Parlando di Agostini mi sono in parte "bruciato" un post che avevo intenzione di pubblicare piu' avanti proprio sul tema del se fu vera gloria o meno.

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  20. :)))
    la morale di questa conversazione è che tu ce l'hai (tra gli altri e comprensibilmente) con i giornalisti SPORTIVI (settore un po' sui generis del Giornalismo), io con chi gli dà retta.
    morto un meda se ne fa un altro, a meno che l'interesse non torni a livelli tali che di un titolo mondiale assegnato non si trovi traccia nemmeno sulla gazza.
    a me piacerebbe che un boa potesse far riflettere qualche ragazzino non del tutto rincoglionito che oggi sgrana le vittorie del 46 come sua nonna fa col rosario.
    in questo senso auspicavo un taglio meno sanguigno... ma va bene così, in fondo il bello di scrivere senza scopo di lucro è proprio quello di farlo spontaneamente.

    chi era quel tipo col nasone che scriveva missive d'amore per conto terzi?
    ;)

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  21. Cyrano de Bergerac :)
    Ma io me la prendo con tutti quelli che scrivono e dicono fregnacce, non solo Meda, Bobbiese e Cereghini, ma anche Scaglia, Terruzzi, con la Gazzetta, il Giornale, Libero, il Corriere uno dei miei primi post fu contro un articolo di motoblog, dove prendo prendo.
    Per questo ti dico che se Meda smettesse di fare il giullare di corte smettero' di prenderlo in giro. Se comincia qualcun'altro me la prendero' con qualcun altro.
    Non a caso tempo fa difesi Cereghini. Perche'? Perche' fu l'unico che quando Stoner si senti' male disse di andarci piano perche' ancora non sapevano un cazzo. Ma sai com'e', poi di che si scrive e si parla se non si sa cos'ha? E allora giu' con le ipotesi piu' strampalate.
    Pure Porta che stimavo e difendevo ando' da Rossi (vistosamente imbarazzato) e gli chiese a muso duro: "Cosa pensi di Stoner che somatizza?"

    I motori li seguo sempre pero' mi tocca leggere e ascoltare fregnacce. Purtroppo per Meda e soci il tasso di stupidaggini nelle loro trasmissioni e' di gran lunga superiore alla media.
    Se scrivessi di calcio me la prenderei con Controcampo perche' pure su Italia 7 Gold sono piu' competenti.
    Se Meda si occupasse di golf, non lo cagherei di striscio, se il suo successore fara' peggio ne diro' peggio.

    Quanto al far riflettere penso che piu' d'uno leggendo qui si sia ricreduto su certe cose che vengono dette: la carriera di Gibernau, il malessere di Stoner, la malvagita' inventata di Puig. Pero' e' chiaro che le vittorie e i titoli a Rossi non li leva nessuno, ma sono vittorie sportive, non miracoli.
    Si tratta di uomini e mezzi in competizione, non moto magiche che vanno da sole e uomini con poteri paranormali come vanno cianciando certi soggetti. Senno' si torna al discorso che "un conto e' essere Rossi etc etc"

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  22. bene,
    sono contento di me.
    mi sembra proprio di averti tirato fuori delle cose interessanti.
    ora spero ne nasca qualcosa, possibilmente non una querela per due.
    ;))))
    buona giornata, boa.

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